GUIDA Acqui Terme
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+ | '''Piazza Addolorata''' ospita il '''[[/Duomo]]''' di Acqui Terme e sulla destra ritroviamo il '''Palazzo Vescovile''', proseguendo per '''Via Verdi''' arriviamo al '''Castello dei Paleologi'''. | ||
==Dove Mangiare== | ==Dove Mangiare== | ||
− | *Ristorante Il Ciarlocco, Via Don Bosco, 1 | + | *Ristorante Il Ciarlocco, Via Don Bosco, 1. |
− | *Ristorante Schiavia, Vicolo della Schiavia, 1 | + | *Ristorante Schiavia, Vicolo della Schiavia, 1. Tel. 0144-55939. Chiuso domenica sera e martedì. |
+ | *Antica Osteria Da Bigat, Via Mazzini, 30. Tel. 0144-324283. Chiuso mercoledì. | ||
==Biblioteche== | ==Biblioteche== | ||
− | *Biblioteca Civica, Via Maggiorino Ferraris 15 | + | *Biblioteca Civica, Via Maggiorino Ferraris, 15 |
− | *Biblioteca del Club alpino italiano - CAI, Via Monteverde 44 | + | *Biblioteca del Club alpino italiano - CAI, Via Monteverde, 44 |
− | *Biblioteca del Liceo classico Giuseppe Saracco, Corso Bagni 1 | + | *Biblioteca del Liceo classico Giuseppe Saracco, Corso Bagni, 1 |
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− | ==Complessi Bandistici== | + | ==Complessi Bandistici e Corali== |
− | *Corpo Bandistico Acquese | + | *Corpo Bandistico Acquese, Corso Roma, 1 |
+ | *Corale Città di Acqui Terme, Corso Roma, 1 | ||
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==Informazioni Utili== | ==Informazioni Utili== | ||
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+ | ==Bibliografia== | ||
+ | *''Museo archeologico di Acqui Terme: la città'', a cura di Emanuela Zanda, LineLab edizioni (2002) | ||
+ | *''Acqui: il complesso termale oltre Bormida'', Laura Palmucci, Edizioni dell'Orso (1983) | ||
+ | *''Acqui: le sue terme, i suoi dintorni: guida per il medico e per il balneante'', Domenico De Alessandri, Tip. litografia A. Tirelli (1888) | ||
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+ | ==Memorie Storiche== | ||
+ | Nel [[Libri/Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]] ('''1840''') così viene descritto il comune: | ||
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+ | '''Acqui Aqui''' (''Aquen provinciœ Pedemontanœ''). Città del [[Piemonte]] con residenza di un vescovo. Questa piccola città degli Stati Sardi, fondata dai Liguri Stazielli Alpini, ricca di monumenti che ne provano l'antico splendore, è capitale della provincia di tal nome. Si crede che i discepoli dell'apostolo san Barnaba vi abbiano posti i primi fondamenti del cristianesimo, e la tradizione del paese porta che il primo vescovo di questa città sia stato uno dei sessantacinque missionarii da Papa Silvestro stabiliti nei dintorni. Chiamavasi ''Zajorino'', o ''Zalerino'' quel primo vescovo, e la nuova cattedrale si gloria di possederne il corpo. Nei bassi tempi cambio Acqui spesso di signori, soggiacendo prima anche nel temporale ai proprii vescovi, indi ai Marchesi d'[[Ivrea]], a quelli di Monferrato, ai duchi di [[Urbino]], ai re di [[Napoli]], ed alla repubblica di [[Genova]], pervenendo finalmente in potere dei duchi di Savoia. Nei conflitti del Monferrato, da cui dipendeva, Acqui soffrì accanite guerre civili. Nè meno sofferse essa sì nel 1745 in cui fu presa dagli Spagnuoli sotto il re Filippo V e si nel seguente anno, in cui i Piemontesi sotto il re Carlo Emanuello III re di Sardegna la ripresero. Ritolta però dal generóle Maillebois, fu affatto smantellata. Nelle guerre del 1794 ottennero i francesi presso di essa una celebre vittoria. Il vescovato suo era prima suffraganeo di [[Milano]]; ma il Sommo Pontefice Alessandro III nel 1180 colla rendita di seicento scudi lo unì ad [[Alessandria]] da lui eretta in sede vescovile nel 1173. Poscia passò ad essere vescovato suffraganeo dell'arcivescovo di [[Torino]]. La cattedrale è uffiziata da parecchi canonici, e dignitarii, oltre l'arcidiacono, ch'è pure curato. | ||
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+ | Acqui è patria dello storico Giorgio Merula, è molto nota pe' suoi bagni di acque termali solforate, che anche si bevono utilmente. Per essa città passava una delle vie Emilie, cioè quella strada, che venne ristabilita da Marco Emilio Scauro dopo aver sottomessi i Liguri, e che continuata in seguito sino a [[Rimini]], fu riunita alla via Flaminia. Nel museo Trivulzi di Milano conservasi una moneta coniata da Odone vescovo d'Acqui. | ||
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Acqui Terme è situato in Piemonte in Provincia di Alessandria. La seconda domenica di luglio si festeggia il Patrono, San Guido. Tra gli edifici religiosi: Basilica di San Pietro; Chiesa parrocchiale dell'Assunta (1067). Da Vedere: Castello dei Monferrato (XI secolo, poi riedificato).
