GUIDA  Bardonecchia

Da Wiki.
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==[[/Ritratto della Città]]==
 
==[[/Ritratto della Città]]==
[[Immagine:Bardonecchia - Via Medail - Secondo tratto.jpg|thumb|left|Via Medail]]
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[[Immagine:Bardonecchia - Edificio civile.jpg|thumb|right|Scorcio]]
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Comunità di frontiera con la Francia, di profonde radici alpine, ha visto scorrere tutta la sua storia attorno alle strade, ai valichi, ai colli maggiori o minori (facili o impervi) che superano le sue montagne. Inizialmente con vocazione contadina ed allevatrice del bestiame, ha tolto alla montagna e alle brevi stagioni quanto gli era necessario per sopravvivere. Alla fine del 1800, con l’arrivo dei primi esponenti dell'aristocrazia e della borghesia torinese e genovese (a seguito dell'apertura del tunnel ferroviario del Frejus), perse la sua caratteristica di borgo montano per aprire la nuova vocazione al turismo. Oggi ha acquisito professionalità specifiche per accogliere, nel suo ambiente, un gran numero di turisti.
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===Borgate===
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Le Borgate più importanti sono:
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*Le '''Grange Horres''' :sono sita ad un'altitudine di circa 1.700 metri,su un pianoro esposto a sud-ovest delle pendici del "Monte Jafferau" ed a breve distanza dalle piste da sci dell'omonimo comprensorio. Nate come località di pascolo estivo, hanno conservato intatto il loro fascino ed ancora oggi i prati della zona vengono sfruttati per il pascolo. Da visitare la Cappella dedicata a Sant'Andrea,del secolo XIV e decorata con affreschi di notevole interesse,posta poche centinaia di metri a monte del nucleo abitato.La prima domenica di agosto vi si celebra la festa della Borgata;
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*'''Gleise''':nucleo abitato restaurato ed ampliato fino a lambire il piccolissimo centro abitato di "Grange Horres", che si caratterizza come luogo di villeggiatura. Gode di una posizione privilegiata, situato a 1700 metri circa, a metà strada tra [[Bardonecchia]] ed il comprensorio sciistico del "Monte Jafferau", ha un'esposizione molto assolata (sud-sud-ovest) e la sua elevata altitudine offre un panorama unico sul Capoluogo, sull'ex Comune di Beaulard (oggi Frazione), sul Monte Colomion e sull'intera Valle di Susa.
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==[[/Frazioni]]==
 
==[[/Frazioni]]==
Site,rispetto al Capoluogo:
 
: - a nord est,a circa sei chilometri e mezzo: [[/Rochemolles]]
 
: - a sud est,a circa due chilometri e mezzo: [[/Millaures]]
 
: - a sud est,a circa tre chilometri: [[/Melezet]]
 
: - a sud ovest,a circa due chilometri: [[/Les Arnauds]]
 
  
 
==[[/Caratteristiche del Territorio]]==
 
==[[/Caratteristiche del Territorio]]==
[[Immagine:Bardonecchia - Punta Nera q.3.046.jpg|thumb|left|Punta Nera]]
 
[[Immagine:Bardonecchia - Da Punta Nera (q.3.046) a Punta Bagnà (q.3.129) - Linea di cresta ; confine Italo Francese.jpg|thumb|right|Da Punta Nera (q.3.046) a Punta Bagnà (q.3.129)]]
 
 
*Il territorio comunale è principalmente costituito da una conca :
 
: - dove convergono quattro ampi valloni ( Valle Stretta ,Valle della Rho, Vallone del Frejus e Vallone di Rochemolles ) solcati da altrettanti corsi d’acqua a portata perenne ( il torrente di Valle Stretta con origine dal  Monte Thabor  - q.3.178 metri s.l.m.; il torrente Rho con origine sotto l'omonimo colle – q.2.650 metri s.l.m.; il torrente del Frejus - detto anche Rio Merdovine - formato all’origine da tre rami principali ; il torrente di Rochemolles, il cui ramo principale nasce sotto la Punta del Sommeiller – q.3.333 metri s.l.m. ) ;
 
: - coronata da montagne, parecchie delle quali superano i tremila metri di altezza ed in particolare  hanno interesse: sciistico ( per la presenza di impianti di risalita) il Monte Jafferau (q.2.805)ed il Colomion (q.2.054); interesse alpinistico le Dolomiti di Valle Stretta, la Rognosa di Etiache(q.3.382) e Pierre Menue (q.3.506), quest’ultima la più alta vetta delle Alpi Cozie settentrionali. Il Monte Thabor (q.3.178), la Punta Nera(q.3.047), la Punta del Frejus (q.2.935)e varie altre cime sono invece di natura principalmente detritica e vengono raggiunte da percorsi escursionistici o sci-alpinistici.
 
