GUIDA Frattamaggiore
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Foto Frattamaggiore: 2012, 2009, 2008 |
Frattamaggiore è situato in Campania in Provincia di Napoli. Il 23 settembre si festeggia il Patrono, San Sosio Martire. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Sossio; Chiesa di Santa Maria delle Grazie e Purgatorio (XV secolo); Chiesa di San Giovanni Battista (XV secolo). Da Vedere: Torre dell'Orologio (costruita nel 1763), in Piazza Umberto I.
Confina con i comuni di: Casoria, Arzano, Cardito, Grumo Nevano, Crispano, Sant'Arpino e Frattaminore.
Indice |
Storia
Il paese ha origini molto antiche, menzionato già nei documenti del 923. La prima espansione del paese si ebbe nel XI secolo a seguito dello spostamento in paese degli abitanti di Atella.
A Frattamaggiore si trasferirono, nel XIII secolo, gli abitanti di Cuma. Successivamente Federico II di Svevia inglobò Fratta agli altri paesi del Demanio regio e quindi estese al paese i privilegi di Napoli.
Nel Cinquecento il paese fu eletto a luogo di villeggiatura per la nobiltà delle zone limitrofe grazie alla sua aria salubre ed i baroni napoletani si interessarono alle campagne frattesi, molto fertili.
Con l'aggravarsi della situazione napoletana, nel 1630 Frattamaggiore fu ceduta ad Alessandro di Sangro, patriarca di Alessandria. I frattesi, che molto si erano opposti a questa donazione, si organizzarono per "riscattare" il paese acquistandolo a loro volta. Si organizzarono autotassandosi pur di poterne ottenere la proprietà ed addirittura fecero voto a Sant'Antonio, di edificare una chiesa a lui dedicata se fossero riusciti ad ottenere il casale, cosa che accadde nel 1633.
Una nuova battaglia vide protagonista Frattamaggiore, quella avvenuta nel 1647 contro il vicerè Rodrigo Ponce de Leon duca d'Arcos. Quest'ultimo impose una tassa sulla frutta, colpendo soprattutto i ceti poveri; decisione che portò ad una dura ed aspra rivolta.
Nel 1656 Frattamaggiore fu decimata dalla peste.
Nei primi anni del Settecento visse momenti di prosperità legati alla produzione agricola particolarmente ricca ma questo periodo prospero ebbe ben presto fine con il dominio austriaco. Ferdinando IV ordinò la confisca dei beni ecclesiastici per far fronte all'imminente guerra contro i francesi e Fratta ne subì le conseguenze in maniera disastrosa.
Frattamaggiore trovò il suo spazio nella repubblica napoletana del 1799 e nel 1806 visse un periodo florido a seguito del ritorno in Italia dei francesi, con Napoleone Bonaparte.
Nel XIX secolo furono realizzate importanti opere pubbliche, come la rete tramviaria e la canalizzazione delle acque del Serino.
Oggi Fratta è particolarmente famosa per la produzione di corde e gomene per le navi. Famosa anche per la produzione di asparagi e fragole.
Sviluppato è anche il settore tessile e la produzione di oggettistica in vimini.
Dove Mangiare
- Ristorante Giardino Degli Aranci, Via Lupoli Michelangelo, 25
Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via M. Stanzione, 154
- Biblioteca parrocchiale Ss. Redentore, Via C. Pezzullo, 5
Da Vedere
- Torre con Orologio
- Risalente al XVIII secolo
- Palazzo Liberty
- Collocato di fronte alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, la sua facciata è ricca di decori in stile liberty.
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Cantiere Giovani Cooperativa Sociale, Via Siepe Nuova, 59
- Ciss-Napoli, Viale Europa, 14/Bis
- Parrocchia San Sossio L.M., Piazza Umberto I
Informazioni Utili
Come Arrivare Edifici Religiosi Impianti Sportivi
Bibliografia
- Memorie istoriche di Frattamaggiore (rist. anast. Napoli, 1834), Antonio Giordano, Ed. Atesa, collana "Biblioteca di storia municipale italiana"