GUIDA  Torino/Personalità Illustri/Campo Politico

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==Personalità Illustri di Torino/Campo Politico==
 
==Personalità Illustri di Torino/Campo Politico==
[[File:Torino - Ritratto della Città - Monumento a Giovanni Battista Cassinis.jpg|thumb|right|Monumento a Giovanni Battista Cassinis]]
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Tullio Abelli]]
*'''Giovanni Battista Cassinis'''
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:Nacque a  [[Masserano]] (ex [[Provincia di Biella]] ), il 25 febbraio 1806 e morì a '''Torino''' il 18 dicembre 1866. Laureatosi in Giurisprudenza presso l' '''Università di Torino''' , iniziò la sua carriera professionale e politica dapprima come '''Consigliere''' municipale della sua città natia, poi come rappresentante del collegio di [[Salussola]] (nella I legislatura) del '''Parlamento Subalpino''' , quindi '''Deputato''' (nella IV legislatura) , divenendo uno dei maggiori collaboratori di '''Camillo Benso Conte di Cavour''' . Divenne '''Ministro di Grazia e Giustizia''' ed orientò la propria attività sull'estensione dei codici piemontesi alle Province annesse ed all'elaborazione di un nuovo Codice Civile. Assunse, in seguito, la carica di '''Ministro degli Interni''' , ruolo che lo portò a compiere nel meridione d'Italia una lunga missione tesa ad accelerare la procedura di unificazione nazionale e, successivamente, fu '''Giureconsulto del Foro di Torino''' e '''Statista nel Regno d'Italia''' . Venne eletto il 26 maggio 1863 quale '''Presidente della Camera dei Deputati''' (nell'VIII legislatura) e due anni più tardi nominato '''Senatore del Regno''' . Fu insignito dell’onorificenza di '''Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro''' .
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:''Curiosità'':
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Giorgio Almirante]]  
: - La città di Torino, nella quale lo statista chiuse la sua parabola esistenziale, lo ricorda con un Monumento (eseguito dall’ '''Artista Odoardo Tabacchi''' e situato in '''Via Bertola''' , nella zona sud-est del Giardino della [[Torino/La Cittadella]] all’angolo con '''Corso Siccardi''' ) che lo indica come “Rettissimo d'animo, coltissimo d'ingegno, nel foro torinese valente giureconsulto, nel Regno d'Italia benemerito statista che tenne degnamente gli uffici di guardasigilli, di presidente della Camera dei deputati, di senatore. Meritò ed ebbe universale stima e rispetto”.
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: - È sepolto nel [[Torino/Ritratto della Città/Cimiteri/Cimitero Monumentale]] della città.
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[[File:Torino - Ritratto della Città - Monumento a Michelangelo Brofferio.jpg|thumb|left|Monumento a Michelangelo Brofferio]]
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Michelangelo Brofferio]]  
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*'''Massimo Taparelli, Marchese d'Azeglio'''
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Giuliano Amato]]  
:Nacque a '''Torino''' il 24 ottobre 1798 (dalla nobile famiglia '''Taparelli''' di [[Lagnasco]] ,della [[Provincia di Cuneo]] – dal '''Marchese Cesare Taparelli''', noto esponente della Restaurazione sabauda e del cattolicesimo subalpino e da '''Cristina Morozzo di Bianzè''' - ed imparentati con la '''Famiglia Balbo''' - di cui '''Cesare Balbo''' era suo cugino primo - già discendenti dei più antichi '''Marchesi''' di [[Ponzone]], feudatari del vercellese e viveronese ) ed ivi morì il 15 gennaio 1866. A causa dell'occupazione napoleonica,fu costretto a vivere con la famiglia, per qualche anno, a [[Firenze]] dove studiò presso le '''Scuole Pie''' di '''Via Larga''' . Dopo la caduta di '''Napoleone Bonaparte''' rientrarono a '''Torino''' e, '''Massimo''' , frequentò l' '''Università di Filosofia''' . Abbracciò per poco tempo la carriera militare, a causa di dissensi nei confronti della classe aristocratica, ed entrò nella '''Guardia Provinciale''' con mansioni di segretariato, presso l''''Ambasciata sarda''' in [[Roma]] . Qui decise di intraprendere la carriera artistica di poeta e di pittore, alterandosi tra i salotti intellettuali di [[Roma]] , [[Firenze]] e [[Milano]] (dove conobbe '''Giulia''', la figlia di '''Alessandro Manzoni''' che poi sposò).Tornò dunque a '''Torino''' , dove