GUIDA  Torino/Personalità Illustri/Campo Militare

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Personalità Illustri di Torino/Campo Militare

1. Marchese La Marmora Alfonso Ferrero

Alessandro Ferrero de La Marmora
Nacque a Torino il 17 novembre 1804 e morì a Firenze il 5 gennaio 1878. Fu un Ufficiale Generale dell’Esercito ed un politico . Quale Ufficiale ( Generale di Corpo d’Armata ):fu decorato nel 1848 di Medaglia d'Argento,per l'assedio di Peschiera ; quale Ministro della Guerra riorganizzò l’Esercito ; nel 1855 fu al comando della spedizione di Crimea, distinguendosi nel combattimento della Cernaia e nel 1859 combatté a San Martino contro l'Esercito Austriaco. Quale politico,oltre a ricoprire cariche di Governo,ebbe il compito di trasferire la Capitale d’Italia da Torino a Firenze (3 febbraio 1865) e successivamente fu Primo Luogotenente del Re d'Italia nei territori ex-pontifici. Alla sua morte venne sepolto nella città di Biella, nella chiesa di San Sebastiano.
Monumento al Bersagliere
Curiosità
La Marmora ,volendo formare “reparti celeri di carabine “ che dovevano avere una notevole possibilità di rapidi spostamenti caratterizzati da un fuoco preciso ed utile alle piccole distanze, presentò al Re Carlo Alberto uno studio intitolato ”Proposizione per la formazione di una compagnia Bersaglieri”. Il Sovrano accolse la proposta e così , il 18 giugno 1836 , venne creata la” 1^ Compagnia del Corpo dei Bersaglieri”.

2. Pietro Micca

Pietro Micca
Nacque a Sagliano ( Biella ) il 6 marzo 1677 e morì a Torino il 30 agosto 1706.Soprannominato "Passepartout" fu un Patriota dell’esercito Sabaudo che morì , con un atto di eroismo , per salvare la città da un lungo assedio posto in atto dall’esercito Francese.
Pietro Micca (di Ermanno Eandi )
I cannoni urlano assedio,
cunicoli di guerra,
bastioni di fuoco.
Draghi sotterranei sputano fiammate,
le porte s’infrangono,
l’ultima serratura si arrende,
vocaboli francesi nelle tue orecchie.
Con la torcia in mano,
dai fuoco alle polveri e bruci la tua vita,
un atto eroico che ferma il tempo:
Torino è salva.
Curiosità
Durante l'assedio della città, nella notte tra il 29 e il 30 agosto 1706, alcuni granatieri francesi riuscirono ad entrare in una delle gallerie sotterranee della cittadella, dopo aver sopraffatto le guardie. Pietro Micca e un suo commilitone - che erano di guardia ad una delle porte che conducevano dalla galleria dove si trovavano i francesi ad una inferiore - quando sentirono i colpi che tentavano di abbatterla (intuendo forse che non avrebbero potuto resistere per molto) decisero di far esplodere un barilotto di polvere da sparo allo scopo di far crollare parte della galleria impedendo così il passaggio alle truppe nemiche.Non potendo impiegare una miccia lunga, perchè avrebbe richiesto troppo tempo, Pietro Micca decise di utilizzarne una corta, pur consapevole del rischio che avrebbe corso . Quindi,allontanò il compagno (con una frase che sarebbe diventata storica: "Alzati, vai e salvati, che sei più lungo di una giornata senza pane") e diede fuoco alla miccia.L’immediata esplosione fece crollare la volta, travolgendo l'esercito nemico e scaraventando il corpo del minatore a una distanza di quaranta passi, uccidendolo.

3. Thaon di Revel Paolo Emilio

Nacque a Torino il 19 giugno 1857 e morì a Roma il 24 marzo 1948.Ufficiale di Marina,fu per quattro anni Aiutante di Campo del Re Umberto I , Comandante dell’Accademia Navale di Livorno ,partecipò alla Guerra Libica (1911-1912) e si prodigò allo sviluppo dei navigli leggeri ed alla costituzione di un'aviazione navale. Distintosi durante tutta la carriera fu nominato "Duca del Mare". Al vertice della carriera entrò nel primo Governo Nazionale , in qualità di Ministro della Regia Marina e come uomo di fiducia di Vittorio Emanuele III . Negli anni 1943 e 1944 fu Presidente del Senato. Le sue spoglie riposano nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma , accanto a quelle del Generale Armando Diaz .

