GUIDA  Portici/Corso Garibaldi

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(Memorie Storiche)
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==Memorie Storiche==
 
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Giambatista Ajello nel suo [[Libri/Napoli e i luoghi celebri delle sue vicinanze]] del 1845, così descrive la strada:
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Giambatista Ajello nel suo [[Libri/Napoli e i luoghi celebri delle sue vicinanze]] del '''1845''', così descrive la strada:
 
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Dopo di questo edificio procede innanzi la strada tutta ornata a'due lati da ville di privati di vario aspetto e posizione, i quali sogliono recarsi a dimorare ne' mesi di maggio e di ottobre in questa contrada che per le innumerevoli abitazioni e pel continuo traffico degli abitanti, sembra una continuazione della città, ed è sempre  
 
Dopo di questo edificio procede innanzi la strada tutta ornata a'due lati da ville di privati di vario aspetto e posizione, i quali sogliono recarsi a dimorare ne' mesi di maggio e di ottobre in questa contrada che per le innumerevoli abitazioni e pel continuo traffico degli abitanti, sembra una continuazione della città, ed è sempre  
 
lietissima di popolo, fino a quella lapida posta in capo alla strada, la quale volgendo sulla mano diritta discende al Granatello.
 
lietissima di popolo, fino a quella lapida posta in capo alla strada, la quale volgendo sulla mano diritta discende al Granatello.
 
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Versione delle 23:23, 19 ago 2007

Corso Garibaldi poco prima di arrivare a Piazza San Ciro (sullo sfondo)

Corso Garibaldi è una delle principali arterie di Portici, in passato era l'antica strada borbonica delle Calabrie. Parte dalla centrale Piazza San Ciro e arriva fino a Napoli, dove subito dopo Croce del Lagno, inizia Corso San Giovanni.

Lungo Corso Garibaldi vi sono diversi edifici di interesse (tra parentesi il numero civico):

Sempre sul corso, adiacente al Palazzo Ruffo di Bagnara, vi è l'Epitaffio sull'eruzione del Vesuvio del 1631, che ammonisce sui futuri pericoli del vulcano.

Memorie Storiche

Giambatista Ajello nel suo Napoli e i luoghi celebri delle sue vicinanze del 1845, così descrive la strada:

Dopo di questo edificio procede innanzi la strada tutta ornata a'due lati da ville di privati di vario aspetto e posizione, i quali sogliono recarsi a dimorare ne' mesi di maggio e di ottobre in questa contrada che per le innumerevoli abitazioni e pel continuo traffico degli abitanti, sembra una continuazione della città, ed è sempre lietissima di popolo, fino a quella lapida posta in capo alla strada, la quale volgendo sulla mano diritta discende al Granatello.