cominciò ad interessarsi di politica attraverso il '''Re Carlo Alberto''' , con approccio liberale moderato ( sincero patriota, cosciente delle grandi differenze tra i vari '''Regni d'Italia''' , fu deciso a rispettare i sovrani legittimi e fu contrario ad un'unificazione a sola guida piemontese, auspicando la creazione di una confederazione di stati sul modello dell'Unità tedesca). Divenne '''Primo Ministro del Regno di Sardegna''' dall’anno 1849 all’anno 1852 (al termine della '''Prima Guerra d'Indipendenza''') e fu '''Senatore del Regno di Sardegna''' dall’anno 1853. Nell’anno 1859, dopo la cacciata delle truppe pontificie, ebbe l'incarico di costituire un governo provvisorio a [[Bologna]] e l’anno successivo venne nominato '''Governatore''' della [[Provincia di Milano]] (carica che tenne per quasi due anni). Durante gli ultimi anni di vita, trascorsi sul '''Lago Maggiore''' , si dedicò alla stesura delle sue memorie, pubblicate postume nell’anno 1867, con il titolo "I miei ricordi" .
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:''Curiosità'' :
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Vittorio Angius]]
: - Le sue spoglie riposano nella parte storica (porticato) del [[Torino/Ritratto della Città/Cimiteri/Cimitero Monumentale]] della città.
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*'''Camillo Benso Conte di Cavour'''
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Cesare Balbo]]  
:Nacque a '''Torino''' il 10 agosto 1810 ed ivi morì il 6 giugno 1861. Aristocratico liberale, viaggiò molto spesso all'estero, studiando lo sviluppo economico di paesi europei più avanzati industrialmente (come la '''Francia''' e l' '''Inghilterra''' ) documentandosi sulle innovazioni tecnologiche e fu uno dei massimi artefici dell' '''Unità Nazionale Italiana''' e '''Primo Ministro''' del '''Re Vittorio Emanuele II''' . Apparve sulla scena politica piemontese alla vigilia dell’anno 1848 quale fondatore del giornale "Il Risorgimento" (testata liberale e moderata) e come '''Deputato''' eletto nel primo Parlamento. Fu poi nominato '''Ministro''' ed infine, dall’anno 1852 fino all’anno 1859 fu capo del '''Governo piemontese''' . Durante il suo mandato politico imboccò la via dell'industrializzazione, facendo costruire canali per l'irrigazione e favorendo le redditizie colture del riso, del grano e del vino. Agevolò il potenziamento delle industrie esistenti (soprattutto quella tessile) stimolando la creazione di nuove (come le acciaierie);  diede un fortissimo impulso alla rete stradale e ferroviaria, nonché a quella delle telecomunicazioni (rete telegrafica) ; favorì il commercio con la realizzazione di una marina mercantile che fece rifiorire il porto di [[Genova]] .
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*'''Cesare Balbo'''
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Camillo Benso Conte di Cavour]]
:Nacque a '''Torino''' il 21 novembre 1789 ed ivi morì il 3 giugno 1853. Da giovane maturò culturalmente in varie città europee, a causa della continua peregrinazione che il padre dovette subire nei difficili anni del '''Regno di Vittorio Amedeo III di Savoia''' , ed in seguito, sotto il forte influsso culturale e letterario di '''Vittorio Alfieri''', nell’anno 1804 fondò, con altri coetanei, l' '''Accademia dei Concordi''' (in cui si coltivavano gli studi e l'amore per la Patria). Per le sue conoscenze ed esperienze cosmopolite venne chiamato spesso a servizio della monarchia universale napoleonica ricoprendo diversi incarichi pubblici ( '''Segretario Generale della Giunta Governativa''' della [[Toscana]] ; '''Segretario della Consulta''' napoleonica per gli ex territori pontifici; auditore al '''Consiglio di Stato a Parigi''' ; liquidatore dei conti a '''Lubiana''' , ed  infine addetto al '''Ministero di Polizia a Parigi''' ) . Durante il periodo della '''Restaurazione''' entrò nell' '''Esercito Piemontese''' . Nel moto rivoluzionario del 1820-21 si unì ai Liberali che frequentavano il '''Re Carlo Alberto''' e, sebbene infondatamente, fu confinato a [[Camerano]] nel '''Castello di Famiglia''' , dove si dedicò all'approfondimento di essenziali problemi storici. Fu poi inviato a [[Roma]] per riordinare lo '''Stato Pontificio''' e riorganizzare il ritorno di '''Papa Pio IX''' nella sede papale. Con la caduta di '''Napoleone Bonaparte''' abbandonò la politica attiva.
