GUIDA Courmayeur
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| + | :sita nel Capoluogo è una costruzione in pietra a tre piani con stipiti ed architravi in pietra (del1935). Il portale scolpito, posto al termine di una breve scalinata, privilegia l'accesso dal Viale Monte Bianco. | ||
| + | *Tondani | ||
| + | :in località Pussey è un complesso di fabbricati architettonicamente richiamanti temi e motivi medioevali. La villa è costituita da un edificio principale (del 1930), da una cappella con campanile in pietra ed intonaco, da un porticato ad L con pilastri in pietra ed archi, da un padiglione in pietra con finestre a trifora e portico sul fronte maggiore. Molto interessante è il giardino che affianca elementi naturali (ruscello, laghetto, ecc.) ad altri appositamente costruiti (muri, strada, balaustre, ecc.). | ||
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| + | :in località Pussey presenta un impianto asimmetrico(del 1916)con parti in pietra a vista ed altre imitanti la tipologia costruttiva a traliccio. | ||
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Immagine:Courmayeur - Campanile - Struttura a dimensioni ridotte.jpg|Campanile di Villa Tondani | Immagine:Courmayeur - Campanile - Struttura a dimensioni ridotte.jpg|Campanile di Villa Tondani | ||
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Immagine:Courmayeur - Villa " romantica " - Vista esterna.jpg|Villa Freidolina | Immagine:Courmayeur - Villa " romantica " - Vista esterna.jpg|Villa Freidolina | ||
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Versione delle 11:41, 2 ago 2011
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Courmayeur è situato in Valle d'Aosta. Il 27 luglio si festeggia il Patrono, San Pantaleone. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di Courmayeur; Chiesa Parrocchiale di Entrèves; Santuario Notre-Dame de la Guérison.
Il Santo Patrono, San Pantaleone, fu medico, martire delle persecuzioni di Diocleziano, patrono dei medici e delle ostetriche. Morì a Nicomedia di Bitinia il 27 luglio 305.
Confina con i comuni di: La Salle, Saint-Rhémy-en-Bosses, Prè-Saint-Didier, Morgex e La Thuile.
Ritratto della Città
Courmayeur compare già nel periodo della "romanizzazione", intorno al I secolo a.C.. Conosciuta per l'attività di sfruttamento della miniera di quarzo aurifero, era attraversata dai romani che tramite il Colle de la Seigne scendevano nell'attuale Francia.
Nel Medioevo la storia della città è prevalentemente di organizzazione ecclesiastica, in quanto gli autoctoni erano legati ai tradizionali culti pagani.
Intorno all' VIII secolo si fa risalire la prima chiesa di Courmayeur (ubicata al Purtud in Val Veny). Agli inizi dell'anno Mille il territorio finì sotto l'influsso di Casa Savoia e fu retto da un suo Conte, in questo periodo Courmayeur iniziò a frazionarsi. Intorno al 1340 i Conti di Savoia iniziano lo sfruttamento della miniera di ferro, in Val Ferret, trasportando il materiale in Svizzera per la lavorazione.
Nella seconda metà del XVII secolo ebbe inizio l'attività termale con l'utilizzo delle sorgenti ferruginose e sulfuree del suo territorio. Per quasi un secolo e mezzo le terme costituiscono la grande attività dell'aristocrazia piemontese e savoiarda, dando così avvio alla vocazione turistica.
Nel 1850 nasce la prima società di "Guide da montagna" e nel 1910 viene costituita la "Società degli sciatori". Solo dopo il secondo Dopoguerra, grazie alla costruzione dei primi impianti di risalita, Courmayeur si trasforma in un centro turistico estivo ed invernale rinomato.
Frazioni
Caratteristiche del Territorio
Il territorio comunale,completamente montuoso,comprende il primo tratto dell'alveo del fiume Dora Baltea (circa 6 km),due vallate principali ( Val Ferret e Val Veny - lunghe entrambe circa 12 km - con gli ominimi rami sorgivi della Dora di Ferret e della Dora di Veny ) ed una valle minore Val Sapin - lunga circa 6 km - con l'omonimo rio Sapin . Alla destra orografica della Dora Baltea e di rimpetto al Capoluogo Courmayeur si apre Plan Checrouit ,conca naturale compresa tra la dorsale del monte "Testa d'Arp" (q.2.747) e le pendici del "Monte Chetif"(q.2.343). Tutto il territorio comunale consente gite , escursioni , arrampicate ,traversate di ghiacciai e d'inverno attività sciistica(con tutti i livelli di difficoltà).