4. Vittozzi Ascanio

Nacque ad Orvieto nell'anno 1539 e morì a Torino nell'anno 1615 . Architetto militare incline a progettare fortificazioni(al di là della usuale concezione dell’epoca)fu chiamato a Torino da Carlo Emanuele I, detto "il Grande", dove realizzò le seguenti opere ancor oggi visibili: Piazza Castello,Via Roma,Basilica Santuario del Corpus Domini,Palazzo Reale, Villa della Regina e Monte dei Cappuccini .È sepolto nella Chiesa Santissima Trinità, nella centrale Via Garibaldi.

5. Antonio Bertola

Nacque a MuzzanoProvincia di Biella l’8 novembre 1647 ed ivi morì il 13 settembre 1715.Ingegnere del Principe di Carignano Vittorio Amedeo I durante l'assedio di Torino del 1706 fu nominato Capo degli Ingegneri per la difesa della città e successivamente Primo Architetto civile e militare.Tra le sue opere architettoniche di particolare interesse vi sono: la realizzazione dell'altare centrale nel Cattedrale di San Giovanni Battista in Torino per l’accoglimento (nell’anno 1694 ) della Santa Sindone ed il restauro dell’edificio religioso (1713-1715); i lavori alla Cittadella di Torino (1702); lavori al Forte di Fenestrelle (1713), lavori al Castello di Rivoli (1713-1714) ; le riparazioni del Il Forte (nell’anno 1711) ,che era stato danneggiato durante l'assedio delle truppe Sabaude, concependo il primo progetto di trasformazione dell'antico castello in fortezza capace di sorvegliare il nuovo confine con la Francia.

6. Conte Giuseppe Francesco Ignazio Bertola

Nacque a Tortona nell’anno 1676 e morì a Torino nell’anno 1755.Figlio adottivo di Antonio Bertola , fu anche lui ingegnere militare e nell’anno 1720 ricevette l'incarico di ristrutturare Il Forte della cittadina, adeguandolo alle nuove esigenze difensive del Ducato di Savoia (emerse dopo il trattato di Utrecht) .Fu anche l’artefice del restauro della Cittadella di Alessandria e della realizzazione della cosiddetta "strada dei cannoni", un percorso in cresta fra le Valli Varaita e Maira in Provincia di Cuneo .Dall’anno 1742 fu Conte della cittadina su nomina di Carlo Emanuele III di Savoia .

7. Carlo Montù

Nacque a Torino il 10 gennaio 1869 e morì a Bellagio il 20 ottobre 1949. Ufficiale del Regio Esercito s’iscrisse al Politecnico della città dove si laureò in Ingegneria Elettrotecnica.Fu promosso al grado di Capitano nell'anno 1911,di Colonnello nell'anno 1916 e di Generale nell'anno 1918.Fu eletto alla Camera dei Deputati ,nelle file del Partito Liberale,nell’anno 1909.Rimasto impressionato dall’impresa dei Fratelli Wright ,nacque in lui la passione per l'aereonautica e costituì la SAT ( Società Aviazione Torino ). Nell’anno 1911 organizzò la spedizione degli "aviatori volontari" in Cirenaica e nell’anno 1914, all’atto della fondazione dell’ Aero Club Torino in Collegno ,ne fu Presidente .La sua poliedrica e versatile capacità organizzativa e il suo entusiasmo lo portarono anche ad assumere un ruolo determinante e di primo piano nello sviluppo e nella gestione di molte altre attività sportive a livello nazionale e gli albori dell’aviazione torinese lo videro come protagonista assoluto in tutte le iniziative di sviluppo e di promozione.In suo ricordo la Città eresse,nell’anno 1952,una stele posta all’ingresso del Parco del Valentino .