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Fausto Bertinotti]]
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Giulio Biglieri]]
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Michelangelo Brofferio]]  
  
:''Curiosità'':
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Giovanni Battista Cassinis]]
: - È sepolto nella cripta del Duomo di [[Chieri]] , città il cui Liceo Classico ne porta il nome.
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*'''Luigi Einaudi'''
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Luigi Einaudi]]
:Nacque a [[Carrù]] il 24 marzo 1874 e morì a [[Roma]] il 30 ottobre 1961. Fu uno dei grandi protagonisti della storia a cavallo tra il XX ed il XXI secolo ed il primo '''Presidente della Repubblica Italiana''' nel periodo 1948/1955. Dopo aver studiato a [[Savona]] venne mandato al '''Convitto nazionale Umberto I''' di '''Torino''' e si diplomò al '''Liceo Classico Cavour''' della stessa città. Si laureò poi in Giurisprudenza, all’età di ventun anni, e fu uno dei massimi rappresentanti della dottrina del liberalismo economico, o liberismo, teorizzando la non scindibilità tra libertà politica e libertà economica. Fu anche uno dei primi e più convinti sostenitori della necessità di creare l'Europa unita e, avversario di ogni forma di monopolio, si schierò in particolare contro quello statale nel settore della scuola.
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:''Curiosità'' :
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Alfredo Frassati]]
: - Il suo percorso di vita lo ha visto Redattore dei quotidiani "La Stampa" di '''Torino''' e "Corriere della Sera" di [[Milano]] ;  corrispondente finanziario ed economico del settimanale "The Economist"; Direttore della rivista "La Riforma Sociale" e della  "Rivista di Storia Economica" ; ha occupato la Cattedra di Scienza delle Finanze all' '''Università di Torino''' , con l'incarico di Legislazione industriale ed economica politica di quel Politecnico, e di Scienza della Finanze all' '''Università Bocconi''' di [[Milano]] ; fu nominato '''Governatore della Banca d'Italia''' ; fu eletto '''Deputato all'Assemblea Costituente''' dell’anno 1946, '''Senatore di diritto del Senato della Repubblica''' ; '''Vice Presidente del Consiglio dei Ministri''' e '''Ministro delle Finanze e del Tesoro, del Bilancio''' .
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: - Fu insignito delle "Laurea honoris causa" dalle Università di '''Oxford''' , '''Parigi''' ed '''Algeri''' ;
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: - Fu:Socio e Vice-Presidente della Accademia dei Lincei; Socio della Accademia delle Scienze di '''Torino''' ; Socio dell'Institut International de Statistique de L'Aja; Socio dell'Econometric Society di '''Chicago''' ; Socio onorario dell'American Academy of Arts and Sciences di '''Boston''' ; Socio dell'American Academy of Political and Social Science di '''Filadelfia''' ; Socio onorario della American Economic Associciation; Socio onorario della Economic History Association di '''New York''' ; Presidente onorario della International Economic Association; Socio corrispondente della Societè d'Economie Politique di '''Parigi''' ; Vice Presidente della Economic History Society di '''Cambridge''' ; Socio corrispondente del Coben Club di '''Londra''' ; Socio corrispondente della Oesterreichische Akademie der Wissenschaften di '''Vienna''' .
