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Il monumento ai Caduti sul lungolago di Intra
Il monumento ai Caduti sul lungolago di Suna
Panoramica

Verbania è un comune sparso situato in Piemonte, ai confini con la Lombardia, in Provincia del Verbano Cusio Ossola, il quale comprende odiernamente le frazioni di Suna, Pallanza ed Intra. L'otto maggio si festeggia il Patrono, San Vittore. Tra gli edifici religiosi: Basilica di San Vittore; Parrocchiale della Maternità di Maria Vergine; Parrocchiale della Natività di Maria (in località Cavandone).

Confina con i comuni di: Baveno, Mergozzo, Vignone, Miazzina, Stresa, San Bernardino Verbano, Cossogno, Cambiasca, Gravellona Toce, Ghiffa, Arizzano e Laveno-Mombello.

Indice

Storia

Verbania - Premia.jpg

Il Comune di Verbania vede la sua nascita negli anni '20 del ventesimo secolo: nel 1927 mentre i Comuni di Trobaso e Zoverallo vennero aggregati al Comune di Intra, i Comuni di Cavadone e Suna vennero invece aggregati a Pallanza; il 1929 il Comune di Unchio venne aggreegato a Intra. Nel 1939, con Regio Decreto n. 702 del 4 aprile, dall'unione di Intra e Pallanza nacque il comune sparso di Verbania, il quale nel 1992 divenne capoluogo di provincia. Venne così ufficializzato un nome che, fino ad allora, era comunque rimasto legato all'area geografica pur senza avere una propria configurazione geografica tangibile.

Avvenimenti storici di rilievo

Il 4 settembre 1850 nacque a Pallanza Luigi Cadorna, futuro generale del Regno d'Italia e politico.

Il 20 giugno 1944 a Fondotoce avviene un eccidio: 43 partigiani vengono fucilati dalle SS tedesche a Fondotoce. Prima dell'esecuzione, i partigiani vennero fatti sfilare a piedi per la città di Intra, Pallanza e Suna con un cartello appeso indosso sul quale vi era scritto: "Sono questi i liberatori d'Italia oppure sono i banditi?". In memoria del triste episodio, sul luogo dell'eccidio sorgono oggi il Parco della Memoria e della Pace e la Casa della Resistenza. Il tratto della strada statale 34 che da Fondotoce si snoda fino a Gravellona Toce passando vicino al luogo dell'eccidio, è intitolata in loro ricordo "42 martiri" (uno dei fucilati si salvò in quanto venne creduto morto dai tedeschi). Le salme dei caduti riposano presso il cimitero di Pallanza, in una sezione a loro dedicata.

Dove Mangiare

  • Ristorante Piccolo Lago, Via Filippo Turati, 87 (Fondotoce). Telefono 0323-586792; Fax 0323-586791; Cell. 335-6971956. Chiuso lunedì e martedì. Vedi: intervista
  • Ristorante Milano, Corso Zanitello, 2. Tel. 0323-556816. Chiuso lunedì sera e martedì.

Pasticcerie e Gelaterie

  • Gelato d'altri Tempi, Via San Fabiano, 38; telefono: 0323-402668
  • Pasticceria Baudo Renato, Via Ruga, 47; telefono: 0323-501944
  • Pasticceria Santa Lucia, Via Troubetzkoy, 120 (Frazione Suna); telefono: 0323-502619

Biblioteche

Complessi e Corali

  • Ente Musicale Verbania
  • Coro La Piana, Via Gorizia, 1
  • Gruppo Folkloristico Le Genzianelle, Via San Vittore, 58 - Intra

Alberi Monumentali

A Villa Taranto vi è una quercia scarlata (altezza 15 metri) e una metasequoia (24 metri). A Villa San Remigio vi è un olmo campestre di 23 metri.

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare Icona church t.gif Edifici Religiosi Icona biblio t.gif Biblioteche Icona asso t.gif Associazioni

Lapidi Commemorative

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1854) Goffredo Casalis così descrive il comune di Zoverallo, attuale frazione di Verbania:

Zoverallo (Juverallum), com. nel mand. d'Intra, prov. di Pallanza, dioc. e div. di Novara. Dipende dalla corte d'appello di Casale, intend., tribunale provinciale, ipot., insin. di Pallanza, posta d'Intra. E' posto sopra un'altura denominata Bienno, a greco di Pallanza, da cui è distante un miglio e mezzo; solo di un mezzo miglio è la sua lontananza dal capoluogo di mandamento. Sono sue frazioni i luoghi di Campasca, Torchiedo e Guardia.

Una strada comunale nella direzione di scirocco tende ai diversi cantoni che compongono questo comune. La via per cui si perviene a Zoverallo, sino a quest'ultimo tempo era dal confine di Arizzano di difficile accesso anche ai pedoni: si fecero istanze perchè fosse riattata, e divenisse rotabile; e si decretò di provvedere a quest'uopo. Per giungere al vicino Lago Maggiore è d'uopo discendere da Zoverallo sino ad Intra, che è posto sulla riva di esso.

Nel territorio esistono diversi rivi formati dallo scolo delle acque della montagna, o collina su cui è situato il comune, la cui estremità territoriale verso mezzodì confina col fiume di s. Gioanni, che si passa mediante un ponte costrutto in pietra, di quattro archi, su cui è infissa una lapide colla seguente iscrizione sormontata da un'aquila coronata: "1666 / Conte Teodoro Besozzo / G."

I prodotti del suolo consistono principalmente in segale, uve, castagne, ed altre frutta; assai rilevante è il lucro che vi si trae dai castagneti fruttiferi di cui sono coperte diverse selve. Vi esistono fabbriche di cappelli di lana che si spediscono in Piemonte, alcune concie di pelli, e manifatture di lavori in ferro.

La chiesa parrocchiale è sotto l'invocazione di s. Giorgio. Gli abitanti sono di complessione mezzanamente robusta, dediti per lo più ai lavori della campagna; ma alcuni di loro esercitano anche il mestiere del muratore.

Cenni storici. Una delle frazioni di Zoverallo, cioè quella che si denomina Guardia, era nei tempi andati munita di una fortezza che conteneva un presidio per la difesa di quella regione: vi esistono ancora le traccie di alcuni portoni che si chiudevano in tempi di pericolo. Questo comune governavasi anticamente cogli statuti comuni a tutta la valle Intrasca, ed a Pallanza, i quali statuti vennero approvati dal duca di Milano con lettere del 28 di gennajo 1395. E' da notarsi che tali statuti provvedevano anche per alcuni riguardi al pubblico esercizio del divin culto; e poichè ciascuno dei sei canonici della collegiata d'Intra era in obbligo di esercitare le funzioni parrocchiali su alcuno dei distretti della valle, così il luogo di Zoverallo era posto sotto la cura spirituale del canonico, la cui prebenda era sotto il titolo di s. Martino.

Zoverallo apparteneva alla signoria d'Intra. Popolazione 400 circa.

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