8. Generale Paolo Serra

E’ nato a Torino il 7 aprile 1956. Ha frequentato l' Accademia Militare di Modena laureandosi in Scienze Strategiche all'Università degli Studi di Torino e conseguendo il Master presso lo US Army War College di Carlisle ( Pennsylvania-USA ). Ufficiale degli alpini, dall’anno 1982 all’anno 1987 (quale Comandante della Compagnia Controcarri della Brigata Alpina Taurinense ) prese parte della Forza Mobile della Nato nelle annuali esercitazioni in Norvegia e Danimarca ; nell’anno 1987 partecipò alla seconda spedizione italiana in Antartide e nell’anno 1994 assume il Comando del Battaglione "Susa" del 3° Reggimento alpini con sede in Pinerolo . Nell’anno 2000, al Comando del 9° Reggimento alpini, guidò il Contingente nell'Operazione "Joint Guardian" in Kosovo ; dall’anno 2005 all’anno 2007 ricoprì l'incarico di Addetto militare per l'Esercito presso l'Ambasciata d'Italia negli Stati Uniti ed al rientro in Italia assunse il Comando della Brigata alpina "Julia" e della Multinational Force (italo-slovena-ungherese) a Udine . Nel semestre ottobre 2008/aprile 2009 comandò la Regione occidentale dell' Afghanistan sotto l'egida della missione NATO ISAF e dal maggio 2009 divenne Capo di Stato Maggiore del Corpo di reazione rapida della NATO (NRDC-ITA). Nell’ ottobre 2010 fu a capo del IV Reparto Logistico e del Dipartimento per la trasformazione terrestre dell'Esercito;due anni più tardi assunse il Comando della Missione UNIFIL in Libano ed al termine di questa,il nuovo incarico di Consigliere del Rappresentante Permanente Italiano alle Nazioni Unite, a New York . Nel novembre 2015 è stato designato Consigliere Militare di Martin Kobler , Rappresentante Speciale del Segretario Generale ONU per la risoluzione della crisi in Libia e dal dicembre 2017 ha assunto il Comando delleForze Operative Nord ,struttura che accorpa tutte le funzioni operative, infrastrutturali e territoriali della Forza Armata del centro e nord Italia. Durante la sua lunga carriera ha ricevuto le onorificenze di: Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana; Ufficiale dell'Ordine militare d'Italia; Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia; Croce d'argento al merito dell'Esercito; Medaglia Mauriziana al Merito di 10 lustri di carriera militare;Legion of Merit (Stati Uniti); Croce dell'Ordine Pro merito Melitensi, classe militare; Cavaliere della Legion d'onore (Francia); Medaglia per la Pace (Slovenia); Medaglia di Cooperazione militare (Ungheria); Croce di benemerenza per la Pace (Brasile)

9. Capitano artiglieria Franco Balbis

Nacque a Torino il 16 ottobre 1911 ed ivi morì il 5 aprile 1944. Figlio d’insegnanti, frequentò l'Istituto dei Salesiani ad Alassio e poi il Liceo classico d'Oria a Genova . Entrò nella Regia Accademia di Artiglieria e Genio di Torino . Tra il biennio 1933/1935 frequentò la Scuola di Applicazione ed al termine della stessa venne assegnato all’ 8° Reggimento artiglieria "Pasubio" di stanza a Verona . Promosso Capitano nell’anno 1939 venne ammesso alla Scuola Superiore di Guerra ed entrò a far parte del Servizio di Stato Maggiore. Inviato in Nord Africa come volontario, combatté (in forza alla 17^ Divisione fanteria "Pavia" ) il 4 dicembre 1941 ad Ain el Gazala ed il 9 novembre 1942 a El Alamein. Venne poi trasferito a Cirquenizza (in Croazia) e, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, tornò a Torino unendosi ai partigiani del 1° Comitato militare regionale piemontese con il nome di battaglia di "Francis", assumendo principalmente funzioni di organizzazione, collegamento e controspionaggio. Il 31 marzo 1944 fu catturato dai membri della Federazione dei Fasci Repubblicani, incarcerato e processato. Venne condannato a morte a seguito del suo rifiuto ad entrare nell'esercito della Repubblica Sociale e fucilato il 5 aprile nel Poligono Nazionale del Martinetto ( oggi Sacrario del Martinetto ) da un plotone della Guardia Nazionale Repubblicana . E’sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero della Frazione Cavoretto e per il coraggio dimostrato gli furono conferite le seguenti Onorificenze: