GUIDA  Trieste

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(Ritratto della Città)
 
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[[Immagine:Trieste - panorama.jpg|thumb|left|<center>Panorama di Trieste</center>]]
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'''Trieste''' è situata nel [[Friuli-Venezia Giulia]] di cui è capoluogo regionale, nonché capoluogo della [[Provincia di Trieste|omonima provincia]]. Il 3 novembre si festeggia il Patrono, San Giusto. Tra gli edifici religiosi: Santuario Nazionale a Maria Madre e Regina :: Missionari della Fede; Chiesa di San Cipriano, in via delle Monache; Chiesa di San Nicolò dei Greci, lungo la riva Tre Novembre. Da Vedere: Osservatorio Astronomico di Trieste; Castello di Miramare, con vasto parco; Castello di San Giusto, in piazza della Cattedrale.
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[[Immagine:Trieste - Statua di Bersaglieri.jpg|thumb|left|I bersaglieri liberatori della città arrivarono dal mare: statua ricordo di fronte alla Piazza Unità]]  
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[[Immagine:Trieste - panorama.jpg|thumb|right|Panorama di Trieste]]
  
Confina con i comuni di: [[Duino-Aurisina]], [[Sgonico]], [[Muggia]], [[San Dorligo della Valle]] e [[Monrupino]].
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[[Immagine:Trieste - Chiesa di San Spiridione.jpg|thumb|right|Chiesa Serbo Ortodossa di San Spiridione]]
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'''Trieste''' è situata nel [[Friuli-Venezia Giulia]] di cui è capoluogo regionale, nonché capoluogo della [[Provincia di Trieste|omonima provincia]]. Il 3 novembre si festeggia il Patrono, San Giusto.
  
== Storia ==
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Confina con i comuni di: [[Duino-Aurisina]], [[Sgonico]], [[Muggia]], [[San Dorligo della Valle-Dolina]] e [[Monrupino]].
Centro antropizzato già in epoca preistorica, come testimoniano i ritrovamenti archeologici effettuati nelle grotte del Carso. Durante l'età del bronzo e del ferro, vennero costruiti, in cima alle colline, i castellieri (villaggi fortificati) le cui rovine si possono ancora vedere, Trieste fu abitata, prima, dai Veneti - difatti il toponimo ''Tergeste'' è venetico (deriva da TERG = 'Mercato' e da ESTE = 'Luogo', entrambi derivanti dall'antico dialetto venetico) - poi, dagli Istri e dai Galli Carni.
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[[Immagine:Trieste - Municipio - Torre dell'orologio.jpg|thumb|right|Trieste, città della Barcolana]]
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==Ritratto della Città==
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''Trieste ha una scontrosa grazia [..]''<br>
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''Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via''<br>
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''scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,''<br>
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''o alla collina, cui sulla sassosa''<br>
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''cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.[..]''<br>
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''La mia città che in ogni parte è viva,''<br>
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''ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita''<br>
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''pensosa e schiva''<br>
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(''Trieste'' di Umberto Saba da TRIESTE E UNA DONNA, 1910)
  
A seguito della guerra istriana del 178-177 a.C., Roma riusci a sottomettere la città e tutta l'Istria. In epoca traianea ebbe un notevole sviluppo; difatti sembra sia raffigurata sulla [[Roma/Colonna Traiana]]. Del periodo permangono interessanti ed eloquenti restimonianze come i resti della basilica e del tempio dedicato alla triade capitolina, sul colle di San Giusto, e quelli del teatro.  
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[[Immagine:Trieste - piazza unita' d'Italia.jpg|thumb|left|Piazza Unità d'Italia]]
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[[Immagine:Trieste - Colle di San Giusto - vista della Cattedrale dal Castello.jpg|thumb|left|Il Colle di San Giusto: vista dal Castello sulla Basilica e Foro Romano]]
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Nessuno più di '''Umberto Saba''', il suo poeta più illustre, può tradurre in parole l'anima complessa, cosmopolita del capoluogo giuliano. Una città "viva", in quanto luogo della memoria di popoli e culture dell'area danubiana e del '''Mediterraneo''' che hanno scritto pagine importanti della storia del continente europeo, ma anche "cantuccio"  accogliente per credi e stili di vita differenti. Tuttò ciò si traduce in un ventaglio di registri architettonici e artistici che si offre alla vista ininterrottamente dalla '''zona collinare''' fino al '''lungomare adriatico'''.
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Apprezzarla significa viverla sulla pelle, immergersi in un percorso della memoria che inizia dalle origini protostoriche e romane di cui è testimone [[/Colle San Giusto]] con parte delle mura del '''castelliere''' (tipico insediamento altoadriatico dell''''Età del bronzo''') e i resti, tra gli altri, del '''foro''' e del '''teatro'''. Il colle, inoltre, rappresenta la prima tappa di un iter spirituale che dalla paleocristiana '''Basilica di San Giusto''', di evidente gusto '''romanico''', porta alla monumentale '''Sinagoga''' (tra le più importanti e vaste d'Europa) e termina verso il mare con la neobizantina [[/Chiesa di San Spiridione]], (unico Santuario in Italia di fede serbo-ortodossa) e la neoclassica [[/Chiesa di San Nicolò]] dei Greci (costruita in seguito ai contrasti tra i due rami, greco e serbo, dell'ortodossia cristiana locale).
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[[Immagine:Trieste - Lungo le rive, i Palazzi Aedes e Carciotti.jpg|thumb|right|Sulle rive: le ''mule triestine in attesa dei Bersaglieri liberatori'': sullo sfondo il Grattacielo Rosso  e Palazzo Carciotti]]
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Dirigendosi verso le Rive si comincia a percepire l'anima multietnica e '''mitteleuropea''' di Trieste, legata alla sua vocazione spiccatamente '''mercantile''' che nel corso di due secoli ne ha modificato e reso più complesso l'aspetto urbanistico e sociale. Emblema di questo boom economico e demografico sono i '''tre borghi''', Teresiano, Giuseppino e Franceschino, con i fastosi palazzi, molti dei quali nei nomi ricordano i facoltosi mercanti che li hanno commissionati. Da [[/Palazzo Gopcevich]] e [[/Palazzo Revoltella]] (espressioni sublimi dell''''Eclettismo Storicista''' di Giovanni Berlam e Friedrich Hitzig) ai monumentali [[/Palazzo Carciotti]] e [[/Palazzo della Borsa]] (rispettivamente di Matteo Pertsch e Antonio Mollari), esempi di puro '''Neoclassicismo''', passando per lo stile '''Liberty''' di '''Casa Mordo''' e quello newyorkese del '''Grattacielo Rosso''' o [[/Palazzo "rosso" Aedes|Palazzo Aedes]] (di Arduino Berlam).  
  
Dopo la caduta dell'Impero la città fu, per un breve periodo (752-774), sotto il controllo dei Goti e dei Longobardi. Poi divenne bizantina. I greci istituirono una colonia militare che presidò la città anche dopo il suo passaggio ai Franchi (788). Nel 988 l'Imperatore Lotario II riconobbe l'autorità del vescovo-principe che resistè fino alla istituzione del libero comune, quando il vescovo Giovanni cedette per denaro i diritti politici al podestà Mauro (1236).
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Il filo rosso che tiene insieme le diverse facce della città è sicuramente la solida memoria civica della sua gente. Ne è una diretta testimonianza la miriade di '''musei''' ed edifici commemorativi distesa su tutto il territorio, celebranti il profondo patriottismo dei triestini (nel caso del '''Museo del Risorgimento''' e dello storico '''Caffè S.Marco'''); la figura del celebre archeologo '''Johann Joaquim Winckelmann''' (che l''''Orto Lapidario''' ne ricorda l'assassinio, consumatosi in una locanda del porto nel '''1768''', tutt'oggi un giallo irrisolto); la condanna della ferocia nazista (simboleggiata dalla [[/Risiera di San Sabba]], unico campo di sterminio creato in Italia); il ricordo delle migliaia di vittime del regime titino (con la [[/Foiba di Basovizza]], dal '''1992''' monumento nazionale); il sacrificio dei militari caduti in mare durante la '''Prima Guerra Mondiale''' (con il [[/Faro della Vittoria]] alla cui base si trova l'ancora del cacciatorpediniere "Audace" da cui sbarcarono i primi soldati italiani nel nov. 1918).
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[[Immagine:Trieste - Chiese di S.Antonio Taumaturgo e chiesa serbo-ortidissa di S.Spiridione - Chiese specchiantesi nel Canal Grande triestino.jpg|thumb|left|Chiese che si specchiano nel Canal Grande]]
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Trieste è anche la capitale della grande letteratura europea di [[/James Joyce]] (cui è dedicato l'omonimo Museo) e di '''Umberto Saba''', che amava riunire nella sua '''Libreria Antiquaria''' intellettuali amici del calibro di '''Italo Svevo''', '''Eugenio Montale''' e '''Primo Levi'''; punto di riferimento internazionale della  ricerca scientifica, in quanto sede dell''''Area di Ricerca''' (uno dei più importanti parchi tecnologici d'Europa) e del '''Sincrotrone Elettra''' (centro internazionale di fisica teorica); nonchè nome di rilievo nel panorama sportivo internazionale di cui la storica [[ Trieste/La Barcolana|Regata della Barcolana]], ospitata ogni seconda domenica di ottobre nel suo meraviglioso golfo, resta un appuntamento dal forte richiamo mediatico.
  