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*'''Piero Gobetti''' (pseudonimo letterario: '''Giuseppe Baretti''' )
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Giovanni Giolitti]]
:Nacque a '''Torino''' il 19 giugno 1901 e morì a  '''Neuilly-sur-Seine''' (Francia) il 15 febbraio 1926. Dopo gli studi elementari nella scuola "Giacinto Pacchiotti" s'iscrisse al Liceo Ginnasio "Cesare Balbo". Passato nell’anno 1916 al Liceo Classico "Vincenzo Gioberti", si diplomò e, successivamente, si iscrisse alla Facoltà di Giurisprudenza. Durante gli studi, fondò la rivista "La rivoluzione liberale" ed "Energie Nuove" cui collaborarono '''Giovanni Gentile''' , '''Benedetto Croce''' , '''Luigi Einaudi''' e '''Ettore De Ruggiero''' . Politico antifascista (punto di riferimento nella cultura cittadina) offrì la sua collaborazione a numerosi giornali e periodici del tempo (tra i quali: "Conscientia", "Il Lavoro", "L'Educazione nazionale", "Poesia ed arte", "L'Ora" di Palermo, "Il Popolo romano" e "Il Resto del Carlino") e scrisse anche sulla rivoluzione russa, proponendone una originalissima interpretazione (la rivoluzione bolscevica come rivoluzione liberale). Nell’anno 1921 approdò ad "Ordine Nuovo" e l’anno successivo fondò il settimanale "Rivoluzione Liberale". Oltre all'intenso impegno culturale svolto in campo pubblicistico, si dedicò anche agli studi su '''Vittorio Alfieri''' e ad un'interessante ricognizione sulla letteratura russa. Spiccato è stato, inoltre, il suo interesse nei confronti della pittura ed in particolare dell'arte del Pittore '''Felice Casorati''' . Dopo una vita svolta all'insegna di un impegno costantemente militante e di un'assoluta integrità morale, con un'intransigenza che gli costò vessazioni morali ed aggressioni fisiche, nell’anno 1926 scelse l'esilio a '''Parigi''' . Morto in esilio è sepolto nel cimitero parigino di '''Père Lachaise'''.
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*'''Alfredo Frassati'''
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Piero Gobetti]] (pseudonimo letterario: '''Giuseppe Baretti''' )
:Nacque a [[Pollone]] il 28 settembre 1868 e morì a '''Torino''' il 21 maggio 1961. Intrapresi gli studi in giurisprudenza e conseguita la Laurea in Legge presso l’ '''Università di Torino''' , nell’anno 1890, si recò in '''Germania''' dove frequentò corsi di specializzazione (i suoi campi d'azione furono l'insegnamento, il giornalismo e l'editoria). Rientrato in Italia nell’anno 1894 iniziò a collaborare con il quotidiano "La Gazzetta Piemontese" (ribattezzato "La Stampa" nell’anno 1805 e del quale divenne proprietario e Direttore nell’anno 1900). Nell’anno 1897 divenne '''Docente di Diritto e Procedura Penale''' . Amico e sostenitore di '''Giovanni Giolitti''' , fu nominato '''Senatore del Regno d’Italia''' nell’anno 1913 e sostenne l'intervento in '''Libia''' mentre caldeggia la neutralità alla vigilia della '''Prima Guerra Mondiale''' . Nell’anno 1920 fu nominato '''Ambasciatore Italiano''' a '''Berlino''' e, in seguito alla '''Marcia su Roma''' , diede le dimissioni (dando inizio ad una campagna di stampa contro il Fascismo). Nell’anno 1930 divenne '''Presidente''' dell’ allora "Italiana Gas" (divenuta in seguito "Italgas"). Nata la '''Repubblica Italiana''' fu membro della '''Consulta Nazionale''' e venne nominato Senatore di diritto nella prima formazione del '''Parlamento''' , dall’anno 1948 all’anno 1953.
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:''Curiosità'' :
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: - Il figlio '''Pier Giorgio''' (morto a 24 anni) fu proclamato '''Beato''' nell’anno 1990, da '''Papa Giovanni Paolo II''' , per aver dedicato la sua breve vita all'assistenza dei poveri (vds. in [[Torino/Personalità Illustri/Santi e Beati]] ).
