GUIDA  Provincia di Reggio Calabria

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La Provincia di Reggio Calabria è parte della Regione Calabria e comprende 97 comuni. Confina con le province di Catanzaro e Vibo Valentia.

Il capoluogo è Reggio di Calabria, qui gli altri comuni della provincia.

Ritratto della Provincia

È la seconda provincia della Calabria in quanto a numero di abitanti, la prima per densità abitativa. Il territorio che coincide con la punta dello Stivale, dunque il più a sud dell'Italia continentale è in prevalenza montuoso, racchiuso dalle alture delle Serre a nord e dal massiccio dell'Aspromonte (il punto più meridionale dell'Appennino, di cui Montalto è la vetta più imponente) a sud. Ai piedi di quest'ultimo, dai due lati - cioè da Punta Stilo a est e da Rosarno a ovest - partono rispettivamente la costa sul mar Ionio e quella sul mar Tirreno che trovano il loro punto d'incontro in corrispondenza dello Stretto di Messina.

Quella in prossimità della fascia costiera è l'unica area pianeggiante della provincia, più ridotta sul versante ionico, più estesa nella cosiddetta piana di Gioia Tauro, principale porto commerciale della regione (primo porto contenitore del Mediterraneo) e fiorente centro industriale. L'economia è di carattere prevalentemente agricolo, favorito dalla copiosità di corsi d'acqua, in maggioranza torrenti e fiumare (i principali sono Allaro, Aposcipio, Amendolea, Bonamico, Calopinace, Petrace, Mesima) che nascono dai rilievi montuosi.

Il fascino del paesaggio reggino abbraccia, in certi casi unisce, montagna e mare. La montagna per eccellenza è rappresentata dal patrimonio naturalistico compreso nel Parco Nazionale dell'Aspromonte, che le sue sue fitte e impenetrabili distese di faggete e abeti bianchi è considerato uno degli ultimi paradisi naturali d'Europa. Il cuore storico è Gerace che vanta splendidi testimonianze architettoniche del passato: dal castello normanno (che gli abitanti chiamano il Baglio), alla quattrocentesca cattedrale, passando per la mirabile chiesa di San Francesco (del '200, con l'originale facciata in stile arabo-svevo). Tra le meraviglie storico-naturalistiche del parco: la cascata di Salino; le piste innevate di Gambarie (da cui si raggiungono monte Montalto e la cascate di Mesano); il Santuario della Madonna della Montagna di Polsi; la basiliana chiesetta di San Leo ad Africo e il Santuario di San Nicodemo sugli altipiani della Limina. Un discorso a parte merita l'area della Bovesia, anche detta "ellenofena" (dichiarata patrimonio dell'Umanità), un raro esempio di enclave linguistica, in cui ancora si parla il Grecanico, il greco parlato nelle colonie della Magna Grecia e sopravvissuto alle successive dominazioni. Insieme alla lingua, diverse attività artigianali e la toponomastica di alcuni comuni ricordano l'influenza greca: da Gallicianò (il più antico) ad Amendolea (con il medievale Castello dei Ruffo), da Staiti (con la normanna chiesa di Santa Maria di Tridetti) a Bova (il Museo di Paleontologia).

A nord c'è la zona montuosa delle Serre Calabresi, che tra le risorse naturalistiche abbraccia la natura selvaggia della Valle dello Stilaro (con le cascate del Marmarico di Bivongi) e quella boscosa della Ferdinandea (con le antiche fonderie e le ferriere, pregevoli esempi di architettura industriale del XIX secolo). Tra gli edifici simbolo: l'Eremo di Santa Maria della Stella a Pazzano; la quattrocentesca chiesa Matrice dove sono custodite le reliquie di San Nicodemo e il Parco Museo Santa Barbara (con capolavori internazionali di arte moderna) a Mammola; il duecentesco castello normanno e i resti romani dell'antica colonia romana di Mystia a Gioiosa Ionica.

Nel territorio reggino permangono le tracce di alcune delle più importante città della Magna Grecia: oltre ai bronzi di Riace, le aree archeologiche di Locri Epizefiri (Lokroì Epizephýrioi in greco antico, a Locri, tra cui un teatro del VI a.C.) e Kaulon (a Monasterace). L'impronta bizantina è altrettanto marcata in alcuni dettagli di edifici religiosi, come la pianta a croce greca della splendida Cattolica (edificata nell'XI sec. sul monte Consolino) a Stilo, e della chiesa di San Giovanello (del X sec.) a Gerace. Esempi del periodo normanno nelle romaniche chiese di San Giovanni Tereste (del XII sec.) a Bivongi (con monastero greco-ortodosso).

I punti di forza sono i litorali: la Costa Viola (affacciata sul mar Tirreno e sullo Stretto di Messina) di cui fanno parte tra gli altri Scilla (con il suggestivo borgo di Chianalea e il Castello Ruffo del XVI sec.), Bagnara e Palmi; la Costa dei Gelsomini o Riviera dei Gelsomini (cosiddetta per l'intenso profumo che emanavano in passato le omonime piante, oggi meno presenti) che si estende sulla fascia Jonica da Brancaleone fino a Monasterace compreso tra il mare e la montagna.

I Centri storici montani negli ultimi ventenni, sono meta di numerosi turisti e rappresentano il rilancio del turismo, dando un grande contributo allo sviluppo economico oltre che occupazionale della provincia reggina. I borghi di origini antiche, ricchi di storia e tradizioni, conservano ancora la struttura tipica medievale, con le sue viuzze, piccole case, chiese antiche e palazzi nobiliari. Vista la presenza giornaliera dei numerosi visitatori, tra i borghi più importanti, degni di essere visitati per le bellezze e le numerose emergenze architettoniche, sono: Gerace, Stilo, Bova, Mammola e San Giorgio Morgeto.

Bibliografia

  • Reggio Calabria e la sua provincia, Bruno Zappone, collana "Arte e storia", Ed. Pellegrini (1989)
  • Specchio della memoria. Provincia di Reggio Calabria, Paolo Pollichieni - Vincenzo Mollica, Ed. collana "Le province d'Italia", Ed. Italia Turistica
  • Reggio Calabria e la sua provincia. Itinerari tra arte, storia e natura, Luigi Bilotto, Ed. Iiriti - Reggio di C. (2008)
  • Reggio Calabria e la sua provincia, Luigi Bilotto, Ed. Iiriti - Reggio di C. (2008)
  • Paesi in festa. Immagini delle feste popolari religiose nella provincia di Reggio Calabria, Pasquale Arbitrio, Ed. Arbitrio (2002)
  • L'Aspromonte durante l'epoca glaciale, E. Cortese (1929)
  • Gente in Aspromonte, Corrado Alvaro, Ed. Garzanti (1955)
  • L'Aspromonte, A. Pecora, in "Le Vie d'Italia", Touring Club Italiano (1959)