La città era stretta tra i patriarcato di [[Aquileia]] e la repubblica di [[Venezia]]; a quest'ultima i mercanti pagavano il tributo della ''fidelitas''. Le istituzioni comunali resistettero vittoriosamente al tentativo di Marco Ranfo di istituire una signoria; nel 1315 furono redatti gli '''statuti comunali'''.  
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Questo è il mondo reale che offre Trieste. Tuttavia se si cerca un luogo di fantasia, da sogno, basta raggiungere il promontorio di [[/Miramare]].[[Immagine:Trieste - Castello di Miramare - Facciata e ingresso.jpg|thumb|right|Il Castello di Miramare]] a strapiombo sul mare, protetto dalla vegetazione selvatica, si erge un '''castello''' da fiaba, in stile eclettico, rifugio caro all'imperatore '''Massimiliano d'Asburgo''', che lo commissionò tra il '''1856''' e il '''1860''' insieme a un elegante parco, completo di numerose specie botaniche di origine tropicale.
  
La pressione di [[Venezia]] si era, intanto, fatta insostenibile. Trieste cerca di preservasi dandosi all'Austria. Dopo l'istituzione di una Signoria per mano di '''Ugo di Duino''', vassalo degli austriaci, la città venne sconfitta dalla Serenissima e poi distrutta e sottomessa dall'Imperatore Federico III(1469).  
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==Attività==
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*[[/Fiera di Trieste]]
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*Stadion Casa d'Aste - Riva Tommaso Gulli, 10/a - tel. 040/311319 - 040/303219
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*Mostra Mercato dell'Antiquariato (nei locali della Stazione Marittima)
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*Mercatino dell'antiquariato e dell'usato (ogni 3^ domenica del mese nelle vie di Cittavecchia)
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E' giusto ricordare la grande attività imprenditoriale dei triestini, in quanto ben 4 importanti Assicurazioni sono nate a Trieste:
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1) nel  1831 le Assicurazioni Generali, poi spostatesi a Venezia;
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2) nel 1838 la R.A.S. (Riunione Adriatica di Sicurtà);
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3) nel  1923 la S.A.S.A.(Soc. Anonima di Sicurtà tra Armatori)
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4) nel 1936 il Lloyd Adriatico (ora Allianz - Lloyd Adriatico)
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===Istituti Scientifici Internazionali===
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*Centro Internazionale di Fisica Teorica "Abdus Salam" (Miramare, Grignano)
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*Elettra: laboratorio nazionale di ricerca luce di Sincrotrone (località Basovizza)
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*Area di Ricerca "Science Park" (località Padriciano)
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*S.I.S.S.A. Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati
  
Durante la guerra di Cambrai fu, nuovamente, occupata dai veneziani per poi tornare all'Impero. Nel 1719 Carlo VI dichiara Trieste e Fiume porti franchi.
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==Vie e Piazze==
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[[Immagine:Trieste - P.zza Unità d'Italia - Pal. del Governo e Comune.jpg|thumb|left|Piazza Unità]]
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[[Immagine:Trieste - P.zza Unità d'Italia - il Palazzo del Governo.jpg|thumb|right|Palazzo del Goversno]]
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*[[/Piazza Unità d'Italia]], unica in Italia con un lato sul mare; famosa per i suoi '''palazzi'''. Qui si tengono d'estate diversi concerti e manifestazioni importanti, data l'enorme capienza di pubblico: ad es. all'arrivo dell'Italia nel 1954 era gremitissima di triestini esultanti.
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*[[/Piazza della Borsa]], vicina alla Piazza Unità, dove si svolgono mercatini natalizi e di specialità tipiche nazionali ed estere.
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*[[/Corso Italia]], congiunge la Piazza della Borsa alla Piazza Goldoni
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*[[/Piazza G. Oberdan]] con fastosi '''palazzi''' e al centro una grande '''scultura di Marcello Mascherini'''.
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*[[/Piazza Goldoni]], centro di ritrovo cittadino, con grande confluenza di linee urbane, contornata da bei palazzi; da un lato sopra la Galleria Sandrinelli, si erge la maestosa ''Scala dei Giganti'' degli arch. Ruggero e Arduino Berlam (del 1905) che porta al colle di Montuzza; dal lato opposto scorre l'ampia Via Carducci, che conduce in Piazza Oberdan
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*Piazza San Giovanni, con al centro il [[/Monumento a Giuseppe Verdi]] opera dello scultore Alessandro Laforet del 1906, originariamente in pietra; rifatta (dopo danneggiamenti) in fusione bronzea coi cannoni austriaci nel 1926; di fronte al monumento fa bella mostra di sè il Palazzo Diana.
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*[[/Piazza Vittorio Veneto]], col Palazzo delle Poste, della Provincia, delle Ferrovie e grande fontana nel centro
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*[[/Le Rive]]
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[[Immagine:Trieste - Sissi imperatrice d'Austria - statua in P.zza Libertà.jpg|thumb|right|Monumento a Sissi, Imperatrice d'Austria]]
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*[[/Piazza Libertà]] (o Piazza della Stazione)attorniata da diversi bei Palazzi ed al centro un bel giardinetto, dove di trova il '''Monumento a Sissi, Imperatrice d'Austria'''
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*Piazza Venezia, lungo le Rive, con al centro il [[/Monumento a Massimiliano d'Asburgo]], statua da poco qui trasportata dal Parco di Miramare
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*[[/Piazza Ponterosso]], a destra, a metà del Canal Grande, corrispondente al Ponte Rosso, dov'è posta una statua di J.Joice che insegnò alla Berlitz School lì accanto;
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la Piazza un tempo era colorita dal vocio delle "''venderigole''" (fruttivendole) che offrivano le loro merci ai passanti.
  
Sotto il governo illuminato di '''Maria Teresa''' l'importanza della città e del porto crebbero notevolmente. Trieste era una delle massime città commerciali dell'Impero asburgico e porto principale di Vienna. Sotto l'egida teresiana si sviluppa una moderna borghesia capitalistica e finanziaria. Il periodo napoleonico è gravido di turbolenze: la città, occupata dai francesi, divenne parte delle Province Illiriche.
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==Percorsi '''''Liberty''''' (ma non solo)==
Col congresso di Vienna la città ritorna all'Austria e riprende la solida crescita economica (Lloyd, Arsenale, Assicurazioni Generali). Si diffondono gli ideali romantici e patriottici e si moltiplicano le attività politiche volte all'indipendenza.
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[[Immagine:Trieste - Viale XX Sett. 35 - liberty.jpg|thumb|left|Viale XX Sett- 35, 1906-1908 del Sommaruga]]
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A Trieste agli inizi del 1900, vennero costruiti molti edifici  progettati da architetti (come '''Max Fabiani''')che vollero portare delle innovazioni sia negli elementi architettonici sia nelle decorazioni di influenza in parte francese (Art Nouveau), tedesca (Jugendstil), talora spagnola (dal Modernismo Catalano) o belga (Ligne belge),piuttosto che inglese (Modern Style),  ma soprattutto austriaca (dalla Secession viennese di Otto Wagner, J.Olbrich e Koloman Moser): ecco dunque il ''Liberty'' triestino.
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Ma l'itinerario non è facile, perchè l'ubicazione degli edifici (per lo più privati) è sparsa un po' dovunque. Alzando gli occhi potrà capitarvi comunque di ammirare decorazioni sorprendenti anche in edifici non menzionati.
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*[[/Via Commerciale]], dove è possibile ammirare diversi edifici in stile '''''Liberty'''''.
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*[[/Via Dante]] dove il Palazzo Villa è una esplosione di decori ''Liberty''
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*[[/Via San Giacomo in Monte, 2]] del 1910-11 di F. Piazza, con decorazioni '''''Liberty'''''.
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*[[/Via Segantini]], con il Castelletto dell'Osservatorio Astronomico, e all'angolo di Via Navali, una casa '''''Liberty'''''.
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*[[/Zona Ospedale Maggiore]]: come in via Crispi, Via T.Vecellio, Via Canova si trovano diversi edifici con decorazioni liberty-
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*Sulla [[/Via Roma]] notevole l'ingresso all'attuale Deutche Bank  (un tempo Banca d'America e d'Italia) con due statue bronzee di tipo naturalistico di J. Costaperia, del 1912, ed altri bei palazzi
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*[[/Via Giulia]] ed altre vie attorno al '''giardino pubblico''', partendo da Largo Giardino, dove si trova il [[/Monumento a Domenico Rossetti]]
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[[Immagine:Trieste - Il Faro della Vittoria - visto lungo str. del Friuli.jpg|thumb|right|Il Faro della Vittoria (dei Berlam)]]
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Trieste può vantare una stirpe di architetti:i '''Berlam''' in quanto 3 generazioni vi operarono per un secolo, e cioè dal 1847 al 1946. Il capostipite Giovanni Andrea studiò dapprima a Venezia e poi al Politecnico di Vienna e fu a lui che la ricca borghesia triestina affidò la costruzione dei palazzi che dovevano degnamente rappresentarli. Anche il figlio Ruggero studiò dapprima a Venezia, ma successivamente volle perfezionarsi all'Accademia milanese di Brera. Ma il suo grande successo gli venne quando suo figlio Arduino (nipote del capostipite), dopo essere passato anche per il Politecnico di Milano, entrò a collaborare nello studio di famiglia. E da questa fattiva collaborazione ne sono usciti,(tanto per citare i più rilevanti) il superbo [[/Faro della Vittoria]] e il [[/Palazzo "rosso" Aedes|Palazzo Aedes]] noto come Grattacielo Rosso sul Canal Grande come pure il [[/Tempio Israelitico]]; ma non possiamo non menzionare  la direzione artistica dei due transatlantici, vanto del Lloyd Triestino: Saturnia e Vulcania. Innumerevoli sono pertanto gli edifici da loro progettati che si possono ammirare lungo la centralissima Via Carducci e la
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*[[/Via Battisti]] strada con begli edifici, parallela al [[/Viale XX Settembre]], viale alberato pedonale, con tante gelaterie e tavolini all'aperto
  