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*'''Giovanni Giolitti''':
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Antonio Sebastiano Francesco Gramsci]]
:Nacque a [[Mondovì]] il 27 ottobre 1842 e morì a [[Cavour]] il 17 luglio 1928. Fu uno dei politici liberali più impegnati nell'estensione della base democratica del giovane Stato unitario e nella modernizzazione economica, industriale e politico-culturale della società italiana a cavallo fra 1800 e 1900 ed il periodo storico durante il quale esercitò la sua guida politica è oggi definito "età giolittiana".Frequentò la facoltà di Giurisprudenza all'Università degli Studi di '''Torino''' , laureandosi a soli diciannove anni (compì gli ultimi tre anni in uno solo), ed intraprese una carriera nell’amministrazione pubblica. A metà XIX secolo lavorò al '''Ministero di Grazia, Giustizia e Culti''' ; poi passò al '''Ministero delle Finanze''' ; nell’anno 1877 andò presso la '''Corte dei Conti''' e poi nell’anno 1882 al '''Consiglio di Stato''' . Candidatosi Deputato, fu eletto, e nell’anno 1889 fu nominato '''Ministro del Tesoro''' nel secondo governo '''Crispi''', assumendo in seguito anche l'interim delle Finanze. Nell’anno 1892, caduto il primo governo '''Rudinì''' , ricevette dal '''Re Umberto I''' l'incarico di formare il nuovo governo e durante il mandato, negli anni 1892/1893, ripartì le tasse in modo più equo ed assunse un atteggiamento tollerante nei confronti delle masse operaie. Dopo una pausa di sette anni senza incarichi di governo, nel triennio 1901/1903 diede luogo al governo '''Zanardelli-Giolitti''' , nell’ambito del quale attuò una serie di importanti riforme sociali. Nell’anno 1906 insediò il suo terzo governo, durante il quale continuò la politica economica già avviata nel suo secondo governo (furono introdotte alcune leggi volte a tutelare il lavoro femminile ed infantile con nuovi limiti di orario le furono approvate leggi speciali per le Regioni svantaggiate del sud d’Italia). Dall’anno 1911 all’anno 1914 fu a capo del suo quarto Governo e durante tale mandato: vene introdotto il suffragio universale maschile nelle elezioni (potevano votare tutti i cittadini maschi che avessero compiuto 30 anni o che, pur minori di 30 anni ma maggiori di 21, avessero un reddito di almeno 19,80 lire, o la licenza elementare, oppure avessero prestato il servizio militare) ; fu attuata la nazionalizzazione delle assicurazioni sulla vita con la creazione dell’ '''Istituto Nazionale delle Assicurazioni''' ; ebbe inizio la guerra coloniale alla conquista della '''Libia''' . All’atto dell’innesco della '''Prima Guerra Mondiale'''  ( a seguito dell'assassinio dell' '''Arciduca d'Austria Francesco Ferdinando''' a '''Sarajevo''', in '''Bosnia''' ), trovandosi in visita privata a '''Londra''' , scrisse al '''Governo Italiano''' che non c'era obbligo alcuno a intervenire a fianco dei membri della '''Triplice alleanza''' in guerre d'aggressione (nonostante ciò l’ '''Italia''' entrò in guerra nel maggio del maggio 1915). Lo statista subì la sua prima grande sconfitta politica, mentre conduceva una nobile battaglia in difesa del Parlamento e della libertà, ed a seguito di ciò si ritirò a [[Cavour]] e si tenne in disparte dalla politica per tutta la durata del conflitto. Conclusosi vittoriosamente il conflitto, tornò in politica, si candidò alle elezioni italiane dell’anno 1919 e fu incaricato di costituire il suo quinto Governo (nel biennio 1920/1921) nel cui mandato fu abolito il prezzo politico del pane e fu attuata una riforma del prelievo fiscale, introducendo la progressività delle imposte.
