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Foto Centuripe: 2012, 2009, 2008 |
Centuripe è situato in Sicilia in Provincia di Enna. Il 19 settembre si festeggia il Patrono, San Prospero.
Confina con i comuni di: Regalbuto, Catenanuova, Paternò, Randazzo, Biancavilla, Bronte, Adrano e Castel di Iudica.
Indice |
Storia
Le origini di Centuripe sono antichissime, incuneano le loro radici fin oltre 4000 anni fa, quando l’isola era abitata dai Sicani, ne sono prova i resti di tombe dell' Età del Bronzo. I Siculi, popolazione d'origine Osco-Umbra che emigrò in Sicilia probabilmente in epoca antecedente il X secolo a.C. individuarono il luogo, in posizione ben fortificabile e militarmente impenetrabile, per costruirvi la città probabilmente tra il VI e l'VIII secolo a.C. identificata successivamente col nome di Kentoripa .
Fu poi la romana Centumripae ma fu anche citta greca e nel III secolo a.C. a testimonianza troviamo una ricchissima produzione di statuette fittili in terracotta dette tanagrine, usate come decorazioni funerarie, l'importanza raggiunta dalla città in epoca greca è inoltre dimostrata anche dalla ricca produzione di monete del periodo.
Verso il 404 a.C. Centuripe cadde sotto la tirannia di Damone alleato di Dionisio I di Siracusa; Nel 368 prese il potere Nicodemo e governò fino al 339 a.C., anno in cui il siracusano Timoleone lo costrinse a fuggire. Ventisette anni dopo la città cadde sotto la feroce mano del tiranno siracusano Agatocle.
Nel 263 a.C. i consoli Marco Valerio Flacco e Marco Ottacilio diedero via alla campagna contro i Cartaginesi; Centuripe si sottomise spontaneamente e venne dichiarata città libera e sgravata da qualunque tassa, come scriveva Cicerone nelle sue Verrine. Da questo momento la città conobbe un grandissimo sviluppo e divenne una delle più importanti città romane della Sicilia. I romani ne fecero un grande centro di difesa militare, rendendola ricca per traffici e colture, ebbe sontuosi edifici, teatri, fori e necropoli. Nel 30 a.C. Sesto Pompeo la cinse d’assedio e la distrusse per la sua fedeltà ad Ottaviano, ma quest’ultimo la fece ricostruire e diede ai suoi abitanti la cittadinanza romana, nel periodo repubblicano Centuripe potè battere il suo proprio conio.
Verso l’anno Mille venne assediata dagli Arabi, e successivamente dai Normanni che portarono solo un breve momento di pace nel quale la città tornò a rifiorire. Federico II di Svevia nel XIII secolo d.C. precisamente nel 1232, considerandola il centro della ribellione contro il potere regio, deportò gli abitanti ad Augusta, e ancora tra il 1267 e il 1270, quando regnava Corradino di Svevia fu nuovamente assediata dagli Angioini che dopo averla espugnata la rasero al suolo e ne trucidarono gli abitanti. A seguito della distruzione, l'area venne dimenticata e rimase disabitata fino alla metà del XVI secolo.
Nel 1548 Francesco de Monte-Cadeno o Moncada di Adernò, l'ebbe in feudo e costruì la città nuova che chiamò Centorbi e poi Centuripe. Nel XVII secolo la Sicilia passò sotto il dominio dei Borboni che, a partire dal 1819, adottarono un nuovo sistema amministrativo dividendo la Sicilia in sette province e a sua volta le provincie in circondari. Centorbi fu innalzato a capoluogo di circondario e furono posti sotto la sua giurisdizione, Catenanuova, Carcaci e Regalbuto . Con l'arrivo di Garibaldi in Sicilia, nel 1860, anche i Centuripini accorsero volontari e combattendo contro i Borboni, contribuirono fattivamente all’Unità d’Italia.
Da Vedere
- Chiesa Madre Immacolata Concezione
- Chiesa del Crocifisso
- Castello di Corradino
- Terme Romane, (Contrada Bagni)
- Antico borgo di Carcaci
- Ponte dei Saraceni (IX secolo)
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via M. Rapisardi, 19/a
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione di Volontariato Insieme, Via Salso, 46
- Associazione Volontari per Centuripe, Via Cesare Battisti, 32
Musei
- Museo Archeologico Regionale, Via Giulio Cesare, 1 Telefono: 093573079
- Museo Etno-Antropologico della Civiltà Contadina, Via Genova, 1 Telefono: 0935919093
Bibliografia
- Centuripe. Passato e presente di una antica città, Salvatore Rosano, Ed. S'Alvure (1996)
Memorie Storiche
Nel Dizionario del 1858 di Antonio Busacca la città viene così descritta:
Centorbi - Pria Centuripe, dai Saraceni Centuribas. Sorge nel val di Noto, capo circondario. Intendenza, diocesi e distretto di Nicosia è sita su di un alto e ripido colle, poco distante dal fiume Ciomasoro, sulle rovine dell'antica Centuripe tanto famosa nell'antichità. Commendano la sua antica magnificenza, le spaziose muraglie che la circondavano, le vaste cisterne, gli avanzi di un magnifico bagno, un antico ponte, alcune stanze sotterranee, e tant'altre rovine di grandiosi edifizi. Le medaglie di rame, e d'argento che in gran copia si trovano nei musei c'insegnano, che i centuripini a preferenza aveano un culto religioso verso Apollo. Si rinvengono vasi di creta graziosamente lavorati e dipinti, e dei cammei di rare pietre con fino gusto lavorate.
Cicerone chiamò gli abitanti di Centuripe ricchi, e valenti artisti ed agricoltori. Ai tempi dei Romani fu reputata per una delle più ragguardevoli città della nostra Isola (Tucidide lib. 7). Da Dioscoro, e da Cluverio ci viene assicurato che fu decorata di molte prerogative da quella metropoli di tutto il mondo.
Varie furono le vicende dei Centuripini. Nell'Olimpiade 91 fu presa da Nicia (Tucidide lib. 6). Nella Olimpiade 110 Nicodemo tiranno di Centuripi fu obbligato da Timoleonte a uscire fuori dalla Sicilia (Diodoro lib. 16. Plutarco, in vita Timolione). Nell'Olimpiade 217, Democrate s'impadroni di questa città che allora era soggetta ai Siracusani, ma Agatocle spedì Ninfodoro suo luogotenente e la ricuperò. Nell'Olimpiade 172, questa bella città fu vessata da Aprenio cav. romano e prefetto de' diumviri, sicché Diocle e Duraccino, due ricchissimi centuripini a non soffrire le durezze e l'ingiustizie, s'uccisero. Finalmente nell'anno 1233 Federico l'assediò e Centuripe né per fortezza del sito, né per l'ostinata difesa dei suoi combattenti potè difendersi, anzi la sua ostinazione irritò Federico il quale, conquistatala, ordinò che fosse interamente distrutta, e gli abitanti andarono a fermarsi nel sinistro lato di quel seno di mare nomato Megarico.
Sorse altra volta Centuripe, ma non ha la gloria antica, la sua popolazione ascende 6675; ex-feudo della famiglia di Moncada del principe di Paternò. Ha un farace terriiorio di salme 4980. Esporta grano, cotone e liquirizia. Centuripe fu fabbricaia dai Sicoli anni av. G. C. Nelle sue monete da una parte si vede la testa di Giove, e dall'altra il fulmine, colla leggenda KENTOPIΠINΩN