Video
- Giro d'orizzonte.....sul fruscio del vento....e.......da un'altro punto di vista (Località "Ermitage")
Ville storiche
- Marone
- sita nel Capoluogo è un articolato fabbricato(del 1925) con tipologia a traliccio e tetti molto pendenti , che era inserito in un ampio parco .
- Bagnara
- sita nel Capoluogo è una costruzione in pietra a tre piani con stipiti ed architravi in pietra (del1935). Il portale scolpito, posto al termine di una breve scalinata, privilegia l'accesso dal Viale Monte Bianco.
- Tondani
- in località Pussey è un complesso di fabbricati architettonicamente richiamanti temi e motivi medioevali. La villa è costituita da un edificio principale (del 1930), da una cappella con campanile in pietra ed intonaco, da un porticato ad L con pilastri in pietra ed archi, da un padiglione in pietra con finestre a trifora e portico sul fronte maggiore. Molto interessante è il giardino che affianca elementi naturali (ruscello, laghetto, ecc.) ad altri appositamente costruiti (muri, strada, balaustre, ecc.).
- Freidolina
- in località Pussey presenta un impianto asimmetrico(del 1916)con parti in pietra a vista ed altre imitanti la tipologia costruttiva a traliccio.
Curiosità
- Di chi è la cima del Monte Bianco?
- poiché la vetta è posta sulla cresta spartiacque, la risposta logica è che la cima si trovi sul confine italo-francese. In realtà i francesi considerano la sommità interamente sul proprio territorio e così le carte internazionali. La questione ha una storia di tre secoli . Nel 1728 quando in Savoia iniziò la "Mensuration Générale" per il catasto di Vittorio Amedeo II, per paura di dover pagare tasse anche su terreni sterili come i ghiacciai gli abitanti di Chamonix non rivendicarono proprietà sul Monte Bianco, che risultò appartenente tutto a Courmayeur. Più tardi il confine interno fra il Ducato di Aosta e la Savoia venne indicato sulle mappe sempre sullo spartiacque. Anche la carta allegata al Trattato di cessione della Savoia alla Francia del 1862 tracciò correttamente il confine sulla vetta della montagna. Nel 1865, però, il francese Joseph Mieulet, con un autentico colpo di mano, disegnò una carta nella quale la sommità del Monte Bianco risultava tutta francese, facendo arbitrariamente fare al confine di stato un'anomala deviazione dalla cresta spartiacque. Non ci furono repliche ufficiali da parte del governo italiano, ma la cartografia italiana non riconobbe mai i confini proposti dalla carta del Mieulet che venne tuttavia recepita a livello internazionale. Il problema non ha avuto finora particolari riflessi pratici ma nel contesto glaciologico attuale, in cui le riserve d'acqua diventano preziose, potrebbe essere importante avere confini definiti e soprattutto concordanti sulle carte geografiche italiane e francesi.
Leggende
In ogni comunità,nell’ambito delle tradizioni,si tramandano di generazione in generazione le leggende locali.Per quanto attiene il Comune di "Courmayeur", eccone alcune su :
- Dente del Gigante: l‘ardita punta che sulle Alpi Graie , nella catena del Monte Bianco si
- staglia nel cielo , con la sua caratteristica sagoma che ne fa una delle vette più note , si
- narra che sia stato il dente del gigante “Gargantua” (lasciato in eredità alla Valle d’Aosta,
- quale distribuzione delle varie parti del suo corpo dopo la morte).
- Ghiacciaio del Miage: dove oggi si stende la morena del ghiacciaio in Val Veny, nella
- notte dei tempi graziose fate pascolavano greggi di camosci sulle sponde fiorite del lago.
