GUIDA Asti/Personalità Illustri/Umanistico
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Personalità Illustri in campo Umanistico
- Medicina :
- - Antonio Astesano :
- Nacque a Villanova d'Asti nell’anno 1412 e morì ad Asti il 1° maggio 1463.Di nobile famiglia astigiana,legata ai guelfi Solari ed emigrata a Villanova d'Asti dove assunse il cognome di Astesana ,all’età di 15 anni fu mandato a Trino a studiare gli autori latini. Nell’anno 1429 andò a Pavia per studiare medicina ed ivi frequentò grandi umanisti dai quali conobbe le opere dei grandi scrittori latini ed i filosofi antichi.La peste dell’anno 1431 lo indusse a fuggire prima a Genova ,dove visse facendo il precettore,poi a Savona , Mondovì e Savigliano da dove tornò a Villanova d'Asti nell’anno1431.Dopo un periodo di insegnamento nella città di Asti ,fu chiamato a Pavia come professore di retorica.Nominato nell’anno 1447 da Carlo d’Angiò Duca di Valois-Orléans ,suo segretario ( "primus ducalis Astensium secretarius ") e Capitano del Castello di Monte Rainero (guarnigione della città) si trasferì successivamente in Francia dove vi rimase sino all’anno 1453.La sua opera principale (1450-1453) è il "Carmen de varietate fortunae, sive de vita sua et gestis civium astensium" (Sull’instabilità della fortuna ossia sulla sua vita e sulle gesta dei cittadini astesi) che narra i fatti della vita della Famiglia Astesano e le vicende della città di Asti sino all’anno 1339 ,mentre tra quelle minori (pur considerate importanti documenti linguistici delle antiche parlate piemontesi) si riportano:
- - "De origine et de vario regimine civitatis Mediolani-Libellus ex diversis cronicis extractus" (anno 1448) , dedicato al Re Carlo VII di Francia (elegie latine);
- - "De re funerea" e "De admirabili candide crucis apparitione apud Baionam" (poemi);
- - L'epistolario (una raccolta di lettere dello scrittore);
- - Poesie di Carlo d'Orleans (anno 1457), tradotte in latino dallo scrittore;
- - "De admirabile candide crucis apparitione apud Baionam" (anno 1452) poema sulla ammirabile apparizione di una croce bianca a Baiona durante un assedio da parte di Carlo VII;
- - Quattro libri di elegie latine (anno 1448) ,dedicate ai Marchesi del Monferrato .
- - Tre libri di Epistolae Haeroicae, dedicati a Carlo d'Orléans, al Marchese di Saluzzo, a Giovanni d'Angoulême.
- Letteratura :
- - Vittorio Alfieri
- Nacque ad Asti nell'anno 1749 e morì a Firenze l’8 ottobre 1803. E' sepolto nella Chiesa di Santa Croce . Poeta e trageda, personalità più importante del XIII secolo, fonte d’ispirazione letteraria ed umanistica nei secoli successivi ebbe un'attività letteraria breve ma prolifica ed intensa. Fin da giovane dimostrò un energico accanimento contro la tirannide e tutto ciò che può impedire la libertà ideale ed il suo carattere tormentato,oltre a delineare la sua vita in senso avventuroso,fece di lui un precursore delle inquietudini romantiche.A nove anni entrò nella Reale Accademia di Torino ma,insofferente della rigida disciplina militare,ne uscì nell’anno 1766.Tra l’anno 1766 e l’anno 1772 cominciò un lungo vagabondare in vari stati dell'Europa rientrando nella Capitale Sabauda , Torino (nell’anno 1773) dopo molto tempo di travagliato amore per dedicarsi allo studio della letteratura. Fra le sue opere si annoverano le seguenti:
- 1.Tragedie :
- - Saul (1782)
- - Filippo (anno 1781 e pubblicata nell’anno 1783);
- - Rosmunda (anno 1783);
- - Ottavia (anno 1783 e ripubblicata nell’anno 1788) ;
- - Merope (anno 1785) ;
- - Maria Stuarda ed Agide (anno 1788) ;
- - Bruto primo,Bruto secondo,Don Garzia e Sofonisba (anno 1789) ;
- 2.Tragedie greche:
- - Polinice (anno 1781) ;
- - Agamennone,Antigone ed Oreste (anno 1783) ;
- - Mirra (anno 1789) ;
- 3.Tragedie definite della libertà :
- - La congiura de' Pazzi (anno 1788);
- - Virginia (anno1781, anno1783 e rielaborata nell’anno 1789);
- - Timoleone (anno1783 e rielaborata nell’anno 1789);
- 4.Tragedie pubblicate postume:
- - Cleopatra (anno 1774 - 1775 e da lui stesso successivamente rinnegata);
- - Alceste seconda (anno 1798);
- 5.Tramelogedia :
- - Abele (anno 1786);
- 6.Prose politiche :
- - Della tirannide (1777-1790);
- - Del principe e delle lettere (1778-1786);
- - Panegirico di Plinio a Trajano (anno 1787);
- - La Virtù sconosciuta (anno 1789);
- - Elogio di Niccolò Machiavelli (anno 1794);
- 7.Odi politiche :
- - L'Etruria vendicata (anno 1778);
- - L'America libera;
- - Parigi sbastigliato;
- 8.Varie :
- - Il Misogallo (1789 – 1798):opera che aggrega generi diversi: quali prose (sia discorsive sia in forma di dialogo tra personaggi),sonetti,epigrammi ed un'ode;
- 9.Satire:pensate fin dall’anno 1777 e riprese più volte nell'arco della vita dell’autore,sono componimenti sui "mali" che afflissero l'epoca del poeta:
- - Prologo: Il cavalier servente veterano; ridicolizzazione dei cicisbei;
- - I re, sulla monarchia assoluta;
- - I grandi,in cui sono presi di mira i grandi di corte;
- - La plebe,invettiva contro la plebe volubile, feroce e sanguinaria;
- - La sesquiplebe,che tratta della ricca borghesia cittadina;
- - Le leggi,con una critica sul poco rispetto delle leggi in Italia;
- - L'educazione,sull'istruzione;
- - L'antireligioneria, ispirata alle idee di Machiavelli sulla religione;
- - I pedanti,contro la critica letteraria;
- - Il duello,sulla meschinità dei duelli, ispirata a episodi giovanili;
- - I viaggi,sull'inutilità dei viaggi;
- - La filantropineria, contro i teorici della rivoluzione francese;
- - Il commercio, sulla bassezza morale dell'attività mercantile;
- - I debiti,sul malgoverno delle nazioni;
- - La milizia,una critica agli stati militaristi come la Prussia di Federico II;
- - Le imposture:sulle società segrete;
- - Le donne;
- 10.Commedie :
- - L'uno,I pochi,I troppi,L'antidoto (tetralogia politica);
- - La finestrina (un'opera a carattere etico universale),
- - Il divorzio (tratta dei costumi italiani contemporanei);
- 11.Traduzioni di classici latini e greci (pubblicate postume):
- - la Congiura di Catilina e La Guerra di Giugurta di Sallustio;
- - l'Eneide di Virgilio;
- - i Persiani di Eschilo;
- - il Filottete di Sofocle;
- - l'Alcesti di Euripide;
- - le Rane di Aristofane.