Sul tutto il territorio è possibile effettuare passeggiate, escursioni e gitesu mulattiere e strade militari (dai fondovalle alle cime delle montagne) tra i boschi di abete e larice .
 
  
 
==Da Vedere==
 
==Da Vedere==
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*'''Le quattro meridiane'''  
 
*'''Le quattro meridiane'''  
 
:esempi di quell'arte minore della pittura muraria che era diffusa lungo l'arco alpino dal XVIII al XX secolo si trovano nel Borgo Vecchio del capoluogo (casa Allemand  in Piazza Suspize, casa Ambrois in Via Herbarel, casa Pellerin in via Fiume e Casa Clovis Ambrois in via Pasubio).
 
:esempi di quell'arte minore della pittura muraria che era diffusa lungo l'arco alpino dal XVIII al XX secolo si trovano nel Borgo Vecchio del capoluogo (casa Allemand  in Piazza Suspize, casa Ambrois in Via Herbarel, casa Pellerin in via Fiume e Casa Clovis Ambrois in via Pasubio).
*'''Il Palazzo delle Feste'''
 
:Il Palazzo delle Feste/Centro Congressi è sito in un edificio in stile liberty (costruito nel 1910 dall'Architetto Carlo Angelo Ceresa  e terminato definitivamente dopo la prima guerra mondiale ) nella zona in cui anticamente sorgeva la Cappella del Santo Sepolcro (completamente sommersa dai sedimenti alluvionali del torrente Rho negli anni 1872 e 1873). Dispone di due sale sovrapposte , denominate "Giolitti" e "Viglione" (utilizzabili sia tra esse collegate che indipendenti) che offrono una capienza totale di settecento posti . In esso si svolgono rappresentazioni teatrali (liriche e di prosa), spettacoli cinematografici, concerti , conferenze e convegni.
 
*'''Casa Brunet'''
 
:Sita nei pressi della Chiesa di Sant’Ippolito dispone di un'imponente arcata in pietra del 1700, sormontata da una pigna, che simboleggia la fertilità e che si può ritrovare su varie fontane della valle di Susa.
 
*'''Casa Agnès'''
 
:Adiacente al museo civico ed appartenuta ad un’antica famiglia nobile, che annoverò tra i suoi componenti Georges (Ammiraglio e Ministro di Stato) e  Mathieu (Generale e Ministro della Guerra) presenta uno stemma costituito da un agnello pasquale d’argento in campo rosso.
 
*'''Casa Pellerin'''
 
:Dispone di un portone sulla cui arcata, in carniola, è incisa la data 1555 (in cifre gotiche)  sormontata da una balconata in ferro battuto, di buona fattura.
 
*'''Colonia Medail'''
 
:Realizzata tra il 1937 ed il 1939, è un'opera dell'architetto Gino Levi Montalcini (nato a Milano il 21 aprile 1902 e morto a Torino il 30 novembre 1974). La composizione presenta dei padiglioni principali ad andamento parallelo, a tre piani fuori terra, collegati da corpi ad un solo piano, in parte porticati, e da un padiglione a due piani, lungo il viale. I due fabbricati principali sono disposti in modo tale da formare una linea a greca che contiene un ampio cortile. Al centro della strutture sorge inoltre una breve torre.
 
  
 
==Pasticcerie e Gelaterie==
 
==Pasticcerie e Gelaterie==
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==[[/Curiosità]]==
 
==[[/Curiosità]]==
 
[[Immagine:Bardonecchia - Parco della Rimembranza.jpg|thumb|left|Parco della Rimembranza]]
 
[[Immagine:Bardonecchia - Parco della Rimembranza.jpg|thumb|left|Parco della Rimembranza]]
*'''La devozione dei Mystères'''
 
:Sino al 1700, sui sagrati delle chiese, venivano recitati i “''mystères''“ (le storie del martirio dei Santi) per incutere nel popolo il terrore del male e del peccato. Fra i più celebri testi sacri esiste lo scartafaccio occitano di Sant'Antonio di Névache dei primi del Cinquecento, composto probabilmente da un giovane di Bardonecchia.
 
