GUIDA  San Donato di Ninea

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'''San Donato di Ninea''' è situato nella [[Calabria]] nella [[Provincia di Cosenza]]. Il 7 agosto si festeggia il Patrono, San Donato. Tra gli edifici religiosi: Chiesa della SS. Trinità (o Chiesa del Casale); [[/Chiesa della SS. Assunta]]; Chiesa della Motta.
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'''San Donato di Ninea''' è situato nella [[Calabria]] nella [[Provincia di Cosenza]]. Il 7 agosto si festeggia il Patrono, San Donato. Tra gli edifici religiosi: Chiesa della SS. Trinità (o Chiesa del Casale); [[/Chiesa della SS. Assunta]] (detta Chiesa della Motta).
  
 
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*[[/Ristorante Colle dei Sogni]], Contrada Vallo Marino
 
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*[[/Ristorante Pizzeria  Malieni Luigi]], Contrada Cutura  - telefono: 0981-63.585
 
*[[/Ristorante Pizzeria  Malieni Luigi]], Contrada Cutura  - telefono: 0981-63.585
*[[/Ristorante Rifugio Piano di Lanzo]]
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==Un po' di Storia San Donatese==
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===Origini===
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Non vi sono molte notizie sulle origini di San Donato di Ninea, probabilmente fu fondato in epoca molto antica - intorno al '''1300/1500''' a.C. - dagli Enotri, come confermato anche da Ecateo da Mileto nella sua "Descrizione della Terra".
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Denominato Ninea, presumibilmente in onore di Ninevo, capo dei colonizzatori enotri che si stabilirono in questi luoghi, attratti dalla ricchezza mineraria del sottosuolo, assunse l'attuale nome dopo l'anno '''1000 d.C.'''. Ninea sorse molto più a valle rispetto all'ubicazione attuale, ma durante le invasioni Saracene, gli abitanti cercarono una nuova sede per il Paese più facile da difendere. Lo trovarono nel luogo la "Terra": una altura che permetteva un facile avvistamento di eventuali nemici, per di più protetta alle spalle dai monti.
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Questa zona venne chiamata "Motta" che significa rupe staccata da un monte: deriva da smotta, che vuol dire terreno franoso. Generalmente su questi luoghi di difficile accesso venivano erette torri di osservazione e costruiti castelli fortificati; da qui una nuova accezione della parola "Motta": altura fortificata.
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San Donato non fece eccezione a questo uso: è presente ancora, in ottime condizioni, una parte del castello (adibito ad abitazione privata), sono visibili i resti delle mura di recinzione e di una torre di osservazione (non in ottimo stato di conservazione). Col passare del tempo la "Terra" si estese verso il "Casale" e, con l'attenuarsi del pericolo di invasioni, leggermente più sotto nelle zone del "Giardino" e di "San Cristofaro".
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===Eventi Storici===
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*In '''epoca medievale''' San Donato fu infeudato da più Casati: da Filippo Bretòn, da Gerardo d'Arena, nel '''1310''' da Filippo Tardo da Pistoia. In seguito entrò a far parte del vasto Stato del principe di Bisignano, Francesco Sanseverino, che ne seguì la sorte per lungo tempo.
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*Nel '''1582''' passò al napoletano Duca Ametrano.
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*A causa di problemi dinastici San Donato passa per successione femminile ai Cavalcanti che vi hanno giurisdizione feudale '''dal 1732 al 1764'''.
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*Per gli stessi motivi il feudo passò ai Sembiase i quali nel '''1780''' lo alienano ai Campolongo che ne hanno giurisdizione fino all'avvento delle leggi eversive di Giuseppe Napoleone ('''1806''').
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*La zona di San Cristofaro un tempo pianeggiante, in seguito ad abbondanti piogge e all'erosione del terreno provocata anche dal torrente che vi scorre, presenta un burrone, Vallone di San Donato, che si estende per tutto il territorio. L'alluvione del '''1840''' ingigantì il problema, tanto da indurre quasi tutti gli abitanti ad abbandonare il paese: si creò una grossa voragine che risucchiò anche alcune case (come testimoniano i resti dei muri di alcune case che precipitarono nel burrone).
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==Evoluzione demografica==
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La lenta ed esonerabile agonia di un paese che dopo aver sfiorato i '''5.000 abitanti''' si trova ora, solamente a
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==Cosa vedere==
 
