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Foto Milano:
2012, 2009, 2008
Il Duomo di Milano
Castello Sforzesco
La Stazione Centrale

Milano è il capoluogo della Lombardia, nonché capoluogo della omonima provincia. Il 7 dicembre si festeggia il Patrono, Sant'Ambrogio.

Confina con i comuni di: Peschiera Borromeo, Sesto San Giovanni, Buccinasco, Corsico, Segrate, Arese, Novate Milanese, Pero, Opera, Cormano, Cologno Monzese, Cesano Boscone, Cusago, Bresso, Assago, Trezzano sul Naviglio, Vimodrone, Rho, Rozzano, Settimo Milanese, San Donato Milanese e Baranzate.

La chiesa di Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo di Leonardo sono iscritti nella lista dei Siti Unesco Patrimonio dell'Umanità.

Indice

Ritratto della Città

Scorcio sul Naviglio Grande

“Si consideri la sua forza, la sua costante ortodossia religiosa, la sua libertà gloriosa,

la pienezza delle sue dignità, e sarà chiaro che essa è fra le altre città come il sole

fra i corpi celesti [..]. Vi sono in questa città delle vie larghe, palazzi molto belli,

numerose case, non disperse, ma contigue, belle e decorosamente ornate. Le porte battenti

che danno sulle pubbliche vie, risultano da un calcolo preciso, dodicimilacinquecento, e

in molte di loro abitano più famiglie con molti servi; da ciò si deduce la straordinaria

densità della popolazione. I porticati comuni a più edifici contigui alle piazze, detti

comunemente “coperti”, giungono al numero di sessanta.[..]”


(Bonvesin de la Riva, De magnalibus Mediolani, 1288)


Santa e laica, classica e rivoluzionaria, colta e affarista, tradizionalista e modaiola... sono facce della stessa medaglia, dai Navigli a Piazza Duomo, sia che si parli dell'identità storica o dell'architettura o delle forme della quotidianità. Anche per tutte queste ragioni Milano è passata alla storia come la prima capitale d'Italia (il Regno creato in età napoleonica), di cui sintetizza gli aspetti più tipici: la stessa Italia per le cui sorti il popolo meneghino scrisse in sole "Cinque Giornate" la pagina più emblematica del processo unitario. Un passato glorioso da coniugare con un'irrefrenabile spinta alla modernità, che vede la città offrirsi come un immenso cantiere aperto alla creatività delle grandi firme dell'architettura e del design contemporanei.

I Navigli
Castello Sforzesco

La spiccata vocazione commerciale è un elemento che l'accompagna fin dalle sue remote origini, quando i Romani la sottrassero alla popolazione celtica dei Galli Insubri (che l'avevano fondata intorno al IV secolo), ribattezzandola Mediolanum per la sua posizione mediana nella Pianura Padana. Verso la fine del IV scolo d.C., sotto l'egida di Sant'Ambrogio (vescovo della città dal 374 al 397) prende forma, al di fuori delle medievali Mura Spagnole (di cui Porta Romana è la principale testimonianza).

Milano la "santa": dalla storica Chiesa Sant'Eustorgio (con la Cappella Portinari dai forti richiami brunelleschiani) al gioiello romanico della Basilica di Sant'Ambrogio (fondata dal santo patrono e impreziosita dall'Altare d'oro), passando per la paleocristiana Chiesa di San Lorenzo (la cui facciata è cinta dal Colonnato romano del II-III secolo).

Accanto a questa sorge la Milano laica e nobiliare delle Signorie Visconti e Sforza. Alla prima si deve la veste gotica della città, mirabilmente condensata nel suo edificio simbolo: il Duomo (con le proverbiali guglie e gli archi rampanti, espressioni dell'escatologico sentire di un'epoca). Intorno a Piazza Duomo si dipana il Centro Storico, che abbraccia fra gli altri il neoclassico Palazzo Reale, la Galleria Vittorio Emanuele II (dalla tipica atmosfera salottiera) e il superbo Teatro della Scala (l’Olimpo della lirica mondiale, luogo di consacrazione per mostri sacri come Verdi e Puccini).

Sotto gli Sforza ci fu il massimo splendore, grazie ad artisti come il Bramante (su tutti la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro) e il grande Leonardo da Vinci (immortale il fascino del Cenacolo della Chiesa di Santa Maria delle Grazie), chiamati a ridisegnare la Milano sforzesca che aveva nel Castello Sforzesco (sede del Museo Civico d’Arte Antica) un inattaccabile baluardo e di cui Ca’Granda (che ospita l’Università degli Studi di Milano) è tra le testimonianze più significative.