*'''Pero'''
 
:Al centro della Piazza Suspize, nel capoluogo, rimane un vecchio pero di circa 300 anni.
 
*'''Canapa'''
 
:in località “Ciambìë” (canapa), in passato, l'area era adibita alla coltivazione della pianta dal cui fusto veniva ricavata la fibra (attraverso una serie di lavorazioni) destinata alla tessitura per la realizzazione di lenzuola e di indumenti.
 
*'''Tour d’Amoun'''
 
:è ricordata come teatro di un sanguinoso episodio delle guerre di religione quando, nel 1562, guidati dal capitano La Cazette, i Cattolici appiccarono il fuoco all’edificio dove si erano rifugiati i 125 Protestanti superstiti della battaglia .
 
*Tutte le cime  della Valle Stretta hanno dei '''nomi biblici''' : si narra che fu un pellegrino di ritorno dalla Terra Santa che le battezzò in ricordo della Palestina.
 
*In cima al '''Monte Tabor''' vi è una  Cappella  dove ,  tutti gli anni , gli abitanti della Frazione Melezet vanno in processione (lungo la Via Crucis)  a seguito di un “ voto “ effettuato nel 1860  contro una grave epidemia.
 
  
 
==[[/Personalità Illustri]]==
 
==[[/Personalità Illustri]]==
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[[Immagine:Bardonecchia - Monumento.jpg|thumb|left|Monumento]]
 
[[Immagine:Bardonecchia - Monumento.jpg|thumb|left|Monumento]]
 
[[Immagine:Bardonecchia - Villa.jpg|thumb|right|Villa]]
 
[[Immagine:Bardonecchia - Villa.jpg|thumb|right|Villa]]
*Batteria del '''Foens'''
 
:prendendo il nome dalle grange omonime ubicate poco più in basso dell'opera (realizzata nel 1897-98), si  compone di due batterie (quella occidentale di quattro pezzi mentre quella meridionale di due pezzi) che  tenevano sotto tiro la zona del Passo della Mulattiera / Col des Acles ed i dintorni di Oulx. Per la difesa ravvicinata su tutto il perimetro venne costruito un muro di cinta, oggi in parte diroccato, dotato di feritoie per fucilieri e salienti per battere gli angoli morti. Non impiegata durante la prima guerra mondiale, venne riammodernata prima della seconda guerra mondiale ed al termine del conflitto dismessa e ceduta a privati.
 
*Batteria del '''Jafferau'''
 
:realizzata tra il 1897 ed il 1900 sulla sommità della cresta dello Jafferau (a quota 2788 metri) fu quella che sarebbe stata la più alta fortificazione di Bardonecchia. Il suo ruolo era  quello di opera difensiva con caratteristiche offensive. Delimitata su tre lati da un fossato e sul quarto da un muro a strapiombo aveva l'ingresso principale con un portale coronato sulla sommità da una merlatura quadrata e sopra l’architrave del portale era applicato uno stemma sabaudo. Al centro della batteria si ergeva un massiccio roccioso, unica parte rimasta dell'originale Cima dello Jafferau.
 
*'''Forte Bramafam'''
 
:Databile agli anni 1887-88, da considerarsi la più importante fortificazione delle Alpi Cozie di fine Milleottocento, sorge sulle rovine del Castello Bramafan (appartenuto  ai Signori de Bardonnèche). La fortificazione, effettivamente in funzione  con l'armamento schierato ,  era articolata in Piazza d'Armi, corpo centrale e bassoforte  (realizzato sull'estremo occidentale). Nel corso della prima guerra mondiale fu disarmato e le artiglierie inviate sul fronte austriaco; nel frattempo fu utilizzato come campo di prigionia per soldati austro ungarici.
 
:Per Informazioni:Strada Nazionale al Castello Telefono 011-3112458/339-2227228/333-6020192 Fax 011-3112458 [http://www.fortebramafam.it] [mailto:info@fortebramafam.it]
 
*'''Il forte dell'Olive'''
 
:costruito su un costone roccioso della “Cime des Ruines“,  che domina l'abitato di Plampinet, era dotato di 12 cannoni sistemati in piazzole a cielo aperto ed aveva lo scopo di battere i colli di Thures, Scala e des Acles. Nel 1932 vennero costruite altre 2 batterie, in caverna. Il 16 giugno 1940, a seguito di un lungo combattimento ed a causa del fuoco amico accidentale, fu messo fuori uso. Dell' opera colpisce il colore giallastro e la dimensione della caserma principale su due piani e munita di feritoie.
 