==Cosa vedere==
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==L'Economia==
 
==L'Economia==
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San Donato per la sua posizione in zona montuosa, lontana da vie di grande comunicazione, ha avuto sempre una economia chiusa, locale, preminentemente agricola. Secondo i rilevamenti catastali la sua superficie agraria forestale era di 6750 ettari, di cui 1164 seminativi, 1046 pascoli e 3946 bosci. Ma da più recenti accertamenti (censimento agricolo 1970) risulta che la superficie seminativa si è ridota ad appena 544 ettari, che man mano vanno riducendosi sempre per il più elevato spopolamento.
 
San Donato per la sua posizione in zona montuosa, lontana da vie di grande comunicazione, ha avuto sempre una economia chiusa, locale, preminentemente agricola. Secondo i rilevamenti catastali la sua superficie agraria forestale era di 6750 ettari, di cui 1164 seminativi, 1046 pascoli e 3946 bosci. Ma da più recenti accertamenti (censimento agricolo 1970) risulta che la superficie seminativa si è ridota ad appena 544 ettari, che man mano vanno riducendosi sempre per il più elevato spopolamento.
  
Prodotti principali: la '''[[/Castagna|castagna]]''' (di qualità pregiata) che si esporta in buona quantità, olio, vino e cereali.
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Prodotti principali: la [[/Castagna|castagna]] (di qualità pregiata) che si esporta in buona quantità, olio, vino e cereali.
  
I boschi sono in gran parte di proprietà del comune e lo sfruttamento di essi serve a rinsanguare di volta in volta il bilancio comunale. Buono ancora l'allevamento del bestiame (ovino, suino, caprino). L'artigianato va scomparendo (solo rimane oggi '''[[/Bisignani Settimio]]'''), il commercio langue, l'industria è assente.{{Clear}}
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I boschi sono in gran parte di proprietà del comune e lo sfruttamento di essi serve a rinsanguare di volta in volta il bilancio comunale. Buono ancora l'allevamento del bestiame (ovino, suino, caprino). L'artigianato va scomparendo (solo rimane oggi [[Bisignani Settimio]]), il commercio langue, l'industria è assente.
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==Evoluzione demografica==
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==Supermercati==
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Assenti nel paese i supermercati, li troviamo nei paesi vicini [[San Sosti]], [[Roggiano Gravina|Roggiano]], [[Castrovillari]] o [[Cosenza]]. Vi sono però molti negozi alimentari, cantine, bar, panificio, etc.
  
 
==Le risorse naturalistiche==  
 
==Le risorse naturalistiche==  
*'''Cozzo del Pellegrino'''
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*[[/Cozzo del Pellegrino]]
*'''[[/Monte La Mula]]''' (mt 1935)
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*[[/Monte La Mula]] (mt 1935)
*'''[[/Piano di Lanzo]]'''
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*[[/Piano di Lanzo]]
*'''[[/Bosco della Cava]]'''
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*Fiumi [[/Occido]] e [[/Grondo]]'''
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*Fiumi [[/Occido]] e [[/Grondo]]  
*Sorgenti: '''[[/Tufi]], [[/Fausello]], [[/Acqua Frido]], [[/Acqua dell'Angano]]'''
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*Sorgenti: [[/Tufi]], [[/Fausello]], [[/Acqua Frido]], [[/Acqua dell'Angano]]
*Punti panoramici: '''[[/Piazzale Motta]]''', '''[[/Piazza Sellata]]'''
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*Punti panoramici: [[/Piazzale Motta]], [[/Piazza Sellata]]
*Resti di antiche miniere in località '''[[/Bocca della Cava]]'''
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*Resti di antiche miniere in località [[/Bocca della Cava]], dove si estraeva l’oro
*La '''[[/Grotta di San Vito]]''', interessante patrimonio artistico, storico, religioso e speleologico
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*La [[/Grotta di San Vito]], interessante patrimonio artistico, storico, religioso e speleologico
  
