GUIDA  Provincia di Napoli

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Il capoluogo è '''[[Napoli]]''', mentre gli altri comuni della provincia sono: [[Acerra]], [[Afragola]], [[Agerola]], [[Anacapri]], [[Arzano]], [[Bacoli]], [[Barano d'Ischia]], [[Boscoreale]], [[Boscotrecase]], [[Brusciano]], [[Caivano]], [[Calvizzano]], [[Camposano]], [[Capri]], [[Carbonara di Nola]], [[Cardito]], [[Casalnuovo di Napoli]], [[Casamarciano]], [[Casamicciola Terme]], [[Casandrino]], [[Casavatore]], [[Casola di Napoli]], [[Casoria]], [[Castellammare di Stabia]], [[Castello di Cisterna]], [[Cercola]], [[Cicciano]], [[Cimitile]], [[Comiziano]], [[Crispano]], [[Ercolano]], [[Forio]], [[Frattamaggiore]], [[Frattaminore]], [[Giugliano in Campania]], [[Gragnano]], [[Grumo Nevano]], [[Ischia]], [[Lacco Ameno]], [[Lettere]], [[Liveri]], [[Marano di Napoli]], [[Mariglianella]], [[Marigliano]], [[Massa di Somma]], [[Massa Lubrense]], [[Melito di Napoli]], [[Meta]], [[Monte di Procida]], [[Mugnano di Napoli]], [[Nola]], [[Ottaviano]], [[Palma Campania]], [[Piano di Sorrento]], [[Pimonte]], [[Poggiomarino]], [[Pollena Trocchia]], [[Pomigliano d'Arco]], [[Pompei]], [[Portici]], [[Pozzuoli]], [[Procida]], [[Qualiano]], [[Quarto]], [[Roccarainola]], [[San Gennaro Vesuviano]], [[San Giorgio a Cremano]], [[San Giuseppe Vesuviano]], [[San Paolo Bel Sito]], [[San Sebastiano al Vesuvio]], [[San Vitaliano]], [[Santa Maria la Carità]], [[Sant'Agnello]], [[Sant'Anastasia]], [[Sant'Antimo]], [[Sant'Antonio Abate]], [[Saviano]], [[Scisciano]], [[Serrara Fontana]], [[Somma Vesuviana]], [[Sorrento]], [[Striano]], [[Terzigno]], [[Torre Annunziata]], [[Torre del Greco]], [[Trecase]], [[Tufino]], [[Vico Equense]], [[Villaricca]], [[Visciano]] e [[Volla]].
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Un'area in gran parte di origine vulcanica - incluse le isole di [[Ischia]], [[Procida|Procida e Vivara]] - come testimoniano, oltre al Vesuvio (attivo ma in stato di quiescenza), le diverse attività termominerali (vedi le terme di Ischia, [[Bacoli|Baia]] e [[Castellammare di Stabia|Castellammare]]) e fenomeni di vulcanismo secondario (su tutti la solfatara di [[Pozzuoli]]).
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Le tracce storiche più significative di queste zone ripropongono luoghi che vanno '''dalla Napoli greco-romana al periodo borbonico''', con sparuti esempi di epoche preistoriche, tra i quali i due più importanti sono: il sito di Longola, a [[Poggiomarino]], raro esempio di insediamento periflufiale (che copre un periodo che va dalla media età del Bronzo agli inizi del VI secolo a.C.), ubicato nei pressi del fiume Sarno e per questo ribattezzato la "Venezia della preistoria"; il villaggio preistorico di [[Nola]] che ha restituito reperti, oggi conservati nel locale museo archeologico, databili intorno al 1.800 a.C.
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Il periodo greco trova testimonianze significative nell'area dei Campi Flegrei, in particolare nel Parco archeologico di [[Pozzuoli|Cuma]], dove è stato individuato il leggendario Antro della Sibilla. Per quello romano c'è solo l'imbarazzo della scelta dal tempio di Venere nel parco archeologico di Baia alle ville dell'antica ''Stabiae'', a Castellammare; tuttavia il simbolo incontrastato della presenza romana a Napoli e in Campania è l'[[Pompei/Scavi_archeologici|area archeologica]] di [[Pompei]], fulcro di un'area che comprende i resti delle vicine [[Ercolano]], [[Boscoreale]], [[Torre Annunziata]], e che è tra i luoghi più visitati d'Italia.
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==Siti Archeologici==
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I principali siti archeologici della provincia sono: [[Pompei/Scavi_archeologici|Scavi di Pompei]], Scavi di Ercolano, Scavi di Oplonti. Da ricordare anche il Museo Archeologico dei Campi Flegrei.
  
 
==Bibliografia==
 
==Bibliografia==
 
*''Il Vesuvio. Una storia di fuoco'', Vittorio Paliotti, Ed. Marotta e Cafiero (2007)
 
*''Il Vesuvio. Una storia di fuoco'', Vittorio Paliotti, Ed. Marotta e Cafiero (2007)
 
*''Vesuvio 1944. L'ultima eruzione'', A. Pesce - G. Rolandi (2000)
 
*''Vesuvio 1944. L'ultima eruzione'', A. Pesce - G. Rolandi (2000)
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*''Repertorio-Dizionario dei Comuni della Provincia di Napoli. Storia, società, cultura. I volume'', a cura di Guido D'Agostino Ed. Paparo (2007)
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*''Repertorio-Dizionario dei Comuni della Provincia di Napoli. Storia, società, cultura. II volume'', a cura di Guido D'Agostino Ed. Paparo (2007)
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*''Terra e mare. La provincia di Napoli'', Marina Sarto, Ed. Massa (1999)
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*''Cronache metropolitane. Viaggio nella provincia di Napoli dal 1995 al 2003'', Piero A. Toma, Graus Editore (2004) 
  
 
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Versione attuale delle 12:30, 14 gen 2010

Pagine Utili sulla Provincia
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Giunta e Consiglio
La Provincia di Napoli è parte della Regione Campania e comprende 92 comuni. Confina con le province di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno.

Il capoluogo è Napoli, qui gli altri comuni della provincia.

Indice

Ritratto della Provincia

Con oltre tre milioni di abitanti distribuiti su 1.171 kmq, raccogliendo in sostanza il 60% della popolazione della Campania, è la provincia d'Italia con la più alta densità abitativa. Disegnata tra l'Appennino campano e il golfo di Napoli, ingloba una parte della pianura campana e affaccia sul mar Tirreno con 195 km di costa, compresi tra Monte di Procida, nell'area flegrea, e Punta Campanella, nella penisola sorrentina. Un'area in gran parte di origine vulcanica - incluse le isole di Ischia, Procida e Vivara - come testimoniano, oltre al Vesuvio (attivo ma in stato di quiescenza), le diverse attività termominerali (vedi le terme di Ischia, Baia e Castellammare) e fenomeni di vulcanismo secondario (su tutti la solfatara di Pozzuoli).

Le tracce storiche più significative di queste zone ripropongono luoghi che vanno dalla Napoli greco-romana al periodo borbonico, con sparuti esempi di epoche preistoriche, tra i quali i due più importanti sono: il sito di Longola, a Poggiomarino, raro esempio di insediamento periflufiale (che copre un periodo che va dalla media età del Bronzo agli inizi del VI secolo a.C.), ubicato nei pressi del fiume Sarno e per questo ribattezzato la "Venezia della preistoria"; il villaggio preistorico di Nola che ha restituito reperti, oggi conservati nel locale museo archeologico, databili intorno al 1.800 a.C. Il periodo greco trova testimonianze significative nell'area dei Campi Flegrei, in particolare nel Parco archeologico di Cuma, dove è stato individuato il leggendario Antro della Sibilla. Per quello romano c'è solo l'imbarazzo della scelta dal tempio di Venere nel parco archeologico di Baia alle ville dell'antica Stabiae, a Castellammare; tuttavia il simbolo incontrastato della presenza romana a Napoli e in Campania è l'area archeologica di Pompei, fulcro di un'area che comprende i resti delle vicine Ercolano, Boscoreale, Torre Annunziata, e che è tra i luoghi più visitati d'Italia.

Il vesuviano consegna anche pregevoli esempi di architettura neoclassica, con le ville settecentesche del cosiddetto Miglio d'Oro: quel tratto compreso tra San Giorgio a Cremano e Torre del Greco, dove Vanvitelli e altri grandi architetti costruirono le sontuose residenze dei nobili della corte napoletana, al seguito di Carlo III di Borbone che, folgorato dal paesaggio incontaminato di villa d'Elboeuf, aveva deciso di farsi erigere qui la sua dimora ufficiale, la magnifica Reggia di Portici.

Una terra che vive soprattutto di turismo legato oltre che alle risorse storico-culturali, agli splendidi scorci della costa tirrenica: dal proverbiale fascino dell'isola di Capri ai luoghi ameni della penisola sorrentina - da Vico Equense a Massa Lubrense. Senza dimenticare la cornice brulla del Vesuvio e quella mediterranea dei monti Lattari

Infrastrutture del Territorio

Siti Archeologici

I principali siti archeologici della provincia sono: Scavi di Pompei, Scavi di Ercolano, Scavi di Oplonti. Da ricordare anche il Museo Archeologico dei Campi Flegrei.

Bibliografia

  • Il Vesuvio. Una storia di fuoco, Vittorio Paliotti, Ed. Marotta e Cafiero (2007)
  • Vesuvio 1944. L'ultima eruzione, A. Pesce - G. Rolandi (2000)
  • Repertorio-Dizionario dei Comuni della Provincia di Napoli. Storia, società, cultura. I volume, a cura di Guido D'Agostino Ed. Paparo (2007)
  • Repertorio-Dizionario dei Comuni della Provincia di Napoli. Storia, società, cultura. II volume, a cura di Guido D'Agostino Ed. Paparo (2007)
  • Terra e mare. La provincia di Napoli, Marina Sarto, Ed. Massa (1999)
  • Cronache metropolitane. Viaggio nella provincia di Napoli dal 1995 al 2003, Piero A. Toma, Graus Editore (2004)