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Zimone è situato in Piemonte in Provincia di Biella. Il 23 aprile si festeggia il Patrono, San Giorgio. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale di San Giorgio; Chiesa di San Michele di Bellino; Cappella di San Grato.
Confina con i comuni di: Piverone, Magnano, Cerrione, Viverone e Roppolo.
Biblioteche
- Biblioteca Civica, Piazza Vittorio Emanuele II, 2
Complessi Bandistici
- Unione Musicale Zimonese
Memorie Storiche
Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1854) Goffredo Casalis così descrive il comune:
Zimone (Zimo), com. nel mand. di Salussola, prov. e dioc. di Biella, div. di Torino. Dipende dalla corte d'appello di Piemonte, intend., tribunale provinciale, ipot. di Biella, insin. di Cavaglià, posta di Salussola. Giace fra colline in un'amena vallea in forma di bacino, ad ostro di Biella, da cui è distante chilometri 13 1/2; solo di chilometri 7,4 è la sua lontananza dal capoluogo di mandamento.
Delle sue vie comunali una verso ponente scorge a Piverone, ed indi alla città d'Ivrea; la sua lunghezza è di 2 chilometri e metri 520; un'altra via della lunghezza di chilometri 2 1/2 dirigesi verso libeccio a Viverone, accennando a Cavaglià e Vercelli; una terza della lunghezza di circa 3 chilometri, tende verso mezzodì a Dorzano; una quarta, lunga 7 chilometri, correndo sul dosso della collina verso mezzodì, conduce al capoluogo di mandamento; un'altra via della lunghezza di 3 chilometri muove eziandio sul dosso dell'anzidetta collina, quindi si ripiega verso levante passando sotto il castello di Mongiovetto scorge a Cerione, ed indi sbocca nella strada provinciale di Biella; una infine pel tratto di chilom. 2 1/2 conduce a Magnano: tutte queste vie sono assai comode e praticabili, tranne quella che mette a Salussola, perocchè a cagione della sua giacitura non può essere rotabile.
Zimone è circondato nei lati di levante e di ponente dalle colline della Serra che gli fanno corona, e sono in parte coltivate a viti, ed in parte selvose. Il suolo è fertile e produce in abbondanza frumento, segale, gran turco, patate e castagne, massime verso i luoghi di Magnano e Piverone; fornisce anche una mediocre quantità di uve con cui si fanno vini assai buoni. Gli abitanti vendono il soprappiù delle loro derrate nei circonvicini paesi.
La chiesa parrocchiale, di moderna costruzione, è sotto il titolo di s. Giorgio martire. Vi esistono due altre chiese, una dedicata ai ss. Antonio e Rocco, e l'altra a s. Grato; la prima di queste due è di costruttura moderna; quella sotto l'invocazione: di s. Grato è molto antica; essa è posta sur un colle, donde si gode di una veduta molto estesa. Il cimiterio trovasi attiguo alla chiesa parrocchiale. Evvi una congregazione di carità, di cui per altro sono molto scarse le rendite.
Gli abitanti sono vigorosi, svelti, inclinati all'allegria, e molto dediti all'agricoltura.
Cenni storici. Anticamente Zimone facea parte del comune di Magnano, la cui feudal signoria era posseduta dagli Avogadri di Cerrione, signori di Sala e Zimone, e consignori di Cerrione. Se non che l'imperatore Federico I ne conferiva il possedimento con suo diploma del 1152 al vescovo Regizzone di Vercelli, ed alla chiesa di s. Eusebio; lo che pur fece Arrigo VI con diploma del 1191. Ella è cosa notevole, che il marchese di Monferrato in giugno del 1412 mandasse da Genova agli abitatori di questo distretto un decreto, con cui loro proibiva, sotto pena di morte, di prestare in qualunque modo soccorso ai veneziani.
Popolazione 1000.