Dopo un burrascoso 1848, gli autonomisti ('''Francesco Hermet ed Attlio Hortis''') riescono a conquistare il comune nel 1861; ma poco dopo ritornano gli austriaci. L'irredentismo diviene una causa politica molto sentita sia dalle popolazioni delle terre irridente che dalla nuova opinione pubblica italiana.
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*In via San Lazzaro 15, si trova la [[/Casa delle Bisse]] del 1773 arch. Bubolini
Nella seconda metà dell'ottocento ci sono molti scontri violenti di piazza e diversi consigli comunali vengono sciolti. Molte le tensioni anche con l'autonomismo sloveno.
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Con la caduta dell'Austria-Ungheria, nel 1918, la città torna all'Italia, anche se subisce un arresto economico in quanto erano venute a mancare le condizioni che le avevano concesso il grande sviluppo industriale dell'ottocento.
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==Da Vedere==
Il fascismo stronca il movimento comunista e l'autonomismo sloveno e ad adibisce la risiera di San Sabba a campo di concentramento.
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[[Immagine:Trieste - Palazzo del Governo - Prefettura.jpg|thumb|left|Palazzo della Prefettura]]
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[[Immagine:Trieste - Arco di Riccardo.jpg|thumb|right|L'arco di Riccardo]]
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*Il [[/Colle San Giusto]] dove si trovano, oltre al Castello (1470 - 1630), la Cattedrale o Basilica di San Giusto, l'Orto Lapidario, i resti del Foro Romano, l'imponente Monumento ai Caduti e si gode un bel panorama sulla città
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*Castello di [[/Miramare]] e relativo parco costruito nel 1856 per Massimiliano d'Asburgo e Carlotta del Belgio; l'architetto fu C. Junker.
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*Il [[/Faro della Vittoria]] (70 metri di altezza) Opera dell'architetto A. Berlam del 1927, sul colle di Gretta
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*Il parco di [[/Villa Revoltella]], comprendente una chiesetta, dedicata a S. Pasquale B. e una palazzina in stile svizzero, adibita come residenza estiva per il Barone Pasquale Revoltella (vice-Presidente della Società per il taglio di Suez), quello stesso che lasciò al Comune anche il suo Palazzo vicino a Piazza Venezia; è situato nel rione del Cacciatore, poco distante dal [[/Ferdinandeo]];
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*[[/Colonna con statua di Leopoldo I, imperatore d'Austria]] in piazza della Borsa
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*Il Teatro Romano, costruito tra il I^ e II^ sec. d.C. sulla collina, secondo lo stile greco, poteva contenere fino a 6.000 spettatori sulle gradinate; le statue che adornavano il proscenio sono conservate nel Museo Civ. di Storia ed Arte. Venne alla luce appena nel 1938. Poco distante si possono ammirare i reperti di un'antica necropoli (l'Antiquarium)
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*L'Arco di Riccardo, in piazzetta Barbacan, non arco di trionfo, bensì porta augustea delle mura risalenti al 33 a.C.
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*[[/Monumento a Nazario Sauro]] davanti la Stazione Marittima sulle Rive
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*"Kleine Berlin" complesso sotterraneo del colle di Scorcola, composto da gallerie, serbatoi e vasche idriche, realizzato all'inizio della 2^ Guerra Mondiale in previsione di attacchi aerei; una galleria conduceva al Tribunale, dove aveva sede il Comando delle SS. Oggi è gestito dal Club Alpinistico Triestino - Gruppo Grotte, per le visite.
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[[Immagine:Trieste - Il tram di Opicina.jpg|thumb|left|Il tram di Opicina]]
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*[[/Parco Marino]] di Miramare, riserva naturalistica protetta dal WWF. Si possono prenotare ed effettuare visite guidate con gli esperti, o nuotando (con le mute) o con barche predisposte per gruppi di alunni.
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*Il '''Tram di Opicina''' raro esempio di trenovia a funicolare, uno dei primi al mondo (1902), che collega il centro città (Piazza Oberdan) all'Altipiano Carsico, nel borgo di Opicina; (esiste una vecchia canzone che parla del "Tram de Opcina"). Per godere di un superbo panorama sulla città e sul Golfo dall'Istria a Grado e nelle giornate limpide fino a Lignano, conviene scendere alla fermata dell'Obelisco ed incamminarsi lungo la strada pedonale [[/Napoleonica]] lunga circa 5 km.; nell'ultimo tratto (vicino al Borgo di Prosecco)  sulle rocce che costeggiano il largo sentiero si possono vedere diversi rocciatori allenarsi in free-climbing o in arrampicata classica.
  
Con la Repubblica e il '''trattato di Osimo''' (che cede definitivamente l'Istria alla Yugoslavia), Trieste vede limitato il proprio ruolo a capoluogo di provincia e città di frontiera, dove affluiscono i profughi istriani. Il dopoguerra è caratterizzato da molte tensioni politiche ed etniche. L'elevazione di Trieste a Capoluogo di Regione ha comportato una notevole crescita del settore pubblico, del terziario e dei servizi.
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==Manifestazioni==
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[[Immagine:Trieste - P.zza Unità d'Italia - Il Palazzo delle Ass.ni Generali.jpg|thumb|left|Il caffè specchi, in Piazza Unità, nel Palazzo delle Ass.ni Gen.li]]
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[[File:Trieste - Carnevale carsico a Opicina - viva il vino.jpg|thumb|right|Il Re del Carnevale carsico]]
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*[[/La Barcolana]] , regata storica (dal 1969) aperta a tutti i tipi di imbarcazioni a vela, professionisti e dilettanti, che si svolge con partenza unica, alle 10 del mattino della '''2^ domenica''' '''di ottobre'''. Gara tra gli scafi che puntano al successo assoluto, o a quello per categoria (e ce ne sono 12), ma più che di un duello si tratta di una grande festa del mare, ed ogni anno vi partecipano un'alta percentuale di nuovi iscritti, provenienti dalle più disparate località, rigorosamente per mare e non trainati, e viene premiata l'imbarcazione che arriva da più lontano. Per 5 anni arrivò dalla Nuova Zelanda (e vinse) ''Alfa Romeo 2'' di Neville Crichton.
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*[[/La Bavisela]], festa primaverile dello sport, si svolge la '''I^ domenica di maggio''' con 4 grandi eventi:
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**La "Maratona d'Europa" (42,195 Km)
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**La "BaviVela"
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**La "Maratonina Europea dei 2 Castelli" (21,097 Km)
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**La "Bavisela non competitiva" (7,00 Km)
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*[[/Carnevale Carsico]] che si svolge al '''sabato grasso''' alle ore 14,00 nella frazione di Opicina, sita sull'altipiano carsico.
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*[[/Il Palio dei Rioni]] Corso marcherato che si svolge il '''martedì grasso''' (ultimo di Carnevale) alle ore 14.00 per le vie della città, da Piazza Oberdan alla Piazza dell'Unità d'Italia.
  
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==Caffè storici==
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[[File:Trieste - Riflessi su Canal Grande.jpg|thumb|left|Riflessi su Canal Grande]]
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[[File:Trieste - Scorcio su Canal Grande.jpg|thumb|right|Scorcio su Canal Grande]]
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*Caffè San Marco, in stile liberty, storico luogo d'incontro di poeti e artisti; si tengono anche concertini e conferenze
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*Caffè Stella Polare, in Piazza Sant'Antonio Nuovo, da 25 anni luogo di mostre temporanee di pittura di artisti locali
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*Caffè Tommaseo, storico luogo d'incontro di artisti e scrittori, piccole conferenze e musica
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*[[/Caffè Specchi]] in Piazza Unità d'Italia, con tanti tavolini all'aperto; adatto a rinfreschi di nozze (specie quelle civili, effettuate nel vicino Municipio), come pure a cena, dopo teatro
  
==Musei==
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==Teatri==
*'''Giardino del Capitano ''' -  Piazza della Cattedrale 15
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"''Li Teatri oltre l'oggetto di un onesto trattamento che serve di sollievo alle occupazioni della giornata, mostrano ancora li progressi civili di una Nazione tanto nelle arti come nelle scienze". -
Nel Giardino del Capitano si possono vedere le antiche mura di cinta della città (databili dal 1450 al 1550) in buon stato di conservazione, ed altri reperti, ad iniziare dal 1300, provenienti da antichi edifici che vennero demoliti nel tempo. Il Giardino era destinato al Capitano cesareo, che comandava la città per conto dell'Imperatore d'Austria, la sua abitazione era situata nel vicino Castello di San Giusto.
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Antonio de Giuliani da "Panorama politico della città di Trieste''" - 1803
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[[Immagine:Trieste - Il teatro Verdi - facciata completa.jpg|thumb|left|Il teatro lirico Giuseppe Verdi]]
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*Fondazione [[/Teatro lirico Giuseppe Verdi]]
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*[[/Teatro Politeama Rossetti]] (teatro stabile del Friuli-Venezia Giulia), del 1878, su progetto dell'architetto genovese Bruno
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*Teatro Orazio Bobbio (ex Cristallo) "La Contrada"
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*Teatro dei Fabbri
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*Teatro Stabile Sloveno, Via Petronio, 4 [http://www.teaterssg.it/index.php?&lang=ita]
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*Teatro Miela
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*Teatro Silvio Pellico, Via Ananian, per commedie in dialetto triestino organizzate da l'Armonia.
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*[[/Sala Tripcovich]], teatro (provvisorio) realizzato dal Barone R. de Banfield, utilizzando una vecchia stazione di autolinee.
  