La Milano classica e modaiola è quella compresa tra Via Montenapoleone (rinomata per i suoi lussuosi negozi incastonati tra splendide residenze neoclassiche), Via Manzoni (su cui affaccia tra gli altri il prezioso Museo Poldi Pezzoli) e Via della Spiga (che accoglie nella cornice settecentesca le grandi firme della moda). Spetta al Quartiere Brera il primato di polo culturale della città, legato alla celebre Pinacoteca Ambrosiana (la massima istituzione culturale milanese e tra le più importanti d'Italia, impreziosita tra gli altri dal Codice Atlantico di Leonardo da Vinci) e alla cosiddetta “press road”, Via Solferino (quartiere generale delle più importanti testate nazionali, tra cui quella del Corriere della Sera).

L'aspetto connotante di Milano è da sempre il suo proporsi come realtà in fieri, aprendo le braccia alle pioneristiche istanze dell'architettura internazionale: dal ciclopico Teatro degli Arcimboldi (il più grande teatro italiano) all'armoniosa Piazza Cadorna (ridisegnata da Gae Aulenti), dal Quartiere Bovisa (cresciuto attorno al Politecnico di Milano), si tiene fede a una linea che coniuga l'anima affaristica e commerciale della comunità locale con la sua fede incrollabile nel progresso e che trova nella Fiera di Milano (il cuore dell'economia locale) e nella Triennale di Milano (showroom del design e dell'arte moderna italiani, immersa nella cornice naturalistica di Parco Sempione).

Curiosità

Il Panettun

Numerose sono le leggende sull'origine del tipico dolce milanese. Alcuni credono che il dolce nacque dalle mani di Suor Ughetta che lo preparò per le sue consorelle con ingredienti semplici perché il loro convento era il più povero della città e non avevano soldi per il pranzo di Natale.

Altri sostengono che presso la corte di Ludovico Sforza, la vigilia di Natale, il cuoco inavvertitamente fece bruciare il dolce preparato per i numerosi invitati. Per riparare al danno, uno sguattero di nome Toni propose un dolce semplice (un pane dolce con canditi) che aveva preparato per sé stesso con gli avanzi che aveva trovato in cucina. Il dolce di Toni fu apprezzato moltissimo dagli invitati ed il duca lo chiamò "Pan del Toni" (da cui deriva l'attuale nome).

Un'altra leggenda racconta che il dolce fu impastato ed inventato da un certo Ugo che lo preparò con gli avanzi trovati nella cucina di un certo Toni. Il dolce era così buono che la bottega presso la quale lavorava il cuoco diventò famosissima ed anche la sua dolce amata, a cui lo fece assaggiare, ricambiò i suoi sentimenti.

Piazza Castello
Piazza Castello

Infrastrutture del Territorio

Da Vedere

Teatri

  • Teatro alla Scala
  • Teatro Giorgio Strehler
  • Teatro Paolo Grassi
  • Teatro degli Arcimboldi
  • Teatro Studio
  • Teatro dell'Elfo
  • Teatro Leonardo da Vinci
  • Auditorium Leone XIII
  • Auditorium San Fedele
  • Teatro Litta

Lapidi Commemorative====Complessi Bandistici

  • Corpo Musicale G. Donizetti - La Banda D'Affori
  • Civica Orchestra Fiati di Milano

==Lapidi Commemorative==*Lapide a Carlo Cattaneo Accademia di Brera,dal cortile scalone per primo piano.

Informazioni Utili

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Memorie Storiche

Ferdinando de Luca nel suo Instituzioni elementari di Geografia (1843) così scrive sulla città:

Milano è la seconda città italiana, e una delle prime città della terra per istabilimenti di scienze, lettere e belle arti, e per uomini sommi di ogni genere che hanno onorata e onorano la bella penisola italiana. Il suo Osservatorio, ch'è uno de' primi d'Italia, fa ricordare il nome di Oriani: il Duomo, dopo S. Pietro, è il più magnifico tempio elevato al vero Dio, ornato di più di 4500 statue di autori accreditati e di 100 guglie di marmo; la Basilica di S. Ambrogio, ch'è uno de' tempii cristiani più antichi; il gran teatro delle Scala che dopo il teatro massimo di S. Carlo in Napoli, è il primo della Terra: il palazzo reale delle scienze e arti, già detto di Brera, le magnifiche strade, i superbi palazzi de' quali è ricca, le biblioteche pubbliche, queste ed altre cose la pongono a parallelo delle città più notabili del globo.