GUIDA  Torino/Personalità Illustri/Santi e Beati

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==Personalità Illustri di Torino/Santi e Beati, Venerabili e Servi di Dio==
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==Personalità Illustri di Torino/Santi e Beati==
 
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: - '''Sebastiano Valfré'''  
 
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:Nacque a [[Verduno]] il 9 marzo 1629 e morì a '''Torino''' il 30 gennaio 1710. Di umile famiglia, a sedici anni si recò a '''Torino''' per gli studi filosofici, laureandosi in teologia nell’anno 1650. Fu un precursore dei tempi moderni riguardo la tolleranza e la comprensione del mondo spirituale ebraico, la tradizione biblica e del dramma dei migranti Valdesi. Ordinato sacerdote della '''Congregazione dell’Oratorio''' iniziò un’opera di mediazione ed integrazione fra l’aristocrazia piemontese e la popolazione, sia cittadina sia rurale che viveva una grande povertà, mentre la ricchezza era accentrata nelle mani pochi nobili. Divenne il padre dei bisognosi e i possidenti facevano a gara nell’affidargli cifre cospicue per i suoi scopi. Altro aspetto della sua carità fu quella della visita agli ammalati, svolta con la collaborazione di un gruppo di giovani, specialmente durante l’ '''Assedio di Torino dell’anno 1706''' da parte dei Francesi (fra i feriti aiutati vi fu anche l’eroico '''Pietro Micca''' - Vds. ''Personalità Illustri'' in [[Torino/Personalità Illustri/Campo Militare]] - di cui fu il confessore). Altri campi in cui si dedicò, furono le carceri, gli ospizi, l’assistenza economica a vedove e orfani, l’aiuto ai Valdesi colpiti dagli editti restrittivi. Per la sua attività di assistenza spirituale alle truppe savoiarde durante la guerra contro i francesi è stato nominato patrono dei cappellani militari. Fu beatificato il 15 luglio 1834 da '''Papa Gregorio XVI''' e le sue spoglie mortali riposano nella '''Cappella''' che gli è dedicata nella [[Torino/Edifici Religiosi/Chiesa di San Filippo Neri]].
 
:Nacque a [[Verduno]] il 9 marzo 1629 e morì a '''Torino''' il 30 gennaio 1710. Di umile famiglia, a sedici anni si recò a '''Torino''' per gli studi filosofici, laureandosi in teologia nell’anno 1650. Fu un precursore dei tempi moderni riguardo la tolleranza e la comprensione del mondo spirituale ebraico, la tradizione biblica e del dramma dei migranti Valdesi. Ordinato sacerdote della '''Congregazione dell’Oratorio''' iniziò un’opera di mediazione ed integrazione fra l’aristocrazia piemontese e la popolazione, sia cittadina sia rurale che viveva una grande povertà, mentre la ricchezza era accentrata nelle mani pochi nobili. Divenne il padre dei bisognosi e i possidenti facevano a gara nell’affidargli cifre cospicue per i suoi scopi. Altro aspetto della sua carità fu quella della visita agli ammalati, svolta con la collaborazione di un gruppo di giovani, specialmente durante l’ '''Assedio di Torino dell’anno 1706''' da parte dei Francesi (fra i feriti aiutati vi fu anche l’eroico '''Pietro Micca''' - Vds. ''Personalità Illustri'' in [[Torino/Personalità Illustri/Campo Militare]] - di cui fu il confessore). Altri campi in cui si dedicò, furono le carceri, gli ospizi, l’assistenza economica a vedove e orfani, l’aiuto ai Valdesi colpiti dagli editti restrittivi. Per la sua attività di assistenza spirituale alle truppe savoiarde durante la guerra contro i francesi è stato nominato patrono dei cappellani militari. Fu beatificato il 15 luglio 1834 da '''Papa Gregorio XVI''' e le sue spoglie mortali riposano nella '''Cappella''' che gli è dedicata nella [[Torino/Edifici Religiosi/Chiesa di San Filippo Neri]].
 
*'''Venerabili''' :
 
 
: - '''Don Adolfo Barberis'''
 