*'''Museo del Castello di San Giusto ''' -  Piazza della Cattedrale 3
+
: - Già nel 1881 un rapporto sull'agibilità dei Teatri a Trieste elenca nell'ordine:
All’interno del Castello (costruito tra il 1470 e il 1630), in quella parte destinata ad abitazione, detta Casa del Capitano, è collocato il Museo del Castello, nel quale è conservata una raccolta di armi. Negli ambienti del Bastione Lalio trova posto il Nuovo Lapidario Tergestino (inaugurato nel 2001) costituito da resti di epoca romana.
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[[Immagine:Trieste - Municipio - Orologio del municipio con Mikeze e Jakeze.jpg|thumb|right|Orologio del municipio con Mikeze e Jakeze]]
 +
*Teatro Filodrammatico
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*Teatro Armonia
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*Anfiteatro Fenice
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*Politeama Rossetti
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*Teatro Comunale
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*Sala del ridotto (comunale)
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*Sala Ara
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*Casinò Schiller
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*Società Minerva
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*Monte Verde
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*Sala Apollo
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*Sala Orfeo
  
*'''Museo di Storia ed Arte e Orto Lapidario ''' - Piazza della Cattedrale 1
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[[File:Trieste_-_statua_di_Umberto_Saba.jpg|thumb|left|Statua di Umberto Saba]]
Nel Civico Museo di Storia ed Arte, che confina con il Giardino del Capitano, è conservato il materiale antico della storia della città, da reperti archeologici della preistoria alla collezione greca, egizia e romana. Nell'Orto Lapidario sono conservati resti dell’epoca romana ed il Cenotafio di Winckelmann.
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==Cittadini illustri==
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[[Immagine:Trieste - Scultura di M.Mascherini - in Piazza Oberdan.jpg|thumb|right|La scultura di Marcello Mascherini, in Piazza Oberdan]]
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* in campo letterario: Umberto Saba, Italo Svevo, Virgilio Giotti, P.A.Quarantotti Gambini, G. Voghera, Claudio Magris, Fulvio Tomizza, Susanna Tamaro,Carolus Cergoly
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* in campo musicale: M.o Victor de Sabata e M.o Antonino Votto (direttori d'orchestra);Cesare Barison e Franco Gulli (violinisti); Fedora Barbieri (mezzosoprano); Piero Cappuccilli (baritono), Carlo Cossutta (tenore); Giulio Viozzi (compositore); Lelio Luttazzi (cantautore), Teddy Reno (cantante)Guido Cergoli(direttore d'orchestra e compositore)
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* in campo teatrale:Pietro Garinei (compositore musicall); Giorgio Strehler (regista) Elsa Merlini ed Ave Ninchi (attrici); Tullio Kezich (critico cinem.)
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* in campo artistico: Marcello Dudovich, Piero Marussig, Luigi Spacal, '''Marcello Mascherini''' (pittori e/o scultori) e Leo Castelli (critico d'arte, gallerista)
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* in campo sportivo: Nereo Rocco, Ferruccio Valcareggi e Cesare Maldini (calcio); Emilio Comici (alpinismo); Tiberio Mitri, Duilio Loi e Nino Benvenuti (pugilato); Vasco  Vascotto (velista); Irene Camber e Margherita Grambassi (scherma); Tania Romano (15 titoli mondiali in pattinaggio artistico)
  
*'''Museo Civico di Storia Naturale ''' -  piazza A. Hortis, 4
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==Gallerie d'arte==
Fra i vari reperti contenuti si possono vedere alcuni resti di dinosauri  ritrovati nei pressi di Trieste, ed il cranio dell'Uomo di Mompaderno.
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[[Immagine:Trieste - il Municipio - Facciata principale.jpg|thumb|left|Il Municipio in Piazza Unità]]
  
*'''Museo sveviano ''' -  piazza A. Hortis, 4
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*Galleria comunale di Palazzo Costanzi, dietro al Municipio
Si trovano i libri personali, le edizioni originali delle opere riguardanti lo scrittore triestino.
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*Galleria comunale di [[/Piazza Unità d'Italia]] al pianoterra del '''Municipio'''
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*Galleria d'arte di [[/Palazzo Gopcevich]]
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*Galleria Rettori Tribbio, in Piazza Vecchia, zona detta "ghetto", per la quantità di negozi d'antiquariato o rigattieri, di origine ebrea
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*Galleria Torbandena, via Tor Bandena, 1
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*Galleria Cartesius, via Carducci, 10
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*Galleria Lipanjepuntin, via Diaz, 4
  
*'''Museo d’arte orientale'''  - via San Sebastiano 1 (Palazzetto Leo)
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==Pasticcerie e Gelaterie==
Sono esposte collezioni d'arte orientale provenienti soprattutto dalla Cina e dal Giappone.
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[[Immagine:Trieste - aquario.jpg|thumb|right|L'Acquario di Trieste]]
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*La Bomboniera, via XXX ottobre, 3 (specialità: torta "Rigojanci" e "Sacher")
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*Pasticceria Pirona, largo Barriera Vecchia, 12 (specialità pasticcini triestini)
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*La Perla, via Santa Caterina, 7 (pasticcini alla crema, krapfen ed altro)
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*Pasticceria Saint'Honorè, ad Opicina (praline, torte a vari cioccolati)
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*Gelateria Arnoldo, a Barcola e ad Opicina
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*Gelateria Zampolli, via Ghega, 10  e piazza Cavana
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*Gelateria Viti, viale R. Gessi, 18
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*L'Oasi del Gelato, via Eremo, 259, al Cacciatore, prima di Villa Revoltella
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*Gelateria Pipolo, viale Miramare, 127
  
*'''Civico Aquario Marino ''' -  Riva Nazario Sauro, 1
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==Specialità==
È sito nell'edificio della ex-Pescheria ora Salone degli Incanti (luogo di esposizione e mostre temporanee). Sono ospitate prevalentemente specie marine dell'Adriatico, rettili, anfibi e da alcuni pinguini provenienti dal Sud Africa.
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[[Immagine:Trieste - Torre di Castelletto.jpg|thumb|left|Torre di Castelletto]]
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[[Immagine:Trieste - Molo Audace.jpg|thumb|right|Il molo Audace]]
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*il caffè, che si prende in piedi, nelle varie Torrefazioni della città. Da decenni le signore si recano, da sole (anche non accompagnate dai mariti) a prendere il caffè, sia in tazzina, sia appena macinato di varie miscele e qualità: retaggio del grande emporio portuale di Trieste, per l'appunto, nell'importazione di caffè da vari Paesi del mondo;
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*la birra, alla spina, anche di produzione locale, che si prende in varie Birrerie o Buffet, accompagnando cibi di origine tedesca, boema o ungherese, quali:
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*crauti con salsicce di "cragno", wurstel, prosciutto caldo di giornata, porzina, kaiserfleisch, lingua ecc. di maiale, con senape e/o kren (rafano) grattuggiato fresco sopra il tutto;
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*i dolci locali: krapfen, strudel (di mele e di ricotta con uvetta sultanina),la torta Sacher (di ricetta viennese),la torta ungherese Rigojanci (tipo granatina di panna e cioccolato), la ghibaniza (torta slovena con mele, ricotta e semi di papavero), la pinza che, assieme alla putiza e al presnitz e per i bambini le ''titole'',allietano le tavole pasquali; a carnevale non devono mancare le fritole ed i crostoli.
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*il vino "Terrano" prodotto nel Carso, di colore rosso rubino scuro, con riflessi violacei, dal gusto corposo, vigoroso, un po' aspro, che ben si accompagna coi salumi o le carni rosse e selvaggina;
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*l'olio extra vergine di oliva prodotto con olive di tipo "bianchera", premiato nel 2009 (poca e limitata produzione).
  
*'''Museo del Mare ''' -  Via Campo Marzio 5
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[[File:Trieste - La Banda Arcobaleno nella sfilata carnevalesca - del Palio dei Rioni.jpg|thumb|right|La Banda Arcobaleno durante la sfilata de "Il Palio dei Rioni" ]] ‎
Contiene una documentazione circa la nascita e lo sviluppo della navigazione a Trieste e la storia della navigazione. Sono esposti modelli di imbarcazione antichi ed altro materiale riguardante Josef Ressel (1793 - 1857), inventore dell'elica, e Guglielmo Marconi, sono esposte parti dell'equipaggiamento della nave "Elettra".
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==Complessi Bandistici e Corali==
 