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:A lui furono conferite le onorificenze di :
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: - '''Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata'''
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: - '''Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro'''
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: - '''Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia'''
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: - '''Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia)'''
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*'''Antonio Sebastiano Francesco Gramsci'''
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Kossuth Lajos]]
:Nacque ad [[Ales]] il 22 gennaio 1891 e morì a [[Roma]] il 27 aprile 1937. Conseguita la maturità classica al '''Liceo Dettori''' di [[Cagliari]] si trasferì a '''Torino''' a seguito del conseguimento di una borsa di studio. Qui si iscrisse alla '''Facoltà di Lettere''' e partecipò alle "battaglie" per l'affermazione del libero pensiero ed a discussioni di carattere culturale e politico. In questo periodo, pieno di agitazioni sociali, maturò la sua ideologia socialista. Già iscritto al Psi, si convinse che bisognava dar vita ad un partito nuovo, secondo le direttive di scissione già indicate dall'Internazionale comunista. Dopo il '''17° Congresso Nazionale del Psi''' (svoltosi a [[Livorno]] nell’anno 1921) ed a seguito delle divergenze sorte tra i vari gruppi, fu indotto a staccarsi definitivamente dai socialisti e, quale membro del '''Comitato Centrale''' , fu un cofondatore del '''Partito Comunista d'Italia''' . A causa della sua ideologia politica, nell’anno 1926, venne arrestato (con altri dirigenti del partito) dalla polizia fascista e fu processato, confinato inizialmente nell'isola di '''Ustica''' poi, successivamente, nel carcere di [[Civitavecchia]] e [[Turi]] . Negli undici anni di reclusione scrisse trentadue quaderni (noti universalmente come i "Quaderni dal carcere", i cui argomenti trattati vanno dal materialismo storico alla letteratura) pubblicati, postumi, dopo il '''Secondo Conflitto Mondiale''' . Personalità di spicco all’interno del mondo della politica italiana, è ricordato anche per le sue attività di scrittore, critico letterario e teatrale, giornalista e filosofo. Alla sua morte fu cremato e le sue ceneri, inumate a [[Roma]] nel '''Cimitero del Verano''' , poi trasferite nel '''Cimitero acattolico''' , nel '''Campo Cestio''' .
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:''Curiosità'':
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: - Fu redattore dei quotidiani "Grido del popolo" e "Avanti!"; fondatore, nell’anno 1919 del settimanale di cultura socialista (diretto soprattutto alla classe operaia) "L'Ordine Nuovo"; fu eletto '''Deputato''' nell’anno 1924 (in tale veste affrontò la questione meridionale al fine di perseguire una politica di opposizione che potesse rompere l'alleanza borghesia-contadini, facendo convergere questi ultimi in un'alleanza con la classe operaia,  indirizzando la politica dei comunisti verso l'unione con i socialisti massimalisti); fondò nell’anno 1924 il quotidiano politico "L'Unità".
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: - I suoi scritti:
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:  1. i "Quaderni" e le "Lettere dal carcere" (queste indirizzate ai famigliari) sono stati riuniti in un’unica opera in sei volumi, ordinati per argomenti omogenei, con i titoli:
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:      a. Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce
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:      b. Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura
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:      c. Il Risorgimento
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:      d. Note sul Machiavelli, sulla politica e sullo Stato moderno
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:      e. Letteratura e vita nazionale
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:      f. Passato e presente
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:2. Gli articoli giornalistici pubblicati su "Avanti!", "Il Grido del Popolo" e "Ordine Nuovo" sono stati riuniti in un unico volume.
