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Foto L'Aquila: 2012, 2009, 2008 |
L'Aquila è situato in Abruzzo, ai confini con il Lazio, di cui è capoluogo regionale, nonché capoluogo della omonima provincia. Il 10 giugno si festeggia il Patrono, San Massimo d'Aveia.
Confina con i comuni di: Antrodoco, Borgorose, Barete, Barisciano, Cagnano Amiterno, Campotosto, Capitignano, Ocre, Rocca di Mezzo, Pizzoli, Rocca di Cambio, Magliano de' Marsi, Santo Stefano di Sessanio, Lucoli, Tornimparte, Scoppito, Fossa, Isola del Gran Sasso d'Italia, Pietracamela, Fano Adriano e Crognaleto.
Località e frazioni: Aragno, Arischia, Assergi, Bagno, Bazzano, Camarda, Casaline, Cese, Civita di Bagno, Collebrincioni, Colle di Preturo, Colle di Roio, Colle di Sassa, Collefracido, Coppito, Filetto, Foce, Genzano, Menzano, Monticchio, Onna, Paganica - Tempera, Pagliare, Palombaia di Tornimparte, Pescomaggiore, Pianola, Poggio di Roio, Poggio Santa Maria, Pozza, Preturo, Roio Piano, San Benedetto, San Gregorio, San Marco, San Vittorino, Sassa, Aquilio, Brecciasecca, Cesa Nuova, Collemare, Cominio, Esperita, Fonte Augelli, Fonte Mortale, Inciampa la Notte, Malepasso, Palombaia di Sassa, Palombara, Pratelle Sant'Antonio, Ripa, San Cipriano, San Giuliano, San Martino, San Raniero, Santi, Sassa Scalo, Cermone, San Vittorino Amiterno
Indice |
Ritratto della Città
"Era la città dell'Aquila in modo sottosopra al Regno di Napoli che quasi libera viveva".
Queste le parole usate da Niccolò Machiavelli nelle sue Istorie Fiorentine per evidenziare lo spirito libero, controcorrente del capoluogo abruzzese.
Uno spirito proiettato verso l'alto che trasuda dal nome stesso della città, scelto non a caso dall'imperatore Federico II, che la fondò nel 1240, per sottolinearne la posizione sopraelevata su un colle rispetto all'antico insediamento d'epoca romana.
Come il maestoso uccello da cui mutua il nome, L'Aquila si trova sospesa tra la terra e il cielo, annidata in una conca ai piedi del Gran Sasso d'Italia, più volte minata nella sua tranquillità dall'elevato indice di sismicità della zona.
Intorno un paesaggio paradisiaco che si nutre di vivida luce, di colori limpidi e di aria alpestre, location suggestiva per numerose pellicole hollywoodiane, ma soprattuto un caro rifugio per l'anima per poeti e uomini di fede: uno su tutti papa Giovanni Paolo II, cui l'Amministrazione comunale ha voluto intitolare una vetta del Gran Sasso.
Un legame non del tutto casuale quello con il compianto pontefice, dal momento che L'Aquila è "storicamente" identificata come la città del perdono. Da qui infatti papa Celestino V indisse un'indulgenza plenaria con la cosiddetta bolla della Perdonanza. Un evento epocale che gli studiosi considerano il primo giubileo ante litteram e che gli aquilani ancor oggi commemorano, nel corso dell'omonima festa che ha luogo il 28 e il 29 agosto.
Tuttavia, non una ma innumerevoli sono le facce che ci consegna la sua storia e il suo presente, quanti erano i castelli, secondo la tradizione 99, che essa riunì nel processo che portò alla sua fondazione, ricordati nella celebre Fontana delle 99 Cannelle, monumento simbolo della città.
Per un verso in essa convivono un'evidente vocazione commerciale, legata soprattutto alla produzione dello zafferano e all'artigianato orafo e della ceramica, e una marcata impronta culturale, testimoniata dalla ricchezza dei suoi monumenti e dal secolare prestigio della sua Università. Per l'altro si riesce a coniugare una strenua difesa dei propri costumi ad un convinto sostegno alla ricerca scientifica, cui si lega l'attività del Laboratorio di Fisica del Gran Sasso, all'avanguardia negli studi sulla struttura del sole e dell'universo.
Storia
- Origini della città
Nel corso della prima metà del XIII secolo i feudatari della Valle del fiume Aterno chiesero ed ottennero dal papa la possibilità di fondare una città fortificata sul colle che divideva i due nuclei storici di Amiterno e Forcona, al fine di liberare le popolazioni di quei contadi dalla soggezione feudale all'imperatore Federico II.
Fu così che sorse la città de L'Aquila, che prese il nome dal castello di Acquili, nel cui territorio venne costruita.
Il primo riconoscimento ufficiale dell'esistenza della nuova città arrivò nel 1254, con un diploma dell'imperatore svevo Corrado IV. Nel 1259 la città fu distrutta da Manfredi, il figlio di Federico II, ma fu riedificata qualche anno più tardi con il favore del re Carlo d'Angiò, che volle premiare gli abitanti per il valoroso aiuto ricevuto nella battaglia di Tagliacozzo contro gli Svevi (1268).