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*'''Museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan ''' - Via XXIV Maggio,4 (piazza Oberdan)
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Conserva documentazioni riguardanti la storia locale dal 1848 al 1915. A fianco del museo si trova la cella, di Guglielmo Oberdan (impiccato per aver attentato alla vita dell'imperatore Francesco Giuseppe) ed il Sacrario a lui stesso dedicato.
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*'''Galleria Nazionale d'Arte Antica ''' -  piazza della Libertà, 7 (Palazzo Economo -sede della Soprintendenza)
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Sono esposti 85 dipinti di scuola veneta, lombarda, ligure, emiliana, fiorentina, romana e napoletana, databili tra la fine del Quattrocento e l'Ottocento.
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*'''Museo della Comunita' Ebraica di Trieste "Carlo e Vera Wagner"'''  -  Via del Monte 5/7
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Contiene oggetti provenienti dalle tre Sinagoghe triestine, esistenti a Trieste fino all'apertura del Tempio Maggiore e oggetti e documenti che testimoniano la vita delle famiglie della comunità ebraica.
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*'''Museo della Farmacia Picciola ''' -  via Antonio Caccia, 3
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Sono esposti oggetti, libri e documenti riguardanti la farmaceutica dal 1799 ad oggi.
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*'''Museo della Fondazione Giovanni Scaramangà di Altomonte ''' -  Via Filzi, 1
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Contiene la collezione di documenti e vari oggetti antichi legati alla storia di Trieste, iniziata da Giovanni Scaramangà (1872-1960).
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*'''Museo di storia patria ''' -  via Imbriani 5
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Sono esposti documenti, stampe, cimeli e dipinti riguardanti la storia ed il folclore di Trieste.
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*'''Museo Joyce ''' -  piazza Hortis, 4
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Contiene materiale  il periodo trascorso da Joyce a Trieste.
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*'''Museo Petrarchesco Piccolomineo ''' -  Piazza Hortis 4
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E’ conservata la collezione riguardante Francesco Petrarca (1304-1374) ed Enea Silvio Piccolomini (1405-1464), lasciata in eredità da Domenico Rossetti(1774-1842).
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*'''Museo Revoltella e Galleria d'Arte Moderna ''' -  via Diaz, 27
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Venne fondato nel 1872 per volontà del barone Pasquale Revoltella (1795-1869), una delle figure più rappresentative della società triestina dell'Ottocento. Il museo, circa 4000 mq di esposizione, si trova nel palazzo che fu del Revoltella, sono esposti, oltre che tutte le opere d'arte, gli arredi e i libri che
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l'abitazione conteneva, anche altre opere acquisite successivamente.
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*'''Museo Sartorio ''' -  Largo Papa Giovanni XXIII, 1
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E' sito nella settecentesca villa che fu della famiglia Sartorio. E' conservato l'arredamento originale, al primo piano, mentre al secondo piano è esposta la collezione di disegni del Tiepolo, la collezione Rusconi-Opuich  e quella Stavropulos.
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*'''Museo Teatrale di Fondazione Carlo Schmidl ''' -  via Rossini, 4
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E' conservato tutto quello che riguarda il mondo della musica e dello spettacolo a Trieste dal Settecento ai giorni nostri, costumi teatrali , strumenti musicali e la varia documentazione è visibile sia nella Biblioteca che nella Mediateca.
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*'''Museo Morpurgo ''' -  Via Imbriani, 5
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Voluto da Mario Morpurgo de Nilma, appassionato collezionista è un esempio di casa borghese del secondo Ottocento, con gli arredi originari.
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*'''Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa ''' -  Piazza Vittorio Veneto, 1 (Palazzo delle Poste Italiane)
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Sono esposti reperti, modulistica e documenti inerenti al servizio postale, dai tempi dell’Austria ad oggi, attrezzature telegrafiche, carte d'epoca.
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*'''Museo Ferroviario Trieste ''' -  via Giulio Cesare, 1 (Stazione ferroviaria di Campo Marzio)
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Sono esposti documenti, fotografie, modellini, materiale ferroviario e tramviario in particolare riguardanti il comprensorio Trieste.
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*'''Museo Etnografico di Servola'''  -  Via del Pane Bianco, 52
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Sono esposti documenti e oggetti legati alla storia del rione di Servola, con la ricostruzione della tipica casa della fine del Settecento. L'attività principale dell'allora Villaggio di Servola era la produzione di pane che veniva poi venduto nella città di Trieste.
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*'''Museo di Guerra per la Pace Diego de Henriquez ''' -  via delle Milizie, 16
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Nel  Museo sono esposti mezzi pesanti, armi, cimeli e vari oggetti provenienti dalla collezione di Diego de Henriquez (1909-1974). il  Museo possiede una biblioteca comprendente un archivio militare.
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*'''Museo della Risiera di San Sabba ''' -  via Giovanni Palatucci, 5
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Dal 1975 il museo si trova all'interno della Risiera di San Sabba sorto nel 1913 quale stabilimento per la pilatura del riso, divenuto nel 1943 campo di prigionia dall'esercito tedesco con annesso forno crematorio. Nel 1965 la Risiera di San Sabba fu dichiarata Monumento Nazionale con decreto del Presidente della Repubblica.
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*'''Science Centre Immaginario Scientifico ''' -  Riva Massimiliano e Carlotta, 15
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E' un museo interattivo e multimediale dedicato alla divulgazione scientifica.
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*'''Orto botanico ''' -  via Marchesetti, 2
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Aperto nel 1827 ad uso di coltivazione di piante medicinali a scopo farmaceutico col passare degli anni si è arrichito di diverse sezioni a salvaguardia delle varie specie.
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*'''Giardino botanico Carsiana ''' -  località Sgonico (sul Carso triestino)
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E' un museo all'aperto, il giardino raccoglie diverse specie di piante dell'ambiente del Carso.
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==Dove Mangiare==
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*Ristorante Al Granzo, Piazza Venezia, 7
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*Antica Trattoria Suban, Via Comici, 2
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*[http://www.strabacco.net/ Ristorante Strabacco], via della Madonnina 5
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==Teatri==
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Teatro Cristallo, Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia - Politeama Rossetti e Teatro dei Fabbri
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==Complessi Bandistici==
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*Civica Orchestra di Fiati Giuseppe Verdi - Città Trieste, nata nel 1919
 
*Civica Orchestra di Fiati Giuseppe Verdi - Città Trieste, nata nel 1919
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*Associazione Musicale Folcloristica Triestina Vecia Trieste
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*Coro "Antonio Illersberg" (di soli uomini) diretto dal maestro Tullio Riccobon.
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*Coro "I piccoli cantori della città di Trieste", coro di voci bianche da più di 30 anni.
 
*Banda Musicale Arcobaleno
 
*Banda Musicale Arcobaleno
*Associazione Musicale Folcloristica Triestina Vecia Trieste
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*Banda Refolo, costituitasi nel 1975
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*Banda Berimbau (Rio a modo mio)- Gruppo di percussioni brasiliani
  
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==Stabilimenti balneari==
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[[Immagine:Trieste - Baia di Grignano - porticciolo e stab. baln..jpg|thumb|right|La baia di Grignano, approdo natanti, e in fondo gli stabilimenti balneari]]
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* Bagno Ausonia in Riva Traiana;
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* Miramare Castello (Da "Sticco") in Viale Miramare, prima del Parco del Castello;
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* Circolo Marina Mercantile N. Sauro, in V.le Miramare, 40 (Circolo per Soci);
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* A Grignano 1° e 2°; nel 2° si può scendere (parcheggiando sulla Strada Costriera nei pressi dell'Hotel Riviera) con l'ascensore che arriva direttamente allo stabilimento;
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* Ai Topolini sul lungomare di Barcola: 8 stabilimenti pubblici, liberi non a pagamento, con spogliatoi; oltre al resto di lungomare con scogliera ed accesso facilitato da scalette in ferro e docce fino al "Bagno Militare" nei pressi dell'ingresso al Parco di Miramare;
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* Bagno Comunale (alla Lanterna, conosciuto dai triestini come "Pedocin"): unico stabilimento balneare in Europa ancora con la suddivisione netta tra uomini e donne!
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==Proverbi==
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[[Immagine:Trieste - Faro di Trieste.jpg|thumb|left|Faro di Trieste]]
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[[Immagine:Trieste - Porto.jpg|thumb|left|Il porto]]
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[[Immagine:Trieste - Canale Grande.jpg|thumb|right|Canale Grande]]
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[[Immagine:Trieste - Banchina notturna.jpg|thumb|right|Banchina notturna]]
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Siccome la saggezza di un popolo o di un piccolo gruppo etnico, come quello triestino, si misura anche osservando i suoi proverbi, ecco qui di seguito alcuni (con la relativa traduzione in italiano) che si sentono circolare sempre meno, anche se valgono sempre:
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*''Ciacole no fa fritole'' - Le chiacchiere non fanno frittelle (e chi solo parla non conclude nulla)
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*''Se senti più tre che ziga, che zento che sta ziti'' - Si sentono più 3 persone gridare che 100 che se ne stanno zitti
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*''Le fritole xè come le done: se no le xè tonde e un poco grasote, no le xè bone'' - Le frittelle son come le donne: se non sono tonde ed un po' formose, non son buone
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*''El saludar xè gentileza, el risponder xè dover'' - Salutare è gentilezza, rispondere è dovere
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*''Chi ghe dà pan al rico, el diavolo ghe ridi'' - Chi dà il pane al ricco fa ridere il diavolo
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*''Chi rompi vecio, paga novo'' - Chi rompe una cosa vecchia la paga per nuova
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*''Se te carezi el muss, el te dà una piada'' - Se accarezzi un asino ricevi un calcio
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*''Tuti sa navigar col bon tempo'' - Tutti sanno navigare quando il tempo è bello (intendendo che è facile vivere nell'agiatezza)
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*''I dotori giovini ingrassa i cimiteri'' - I giovani medici riempiono i cimiteri
 +
*''Meio negarse in mar grande'' - Meglio annegarsi nel mare grande (intendendo per mare anche una grande azienda)
 +
*''Val più una bona testa che zento brazi'' - Conta più una testa di cento braccia
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*''El bel xè far e taser'' - Bello è fare e tacere
 +
*''Dò capitani ... e la nave finisi sui scoi'' - Due capitani fanno finire la nave sugli scogli (intendendo che quando due persone comandano le cose finiscono male)
 +
*''No se pol dormir e far la guardia'' - Non si può dormire e fare la guardia
 +
*''Amor xè amor, no xè brodo de fasoi'' - L'amore è amore, non minestra di fagioli
 +
*''Ognidun che scovi davanti la sua porta'' - Ognuno spazzi davanti la porta di casa sua (Fatti i fatti tuoi!)
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*''Maledeta la furia, diseva la cagoia'' - Maledetta la fretta, diceva la lumaca
 +
*''Carne cota no torna in becaria'' - La carne cotta non ritorna in macelleria (''Cosa fatta capo ha'')
 +
Ma quello che più di tutti identifica il carattere dei triestini, che non è facile tradurre, è:
 +
: << ''Viva là .. e po' bon!'' >>
  