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: - La sua personalità e relativo pensiero sono stati trattati dal cinema, dalla televisione e dal teatro con:
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:      a. Antonio Gramsci - I giorni del carcere, regia di Lino Del Fra (anno 1977)
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:      b. Vita di Antonio Gramsci, regia di Raffaele Maiello - serie TV (anno 1981)
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:      c. Gramsci, film in forma di rosa, regia di Gabriele Morleo - cortometraggio (anno 2005)
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:      d. Gramsci 44, regia di Emiliano Barbucci (anno 2016)
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:      e. Nel mondo grande e terribile, regia di Daniele Maggioni, Maria Grazia Perria e Laura Perini (anno 2017)
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:      f. Compagno Gramsci, di Maricla Boggio e Franco Cuomo, regia di Maricla Boggio (anno 1971-72)
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*'''Kossuth Lajos'''
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Gian Carlo Pajetta]]
:Nacque a '''Monok''' il 19 settembre 1802 e morì a '''Torino''' il 20 marzo  1894. Completò la formazione scolastica presso il Collegio calvinista di '''Sárospatak''' e poi all' '''Università degli Studi di Pest''' (oggi '''Budapest''') laureandosi in legge. Membro della piccola nobiltà magiara del '''Felvidék''' ('''Slovacchia'''), sostenne le idee radicali sulla questione nazionale in '''Ungheria''' e dall’anno 1841 all’anno 1844 fu redattore capo del "Pesti Hirlap". Fu eletto '''Deputato alla Dieta''' e durante il mandato chiese l'emancipazione dei servi, l'abolizione dei diritti feudali, la libertà di stampa e l'autonomia politica dall' '''Austria''' . Durante la rivoluzione dell’anno 1848 fu '''Ministro del Tesoro''' nel '''Governo Batthyány''' e divenuto successivamente Presidente del '''Comitato di difesa nazionale''' , a capo dell'ala democratico-radicale dei nazionalisti ungheresi, animò con energico patriottismo la guerra contro l' '''Austria''' , giungendo a dichiarare decaduta dal trono ungherese la dinastia degli '''Asburgo''' . Avversando la politica riformista ma legalitaria del '''Conte Széchenyi''' e dei moderati fu sconfitto e costretto all'esilio, prima in '''Inghilterra''' e negli '''Stati Uniti''' e poi a '''Torino''' dove visse per trentacinque anni rimanendo attivo nel preparare progetti di sbarchi e relative insurrezioni - dalla '''Dalmazia''' , alla '''Croazia''', all' '''Ungheria''' , d'accordo con la diplomazia italiana, col croato '''I. I. Tkalac''' ed, infine, con '''Bismarck''' .
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:''Curiosità'':
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: - In qualità di Massone fu '''Gran Maestro''' onorario del '''Grande Oriente Ungarico''' in esilio a '''Torino''' .
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: - Dopo il '''Secondo Conflitto Mondiale''' fu considerato un eroe nazionale del '''Risorgimento Ungherese''' ed una sua statua è stata posta nel colonnato della '''Piazza degli Eroi''' a '''Budapest''' al posto di quella dell' '''Imperatore Francesco Giuseppe I d'Austria''' e quasi ogni Comune d'Ungheria ha delle vie o piazze a lui intitolate. Università, scuole, ponti, associazioni, organizzazioni a scopo diverso, la stazione numero uno della radio statale ungherese ecc. portano il suo nome. Un tempo la banconota da 100 fiorini ungheresi portava il suo ritratto.
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: - La città di '''Torino''' gli ha dedicato un busto, posto sotto un acero dell’aiuola Balbo, vicino ai '''Giardini Cavour''' , ed ogni 20 agosto (giorno della festa nazionale magiara) quello che resta di questa comunità gli porta coccarde coi colori dell’ '''Ungheria''' .
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: - '''Gian Carlo Pajetta'''
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*[[Torino/Personalità Illustri/Campo Politico/Massimo Taparelli, Marchese d'Azeglio]]
:Nacque a '''Torino''' il 24 giugno 1911 e morì a [[Roma]] il 13 settembre 1990. Fin da giovanissimo dimostrò un morboso interesse per le questioni politiche e sociali e nell’anno 1927, ancora studente presso il '''Liceo classico Massimo d'Azeglio''', dimostrò le sue idee antifasciste iscrivendosi al '''Partito Comunista d'Italia''' . Per aver fatto propaganda comunista ed aver parlato contro la religione fu espulso per tre anni "da tutte le scuole del Regno" e condannato a due anni di reclusione per aver distribuito volantini antifascisti agli operai delle officine tipografiche '''Saroglia''' . Nell’anno 1931, a vent'anni, andò in esilio in '''Francia''' per sottrarsi al mandato di cattura emesso dal '''Tribunale Speciale''' e due anni più tardi fu condannato a ventun anni di carcere per "attività eversiva". Dopo alcuni trasferimenti in diverse carcerari venne liberato nell’anno 1943 a seguito della caduta del fascismo. Entrò a far parte della Resistenza partigiana, nella '''Brigata Garibaldi''' , e nell’anno 1944 fu nominato '''Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale dell'alta Italia''' . Per quarant’anni (dall’anno 1946 all’anno 1986) fu membro della direzione del PCI; fino all’anno 1989 sedette nel '''Comitato centrale''' e poi divenne '''Presidente della Commissione di garanzia''' e, infine, '''Presidente del XIX congresso del PCI''' nell’anno 1990. Dall’anno 1946, sino alla morte, fu eletto alla '''Camera dei Deputati''' ed al '''Parlamento Europeo''' dall’anno 1984.