- Giornalismo :
- 1. Paolo Brosio :
- è nato ad Asti il 27 settembre 1956. A 22 anni entrò nel mondo del giornalismo come collaboratore e pubblicista al quotidiano "La Nazione" di ,Firenze e diresse l'ufficio stampa della squadra "Pisa Calcio" della "Serie A" , organizzando un'edizione della "Mitropa Cup". Nell’anno 1985 si laureò in Giurisprudenza all'Università di Pisa e l'anno successivo entrò nella redazione del "Secolo XIX".Cominciò la carriera televisiva in Fininvest come inviato speciale della prima edizione di “Studio Aperto” su Italia 1 e poi passò con Emilio Fede al Tg4.Successivamente ha partecipato a vari programmi televisivi: “Quelli che il calcio”, “Sanremo Notte”, “Domenica In”, “L’Isola dei Famosi”, “Stranamore”, “Linea Verde” e “Italia che vai”, realizzando le telecronache della Juventus su Mediaset ed un programma di successo sul Giro d’Italia. Sotto il profila di scrittore ha pubblicato: A un passo dal baratro; Perché Medjugorje ha cambiato la mia vita, Profumo di lavanda. Medjugorje, la storia continua, Viaggio a Medjugorje;Trent’anni con la Regina della Pace e Nella terra delle meraviglie;A Medjugorje la Madonna scende in campo.
- 2. Bruno Gambarotta :
- è nato ad Asti il 26 maggio 1937.Ottimo cuoco e gran buongustaio è l’autore di molti libri,collaboratore di diverse testate giornalistiche(L'Unità, La Repubblica,La Stampa e Comix) ,autore e regista di programmi sia per la radio che per la televisione.Fra i suoi maggiori interessi figura la gastronomia, materia della quale si è occupato anche per i suoi scritti.Ha anche scritto e recitato per il teatro cabaret,il teatro in lingua piemontese e quello in lingua; ha scritto romanzi di genere giallo-ironico-parodistico che hanno avuto un notevole successo di vendite e di critica.
- 3. Massimo Cotto :
- è nato ad Asti il 20 maggio 1962.Già promessa del basket all'età di 16 anni abbandonò la pratica sportiva per esordire come disc-jockey alla sede Rai di [[Torino] e nell’anno 1984 divenne il più giovane conduttore nella storia di Rai Stereo Notte, di cui condurrà sette edizioni.La sua carriera lo vedrà impegnato su più fronti:radio,televisione,giornali,libri e direzioni artistiche.Parallelamente all'attività radiofonica,ha sviluppato quella giornalistica,che lo ha portato a essere considerato "il più importante giornalista musicale italiano" .Di recente si è anche interessato di politica essendo stato nominato,il 4 giugno 2012 Assessore tecnico alla Cultura,al Palio,alle Manifestazioni ed alle Pari Opportunità del Comune della sua città natale. Nell’anno 2012 è stato nominato, dall’allora Presidente della Repubblica, Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana ed ha vinto numerosi premi tra cui:
- - Sweet Soul Music (anno 1990);
- - Sciacca Salvo Randone,Targa Piero Ciampi,Premio Mariposa,Premio Davide Lajolo (anno 2000);
- - Grinzane Musica (anno 2001);
- - Tau d'Oro, Premio Orta della Televisione e della Comunicazione Europea (anno 2002);
- - Premio Speciale Cesare Pavese (anno 2003);
- - Artour d'Argento e Premio Bindi (anno 2013);
- - tre volte il Premio Lunezia (anni 2001, 2011 e 2014);
- - due volte il Premio Mei (anni 2002 e 2007);
- - due volte il Folkest (entrambe nell’anno 2001),
- ed,infine,dall’anno 2013 è Cavaliere delle terre di Asti e del Monferrato .
