GUIDA  Torino/Personalità Illustri/Santi e Beati

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Personalità Illustri di Torino/Santi e Beati

  • Santi :
- San Cafasso Giuseppe
- Cottolengo Giuseppe Benedetto
- San Massimo
- Giovanni Melchiorre Bosco
  • Beati :
- Allamano Giuseppe :
Nacque a Castelnuovo Don Bosco , in Provincia di Asti , il 21 gennaio 1851 e morì a Torino il 16 febbraio 1926. Ordinato Sacerdote il 20 settembre 1873,per sette anni fu formatore e direttore spirituale nel Seminario Maggiore della Diocesi di Torino e successivamente,nel 1880,fu nominato Rettore della Basilica Santuario della Consolata,carica che ricoprì fino alla morte.Fra le sue azioni:intraprese la causa di canonizzazione di San Giuseppe Cafasso ;promosse associazioni per la formazione cristiana ;sostenne l'impegno dei laici in campo sociale,editoriale ed educativo ;fu ricercato per direzione spirituale,confessione e consiglio da persone di ogni ceto sociale;fondò l' Istituto dei Missionari e delle Missionarie della Consolata .Fu beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 7 ottobre 1990.
- Francesco Faà di Bruno
Beato Pier Giorgio Frassati
- Frassati Pier Giorgio
Nacque a Torino nell'anno 1901 ed ivi morì nel 1925 .Frequentatore della Facoltà Universitaria di Ingegneria la sua vita fu dedita allo studio, alla pietà,alla carità,all'apostolato e divenne subito un esempio per i giovani contemporanei.Un esempio palese delle sue virtù è l’evento di cui fu protagonista nell’anno 1921 : "presente a Roma per la celebrazione del 50° anniversario della Gioventù Cattolica, durante un corteo le Guardie Regie del Governo contrastano i giovani cattolici e lacerano il tricolore: Pier Giorgio lo continua a portare anche in quello stato". Beatificato il 20 maggio 1990 , da Papa Giovanni Paolo II , fu definito "Il giovane delle otto beatitudini".
Curiosità:
- E' stato uno dei figli di Alfredo Frassati , giornalista e politico.
- Sebastiano Valfré
Nacque a Verduno il 9 marzo 1629 e morì a Torino il 30 gennaio 1710. Di umile famiglia, a sedici anni si recò a Torino per gli studi filosofici, laureandosi in teologia nell’anno 1650. Fu un precursore dei tempi moderni riguardo la tolleranza e la comprensione del mondo spirituale ebraico, la tradizione biblica e del dramma dei migranti Valdesi. Ordinato sacerdote della Congregazione dell’Oratorio iniziò un’opera di mediazione ed integrazione fra l’aristocrazia piemontese e la popolazione, sia cittadina sia rurale che viveva una grande povertà, mentre la ricchezza era accentrata nelle mani pochi nobili. Divenne il padre dei bisognosi e i possidenti facevano a gara nell’affidargli cifre cospicue per i suoi scopi. Altro aspetto della sua carità fu quella della visita agli ammalati, svolta con la collaborazione di un gruppo di giovani, specialmente durante l’ Assedio di Torino dell’anno 1706 da parte dei Francesi (fra i feriti aiutati vi fu anche l’eroico Pietro Micca - Vds. Personalità Illustri in Campo Militare - di cui fu il confessore). Altri campi in cui si dedicò, furono le carceri, gli ospizi, l’assistenza economica a vedove e orfani, l’aiuto ai Valdesi colpiti dagli editti restrittivi. Per la sua attività di assistenza spirituale alle truppe savoiarde durante la guerra contro i francesi è stato nominato patrono dei cappellani militari. Fu beatificato il 15 luglio 1834 da Papa Gregorio XVI e le sue spoglie mortali riposano nella Cappella che gli è dedicata nella Chiesa di San Filippo Neri.