 
==Informazioni Utili==
 
==Informazioni Utili==
{{Come Arrivare}} {{Chiese}} {{Biblioteche}} {{Associazioni}}
+
{{Come Arrivare}} {{Storia}} {{Chiese}} {{Palazzi}} {{Dove_Dormire}} {{Dove_Mangiare}} {{Biblioteche}} {{Musei}} {{Impianti_Sportivi}} {{Associazioni}} {{Lapidi_Commemorative}} {{Bibliografia}} {{Memorie_Storiche}}
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==Galleria Foto==
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{{Vedi|[[:Categoria:Foto Trieste|Lista Foto Trieste]]}}
  
 
[[Categoria:Comuni Provincia di Trieste]] [[Categoria:Comuni Friuli-Venezia Giulia]] [[Categoria:Comuni Italia]]
 
[[Categoria:Comuni Provincia di Trieste]] [[Categoria:Comuni Friuli-Venezia Giulia]] [[Categoria:Comuni Italia]]

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2012, 2009, 2008
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I bersaglieri liberatori della città arrivarono dal mare: statua ricordo di fronte alla Piazza Unità
Panorama di Trieste
Chiesa Serbo Ortodossa di San Spiridione

Trieste è situata nel Friuli-Venezia Giulia di cui è capoluogo regionale, nonché capoluogo della omonima provincia. Il 3 novembre si festeggia il Patrono, San Giusto.

Confina con i comuni di: Duino-Aurisina, Sgonico, Muggia, San Dorligo della Valle-Dolina e Monrupino.

Trieste, città della Barcolana

Indice

Ritratto della Città

Trieste ha una scontrosa grazia [..]
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina, cui sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.[..]
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva
(Trieste di Umberto Saba da TRIESTE E UNA DONNA, 1910)

Errore nella creazione della miniatura: Parametri miniatura non corretti
Piazza Unità d'Italia
Il Colle di San Giusto: vista dal Castello sulla Basilica e Foro Romano

Nessuno più di Umberto Saba, il suo poeta più illustre, può tradurre in parole l'anima complessa, cosmopolita del capoluogo giuliano. Una città "viva", in quanto luogo della memoria di popoli e culture dell'area danubiana e del Mediterraneo che hanno scritto pagine importanti della storia del continente europeo, ma anche "cantuccio" accogliente per credi e stili di vita differenti. Tuttò ciò si traduce in un ventaglio di registri architettonici e artistici che si offre alla vista ininterrottamente dalla zona collinare fino al lungomare adriatico. Apprezzarla significa viverla sulla pelle, immergersi in un percorso della memoria che inizia dalle origini protostoriche e romane di cui è testimone Colle San Giusto con parte delle mura del castelliere (tipico insediamento altoadriatico dell'Età del bronzo) e i resti, tra gli altri, del foro e del teatro. Il colle, inoltre, rappresenta la prima tappa di un iter spirituale che dalla paleocristiana Basilica di San Giusto, di evidente gusto romanico, porta alla monumentale Sinagoga (tra le più importanti e vaste d'Europa) e termina verso il mare con la neobizantina Chiesa di San Spiridione, (unico Santuario in Italia di fede serbo-ortodossa) e la neoclassica Chiesa di San Nicolò dei Greci (costruita in seguito ai contrasti tra i due rami, greco e serbo, dell'ortodossia cristiana locale).

Sulle rive: le mule triestine in attesa dei Bersaglieri liberatori: sullo sfondo il Grattacielo Rosso e Palazzo Carciotti

Dirigendosi verso le Rive si comincia a percepire l'anima multietnica e mitteleuropea di Trieste, legata alla sua vocazione spiccatamente mercantile che nel corso di due secoli ne ha modificato e reso più complesso l'aspetto urbanistico e sociale. Emblema di questo boom economico e demografico sono i tre borghi, Teresiano, Giuseppino e Franceschino, con i fastosi palazzi, molti dei quali nei nomi ricordano i facoltosi mercanti che li hanno commissionati. Da Palazzo Gopcevich e Palazzo Revoltella (espressioni sublimi dell'Eclettismo Storicista di Giovanni Berlam e Friedrich Hitzig) ai monumentali Palazzo Carciotti e Palazzo della Borsa (rispettivamente di Matteo Pertsch e Antonio Mollari), esempi di puro Neoclassicismo, passando per lo stile Liberty di Casa Mordo e quello newyorkese del Grattacielo Rosso o Palazzo Aedes (di Arduino Berlam).

Il filo rosso che tiene insieme le diverse facce della città è sicuramente la solida memoria civica della sua gente. Ne è una diretta testimonianza la miriade di musei ed edifici commemorativi distesa su tutto il territorio, celebranti il profondo patriottismo dei triestini (nel caso del Museo del Risorgimento e dello storico Caffè S.Marco); la figura del celebre archeologo Johann Joaquim Winckelmann (che l'Orto Lapidario ne ricorda l'assassinio, consumatosi in una locanda del porto nel 1768, tutt'oggi un giallo irrisolto); la condanna della ferocia nazista (simboleggiata dalla Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio creato in Italia); il ricordo delle migliaia di vittime del regime titino (con la Foiba di Basovizza, dal 1992 monumento nazionale); il sacrificio dei militari caduti in mare durante la Prima Guerra Mondiale (con il Faro della Vittoria alla cui base si trova l'ancora del cacciatorpediniere "Audace" da cui sbarcarono i primi soldati italiani nel nov. 1918).

Chiese che si specchiano nel Canal Grande

Trieste è anche la capitale della grande letteratura europea di James Joyce (cui è dedicato l'omonimo Museo) e di Umberto Saba, che amava riunire nella sua Libreria Antiquaria intellettuali amici del calibro di Italo Svevo, Eugenio Montale e Primo Levi; punto di riferimento internazionale della ricerca scientifica, in quanto sede dell'Area di Ricerca (uno dei più importanti parchi tecnologici d'Europa) e del Sincrotrone Elettra (centro internazionale di fisica teorica); nonchè nome di rilievo nel panorama sportivo internazionale di cui la storica Regata della Barcolana, ospitata ogni seconda domenica di ottobre nel suo meraviglioso golfo, resta un appuntamento dal forte richiamo mediatico.

Questo è il mondo reale che offre Trieste. Tuttavia se si cerca un luogo di fantasia, da sogno, basta raggiungere il promontorio di Miramare.
Il Castello di Miramare
Lì a strapiombo sul mare, protetto dalla vegetazione selvatica, si erge un castello da fiaba, in stile eclettico, rifugio caro all'imperatore Massimiliano d'Asburgo, che lo commissionò tra il 1856 e il 1860 insieme a un elegante parco, completo di numerose specie botaniche di origine tropicale.

Attività

  • Fiera di Trieste
  • Stadion Casa d'Aste - Riva Tommaso Gulli, 10/a - tel. 040/311319 - 040/303219
  • Mostra Mercato dell'Antiquariato (nei locali della Stazione Marittima)
  • Mercatino dell'antiquariato e dell'usato (ogni 3^ domenica del mese nelle vie di Cittavecchia)

E' giusto ricordare la grande attività imprenditoriale dei triestini, in quanto ben 4 importanti Assicurazioni sono nate a Trieste: 1) nel 1831 le Assicurazioni Generali, poi spostatesi a Venezia; 2) nel 1838 la R.A.S. (Riunione Adriatica di Sicurtà); 3) nel 1923 la S.A.S.A.(Soc. Anonima di Sicurtà tra Armatori) 4) nel 1936 il Lloyd Adriatico (ora Allianz - Lloyd Adriatico)

Istituti Scientifici Internazionali

  • Centro Internazionale di Fisica Teorica "Abdus Salam" (Miramare, Grignano)
  • Elettra: laboratorio nazionale di ricerca luce di Sincrotrone (località Basovizza)
  • Area di Ricerca "Science Park" (località Padriciano)
  • S.I.S.S.A. Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati

Vie e Piazze

Piazza Unità
Palazzo del Goversno
  • Piazza Unità d'Italia, unica in Italia con un lato sul mare; famosa per i suoi palazzi. Qui si tengono d'estate diversi concerti e manifestazioni importanti, data l'enorme capienza di pubblico: ad es. all'arrivo dell'Italia nel 1954 era gremitissima di triestini esultanti.
  • Piazza della Borsa, vicina alla Piazza Unità, dove si svolgono mercatini natalizi e di specialità tipiche nazionali ed estere.
  • Corso Italia, congiunge la Piazza della Borsa alla Piazza Goldoni
  • Piazza G. Oberdan con fastosi palazzi e al centro una grande scultura di Marcello Mascherini.
  • Piazza Goldoni, centro di ritrovo cittadino, con grande confluenza di linee urbane, contornata da bei palazzi; da un lato sopra la Galleria Sandrinelli, si erge la maestosa Scala dei Giganti degli arch. Ruggero e Arduino Berlam (del 1905) che porta al colle di Montuzza; dal lato opposto scorre l'ampia Via Carducci, che conduce in Piazza Oberdan
  • Piazza San Giovanni, con al centro il Monumento a Giuseppe Verdi opera dello scultore Alessandro Laforet del 1906, originariamente in pietra; rifatta (dopo danneggiamenti) in fusione bronzea coi cannoni austriaci nel 1926; di fronte al monumento fa bella mostra di sè il Palazzo Diana.
  • Piazza Vittorio Veneto, col Palazzo delle Poste, della Provincia, delle Ferrovie e grande fontana nel centro
  • Le Rive
Monumento a Sissi, Imperatrice d'Austria
  • Piazza Libertà (o Piazza della Stazione)attorniata da diversi bei Palazzi ed al centro un bel giardinetto, dove di trova il Monumento a Sissi, Imperatrice d'Austria
  • Piazza Venezia, lungo le Rive, con al centro il Monumento a Massimiliano d'Asburgo, statua da poco qui trasportata dal Parco di Miramare
  • Piazza Ponterosso, a destra, a metà del Canal Grande, corrispondente al Ponte Rosso, dov'è posta una statua di J.Joice che insegnò alla Berlitz School lì accanto;

la Piazza un tempo era colorita dal vocio delle "venderigole" (fruttivendole) che offrivano le loro merci ai passanti.