*'''Tur d'Amun'''
 
:i resti della torre sono l’unica testimonianza ancora visibile di un complesso assai articolato. Il castello, a monte del più antico nucleo dell'abitato (sulle estreme pendici della dorsale che scende dal vallone della Rho congiungendosi con il Vallone del Frejus) dominava la conca di Bardonecchia , contrapponendosi al castello di Bramafam, che sorgeva sul lato opposto della conca e successivamente occupato dall’omonimo forte ottocentesco.
 
  
 
==Opere Ingegneristiche==
 
==Opere Ingegneristiche==
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:Il bacino idroelettrico , artificiale, sbarra la valle di Rochemolles ai piedi del ghiacciaio del Sommeiller e raccoglie anche le acque dei rii Almiane, Valfredda e Malrif. Dal bacino partono poi due condotte forzate che con un salto di 657 metri che alimentano la sottostante centrale di Bardonecchia, realizzata tra il 1918 ed il 1923 dalle Ferrovie dello Stato e successivamente ceduta all'Enel.
 
:Il bacino idroelettrico , artificiale, sbarra la valle di Rochemolles ai piedi del ghiacciaio del Sommeiller e raccoglie anche le acque dei rii Almiane, Valfredda e Malrif. Dal bacino partono poi due condotte forzate che con un salto di 657 metri che alimentano la sottostante centrale di Bardonecchia, realizzata tra il 1918 ed il 1923 dalle Ferrovie dello Stato e successivamente ceduta all'Enel.
  
==Rifugi e Bivacchi==
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==[[/Rifugi e Bivacchi]]==
 
[[Immagine:Bardonecchia - Palazzo Comunale - Municipio.jpg|thumb|left|Municipio]]
 
[[Immagine:Bardonecchia - Palazzo Comunale - Municipio.jpg|thumb|left|Municipio]]
 
*'''Il “ Terzo Alpini “'''
 
*'''Il “ Terzo Alpini “'''

Versione delle 10:28, 29 mar 2013

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Bardonecchia (altitudine:1.312 metri s.l.m.) è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino.

Il 13 agosto si festeggia il Patrono, Sant'Ippolito:Ippolito di Roma (nato in Asia alla fine del III sec. d. C. e morto in Sardegna nel 235), fu un teologo e scrittore cristiano. Primo antipapa nella storia della Chiesa, prima della morte, si riconciliò con il Papa legittimo e subì il martirio.

Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale di San Pietro Apostolo (in località Rochemolles); Parrocchiale di Sant'Andrea (in località Millaures); Parrocchiale di Sant'Antonio Abate (in località Melezet).

Confina con i comuni di: Exilles e Oulx.

Indice

Stemma Araldico

Ritratto della Città

Frazioni

Caratteristiche del Territorio

Da Vedere

Meridiana
  • Le quattro meridiane
esempi di quell'arte minore della pittura muraria che era diffusa lungo l'arco alpino dal XVIII al XX secolo si trovano nel Borgo Vecchio del capoluogo (casa Allemand in Piazza Suspize, casa Ambrois in Via Herbarel, casa Pellerin in via Fiume e Casa Clovis Ambrois in via Pasubio).

Pasticcerie e Gelaterie

  • Pasticceria " Ugetti Franco " , Via Medail , 80 Telefono 0122-99036
  • Pasticceria " C.M. Sas di Duò Cristian & C. Pasticceriaduò'", Via Medail , 56 Telefono 0122-99562
  • Pasticceria " Minniti Stefano snc ", Via Giolitti , 7 Telefono 0122-99767
  • Pasticceria " Le dolci tentazioni ", Via Medail , 102 Telefono 0122-432051/0122-432052

Specialità Enogastronomiche e Dolciarie

Numeri Utili

Curiosità

Parco della Rimembranza

Personalità Illustri

Miti e Leggende

  • Il tesoro nascosto
Sulle pendici del Monte Seguret vi sono delle grosse grotte utilizzate come covo dalle bande di predoni saraceni che infestarono la valle di Susa all'inizio del X secolo. Secondo una leggenda, celerebbero niente meno, che il favoloso tesoro del califfo Abdullah Hassan.
  • L'impiccato
Si racconta che in Via Cristoforo Colombo un partigiano fu impiccato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e che qualche volta di notte, in quel luogo, si poteva scorgere come un ombra che si muovesse.
  • La casa infestata
Si narra di una casa che, nella zona del borgo storico, era infestata da fantasmi e che ci facevano messe nere e cose simili. Acquistata da qualcuno, rasa al suolo e ricostruita con criteri moderni, non perse gli originari abitatori che saltuariamente si manifestano.