- Sottoposte a profferte d’amore da parte di diavoli, abitanti le creste più impervie del Monte
- Bianco , si diedero inorridite alla fuga. Per questa reazione inaspettata ed indispettiti, i
- diavoli scrollarono le montagne circostanti riempiendo la conca di rocce, coprendo i pascoli
- circostanti di una gelida coltre nevosa.
- Monte Bianco: sembra che sia la prigione eterna degli spiriti maligni ,per intercessione del
- Cielo su richiesta di un buon mendicante che desiderava liberare la zona dai geni del male. La
- neve che incominciò a cadere sulla montagna, la ricoprì in breve di una candida coltre, che per
- sempre rinserrò gli spiriti immondi. Da allora la montagna cambiò il suo esecrato nome in quello
- augurale di Monte Bianco.
Ve ne sono ancora altre ancora più fantasiose , ma che non si riportano perché troppo lunghe da raccontare, quali:
- Il"Match in Valdigne"
- I diavoli della Val Veny
- Il viandante del Mont Maudit
- La "tseallii"
Da Vedere
- Giardino botanico alpino Saussurrea
- sito al Pavillon sul Monte Frety ( q.2.175 metri) è il più alto d'Europa ed ospita 800 specie vegetali della flora spontanea del Monte Bianco e di gruppi montuosi di tutto il mondo.E' suddiviso in : gli ambienti naturali ( il pascolo alpino,gli ambienti umidi,il macereto,la valletta nivale,l'alneto ed il rhododendrum vaccinietum);la flora ( della Valle d'Aosta;zona officinale;alpi occidentali;alpi orientali;nord America,penisola Iberica;Eurasia;emisfero australe e flora calcicola).
Per informazioni: Telefono 333/4462959 Sito Web: [1]] [2]
- I.V.A.T. (esposizione e vendita di artigianato tipico valdostano)
- Torre Malluquin
- costruzione a pianta quadrata resto di un primitivo castello. La facciata reca incise le antiche misure valdostane.
- Ghiacciaio della Brenva e la sua morena in bassa Val Veny
- Ghiaccio del Miage ed il lago omonimo in alta Val Veny
Opere Ingegneristiche
- Traforo del Monte Bianco
- tunnel autostradale che collega Courmayeur a Chamonix (nel dipartimento francese dell'Alta Savoia) :congiungendo la Valle d'Aosta alla regione Francese Rodano-Alpi. È stato costruito congiuntamente tra Italia e Francia; i lavori iniziarono nel 1957 e terminarono nel 1965 (anno dell'apertura). Il traforo, costituito da una unica galleria a doppio senso di circolazione, ha un'altezza di 4,35 metri ed una larghezza di 8 metri.
- Funivia del Monte Bianco
- l’impianto,della lunghezza di quindici chilometri, comprende in territorio Italiano due sezioni:
- dalla Frazione La Palud ai Rifugi Torino Nuovo e Vecchio, sotto il Colle del Gigante (superando un dislivello di 2005 metri ed un percorso di 4230 metri ed aperta al pubblico nel 1948) e dai Rifugi Torino Nuovo e Vecchio all’"Aiguille du Midi", passando per la "Punta Helbronner" ed il "Gros Rognon"( collaudata nella primavera del 1958). Il proseguimento sul territorio Francese è costituito dal tratto "Aiguille du Midi" – "Chamonix" ( aperto al pubblico nel 1956 , con un dislivello di 2812 metri su un percorso di 5416 metri).
- Il progettista dell’intera opera è stato il Professor Vittorio Zignoli del Politecnico di Torino con la direzione tecnica dell’ingegnere Conte Dino Lora Totino.
- Sul versante Italiano esisteva già una precedente funivia che copriva il tratto La Palud - Rifugio Torino Vecchio mentre mancava il collegamento con "Punta Helbronner" che ha costituito la vera opera ingegneristica per le difficoltà tecniche nell’attraversamento di cinque chilometri di ghiacciai in perpetuo movimento. Questo tratto, più spettacolare, costituisce la vera e propria Funivia dei ghiacciai.
