GUIDA Asti/Storia/Mura
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Storia di Asti/Le Mura cittadine
- Nel XIII secolo,il periodo di maggior splendore del Comune di Asti ,avvenne il rifacimento delle fortificazioni cittadine ed i lavori,che durarono quasi un secolo,consistettero nella costruzione di una cinta muraria che sostituì il recinto delle Sepes , e nella costruzione di una seconda cerchia più esterna,nella zona meridionale ed a levante della città,per inglobare e proteggere i popolosi sobborghi,ricchi di botteghe artigiane e laboratori manifatturieri sviluppatisi a ridosso della città.Tra il 1800 ed il 1900,complice un'espansione urbanistica selvaggia,avvenne la distruzione della forma urbis medievale della città che era passata pressoché indenne attraverso i secoli e delle mura solo la parte nord occidentale (che prosegue fino in Piazza Santa Caterina ) si è conservata in modo continuativo fino ai giorni nostri mentre in altre zone della città sono state inglobate negli edifici od emergono solamente per piccoli tratti nel tessuto urbano:
- - la prima cerchia di mura (più interna,comprendente cortine in muratura intervallate da torri di raccordo e definita il recinto dei nobili ) racchiudeva gli spazi del potere della città (il Palazzo Comunale , il complesso della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo , la Chiesa Parrocchiale Collegiata di San Secondo ,il Tribunale , il Palazzo notarile ) e le Torri e Case-forti delle famiglie nobili astigiane.Le mura erano costruite in laterizio con un articolato sistema architettonico e comprendevano segmenti costruiti con mattoni pieni e coronati da merlatura a coda di rondine.Sul lato interno della cortina erano presenti dei camminamenti di ronda (alcuni ancora visibili) che collegavano i tratti delle mura alle Torri di raccordo. Le cortine appoggiavano su archi (sostenuti da pilastri in cotto a sezione quadrata, a loro volta poggianti sui plinti delle fondazioni) che un tempo erano completamente interrati e rinforzati da terrapieni e materiali inerti. Sul finire del 1300, con l'avvento delle armi da fuoco,le Torri di raccordo furono abbassate all’altezza delle cortine e dotate di un tetto di copertura;
- - la seconda cerchia di cinta muraria (più esterna e definita recinto dei borghigiani ) può essere considerata l’ultima grande opera edilizia del periodo comunale astigiano a difesa dei sobborghi nati fuori le mura della città ma oggi non ne rimangono tracce in quanto distrutta durante l’espansione urbanistica tra il XIX secolo ed il XX secolo.Il recinto dei borghigiani era costituito da cortine più basse raccordate da Torri quadrangolari anch’esse più basse ed in numero minore.
Le Mura
- Le mura erano dotate delle seguenti Porte d’accesso:
- - Da Porta Torre ,procedendo verso sud in senso antiorario si incontravano:
- 1. Porta di San Giuliano (sull’attuale Piazza Cagni),
- 2. Porta di San Martino (tra Via XX Settembre e Piazza San Giuseppe ),
- 3. Porta del Mercato (in Via Solaro),
- 4. Porta Vivarii o di San Paolo (in corrispondenza della Chiesa Parrocchiale di San Paolo );
- - Procedendo da Porta Arco a nord in senso antiorario si incontravano:
- 1. Porta San Gaudenzio (in corrispondenza di Piazza Dante e Via Massimo D’Azeglio),
- 2. Porta San Michele (fra Via De Gasperi e Via del Bosco ),
- 3. Porta di San Lorenzo (sull’attuale Piazza Lugano), sopravvissuta fino al XVII secolo,
- 4. Porta Fuyra (nel Rione Cattedrale ) .
- Sono due le porte più antiche, costruite inglobando le Porte del decumano romano e che si trovavano in corrispondenza dello sbocco orientale e occidentale della città: Porta Torre , in corrispondenza della Torre Rossa nel Rione Santa Caterina , e della Porta Arco (o dell’Arco) allo sbocco della contrada Maestra in Piazza Alfieri nel Rione San Secondo .Tutte le altre Porte furono edificate nel periodo medioevale ed ognuna aveva sopra l'architrave l'immagine di Maria, con a lato San Secondo e il Santo protettore del Rione o del Borgo a cui faceva capo quella Porta.
- La comunicazione con l’esterno della seconda cinta muraria era permessa tramite la presenza di quattro Porte :
- 1. Porta San Quirico , allo sbocco di Via Cavour nel Rione San Paolo ,
- 2. Porta San Pietro , nei pressi del Complesso del Battistero di San Pietro in Consavia ,verso Corso Alessandria allo sbocco di Piazza I Maggio ,
- 3. Porta Sant’Antonio (o Porta del Carmine ), collocata ad ovest della città all’imbocco di Piazza Torino ,
- 4. Porta del Monferrato in corrispondenza del Castello di Monterainero (vds. Castelli e Fortificazioni ), nel Borgo Santa Maria Nuova .
- Verso il primo quarto del 1500, durante l’occupazione Spagnola e nell’ambito del rifacimento delle fortificazioni cittadine fu aperta la nuova Porta Nuova (successivamente denominata Porta San Rocco), che permise al Rione San Martino – Borgo San Rocco (zona sud-ovest della città) di comunicare con l'esterno attraverso la strada che portava ad Alba .Oggi, l’unica porta ancora presente è quella di San Giuliano, inglobata all’interno del Santuario di Maria Santissima "Porta Paradisi" ( o Santuario della Madonna del Portone ) .