:Nacque a '''Torino''' il 1° giugno 1884 ed ivi morì il 24 settembre 1967. Preparatosi al sacerdozio nei seminari di [[Giaveno]] , [[Chieri]] ,e Torino, venne ordinato sacerdote nell’anno 1907 dal '''Cardinale Agostino Richelmy''' di cui divenne segretario e braccio destro. Esperto in arte sacra, pittore, editore e giornalista, si interessò dei pellegrinaggi giovanili diocesani a '''Lourdes''' (soprattutto degli studenti per cui fondò un pensionato universitario); fu iniziatore della Scuola di archeologia e arte sacra nei Seminari; si occupò di assistenza ai profughi e del clero militarizzato durante il '''Primo Conflitto Mondiale'''; fondò il '''Collegio universitario Augustinianum'''; diresse il settimanale cattolico "La Buona Settimana". Nell’anno 1921 fondò l’ [[Torino/Edifici Religiosi/Istituto Suore del Famulato Cristiano]] per formare cristianamente e qualificare professionalmente le domestiche (le raccolse in associazione a tutela dei loro interessi professionali; aprì in tappe successive una sede stabile per offrire loro un centro di appoggio, di formazione e di sicurezza). Durante la sua missione pastorale oltre a dedicarsi senza risparmio ad edificare la congregazione,si impegnò anche in un intenso ministero di predicazione al clero, ai religiosi e a tutto il popolo di Dio in tutte le regioni italiane. Direttore spirituale molto apprezzato fu anche tra gli studiosi più accreditati della Sacra [[Torino/Duomo di San Giovanni Battista/Sindone]] e suo devoto difensore nelle continue discussioni sulla sua autenticità.
 
:''Curiosità'':
 
: - Le sue spoglie riposano nella Cappella, dell’Istituto da lui fondato.
 
 
: - '''Giulia Colbert'''
 
:Nacque a '''Maulévrier''' ('''Francia''') il 26 giugno 1786 e morì a '''Torino''' nel gennaio 1864. Figlia del '''Ministro delle Finanze del Re Sole''' ed ultima erede di una delle dinastie più ricche d’Europa. Negli anni dell'adolescenza fu inserita nelle damigelle d'onore di '''Giuseppina Beauharnais''', prima moglie di '''Napoleone Bonaparte''' e durante il periodo della '''Rivoluzione Francese''' vide gli orrori che ne conseguirono perdendo molti parenti fra i quali sua madre e una sorella che furono condannate a morte e vennero ghigliottinate. Nel primo decennio del XIX secolo, frequentando i salotti aristocratici e la '''Corte Imperiale''', conobbe '''Carlo Tancredi Falletti di Barolo''' (nacque a '''Torino''' il 26 ottobre 1782 e morì a [[Chiari]] , [[Brescia]] , il 4 settembre 1838) e nell’anno 1807 scoprendo varie affinità (cultura vasta e profonda, sensibilità e disponibilità sociale, fede religiosa radicata e operosa) si unirono in matrimonio. Lei si dimostrava vulcanica, impulsiva ed ostinata, mentre lui era riflessivo, ponderato e calmo. Trasferitisi in '''Torino''' si stabilirono nel loro [[Torino/Palazzo Falletti di Barolo]] in '''Via delle Orfane'''. In questa città si prodigarono in numerose opere di carità e nell’anno 1834 fondarono la '''Congregazione delle Suore di Sant’Anna''' . A seguito dell’epidemia di colera che colpì la città si prodigò nell’assistenza dei malati e per l’eroico servizio reso ricevette dal Governo la Medaglia d’Oro. Dopo la morte del marito si prodigò per la promozione della donna e per la difesa della fede cattolica nella '''Torino risorgimentale''' ; fondò il '''Monastero di clausura delle Maddalene'''; l' [[Torino/Ritratto della Città/Ex Ospedaletto di Santa Filomena]] per le bambine disabili; ospitò nel suo palazzo le Famiglie di operaie e si dedicò in modo particolare al problema delle carceri attuando la prima vera riforma carceraria, basata sull’idea della rieducazione e redenzione della persona. Le Congregazioni Religiose da loro fondate, avendo colto il valore esemplare della loro "santità di coppia", avviarono per entrambi il processo di canonizzazione e '''Papa Francesco''' , nell’anno 2015, ha dichiarato '''Venerabile''' la '''Marchesa Giulia''', mentre per il marito '''Carlo Tancredi Falletti di Barolo'''  è ancora in corso il processo.
 
 
*'''Servi di Dio''':
 
: - '''Carlo Tancredi Falletti di Barolo'''
 
:Nacque a '''Torino''' il 26 ottobre 1782 e morì a [[Chiari]] , [[Brescia]] , il 4 settembre 1838. Nel primo decennio del XIX secolo, frequentando i salotti aristocratici e la '''Corte Imperiale di Francia''', conobbe '''Giulia Colbert''' (nacque a '''Maulévrier''', '''Francia''' , il 26 giugno 1786 e morì a '''Torino''' nel gennaio 1864) che sposò nell’anno 1807 scoprendo varie affinità fra loro(cultura vasta e profonda, sensibilità e disponibilità sociale, fede religiosa radicata e operosa). Trasferitisi a '''Torino''' nel [[Torino/Palazzo Falletti di Barolo]] ,in '''Via delle Orfane''', si prodigarono in numerose opere di carità e nell’anno 1834 fondarono la '''Congregazione delle Suore di Sant’Anna''' . Si dedicò particolarmente all’educazione preventiva, all’istruzione e formazione dei bambini e dei giovani ed una volta eletto Sindaco promosse grandi opere urbane per rendere la città più funzionale e più salubre: fece costruire giardini, fontane con acqua potabile, migliorando anche l’illuminazione cittadina. Di tasca propria finanziò la costruzione del [[Torino/Ritratto della Città/Cimiteri/Cimitero Monumentale]] della città e nell’anno 1827 istituì la prima '''Cassa di Risparmio''' torinese per i piccoli risparmiatori (domestiche, commercianti, artigiani,etc.). A seguito dell’epidemia di colera che colpì la città si prodigò nell’assistenza dei malati e per l’eroico servizio reso venne insignito della '''Commenda dei Santi Maurizio e Lazzaro'''. Le Congregazioni Religiose da loro fondate, avendo colto il valore esemplare della loro "santità di coppia", avviarono per entrambi il processo di canonizzazione e '''Papa Francesco''', nell’anno 2015, ha dichiarato '''Venerabile''' la '''Marchesa Giulia''' , mentre per '''Carlo Tancredi Falletti di Barolo''' è ancora in corso il processo.
 
 
 
  
 
[[Categoria:Personalità Illustri]]
 
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Versione attuale delle 06:06, 30 apr 2019

Personalità Illustri di Torino/Santi e Beati

  • Santi :
- San Cafasso Giuseppe
- Cottolengo Giuseppe Benedetto
- San Massimo
- Giovanni Melchiorre Bosco
  • Beati :
- Allamano Giuseppe :
Nacque a Castelnuovo Don Bosco , in Provincia di Asti , il 21 gennaio 1851 e morì a Torino il 16 febbraio 1926. Ordinato Sacerdote il 20 settembre 1873,per sette anni fu formatore e direttore spirituale nel Seminario Maggiore della Diocesi di Torino e successivamente,nel 1880,fu nominato Rettore della Basilica Santuario della Consolata,carica che ricoprì fino alla morte.Fra le sue azioni:intraprese la causa di canonizzazione di San Giuseppe Cafasso ;promosse associazioni per la formazione cristiana ;sostenne l'impegno dei laici in campo sociale,editoriale ed educativo ;fu ricercato per direzione spirituale,confessione e consiglio da persone di ogni ceto sociale;fondò l' Istituto dei Missionari e delle Missionarie della Consolata .Fu beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 7 ottobre 1990.
- Francesco Faà di Bruno
Beato Pier Giorgio Frassati
- Frassati Pier Giorgio
Nacque a Torino nell'anno 1901 ed ivi morì nel 1925 .Frequentatore della Facoltà Universitaria di Ingegneria la sua vita fu dedita allo studio, alla pietà,alla carità,all'apostolato e divenne subito un esempio per i giovani contemporanei.Un esempio palese delle sue virtù è l’evento di cui fu protagonista nell’anno 1921 : "presente a Roma per la celebrazione del 50° anniversario della Gioventù Cattolica, durante un corteo le Guardie Regie del Governo contrastano i giovani cattolici e lacerano il tricolore: Pier Giorgio lo continua a portare anche in quello stato". Beatificato il 20 maggio 1990 , da Papa Giovanni Paolo II , fu definito "Il giovane delle otto beatitudini".
Curiosità:
- E' stato uno dei figli di Alfredo Frassati , giornalista e politico.
- Sebastiano Valfré
Nacque a Verduno il 9 marzo 1629 e morì a Torino il 30 gennaio 1710. Di umile famiglia, a sedici anni si recò a Torino per gli studi filosofici, laureandosi in teologia nell’anno 1650. Fu un precursore dei tempi moderni riguardo la tolleranza e la comprensione del mondo spirituale ebraico, la tradizione biblica e del dramma dei migranti Valdesi. Ordinato sacerdote della Congregazione dell’Oratorio iniziò un’opera di mediazione ed integrazione fra l’aristocrazia piemontese e la popolazione, sia cittadina sia rurale che viveva una grande povertà, mentre la ricchezza era accentrata nelle mani pochi nobili. Divenne il padre dei bisognosi e i possidenti facevano a gara nell’affidargli cifre cospicue per i suoi scopi. Altro aspetto della sua carità fu quella della visita agli ammalati, svolta con la collaborazione di un gruppo di giovani, specialmente durante l’ Assedio di Torino dell’anno 1706 da parte dei Francesi (fra i feriti aiutati vi fu anche l’eroico Pietro Micca - Vds. Personalità Illustri in Campo Militare - di cui fu il confessore). Altri campi in cui si dedicò, furono le carceri, gli ospizi, l’assistenza economica a vedove e orfani, l’aiuto ai Valdesi colpiti dagli editti restrittivi. Per la sua attività di assistenza spirituale alle truppe savoiarde durante la guerra contro i francesi è stato nominato patrono dei cappellani militari. Fu beatificato il 15 luglio 1834 da Papa Gregorio XVI e le sue spoglie mortali riposano nella Cappella che gli è dedicata nella Chiesa di San Filippo Neri.