GUIDA  Alba/Memorie Storiche

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Memorie Storiche

Nel Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica (1840) così viene descritto il comune:

Alba (Alben). Città con residenza vescovile nel Piemonte. Alba (Alba Pompeja), è antica città del Monferrato, posta alla destra del Tanaro, che si attraversa sopra un ponte di navigli. Vuolsi che sia stata edificata da Pompeo Strabone padre di Pompeo il Grande. Dominata dai Carolingi d'Italia, dopo la estinzione loro si governò come comune. Soggiacque successivamente alla dominazione dei marchesi di Saluzzo e di Monferrato, dei re di Napoli, dei duchi del Milanese e di quei di Mantova, sinchè, colla pace stipulata nel 1631 a Cherasco, fu devoluta al duca di Savoia Vittorio Amadeo I, e d'allora in poi fece parte dei dominii di quella real casa. Alba è patria del Sommo Pontefice santo Innocenzo I, creato nel 402, figliuolo d'Innocenzo, diacono Cardinale, eletto da s. Damaso I. Fu egli il primo Papa che partisse da Roma per viaggiare a pro della Chiesa.

Si vuole che il vangelo vi fosse predicato verso il 250 dai commissionati di s. Dalmazio, essendo Pontefice s. Cornelio. Sotto il Papa s. Silvestro I si ritiene che ne fiorisse il primo vescovo. Fatto è che s. Dionisio, nel 352, da questa chiesa fu trasferito a quella di Milano, alla quale era subordinata la diocesi di Alba. La cattedrale è dedicata a s. Lorenzo martire archilevita, ed è un bello ed antico edificio: il capitolo ha l'arcidiacono, l'arciprete, il cantore, ed il decano, con tredici canonici, ed altri sacerdoti e chierici. L'arciprete con due vice-parrochi ha la cura della parrocchia annessa alla cattedrale, nella quale si venerano i corpi de' ss. Frontiniano, e compagni martiri, e di s. Teobaldo confessore. La mensa è tassata di 377 fiorini; ed è il vescovato suffraganeo della metropolitana di Torino. Nella città vi sono due altre parrocchie, con monte di pietà, ospedale, seminario, confraternite, ed il monistero di s. Maria Maddalena, fondato, ed abitato dalla b. Margherita di Savoia, moglie a Teodoro marchese di Monferrato, morto il quale si fece monaca del terz'Ordine di san Domenico, dove cessò di vivere nel 1464. Pio V, e Clemente IX permisero, ed approvarono il suo culto.

In Corografia dell'Italia (1832) così viene descritto il comune:

ALBA, provincia compresa nella divisione militare di Cuneo; confina verso greco e levante con la prov. di Alessandria, ad ostro con quella di Mondovi, a ponente col Saluzzese ed a settentrione con la divisione di Torino. Dividesi in 13 mandamenti, e sono Alba, Bosolasco, Cornegliano d' Alba, Morra, Diano d'Alba, Bra, Santostefano, Cortemiglia, Belbo, Canale, Govone, Monforte e Sommariva. Il suo territorio offre pianure intersecate da colli, monti e valli, ed è irrigato dal Tanaro, dal Belbo e dal Bermuda. Vi si raccoglie grano, vino e seta considerata la migliore del Piemonte. Nei vicini monti si trova del marmo, della lavagna e del sale gemma. La superficie di questa provincia è di circa 125 miglia quadrate, e gli abitanti giungono quasi ai centomila.