- Dall’aprile dell’anno 2011 sono avviati i lavori per la realizzazione del nuovo impianto funiviario ( dovrebbe entrare in esercizio nell’anno 2015) che, oltre a presentare aspetti d’ingegneria all’avanguardia ed architettonici avveniristici, prevede la stazione di partenza dalla Frazione di Entreves e non più dalla Frazione La Palud. L’impianto attualmente in esercizio sarà di conseguenza smantellato.
Specialità Enogastronomiche e Dolciarie
- Salignoùn: tipica ricotta piccante ottenuta dal siero, residuo della lavorazione casearia e arricchito con latte o panna.
- Reblec: formaggio fresco di pezzatura piccola ricavato dal latte intero. La cagliata è tagliata a pezzi e viene sottoposta a rivoltamenti e sgocciolature.
- Seras: ricotta ottenuta dal siero, residuo della lavorazione della Fontina. Può essere consumato fresco oppure salato e stagionato per affumicamento.
- Saouseusse: salamini di carne bovina e/o suina alla quale, insieme al lardo, vengono aggiunte spezie e aromi.
- Boudin: chiamati anche sanguinacci, sono insaccati confezionati con sangue di maiale, lardo, patate lesse e aromi .
- Motsetta: è una carne essiccata di muscolo di vacca, pecora o capra (quella di camoscio o di stambecco è ormai sempre più rara) nata dall’antica esigenza di conservare a lungo la carne per il fabbisogno invernale della famiglia.
- Tegole: biscotti tipici lavorati prevalentemente con nocciole, zucchero, albume d'uovo, farina ed eventualmente, mandorle e vaniglia.
- Pan Ner: preparato con farina di segale e di frumento ed acqua.
Pasticcerie e Gelaterie
- Panetteria Pasticceria Il Fornaio, Viale Monte Bianco, 17 Telefono: 0165-842454
- Mario Il Pasticcere, Via Roma, 88 Telefono: 0165-845011
- Pasticceria Dolce Voglia, Strada Entrelevie, 4 - La Saxe, Telefono: 0165-846685 / 0165-847740
- Gelateria Yogurteria Artigianale - Creme Et Chocolat, Piazza Brocherel, 2 Telefono: 0165-845160
- Gelateria, Strada Larzey Entreves, 19 - La Saxe Telefono: 0165-841399
- Gelateria Di Peaquin, Piazza Brocherel, 2 Telefono: 0165-845160
Musei
- Museo Transfrontaliero del Monte Bianco, Via Mario Puchoz, 4
- Museo Alpino Duca degli Abruzzi, Piazza Abbé Henry, 2 Telefono 0165-842064.Inaugurato nel 1929 dal Duca degli Abruzzi . Vedi: Intervista sul Museo
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Viale Monte Bianco, 40 Telefono 0165-831351 Fax 0165-831350 [3]
Rifugi Alpini
- Rifugio Giorgio Bertone, Monte della Saxe, Telefono: 0165-844612 [4] [5]
- Rifugio Gabriele Boccalatte e Mario Piolti, Ghiacciaio Grandes Jorasses, Telefono: 0165-844070 [6]
- Rifugio Walter Bonatti, Malatrà-Val Ferret, Telefono: 0165-869055 [7] [8]
- Rifugio Cesare Dalmazzi, Ghiacciaio del Triolet, Telefono: 0165-869098 [9] [10]
- Rifugio Elena, Prè de Bar-Val Ferret, Telefono: 0165-844688 [11] [12]
- Rifugio Elisabetta Soldini, La Lex Blanche-Val Veny, Telefono: 0165-844080 [13]
- Rifugio Francesco Gonella, Ghiacciaio del Dòme, Telefono: 0165-8885101 [14] [15]
- Rifugio Maison Vieille, Col Checrouit, Telefono: 337-230979 [16] [17]
- Rifugio Monte Bianco CAI-UGET, La Fodze-Val Veny, Telefono: 0165-869097 [18] [19]
- Rifugio Franco Monzino, Chatelet-Val Veny, Telefono: 0165-809553 [20] [21]
- Rifugio Torino Nuovo e Vecchio, Colle del Gigante, Telefono: 0165-844034 [22] [23]
Personalità Illustri
- Giosuè Carducci
- nell'estate del 1889, incantato dal paesaggio di Courmayeur nei suoi più caratteristici elementi (la serenità luminosa della verde conca e l'asprezza delle immani rocce inaccessibili, il silenzio incantato della notte e la canzone perenne del fiume Dora) compose una lirica .