Percorsi Liberty (ma non solo)

Viale XX Sett- 35, 1906-1908 del Sommaruga

A Trieste agli inizi del 1900, vennero costruiti molti edifici progettati da architetti (come Max Fabiani)che vollero portare delle innovazioni sia negli elementi architettonici sia nelle decorazioni di influenza in parte francese (Art Nouveau), tedesca (Jugendstil), talora spagnola (dal Modernismo Catalano) o belga (Ligne belge),piuttosto che inglese (Modern Style), ma soprattutto austriaca (dalla Secession viennese di Otto Wagner, J.Olbrich e Koloman Moser): ecco dunque il Liberty triestino. Ma l'itinerario non è facile, perchè l'ubicazione degli edifici (per lo più privati) è sparsa un po' dovunque. Alzando gli occhi potrà capitarvi comunque di ammirare decorazioni sorprendenti anche in edifici non menzionati.

  • Via Commerciale, dove è possibile ammirare diversi edifici in stile Liberty.
  • Via Dante dove il Palazzo Villa è una esplosione di decori Liberty
  • Via San Giacomo in Monte, 2 del 1910-11 di F. Piazza, con decorazioni Liberty.
  • Via Segantini, con il Castelletto dell'Osservatorio Astronomico, e all'angolo di Via Navali, una casa Liberty.
  • Zona Ospedale Maggiore: come in via Crispi, Via T.Vecellio, Via Canova si trovano diversi edifici con decorazioni liberty-
  • Sulla Via Roma notevole l'ingresso all'attuale Deutche Bank (un tempo Banca d'America e d'Italia) con due statue bronzee di tipo naturalistico di J. Costaperia, del 1912, ed altri bei palazzi
  • Via Giulia ed altre vie attorno al giardino pubblico, partendo da Largo Giardino, dove si trova il Monumento a Domenico Rossetti
Il Faro della Vittoria (dei Berlam)

Trieste può vantare una stirpe di architetti:i Berlam in quanto 3 generazioni vi operarono per un secolo, e cioè dal 1847 al 1946. Il capostipite Giovanni Andrea studiò dapprima a Venezia e poi al Politecnico di Vienna e fu a lui che la ricca borghesia triestina affidò la costruzione dei palazzi che dovevano degnamente rappresentarli. Anche il figlio Ruggero studiò dapprima a Venezia, ma successivamente volle perfezionarsi all'Accademia milanese di Brera. Ma il suo grande successo gli venne quando suo figlio Arduino (nipote del capostipite), dopo essere passato anche per il Politecnico di Milano, entrò a collaborare nello studio di famiglia. E da questa fattiva collaborazione ne sono usciti,(tanto per citare i più rilevanti) il superbo Faro della Vittoria e il Palazzo Aedes noto come Grattacielo Rosso sul Canal Grande come pure il Tempio Israelitico; ma non possiamo non menzionare la direzione artistica dei due transatlantici, vanto del Lloyd Triestino: Saturnia e Vulcania. Innumerevoli sono pertanto gli edifici da loro progettati che si possono ammirare lungo la centralissima Via Carducci e la

Da Vedere

Palazzo della Prefettura
L'arco di Riccardo
  • Il Colle San Giusto dove si trovano, oltre al Castello (1470 - 1630), la Cattedrale o Basilica di San Giusto, l'Orto Lapidario, i resti del Foro Romano, l'imponente Monumento ai Caduti e si gode un bel panorama sulla città
  • Castello di Miramare e relativo parco costruito nel 1856 per Massimiliano d'Asburgo e Carlotta del Belgio; l'architetto fu C. Junker.
  • Il Faro della Vittoria (70 metri di altezza) Opera dell'architetto A. Berlam del 1927, sul colle di Gretta
  • Il parco di Villa Revoltella, comprendente una chiesetta, dedicata a S. Pasquale B. e una palazzina in stile svizzero, adibita come residenza estiva per il Barone Pasquale Revoltella (vice-Presidente della Società per il taglio di Suez), quello stesso che lasciò al Comune anche il suo Palazzo vicino a Piazza Venezia; è situato nel rione del Cacciatore, poco distante dal Ferdinandeo;
  • Colonna con statua di Leopoldo I, imperatore d'Austria in piazza della Borsa
  • Il Teatro Romano, costruito tra il I^ e II^ sec. d.C. sulla collina, secondo lo stile greco, poteva contenere fino a 6.000 spettatori sulle gradinate; le statue che adornavano il proscenio sono conservate nel Museo Civ. di Storia ed Arte. Venne alla luce appena nel 1938. Poco distante si possono ammirare i reperti di un'antica necropoli (l'Antiquarium)
  • L'Arco di Riccardo, in piazzetta Barbacan, non arco di trionfo, bensì porta augustea delle mura risalenti al 33 a.C.
  • Monumento a Nazario Sauro davanti la Stazione Marittima sulle Rive
  • "Kleine Berlin" complesso sotterraneo del colle di Scorcola, composto da gallerie, serbatoi e vasche idriche, realizzato all'inizio della 2^ Guerra Mondiale in previsione di attacchi aerei; una galleria conduceva al Tribunale, dove aveva sede il Comando delle SS. Oggi è gestito dal Club Alpinistico Triestino - Gruppo Grotte, per le visite.
Il tram di Opicina
  • Parco Marino di Miramare, riserva naturalistica protetta dal WWF. Si possono prenotare ed effettuare visite guidate con gli esperti, o nuotando (con le mute) o con barche predisposte per gruppi di alunni.
  • Il Tram di Opicina raro esempio di trenovia a funicolare, uno dei primi al mondo (1902), che collega il centro città (Piazza Oberdan) all'Altipiano Carsico, nel borgo di Opicina; (esiste una vecchia canzone che parla del "Tram de Opcina"). Per godere di un superbo panorama sulla città e sul Golfo dall'Istria a Grado e nelle giornate limpide fino a Lignano, conviene scendere alla fermata dell'Obelisco ed incamminarsi lungo la strada pedonale Napoleonica lunga circa 5 km.; nell'ultimo tratto (vicino al Borgo di Prosecco) sulle rocce che costeggiano il largo sentiero si possono vedere diversi rocciatori allenarsi in free-climbing o in arrampicata classica.

Manifestazioni

Il caffè specchi, in Piazza Unità, nel Palazzo delle Ass.ni Gen.li
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Il Re del Carnevale carsico
  • La Barcolana , regata storica (dal 1969) aperta a tutti i tipi di imbarcazioni a vela, professionisti e dilettanti, che si svolge con partenza unica, alle 10 del mattino della 2^ domenica di ottobre. Gara tra gli scafi che puntano al successo assoluto, o a quello per categoria (e ce ne sono 12), ma più che di un duello si tratta di una grande festa del mare, ed ogni anno vi partecipano un'alta percentuale di nuovi iscritti, provenienti dalle più disparate località, rigorosamente per mare e non trainati, e viene premiata l'imbarcazione che arriva da più lontano. Per 5 anni arrivò dalla Nuova Zelanda (e vinse) Alfa Romeo 2 di Neville Crichton.
  • La Bavisela, festa primaverile dello sport, si svolge la I^ domenica di maggio con 4 grandi eventi:
    • La "Maratona d'Europa" (42,195 Km)
    • La "BaviVela"
    • La "Maratonina Europea dei 2 Castelli" (21,097 Km)
    • La "Bavisela non competitiva" (7,00 Km)
  • Carnevale Carsico che si svolge al sabato grasso alle ore 14,00 nella frazione di Opicina, sita sull'altipiano carsico.
  • Il Palio dei Rioni Corso marcherato che si svolge il martedì grasso (ultimo di Carnevale) alle ore 14.00 per le vie della città, da Piazza Oberdan alla Piazza dell'Unità d'Italia.