Fortificazioni

Monumento
Villa

Opere Ingegneristiche

Ai minatori del traforo ferroviario del Frejus
  • Traforo ferroviario del Frejus
Il 30 agosto 1857, con un viaggio attraverso Susa, Lanslebourg, Modane, Saint Jean de Maurienne, Chambery ed il fiume Rodano (l'allora confine del Regno Sabaudo con la Francia), il Re Vittorio Emanuele inaugurò ufficialmente l'inizio dei lavori di perforazione.
Il giorno di Natale del 1870 venne perforato l’ultimo diaframma ed il giorno successivo venne fatta saltare l'ultima esigua barriera di roccia. Gli operai dei due cantieri, ingegneri in testa, poterono fraternamente incontrarsi.
Il 17 settembre 1871 fu ufficialmente inaugurato il Traforo con manifestazioni, convogli speciali, banchetti ed avvenimenti che si protrassero per 4 giorni.
La galleria originaria, a doppio binario, era lunga 12.847 metri, poi portata a 13.636 metri per via di una variante resasi necessaria nel 1881 a Modane allo scopo di spostare l'imbocco rivelatosi instabile. Collega Bardonecchia, a quota 1.190 metri s.l.m., con Modane (Francia - Val Moriana) a quota 1.324 metri s.l.m.. Il culmine della galleria è a quota 1.335 metri s.l.m.
  • Traforo autostradale del Frejus
tra Bardonecchia e Modane (Savoia - Francia) ha una lunghezza di 12.895 metri, una larghezza di 9 metri ( si possono incrociare due automezzi pesanti o due pullman con un terzo in sosta) ed una pendenza unica in salita (0,54 % nel senso Francia / Italia ). I lavori iniziarono: sul lato italiano il 20 gennaio 1975; sul lato francese il 7 ottobre 1974. Il 12 luglio 1980 è stata aperta al traffico questa nuova grande via di comunicazione attraverso l'arco alpino.
  • Diga di Rochemolles
Il bacino idroelettrico , artificiale, sbarra la valle di Rochemolles ai piedi del ghiacciaio del Sommeiller e raccoglie anche le acque dei rii Almiane, Valfredda e Malrif. Dal bacino partono poi due condotte forzate che con un salto di 657 metri che alimentano la sottostante centrale di Bardonecchia, realizzata tra il 1918 ed il 1923 dalle Ferrovie dello Stato e successivamente ceduta all'Enel.

Rifugi e Bivacchi

Municipio
  • Il “ Terzo Alpini “
attualmente rifugio del Club Alpino Italiano (ricevuto dal CAF di Briançon - Francia - nel 1970, al prezzo simbolico di un Franco Francese) è situato in Valle Stretta, a 1.780 metri.
  • Il rifugio “ Re Magi “
situato in Valle Stretta, è stato costruito nel 1923 dal CAI-UGET di Torino. Dopo la seconda guerra mondiale è passato alla Francia insieme a tutta la valle. Attualmente è a gestione privata.
Punta Colomion
  • Il rifugio “ Scarfiotti”
situato in Valle di Rochemolles, è posto su un delizioso pianoro (2.135 metri) alla base dell'imponente cima Rognosa d'Etiache, vicino ad un laghetto con cascata.
  • Bivacco Tornior
situato nei pressi del Colle di Thuras a q. 2.552 metri,in un luogo di passaggio transfrontaliero (Italia-Francia) molto frequentato da escursionisti,dispone di 6 posti letto.

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Viale Bramafan, 17

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Gruppo di Intervento Sociale, Piazza De Gasperi, 1


Bibliografia

  • Bardonecchia e il suo Pé du Plan, Augusta Gleise Bellet, Ed. Alzani (2005)

Informazioni Utili

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