GUIDA  Torino/Personalità Illustri/Campo Artistico

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Personalità Illustri di Torino/Campo Artistico

Pittura e Scultura

  • Alberto Gamba
Nacque a Torino nell’anno 1822 ed ivi morì nell’anno 1901.Padre di Carlo Maurizio Gamba conciliò la professione di medico con gli interessi artistici,insegnando Anatomia Estetica presso l' Accademia Torinese .
  • Francesco Gamba
Nacque a Torino nell’anno 1818 ed ivi morì nell’anno 1887.Figlio di Carlo Maurizio Gamba ,realizzatore del Castello Gamba di Châtillon e fratello di Enrico Gamba ,si formò nell’arte pittorica alla scuola di A. Achenbach , a Düsseldorf e dedicò la sua vita anche a ricerche su antichi maestri piemontesi.Dipinse marine e dall’anno 1869 fu Direttore della Pinacoteca della città.
  • Enrico Gamba
Nacque a Torino il 3 gennaio 1831 ed ivi morì il 19 ottobre 1883. Figlio di Carlo Maurizio Gamba ,realizzatore del Castello Gamba di Châtillon e fratello minore di Francesco Gamba, entrò dodicenne all' Accademia Albertina delle Belle Arti della città e nell’anno 1850 si recò in Germania ,dove frequentò lo Stadelsche Kunstinstitut di Francoforte sul Meno . Tra l’anno 1854 e l’anno 1855 presentò due opere alla mostra della Promotrice di Torino (con l'opera Santa Teresa, 1854) ed all' Esposizione di Brera (I funerali di Tiziano, 1855). I quadri verranno acquistati da Casa Savoia ed il loro consenso all’artista gli aprirono le porte dell'insegnamento all'Accademia Albertina.Nell’anno 1860 ebbe l'incarico da parte del Ministero della Pubblica Istruzione di dipingere il quadro Vittorio Amedeo II soccorre i danneggiati dalla guerra che venne presentata tre anni dopo all' Esposizione di Parigi .Dopo l' Unità d'Italia , divenuto Pittore Istituzionale realizzò principalmente soggetti a carattere storico-risorgimentale o paesaggistico e nell’anno 1872 presentò l'opera "Goldoni", studiando dal vero all' Esposizione Internazionale di Venezia .Il pittore inoltre collaborò con Gastaldi nel restauro del Duomo di Chieri e realizzò tra l’anno 1882 ed il 1883 alcune Stazioni della "Via Crucis" per la Chiesa di San Gioacchino a Torino .

Musicale

  • Padre Ignazio Isler
Nacque a Torino nell’anno 1702 ed ivi morì nell’anno 1778. Di famiglia d’origine svizzera, entrò nell' Ordine della Santissima Trinità e venne ordinato Sacerdote nell’attuale Chiesa Beata Vergine delle Grazie (già Chiesa della Crocetta) di cui fu parroco per molti anni, per poi divenire Padre Provinciale . Visse e si dedicò allo studio delle lettere e della musica. Scrittore piuttosto prolifico, creò Brani musicali e canzonette in Piemontese, prevalentemente di argomento profano, che componeva sul cembalo e sull'organo (questi canti sono improntati ad un tono satirico, triste ma godereccio, il quadro di una situazione popolare ove imperavano miseria, carestia, morte e dove il popolano, approfittando delle poche occasioni che gli offriva la vita, tendeva a soddisfare nel modo più grossolano i propri semplici e primitivi desideri) . Le sue spoglie riposano dietro l’altare maggiore attuale Chiesa Beata Vergine delle Grazie .
  • Giuseppe Valdengo
Nacque a Torino il 24 maggio 1914 e morì a Casale Monferrato il 4 ottobre 2007. Diplomatosi al Conservatorio "Giuseppe Verdi" della sua città, intraprese la carriera di cantante lirico interpretando Figaro nel Barbiere di Siviglia (a Parma nell’anno 1936) ed esordendo nella Traviata ( al Teatro la Scala di Milano nell’anno 1938) . La sua importante attività internazionale cominciò con una rappresentazione di Madama Butterfly (alla New York City Opera nell’anno 1946) e successivamente con le edizioni storiche di: L'elisir d'amore , La bohème ed Il barbiere di Siviglia . Specializzatosi nel repertorio verdiano, divenne il baritono preferito di Arturo Toscanini , con cui eseguì Falstaff , Otello ed Aida ( a New York ). Abbandonato il palcoscenico nell’anno 1966 si dedicò all'insegnamento del canto e della musica da camera (in qualità di violinista). Nell’anno 2008 gli eredi fondarono a Casale Monferrato (dove visse gli ultimi anni e dove è sepolto) l' Accademia Internazionale di musica "Domus Artis Musicae Giuseppe Valdengo" .

Teatrale

  • Filippo Giuseppe San Martino d'Aglié ( Marchese di San Damiano e Rivarolo con Bosconero, Conte di Point)
Nacque a Torino il 27 marzo 1604 ed ivi morì il 19 luglio 1667. Figlio di un esponente di una delle più antiche famiglie della nobiltà piemontese condusse fin da giovanissimo vita inquieta e libertina e non ancora ventenne ebbe un duello con il Conte di Parella. Per questo motivo venne mandato dal padre a Roma presso il Principe Maurizio di Savoia, dove sviluppò un profondo e vasto interesse nel campo musicale, letterario ed artistico (divenne famoso per le sue squisite doti artistiche: buon musicista, ottimo violoncellista, geniale coreografo). Ritornato a Torino nell’anno 1627, con lo pseudonimo di Fillindo il Costante, entrò nell'Accademia dei Solinghi. Al termine della preparazione artistica realizzò balletti e rappresentazioni per la Corte di Torino, ambientati perlopiù in suggestivi spazi all'aperto nei giardini delle residenze sabaude. I suoi lavori più importanti e noti furono:
- "Tabacco", "Il Gridelino" e "Gli abitatori de' monti" (quest'ultima rappresentata polemicamente a Parigi nell’anno 1631 davanti alla corte francese ed a Giulio Raimondo Mazzarino, Cardinale, politico e diplomatico italiano, attivo soprattutto in Francia) in occasione degli incontri ufficiali, all'indomani del Trattato di Cherasco che pose fine alla guerra di successione al Ducato di Mantova ed al Monferrato ;
- il balletto "La fenice rinnovata" che venne rappresentato nell’anno 1644 ed il carosello "L'oriente guerriero e festeggiante" che fu rappresentato nell’anno 1645.
Curiosità:
- Fu Maresciallo di Campo Francia, Capitano delle Corazze della Guardia di S.A., Ministro di Stato, Soprintendente generale delle Finanze, Maresciallo generale dell'Armata, Gran Maestro della Casa, Cavaliere del Supremo Ordine della Santissima Annunziata.
- Fu investito del Feudo di Compa e Muriaglio dell’attuale Comune di Castellamonte ) e divenne Signore di Bairo .
- Diresse la costruzione del Castello del Valentino , la Chiesa Santa Teresa d’Avila e la Chiesa di San Francesco da Paola e la Villa Abegg .