GUIDA Torino/Ex Carceri Giudiziarie
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Ritratto della Città/Ex Carceri Giudiziarie
- Il complesso carcerario è ubicato in pieno centro cittadino e chiamato Le Nuove .Fu realizzato tra gli anni 1862 e 1870 su progetto dell’architetto Giuseppe Polani ,sotto il Regno di Vittorio Emanuele II , in un’area allora deputata ai grandi servizi per la città; fu anche luogo di reclusione,durante il fascismo,per gli oppositori del regime;dopo l'8 settembre 1943 furono rinchiusi operai arrestati dopo gli scioperi,ebrei in attesa della deportazione,partigiani,renitenti alla leva e cittadini incappati in una retata;dopo l’anno 1945 la struttura carceraria fu adeguata alle nuove norme giudiziarie ed utilizzata come luogo di detenzione sino all’anno 2005.Dopo tale data,essendo un complesso di grande valore storico-architettonico,è stato al centro di un progetto di recupero:una parte dell’edificio ospita il Museo Ex Carceri Giudiziarie (allo scopo di proporre la scoperta delle celle dove uomini comuni soffrirono per l’affermazione dell’Italia libera e democratica) mentre il rimanente prevede l’insediamento degli Uffici del Tribunale di Sorveglianza , dei Giudici di Pace, del Nucleo Intercettazioni Telefoniche e degli Ufficiali Giudiziari . Concepito come carceri ad isolamento totale,il complesso fu impostato su uno schema a doppia croce (una struttura centrale dalla quale si dipartono i bracci che ospitano le celle,in modo tale da consentire il controllo contemporaneo di ogni corridoio).Le celle erano 648,di dimensioni 4x2 o 2,6x3 metri,ognuna illuminata da una finestra posta a 2,10 metri dal pavimento,a forma di "bocca di lupo" pensata per vedere soltanto il cielo.Il complesso è circondato da doppia cinta muraria alta 5 metri,con quattro torricelledi guardia,tredici bracci,sei cortili per il passeggio e due Cappelle (che,grazie alla loro versatilità,furono utili non solo per officiare riti sacri ma anche per consentire ai detenuti una regolare scolarizzazione,con lezioni tenute dai volontari dell'Arciconfraternita della Misericordia),una per gli uomini e l'altra per le donne.
- Curiosità :
- - Prima dell’edificazione di questo complesso la città non disponeva di un'unica struttura carceraria,bensì di molti luoghi di reclusione a carattere specifico:in Via San Domenico vi era il carcere criminale principale le prigioni,dette "Le Forzate", adibite a carcere femminile;in Via Stampatori c’era il carcere correzionale per accusati di pene minori,mentre presso le torri della Porta Palatina vi era un secondo carcere femminile.Inoltre vi era un grande locale posto nei sotterranei del Complesso architettonico monumentale Palazzo Madama - Castello dei Principi Acaja (nel lato rivolto verso Via Po , chiamato "croton" (cantinone) ,usato come "camera di sicurezza" per coloro che erano arrestati dalla Polizia.
- - Le Cappelle del carcere sono menzionate in un brano del romanzo "Cuore" dello scrittore torinese Edmondo De Amicis :
- ...Egli era maestro a Torino, e andò per tutto l'inverno a far lezioni ai prigionieri, nelle Carceri Giudiziarie. Faceva lezione nella chiesa delle carceri, che era un edificio rotondo, e tutt'intorno, nei muri alti e nudi, vi son tanti finestrini quadrati, chiusi da due sbarre di ferro incrociate, a ciascuno dei quali corrisponde di dentro una piccolissima cella. Egli faceva lezione passeggiando per la chiesa fredda e buia, i suoi scolari stavano affacciati a quelle buche, coi quaderni contro le inferriate...
- - A decorrere dall’anno 1980 venne progressivamente sostituito dalla Casa Circondariale "Lorusso e Cutugno" ,ubicata nel Quartiere Vallette ,zona più periferica della città.