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:''Curiosità'':
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: - Fu più volte '''Direttore''' del quotidiano '''l'Unità''' e, per breve tempo, del periodico politico-culturale '''Rinascita''' .
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: - Fra le sue opere si ricordano:
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:  a. Lettere di antifascisti dal carcere e dal confino (anno1962)
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:  b. Lo scandalo dei mille miliardi in Parlamento (anno 1963)
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:  c. I comunisti e i contadini (anno 1970)
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:  d. La lunga marcia dell'internazionalismo (anno 1978)
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:  e. I comunisti per la distensione e il disarmo (anno 1979)
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:  f. Le crisi che ho vissuto. Budapest, Praga, Varsavia (anno 1982)
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:  g. Il ragazzo rosso (anno 1983)
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:  h.Il ragazzo rosso va alla guerra (anno 1986)
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*'''Tullio Abelli'''
 
:Nacque a [[Bricherasio]] il 26 aprile 1921  e morì a [[Roma]] il 10 dicembre 1976. Conseguì la maturità classica presso il '''Collegio Militare'' di [[Milano]] e fu ammesso all' ''Accademia di Artiglieria e Genio''' di '''Torino''' da dove uscì con il grado di Sottotenente. Assegnato alla '''Scuola di Paracadutismo''' della '''Divisione "Folgore"''' in [[Sabaudia]] , con il grado di Tenente e la qualifica di Comandante di batteria mortai, partecipò alla '''Battaglia di El Alamein''' dove venne gravemente ferito. Rientrato in Patria fu ricoverato presso l''''Istituto Rizzoli''' di [[Bologna]] , dove subì tre operazioni, e qui venne sorpreso dagli eventi dell'8 settembre 1943. Scelse di aderire alla '''Repubblica Sociale Italiana''', arruolandosi volontario nella '''X^ Flottiglia MAS'''. Il 25 aprile 1945 fu avviato al campo di concentramento allestito nella '''Frazione Coltano''' ,del Comune di [[Pisa]]  , dal quale riuscì ad evadere. Dopo un periodo di latitanza, fu prosciolto da ogni accusa e si stabilì a '''Torino'''. Si fece operare una quarta volta per sistemare le conseguenze delle ferite di guerra e si iscrisse al '''Politecnico''' della città. Fu vicesegretario nazionale del '''Movimento Sociale Italiano''' e membro della '''Camera dei Deputati''' dall’anno 1963 all’anno 1976.
 
:''Curiosità'':
 
: A seguito della '''Battaglia di El Alamein''' fu decorato sul campo con la '''Medaglia d'Argento al Valor Militare''', con la seguente motivazione:
 
{{Citazione|
 
:Ufficiale di artiglieria paracadutista, distaccato presso un battaglione in critica situazione, si lanciava al contrassalto di fanterie nemiche che avevano sopraffatto gli avamposti. Gravemente ferito, incitava gli uomini a proseguire nell'azione. Trascinato fuori dalla mischia rifiutava energicamente di essere trasportato al posto di medicazione, chiedendo di rimanere vicino ai propri pezzi.
 
:Nabq Rala, 23 ottobre 1942.
 
}}
 
 
[[Categoria:Liste Personalità Illustri]]
 
[[Categoria:Liste Personalità Illustri]]

Versione attuale delle 06:01, 30 apr 2019

Personalità Illustri di Torino/Campo Politico