Caffè storici

Riflessi su Canal Grande
Scorcio su Canal Grande
  • Caffè San Marco, in stile liberty, storico luogo d'incontro di poeti e artisti; si tengono anche concertini e conferenze
  • Caffè Stella Polare, in Piazza Sant'Antonio Nuovo, da 25 anni luogo di mostre temporanee di pittura di artisti locali
  • Caffè Tommaseo, storico luogo d'incontro di artisti e scrittori, piccole conferenze e musica
  • Caffè Specchi in Piazza Unità d'Italia, con tanti tavolini all'aperto; adatto a rinfreschi di nozze (specie quelle civili, effettuate nel vicino Municipio), come pure a cena, dopo teatro

Teatri

"Li Teatri oltre l'oggetto di un onesto trattamento che serve di sollievo alle occupazioni della giornata, mostrano ancora li progressi civili di una Nazione tanto nelle arti come nelle scienze". - Antonio de Giuliani da "Panorama politico della città di Trieste" - 1803

Il teatro lirico Giuseppe Verdi
  • Fondazione Teatro lirico Giuseppe Verdi
  • Teatro Politeama Rossetti (teatro stabile del Friuli-Venezia Giulia), del 1878, su progetto dell'architetto genovese Bruno
  • Teatro Orazio Bobbio (ex Cristallo) "La Contrada"
  • Teatro dei Fabbri
  • Teatro Stabile Sloveno, Via Petronio, 4 [1]
  • Teatro Miela
  • Teatro Silvio Pellico, Via Ananian, per commedie in dialetto triestino organizzate da l'Armonia.
  • Sala Tripcovich, teatro (provvisorio) realizzato dal Barone R. de Banfield, utilizzando una vecchia stazione di autolinee.
- Già nel 1881 un rapporto sull'agibilità dei Teatri a Trieste elenca nell'ordine:
Orologio del municipio con Mikeze e Jakeze
  • Teatro Filodrammatico
  • Teatro Armonia
  • Anfiteatro Fenice
  • Politeama Rossetti
  • Teatro Comunale
  • Sala del ridotto (comunale)
  • Sala Ara
  • Casinò Schiller
  • Società Minerva
  • Monte Verde
  • Sala Apollo
  • Sala Orfeo
Statua di Umberto Saba

Cittadini illustri

La scultura di Marcello Mascherini, in Piazza Oberdan
  • in campo letterario: Umberto Saba, Italo Svevo, Virgilio Giotti, P.A.Quarantotti Gambini, G. Voghera, Claudio Magris, Fulvio Tomizza, Susanna Tamaro,Carolus Cergoly
  • in campo musicale: M.o Victor de Sabata e M.o Antonino Votto (direttori d'orchestra);Cesare Barison e Franco Gulli (violinisti); Fedora Barbieri (mezzosoprano); Piero Cappuccilli (baritono), Carlo Cossutta (tenore); Giulio Viozzi (compositore); Lelio Luttazzi (cantautore), Teddy Reno (cantante)Guido Cergoli(direttore d'orchestra e compositore)
  • in campo teatrale:Pietro Garinei (compositore musicall); Giorgio Strehler (regista) Elsa Merlini ed Ave Ninchi (attrici); Tullio Kezich (critico cinem.)
  • in campo artistico: Marcello Dudovich, Piero Marussig, Luigi Spacal, Marcello Mascherini (pittori e/o scultori) e Leo Castelli (critico d'arte, gallerista)
  • in campo sportivo: Nereo Rocco, Ferruccio Valcareggi e Cesare Maldini (calcio); Emilio Comici (alpinismo); Tiberio Mitri, Duilio Loi e Nino Benvenuti (pugilato); Vasco Vascotto (velista); Irene Camber e Margherita Grambassi (scherma); Tania Romano (15 titoli mondiali in pattinaggio artistico)

Gallerie d'arte

Il Municipio in Piazza Unità
  • Galleria comunale di Palazzo Costanzi, dietro al Municipio
  • Galleria comunale di Piazza Unità d'Italia al pianoterra del Municipio
  • Galleria d'arte di Palazzo Gopcevich
  • Galleria Rettori Tribbio, in Piazza Vecchia, zona detta "ghetto", per la quantità di negozi d'antiquariato o rigattieri, di origine ebrea
  • Galleria Torbandena, via Tor Bandena, 1
  • Galleria Cartesius, via Carducci, 10
  • Galleria Lipanjepuntin, via Diaz, 4

Pasticcerie e Gelaterie

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L'Acquario di Trieste
  • La Bomboniera, via XXX ottobre, 3 (specialità: torta "Rigojanci" e "Sacher")
  • Pasticceria Pirona, largo Barriera Vecchia, 12 (specialità pasticcini triestini)
  • La Perla, via Santa Caterina, 7 (pasticcini alla crema, krapfen ed altro)
  • Pasticceria Saint'Honorè, ad Opicina (praline, torte a vari cioccolati)
  • Gelateria Arnoldo, a Barcola e ad Opicina
  • Gelateria Zampolli, via Ghega, 10 e piazza Cavana
  • Gelateria Viti, viale R. Gessi, 18
  • L'Oasi del Gelato, via Eremo, 259, al Cacciatore, prima di Villa Revoltella
  • Gelateria Pipolo, viale Miramare, 127

Specialità

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Torre di Castelletto
Il molo Audace
  • il caffè, che si prende in piedi, nelle varie Torrefazioni della città. Da decenni le signore si recano, da sole (anche non accompagnate dai mariti) a prendere il caffè, sia in tazzina, sia appena macinato di varie miscele e qualità: retaggio del grande emporio portuale di Trieste, per l'appunto, nell'importazione di caffè da vari Paesi del mondo;
  • la birra, alla spina, anche di produzione locale, che si prende in varie Birrerie o Buffet, accompagnando cibi di origine tedesca, boema o ungherese, quali:
  • crauti con salsicce di "cragno", wurstel, prosciutto caldo di giornata, porzina, kaiserfleisch, lingua ecc. di maiale, con senape e/o kren (rafano) grattuggiato fresco sopra il tutto;
  • i dolci locali: krapfen, strudel (di mele e di ricotta con uvetta sultanina),la torta Sacher (di ricetta viennese),la torta ungherese Rigojanci (tipo granatina di panna e cioccolato), la ghibaniza (torta slovena con mele, ricotta e semi di papavero), la pinza che, assieme alla putiza e al presnitz e per i bambini le titole,allietano le tavole pasquali; a carnevale non devono mancare le fritole ed i crostoli.
  • il vino "Terrano" prodotto nel Carso, di colore rosso rubino scuro, con riflessi violacei, dal gusto corposo, vigoroso, un po' aspro, che ben si accompagna coi salumi o le carni rosse e selvaggina;
  • l'olio extra vergine di oliva prodotto con olive di tipo "bianchera", premiato nel 2009 (poca e limitata produzione).
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La Banda Arcobaleno durante la sfilata de "Il Palio dei Rioni"

Complessi Bandistici e Corali

  • Civica Orchestra di Fiati Giuseppe Verdi - Città Trieste, nata nel 1919
  • Associazione Musicale Folcloristica Triestina Vecia Trieste
  • Coro "Antonio Illersberg" (di soli uomini) diretto dal maestro Tullio Riccobon.
  • Coro "I piccoli cantori della città di Trieste", coro di voci bianche da più di 30 anni.
  • Banda Musicale Arcobaleno
  • Banda Refolo, costituitasi nel 1975
  • Banda Berimbau (Rio a modo mio)- Gruppo di percussioni brasiliani

Stabilimenti balneari

La baia di Grignano, approdo natanti, e in fondo gli stabilimenti balneari
  • Bagno Ausonia in Riva Traiana;
  • Miramare Castello (Da "Sticco") in Viale Miramare, prima del Parco del Castello;
  • Circolo Marina Mercantile N. Sauro, in V.le Miramare, 40 (Circolo per Soci);
  • A Grignano 1° e 2°; nel 2° si può scendere (parcheggiando sulla Strada Costriera nei pressi dell'Hotel Riviera) con l'ascensore che arriva direttamente allo stabilimento;
  • Ai Topolini sul lungomare di Barcola: 8 stabilimenti pubblici, liberi non a pagamento, con spogliatoi; oltre al resto di lungomare con scogliera ed accesso facilitato da scalette in ferro e docce fino al "Bagno Militare" nei pressi dell'ingresso al Parco di Miramare;
  • Bagno Comunale (alla Lanterna, conosciuto dai triestini come "Pedocin"): unico stabilimento balneare in Europa ancora con la suddivisione netta tra uomini e donne!

Proverbi

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Faro di Trieste
Il porto
Canale Grande
Banchina notturna

Siccome la saggezza di un popolo o di un piccolo gruppo etnico, come quello triestino, si misura anche osservando i suoi proverbi, ecco qui di seguito alcuni (con la relativa traduzione in italiano) che si sentono circolare sempre meno, anche se valgono sempre:

  • Ciacole no fa fritole - Le chiacchiere non fanno frittelle (e chi solo parla non conclude nulla)
  • Se senti più tre che ziga, che zento che sta ziti - Si sentono più 3 persone gridare che 100 che se ne stanno zitti
  • Le fritole xè come le done: se no le xè tonde e un poco grasote, no le xè bone - Le frittelle son come le donne: se non sono tonde ed un po' formose, non son buone
  • El saludar xè gentileza, el risponder xè dover - Salutare è gentilezza, rispondere è dovere
  • Chi ghe dà pan al rico, el diavolo ghe ridi - Chi dà il pane al ricco fa ridere il diavolo
  • Chi rompi vecio, paga novo - Chi rompe una cosa vecchia la paga per nuova
  • Se te carezi el muss, el te dà una piada - Se accarezzi un asino ricevi un calcio
  • Tuti sa navigar col bon tempo - Tutti sanno navigare quando il tempo è bello (intendendo che è facile vivere nell'agiatezza)
  • I dotori giovini ingrassa i cimiteri - I giovani medici riempiono i cimiteri
  • Meio negarse in mar grande - Meglio annegarsi nel mare grande (intendendo per mare anche una grande azienda)
  • Val più una bona testa che zento brazi - Conta più una testa di cento braccia
  • El bel xè far e taser - Bello è fare e tacere
  • Dò capitani ... e la nave finisi sui scoi - Due capitani fanno finire la nave sugli scogli (intendendo che quando due persone comandano le cose finiscono male)
  • No se pol dormir e far la guardia - Non si può dormire e fare la guardia
  • Amor xè amor, no xè brodo de fasoi - L'amore è amore, non minestra di fagioli
  • Ognidun che scovi davanti la sua porta - Ognuno spazzi davanti la porta di casa sua (Fatti i fatti tuoi!)
  • Maledeta la furia, diseva la cagoia - Maledetta la fretta, diceva la lumaca
  • Carne cota no torna in becaria - La carne cotta non ritorna in macelleria (Cosa fatta capo ha)

Ma quello che più di tutti identifica il carattere dei triestini, che non è facile tradurre, è:

<< Viva là .. e po' bon! >>

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