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Concorso Fotografico
Foto Ayas: 2012, 2009, 2008

Stemma Araldico

Ayas (altitudine:1.699 metri s.l.m.) è situato nella Valle d'Aosta. L'11 novembre si festeggia il Patrono San Martino:nacque a Sabaria (ora Szombathely, Ungheria) nell’anno 316-317 e morì a Candes (Regione Indre-et-Loire, Francia) l’ 8 novembre 397. Ricevuto il battesimo, condusse vita monastica in un cenobio da lui stesso fondato ed ordinato Sacerdote successivamente fu eletto Vescovo di Tours .Si impegnò a fondo per la cristianizzazione delle campagne e la sua memoria ricorre nella giornata della sua deposizione.E'il Patrono dei mendicanti.

Tra gli edifici religiosi: Chiesa parrocchiale di Sant'Anna (in frazione Champoluc); Chiesa di San Martino (in frazione Antagnod).

Confina con i comuni di: La Magdeleine, Valtournenche, Saint-Vincent, Gressoney-Saint-Jean, Gressoney-la-Trinité, Brusson, Châtillon e Chamois.

Stemma Araldico

Scudo ripartito in due settori:il primo (in basso a sinistra) di colore rosso presenta una torre (in argento) con merlatura alla guelfa; il secondo (in basso a destra) di colore nero presenta uno zoccolo d’oro (il "sabot") ,ed entrambi sono sormontati,al centro,da un leone rampante d’oro. Il tutto è sovrastato da un settore orizzontale che riporta il profilo del Monte Rosa innevato tra due boschi di conifere.

Gonfalone

Su drappo bicolore,bianco ed azzurro, è riportato lo Stemma Araldico del Comune.

Comune di Ayas - Panoramica

Ritratto della Città

Il comune occupa la parte alta della Val d'Ayas, ai piedi delle grandi vette appartenenti alle Alpi Pennine , che lo separano da Zermatt, nella Mattertal (Svizzera) al cui toponimo non corrisponde un abitato specifico ma una località frammentata in numerose Frazioni e villaggi ubicati, per la maggior parte, lungo il corso del Torrente Evancon. Centro di villeggiatura e sport invernali presenta le tradizionali occupazioni legate al territorio quali l'allevamento dei bovini, la lavorazione del latte e l'intaglio del legno.

Frazioni

Caratteristiche del Territorio

Aree Protette

Miti e Leggende

Una sera d'inverno dell’anno 1782, mentre la neve cadeva, un forte montanaro della Frazione Champoluc , Matteo Brunod (detto "il re" per la sua forza erculea) si mise in cammino verso la Frazione Saint Jaques, . Mentre avanzava a stento per la spessa coltre di neve, all’improvviso gli si presentò davanti agli occhi un enorme orso, che d’un salto gli si gettò contro e, mentre gli appoggiava sulle spalle le sue larghe zampe anteriori, aprì le fauci per divorarlo. Il montanaro, però, non perse il suo sangue freddo: gettò la testa indietro per evitare il morso della bestia, poi con le sue mani afferrò l’orso alla gola e la strinse con forza, finché si accasciò a terra. La prontezza di "il re" fu l’argomento di tutte le conversazioni, e tutta la popolazione andò a vedere il mostro che aveva messo a dura prova l’abilità e la forza del Brunod . Come trofeo della vittoria, egli inchiodò sulla porta del suo "rascard" le due zampe dell’orso. Oggi una di quelle zampe è ancora visibile, inchiodata sotto il balcone della Maison Fournier della Frazione Antagnod , dove ora ha sede il negozio di artigianato tradizionale "L’Artisanà".