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[[Immagine:stemma.JPG|thumb|right|Stemma Sandonatese]]
 
==Biblioteche==
 
==Biblioteche==
 
*Biblioteca Comunale, [[/Piazza Mercato]]
 
*Biblioteca Comunale, [[/Piazza Mercato]]
  
 
==Complessi Bandistici==
 
==Complessi Bandistici==
 
 
*[[/Banda Musicale Sandonatese]]
 
*[[/Banda Musicale Sandonatese]]
  
 
==Informazioni Utili==
 
==Informazioni Utili==
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==Bibliografia==
 
==Bibliografia==
 
*''San Donato di Ninea'', R. Bisignani, in "Apollinea", anno I n. 6, novembre-dicembre 1997, pp. 15-17.
 
*''San Donato di Ninea'', R. Bisignani, in "Apollinea", anno I n. 6, novembre-dicembre 1997, pp. 15-17.
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*''[[/San Donato di Ninea. Segni di un cammino]]'', Francesco Cozzitorto. Editore: Vintar (2007)
  
==Stemma di San Donato di Ninea==
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==Video==
[[Immagine:stemma.JPG|thumb|left|<center>Stemma Sandonatese</center>]]
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Video sulla Festa della Castagna (novembre 2007)
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[[Categoria:Comuni Provincia di Cosenza]] [[Categoria:Comuni Calabria]] [[Categoria:Comuni Italia]]
 
[[Categoria:Comuni Provincia di Cosenza]] [[Categoria:Comuni Calabria]] [[Categoria:Comuni Italia]]

Versione attuale delle 15:41, 15 nov 2011

Pagine Utili sul Comune
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San Donato: il Panorama

San Donato di Ninea è situato nella Calabria nella Provincia di Cosenza. Il 7 agosto si festeggia il Patrono, San Donato. Tra gli edifici religiosi: Chiesa della SS. Trinità (o Chiesa del Casale); Chiesa della SS. Assunta (detta Chiesa della Motta).

Confina con i comuni di: Orsomarso, San Sosti, Verbicaro, Altomonte, Acquaformosa, Grisolia e Lungro. E' a circa settantacinque chilometri da Cosenza.

Indice

Dove Mangiare

Cosa vedere

L'Economia

Il Paese Innevato

San Donato per la sua posizione in zona montuosa, lontana da vie di grande comunicazione, ha avuto sempre una economia chiusa, locale, preminentemente agricola. Secondo i rilevamenti catastali la sua superficie agraria forestale era di 6750 ettari, di cui 1164 seminativi, 1046 pascoli e 3946 bosci. Ma da più recenti accertamenti (censimento agricolo 1970) risulta che la superficie seminativa si è ridota ad appena 544 ettari, che man mano vanno riducendosi sempre per il più elevato spopolamento.

Prodotti principali: la castagna (di qualità pregiata) che si esporta in buona quantità, olio, vino e cereali.

I boschi sono in gran parte di proprietà del comune e lo sfruttamento di essi serve a rinsanguare di volta in volta il bilancio comunale. Buono ancora l'allevamento del bestiame (ovino, suino, caprino). L'artigianato va scomparendo (solo rimane oggi Bisignani Settimio), il commercio langue, l'industria è assente.

Evoluzione demografica

Il paese sta subendo una lenta ed inesorabile agonia. Dopo aver sfiorato i 5.000 abitanti si trova ora, a meno di 1.600 abitanti! Vedi: Statistiche Popolazione

Supermercati

Assenti nel paese i supermercati, li troviamo nei paesi vicini San Sosti, Roggiano, Castrovillari o Cosenza. Vi sono però molti negozi alimentari, cantine, bar, panificio, etc.

Le risorse naturalistiche

Stemma Sandonatese

Biblioteche

Complessi Bandistici

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare Icona storia t.gif Storia Icona church t.gif Edifici Religiosi Icona scuola t.gif Scuole

Bibliografia

Video

Video sulla Festa della Castagna (novembre 2007)