- Vedi --> Poesia di Giosuè Carducci
- Alessandro Passerin d’Entrèves et Courmayeur (1902-1985)
- filosofo e docente presso le Università di Torino e di Oxford. Sono noti i suoi studi di filosofia politica e giuridica vertenti sul diritto naturale e sulla dottrina dello Stato.
- Giuseppe Petigax
- nato a Courmayeur nel 1860 e deceduto nel 1926 . Quale guida alpina nel 1897 scalò il Monte :Sant'Elia (Alasca) col duca degli Abruzzi, nel 1900 con la nave "Stella Polare" nell'Artico ed ancora col duca degli Abruzzi al Ruvenzori (1906) e al Karakorum (1909).
- Mario Puchoz
- nacque a Courmayeur il 15 gennaio 1918 da famiglia contadina e divenne guida alpina. Partecipò alla campagna di Russia. Nel 1953 fu convocato a formare la spedizione italiana sul K2 e nel 1954 avrebbe tentato la prima salita. Nel mese di giugno dello stesso anno una polmonite fulminante lo condusse alla morte.
- Emile Rey, principe delle guide
- nato nel 1846 a La Saxe è considerato la guida che, ai suoi tempi, ha saputo coniugare abilità tecnica, amore per il proprio lavoro, coraggio ed affabilità . Tra le sue principali imprese alpinistiche si ricorda quella del 5 gennaio 1888 relativa alla prima invernale del Monte :Bianco. Il 24 agosto 1895 muore durante la scalata del Dente del Gigante, cadendo in un punto considerato poco rischioso.
- Abate Joseph-Marie Henry (1870-1947)
- erudito e scrittore partecipò all'attività letteraria valdostana in francese come, per esempio l'opera "Le femalle a lavé bouiya" (Le donne al lavatoio) del 1933.
- Conte Giovanni Battista Gilberti
- nacque a Milano il 15 giugno del 1913 ed ivi morì il 7 Novembre 1995.Assiduo frequentatore di Courmayeur ed appassionato alpinista/sciatore, fu il pioniere dello sviluppo turistico e sciistico della cittadina,divenendo nel 1957 il Presidente della Società “Funivie del Monte Bianco”.
Complessi Bandistici
- Courmayeur-La Salle
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Associazione Sport per Tutti Onlus, Via Delle Volpi, 3
- Associazione Volontari Italiani Sangue Sezione di Courmayeur, Via Dei Bagni, 11
Flora alpina spontanea
Fauna
Informazioni Turistiche
- Banche
- Forze dell'Ordine
- Sanità
- Autolinee Savda, Piazzale Monte Bianco, 3 Telefono: 0165-842031 Fax: 0165-841237
- Cinema Monte Bianco - c/o Palanoir, Piazzale Monte Bianco Telefono 0165/841206
- Funivie Monte Bianco, frazione La Palud, 22 Telefono: 0165-89925 Fax: 0165-89439 [24] [25]
- Municipio, Viale Monte Bianco, 40 Telefono: 0165-831311 Fax: 0165-831312 [26] [27]
- Taxi, Piazzale Monte Bianco, Telefono: 0165-842960
- Ufficio per il Turismo, Piazzale Monte Bianco, 13 Telefono: 0165-842060 Fax: 0165-842072 [28]
- Ufficio Postale, Piazzale Monte Bianco, 5 Telefono: 0165-840811 Fax: 0165-840850
Informazioni Utili
Come Arrivare
Edifici Religiosi
Eventi
Dove Dormire
Dove Mangiare
Impianti Sportivi
Scuole
Lapidi Commemorative
Galleria Foto
Vedi Anche: Lista Foto Courmayeur
Vedi: Foto Panorami di Courmayeur
Vedi: Foto Alberghi di Courmayeur
Vedi: Foto Ristoranti di Courmayeur