Il nuovo assetto urbanistico tenne conto della provenienza degli abitanti da quattro insediamenti storici nella Valle dell'Aterno, e infatti la nuova città de L'Aquila fu divisa in quattro quartieri: il quarto di San Giorgio (facente capo alla chiesa di Santa Giusta di Bazzano)e il quarto di Santa Maria (facente capo alla chiesa di Santa Maria di Paganica), che raccolsero gli abitanti provenienti da Forcona; il quarto di San Pietro (facente capo alla chiesa di San Pietro di Coppito) e il quarto di San Giovanni (facente capo alla chiesa di San Marciano di Roio), che invece raccolsero gli abitanti provenienti da Amiterno.
Nel 1316 L'Aquila fu dotata di una poderosa cinta muraria, che ne fece una vera e propria città incastellata, dotata di 86 torri e 12 porte.
Infrastrutture del Territorio
Da Vedere
- Forte cinquecentesco
- Sorto sul sito più alto della città, dove nel 1401 re Ladislao aveva fatto costruire una fortezza, venne edificato dall'architetto militare spagnolo Pirro Aloisio Scrivà, a partire dal1534. Oggi è sede della Soprintendenza ai Beni Artistici ed Architettonici dell'Abruzzo e del Museo Nazionale d'Abruzzo.
- Fu costruita nel 1272 lungo il corso del fiume Aterno da Tancredi di Pentima. Il nucleo più antico comprendeva 15 cannelle e i mascheroni in pietra, simbolo dei signori dei castelli in zona, raffiguranti uomini, donne, satiri, guerrieri e animali, alternati alle formelle con rosette al centro. Tutto il resto venne aggiunto nel corso dei secoli successivi: l'ultimo intervento del 1871 portò il numero delle cannelle della fontana a 99, probabilmente per richiamare il numero dei castelli che avrebbero concorso alla leggendaria fondazione de L'Aquila, edificando ognuno di essi una piazza con una chiesa e una fontana. Quest'opera sui presenta particolarmente originale proprio per il gran numero di getti che versano acqua nel sottostante lavatoio; inoltre il fatto che non si conosca la sorgente principale che l'alimenta carica la fontana di mistero.
- Costruita nel 1934 dallo scultore Nicola D’Antino, che realizzò anche le fontane gemelle in piazza Duomo, fu restaurata il 7 maggio 2015. La fontana, posta in alto rispetto al livello della strada in piazza Battaglione Alpini, prende il nome dal particolare gioco di luci sull’acqua, soprattutto nelle ore notturne. Nella grande vasca circolare, posta la centro della piazza, vi sono due nudi femminili in bronzo che sorreggono la conca abruzzese. Sullo sfondo della fontana si staglia il Gran Sasso.
- Palazzo Centi.
- Fu costruito a metà del XVIII secolo dall'architetto abruzzese Donato Rocco Cicchi, originario di Pescocostanzo, ed è un imponente edificio in stile barocco, caratterizzato da un portale maestoso a sei colonne reggente un'importante balconata. Palazzo Centi, oggi è sede della Presidenza della Regione.
Edifici Religiosi
Monumenti
- Monumento ai Caduti Civili per causa di guerra, piazza Umberto I - Frazione Paganica
Manifestazioni
Teatri
- Teatro San Filippo
- TSA - Teatro Stabile d'Abruzzo
- Teatro Rex
- Teatro Zeta (in località Collesapone)
Lapidi Commemorative
- Lapide 50° della Costituzione Brigata Alpini, Piazza Battaglione Alpini l’Aquila
- Lapide a ricordo delle Medaglie d’oro alpine abruzzesi, Piazza Battaglione Alpini l’Aquila
- Lapide per le Medaglio d’oro e d’argento, Piazza Battaglione Alpini l’Aquila
- Lapide ad Antonio Ludovico Antinori, Palazzo Antinori
- Lapide del Lions Club, Rotatoria
- Lapide a Umberto I Corso Umberto I
- Lapide sulla Fontana delle 99 cannelle
- Lapide alla fontana (all'interno di Palazzo Bucciarelli)
- Lapide ai caduti Frazione Monticchio
- Lapide ai caduti di guerra Frazione Onna
- Lapide ai caduti di Onna Frazione Onna
- Lapide al Centro visite del Parco Frazione Assergi
- Lapide a Giovanni Acitelli Frazione Assergi - Centro visite del Parco
- Lapide in ricordo del referendum - 1991, piazza Umberto I - Frazione Paganica
- Lapide a ricordo del ripristino della strada Santuario della Madonna d'Appari, Frazione Paganica
- Lapide al Colonnello Francesco Rossi Santuario della Madonna d'Appari, Frazione Paganica
- Lapide ad Alfonso Dragonetti de Torres Campo Imperatore, località Coppito
- Lapide nell'albergo di Campo Imperatore Campo Imperatore, località Coppito
- Lapide e mosaico dedicati a Giovanni Paolo II Campo Imperatore, località Coppito
- Lapide accanto al mosaico Campo Imperatore, località Coppito
- Lapide ai piedi della statua di Giovanni Paolo II a S. Pietro della Ienca
Complessi Bandistici
- Banda Città Dell'Aquila
Informazioni Utili
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Galleria Foto
Vedi Anche: Lista Foto L'Aquila