- 4. Giovan Giorgio Alione :
- nacque ad Asti nell’anno 1470 ed ivi morì nell’anno 1529.Della nobile Famiglia Alioni ,ardente sostenitrice dei Francesi,ebbe un tenore di vita popolare che ritrasse nella sua opera letteraria risultando uno dei più arguti e giocondi poeti rinascimentali del Piemonte nonché drammaturgo e scrittore. Nell’anno 1508 fu scelto tra i dieci membri del Gran Consiglio di Asti inviati a Milano a giurare fedeltà al Duca Massimiliano Sforza e l’anno successivo,cacciati i Francesi da Asti (con l'ingresso del Marchese del Monferrato Guglielmo IX ,alleato degli Svizzeri e degli Spagnoli ), fu costretto a fare vita di basso profilo.Con il ritorno delle truppe francesi ottenne una ricompensa con il conferimento da parte di Francesco I ( il vincitore di Melegnano del 12 marzo 1518) del Castello di Monterainero (vds. in Castelli e Fortificazioni ) attiguo all'antica Chiesa di Sant’Agostino (vds. in Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Nuova ), ed alla Confraternita della Piccola Annunziata ,nel Borgo Santa Maria Nuova .Scrisse in francese, italiano e piemontese e la sua opera segnò il passaggio tra Medioevo ed umanesimo.Tra le sue opere si ricordano:
- - le Farse :
- 1. Farsa de Zovan Savatino;
- 2. Farsa de Gina e de Reluca;
- 3. Farsa de la dona chi se credia avere una roba de veluto;
- 4. Farsa de Nicolao Spranga;
- 5. Farsa de Peron e Cheirina;
- 6. Farsa del Lanternero;
- 7. Farsa de Nicora e de Sibrina;
- 8. Farsa del bracho e del Milaneiso;
- 9. Farsa del Franzoso alogiato a l'ostaria del Lombardo.
- 5. Domenico Quirico :
- è nato ad Asti il 18 dicembre 1951. Dopo la laurea in Giurisprudenza nell’anno 1980 ha iniziato a scrivere per il quotidiano torinese La Stampa , alla redazione provinciale della città. È stato Caposervizio degli Esteri, poi corrispondente da Parigi ed ora inviato di guerra. Negli ultimi anni ha raccontato il Sudan, il Darfur , la carestia e i campi profughi nel Corno d’Africa , l’ Esercito di Resistenza del Signore in Uganda , ha seguito le Primavere Arabe, dalla Tunisia all’ Egitto , è stato più volte in Libia per testimoniare la fine del regime di Gheddafi .Da ultimo ha coperto per tre volte la guerra in Mali , è stato in Somalia e più volte in Siria . Nell’agosto 2011, nel tentativo di arrivare a Tripoli ,fu rapito insieme ai colleghi del Corriere della Sera ( Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina ) e di Avvenire ( Claudio Monici ) e liberato due giorni dopo.Tra l’aprile 2013 ed il settembre dello stesso anno subì un altro rapimento in Medio Oriente . E’ un grande appassionato della storia e della società africana ed ha scritto diversi libri:Squadrone bianco (anno 2004),Generali (anno 2007), Naja. Storia del servizio di leva in Italia (anno 2008), Primavera araba. Le rivoluzioni dall’altra parte del mare (anno 2011), Gli ultimi. La magnifica storia dei vinti (anno 2013), Il paese del male. 152 giorni in ostaggio in Siria (anno 2013).E' un grande appassionato della storia e della società africana e nel tempo libero si diletta con la maratona e con la letteratura latina.Nell’anno 2015 ha vinto la sezione saggistica del Premio Brancati con “Il grande califfato”.
- 6. Alessandra Appiano :
- è nata ad Asti il 30 maggio 1959.All’età di ventidue anni iniziò la carriera lavorativa nel mondo dello spettacolo come una delle telefoniste della trasmissione televisiva Portobello , condotta da Enzo Tortora . Successivamente cominciò a scrivere e nell’anno 2003 vinse il Premio Bancarella con il suo primo romanzo "Amiche di salvataggio".Negli anni 2004,2005,2006,2007 pubblicò:Domani ti perdono,Scegli me,Le vie delle signore sono infinite,Le belle e le bestie,quattro romanzi che descrivono l'universo femminile contemporaneo. Pubblicò inoltre i libri umoristici: La vita è mia e me la rovino io (anno 1992); Sola? (anno 1993); Più malsani più brutti (anno 1995) e partecipò alle antologie Cuori di pietra (anno 2007), Facce di Bronzo (anno 2008) e Corpi (anno 2009).Attualmente collabora con varie testate giornalistiche e si occupa di tematiche legate al volontariato. Il 7 dicembre 2013 è stata insignita dal Comune di Milano dell' Ambrogino d'oro e dall’anno 2015 è Ambasciatrice Oxfam .E’ la sorella più grande della giornalista Antonella Appiano (vds. di seguito).