Confina con i comuni di: Montabone, Castel Rocchero, Grognardo, Melazzo, Ricaldone, Alice Bel Colle, Cavatore, Terzo, Visone e Strevi. E' a circa trentatre chilometri da Alessandria.
Indice |
Vie e Piazze
In Piazza Levi è situato il Municipio. In Piazza della Bollente si affaccia la Torre dell'Orologio e campeggia l'edicola in marmo della Bollente, mentre in Piazza Italia vi sono le nuove terme.
Piazza Addolorata ospita il Duomo di Acqui Terme e sulla destra ritroviamo il Palazzo Vescovile, proseguendo per Via Verdi arriviamo al Castello dei Paleologi.
Dove Mangiare
- Ristorante Il Ciarlocco, Via Don Bosco, 1.
- Ristorante Schiavia, Vicolo della Schiavia, 1. Tel. 0144-55939. Chiuso domenica sera e martedì.
- Antica Osteria Da Bigat, Via Mazzini, 30. Tel. 0144-324283. Chiuso mercoledì.
Biblioteche
- Biblioteca Civica, Via Maggiorino Ferraris, 15
- Biblioteca del Club alpino italiano - CAI, Via Monteverde, 44
- Biblioteca del Liceo classico Giuseppe Saracco, Corso Bagni, 1
- Biblioteca del Seminario vescovile monsignor C.G. Capra, Piazza Duomo, 4
- Biblioteca dell'Archivio vescovile, Piazza Duomo, 4
- Biblioteca dell'Istituto professionale statale per i servizi commerciali e turistici Francesco Torre, Corso Divisione Acqui
- Biblioteca dell'Istituto tecnico commerciale statale Francesco Torre, Via Roma, 4
- Biblioteca dell'Istituto tecnico industriale statale Francesco Torre, Corso C. Marx, 1
- Biblioteca e centro di documentazione del Gruppo volontariato assistenza handicappati, Piazza San Francesco, 1
Complessi Bandistici e Corali
- Corpo Bandistico Acquese, Corso Roma, 1
- Corale Città di Acqui Terme, Corso Roma, 1
lapidi Commemorative
Informazioni Utili
Come Arrivare Scuole Associazioni
Bibliografia
- Museo archeologico di Acqui Terme: la città, a cura di Emanuela Zanda, LineLab edizioni (2002)
- Acqui: il complesso termale oltre Bormida, Laura Palmucci, Edizioni dell'Orso (1983)
- Acqui: le sue terme, i suoi dintorni: guida per il medico e per il balneante, Domenico De Alessandri, Tip. litografia A. Tirelli (1888)
Memorie Storiche
Nel Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica (1840) così viene descritto il comune:
Acqui Aqui (Aquen provinciœ Pedemontanœ). Città del Piemonte con residenza di un vescovo. Questa piccola città degli Stati Sardi, fondata dai Liguri Stazielli Alpini, ricca di monumenti che ne provano l'antico splendore, è capitale della provincia di tal nome. Si crede che i discepoli dell'apostolo san Barnaba vi abbiano posti i primi fondamenti del cristianesimo, e la tradizione del paese porta che il primo vescovo di questa città sia stato uno dei sessantacinque missionarii da Papa Silvestro stabiliti nei dintorni. Chiamavasi Zajorino, o Zalerino quel primo vescovo, e la nuova cattedrale si gloria di possederne il corpo. Nei bassi tempi cambio Acqui spesso di signori, soggiacendo prima anche nel temporale ai proprii vescovi, indi ai Marchesi d'Ivrea, a quelli di Monferrato, ai duchi di Urbino, ai re di Napoli, ed alla repubblica di Genova, pervenendo finalmente in potere dei duchi di Savoia. Nei conflitti del Monferrato, da cui dipendeva, Acqui soffrì accanite guerre civili. Nè meno sofferse essa sì nel 1745 in cui fu presa dagli Spagnuoli sotto il re Filippo V e si nel seguente anno, in cui i Piemontesi sotto il re Carlo Emanuello III re di Sardegna la ripresero. Ritolta però dal generóle Maillebois, fu affatto smantellata. Nelle guerre del 1794 ottennero i francesi presso di essa una celebre vittoria. Il vescovato suo era prima suffraganeo di Milano; ma il Sommo Pontefice Alessandro III nel 1180 colla rendita di seicento scudi lo unì ad Alessandria da lui eretta in sede vescovile nel 1173. Poscia passò ad essere vescovato suffraganeo dell'arcivescovo di Torino. La cattedrale è uffiziata da parecchi canonici, e dignitarii, oltre l'arcidiacono, ch'è pure curato.
Acqui è patria dello storico Giorgio Merula, è molto nota pe' suoi bagni di acque termali solforate, che anche si bevono utilmente. Per essa città passava una delle vie Emilie, cioè quella strada, che venne ristabilita da Marco Emilio Scauro dopo aver sottomessi i Liguri, e che continuata in seguito sino a Rimini, fu riunita alla via Flaminia. Nel museo Trivulzi di Milano conservasi una moneta coniata da Odone vescovo d'Acqui.