- 7. Antonella Appiano :
- è nata ad Asti il 6 marzo 1955.Iniziò la sua carriera lavorativa per i quotidiani La Stampa ed Il Sole 24 ORE ,scrivendo di società e costume,mentre per la televisione iniziò a collaborare con le reti Mediaset come inviata esterna,coautrice e conduttrice di programmi a partire dall’anno 1992. Interessata alle tematiche mediorientali,durante le insurrezioni nei paesi arabi (avvenute a cavallo tra il 2010 e il 2011) ha collaborato con diversi media seguendo in loco la situazione siriana e con l’esperienza acquisita scrisse il libro "Clandestina a Damasco".Nell’anno 1995 ha esordito anche come scrittrice,con il romanzo "Sabbie d'oro" , un testo con ambientazione storica i cui eventi si svolgono Etiopia durante gli anni venti del XX secolo ed oltre al lavoro come giornalista ed autrice televisiva ha saltuariamente lavorato nel mondo teatrale.Ha ricevuto diversi riconoscimenti:
- - Premio internazionale di televisione e della comunicazione Europea (Premio Orta 1997 del Piccolo schermo;
- - Premio "Castagna d'or" ,nell’anno 2002;
- - Premio Giornalismo nel Photo Festival Edizione 2011 di Nettuno ;
- - Ambasciatrice dell'Associazione Telefono rosa, nell’anno 2012.
- È Presidente dell’Associazione di ricerca e studi sul Medio Oriente ed il Nord Africa ed è la sorella più piccola di Antonella Appiano (vds. precedente).
- Insegnamento :
- - Lina Guenna Borgo :
- nacque a Novi Ligure il 1^ giugno 1869 e morì ad Asti l’11 gennaio 1932 .Appartenuta ad una famiglia nota per le attività imprenditoriali e per le frequentazioni con personalità della cultura,nonché della Massoneria laica e riformista,trascorse i suoi primi anni in un ambiente culturalmente molto ricco e fertile.A seguito della prematura morte del padre e delle cattive condizioni economiche in cui viene a trovarsi la famiglia fu costretta,a soli tredici anni,a trovarsi un lavoro presso un asilo infantile e, affiancando lo studio intrapreso privatamente,conseguì l'abilitazione all'insegnamento. In questi anni cominciò ad acquisire le competenze pedagogiche ed a maturare gli ideali socialisti che l’accompagneranno per tutta la vita,supportate da una grande apertura mentale.Stimolò il suo interesse per la musica,il teatro e le conversazioni dotte che formarono la sua personalità e dalle quali trasse motivazione per la sua attività di scrittrice,giornalista e conferenziera.Svolse attività all’interno di organizzazioni sociali ed educative in Alessandria ,dove si trasferì dopo aver contratto matrimonio,collaborando al foglio democratico locale "Il Fuoco" dando prova anche delle sue non comuni doti comunicative ed oratorie presso l’ Università Popolare ,dove tenne lezioni e conferenze.Alla morte inattesa del marito si trasferì ad Asti dove svolse una funzione originale ed insostituibile nel sistema educativo della città,sostenendo il diritto all’educazione dei figli delle famiglie operaie,visto anche come strumento essenziale per il miglioramento della società,e costruendo dal nulla istituzioni laiche,di cui via via assume la direzione,dimostrando un’originale progettualità didattica,una notevole capacità gestionale e capacità diplomatiche nei rapporti con le istituzioni; organizzando anche apprezzate attività culturali pubbliche in campo teatrale e musicale a beneficio della scuola.Durante il periodo bellico del primo conflitto mondiale svolse un poderoso lavoro nel campo pedagogico didattico,ricevendo molti riconoscimenti tra cui quello della Federazione Pro infanzia ed il Diploma di benemerenza assegnatole dal Ministero dell’Istruzione .Alla sua morte la città di Asti le dedicò una via cittadina oltre ad intitolare l’asilo nido in cui operò.






