GUIDA  Torino/Personalità Illustri

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Personalità Illustri legate a Torino

  • La città è stato spesso al centro della storia politica, culturale ed artistica d’Italia e tanti sono stati i personaggi celebri che qui sono nati, tanti altri sono quelli che nel corso del tempo vi hanno vissuto per un breve o lungo periodo. Alcuni di questi hanno creato la storia della città e sono stati i promotori delle democrazia e della realizzazione dell'Italia unita; altrihanno dato lustro nei vari campi dello scibile umano. Di seguito se ne riportano i loro lineamenti per settori:
- Santi e Beati ;
- Venerabili e Servi di Dio ;
- Dinastico "Casa Savoia" ;
- Campo Tecnico ;
- Campo Artistico ;
- Campo Ecclesiastico ;
- Campo Militare ;
- Campo Politico ;
- Campo Spettacolo ;
- Campo Sportivo ;
- Campo Umanistico ;
- Campo Industriale ;
- Campo Scientifico .
  • In molti casi è la città stessa che ha lasciato loro un’impronta importante nella loro mente e nel loro cuore come hanno riportato, nero su bianco:
- Giuliano l'Apostata
Prima di divenire Imperatore (divenuto famoso per le persecuzioni contro i culti non romani)ed avviato sul Reno per reprimere le rivolte dei barbari, passò nell’anno 356 per la città con la sposa Elena . Con lui viaggiava anche lo storico Ammiano Marcellino, che prese note accurate sui popoli e sulle città piemontesi.
- San Francesco d'Assisi
Religioso e poeta (nacque ad Assisi nell’anno 1181 ed ivi morì il 3 ottobre 1226), transitò da Torino nell’anno 1213. A seguito di questa visita si deve a lui, probabilmente, l'attuale ubicazione della Chiesa San Francesco d’Assisi , allora collocata con il Convento accanto alla ex Torre Civica.
- Giordano Bruno
Filosofo, scrittore e monaco domenicano (nacque a Nola nell’anno 1548 e morì a Roma il 17 febbraio 1600) passò nella città sabauda all’inizio dell’anno 1579, durante un pellegrinaggio che lo avrebbe condotto in Inghilterra . Rimasto entusiasta riportò tale sentimento nel suo dialogo "Spaccio de la Bestia trionfante" (un testo allegorico di filosofia morale) apostrofandola come "la deliciosa città di Taurino".
- Michel de Nostredame (Nostradamus)
Astrologo, scrittore, farmacista e speziale francese (nacque a Saint-Rémy-de-Provence il 14 o 21 dicembre 1503 e morì a Salon-de-Provence il 2 luglio 1566 ). Nell’anno 1555, a seguito di uno dei suoi molteplici viaggi in Italia , fu ospitato in città presso la Domus Morozzo , una tenuta che ospitava spesso nobili ed illustri personaggi e che è da situare nella zona dell'attuale Parco della Pellerina. Un secondo soggiorno deve farsi coincidere con la sua attività di medico: fu infatti chiamato alla Corte Sabauda per curare la sterilità della Duchessa Margherita . La sua prima venuta a Torino era documentata da una lapide (della quale rimangono alcune fotografie sulle quali si può leggere un testo in francese cinquecentesco:
"1555. Nostras Damus a loge ici / on ii lia le paradise lenfer / le purgatoire ie ma pelle / la victoire qui m'honore / aura la gloire qui me / meprise oura la ruine hintere"
(Nostradamus alloggiò qui dov'è il paradiso, l'inferno e il purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria, chi mi onora avrà la gloria, chi mi si oppone la rovina completa) che fino alla fine del Secondo Conflitto Mondiale era murata nella facciata di una palazzina (poi abbattuta), di Via Michele Lessona 11.
- Torquato Tasso
Poeta, scrittore e drammaturgo (nacque a Sorrento l’ 11 marzo 1544 e morì a Roma il 25 aprile 1595) in una lettera indirizzata a Giovanni Botero (vds. in Campo Ecclesiastico ) , nell’anno 1584, scritta dall'ospedale prigione di Sant'Anna, accennò alle "delizie" di Torino "capitale", legate alla "meraviglia" del Parco, opera "magnifica e unica al mondo", che il poeta dichiara di avere voluto immortalare nella stanza che descrive il giardino di Armida, nell’opera "Gerusalemme liberata".
- Lessing Gotthold Ephraim
Scrittore, filosofo e drammaturgo tedesco, ritenuto un importante esponente dell'Illuminismo letterario e filosofico germanico (nacque a Kamenz il 22 gennaio 1729 e morì a Braunschweig il 15 febbraio 1781) effettuò un breve soggiorno in città nell’anno 1775 e restò ammirato da quella che gli pareva una vera città di cultura. Visitò il Gabinetto di antichità egizie, la Biblioteca e il Palazzo dell'Università, le dimore dei dotti.
- Honoré de Balzac
Lo scrittore francese (nacque a Tours nell’anno 1799 e morì a Parigi nell’anno 1850) effettuò un breve soggiorno in città, presso l'Hotel Europe, accompagnato dall’amante Carolina Marbouty di Limoges . Per non destare scandalo preferì travestirla da uomo presentandola come il proprio segretario.
- Goldoni Carlo
Drammaturgo, scrittore, librettista ed avvocato della Repubblica di Venezia (nacque a Venezia il 25 febbraio 1707 e morì a Parigi il 6 febbraio 1793) , autore di numerosi capolavori del teatro, tra cui "Arlecchino servitore di due padroni", "La locandiera" e "Sior Todero brontolon", soggiornò in città nell’anno 1751, per pochi giorni.
- Jean-Jacques Rousseau
Fu un filosofo, scrittore e musicista svizzero (nacque a Ginevra il 28 giugno 1712 e morì a Ermenonville il 2 luglio 1778). Nell’anno 1728, a soli 16 anni, giunse a Torino solo e senza denaro ed entrò nell'ospizio dei catecumeni di Santo Spirito per abiurare il calvinismo (come narrò nelle "Confessioni" , un'opera di introspezione autobiografica, scritta verso la fine della sua vita). Avendo solo venti franchi, prese dimora in Via Po , presso una donna che affittava nella sua soffitta un letto in una stanza comune e fu impiegato nella bottega di Madama Basile , come incisore di vasellame. Venne, però, presto cacciato perchè si era innamorato della donna e le aveva baciato la mano. Successivamente divenne Segretario della Contessa de Vercellis e poi del Conte Solaro di Govone . Qui però si innamorò della figlia ed in un momento di emozione le versò del vino addosso. Cacciato nuovamente tornò in Savoia (Francia) da cui ebbe inizio il suo brillante futuro di filosofo.
- Gogol Nicolaj
Scrittore e drammaturgo ucraino (nacque a Velyki Soročynci il 20 marzo 1809 e morì a Mosca il 21 febbraio 1852), autore del romanzo "Le anime morte", nell’anno 1837 effettuò in città un breve soggiorno.
- James Henry
Scrittore e critico letterario statunitense (nacque a New York il 15 aprile 1843 e morì a Londra il 28 febbraio 1916) descrisse la città nel suo diario di viaggi "Ore italiane":
Entrare a Torino in un incantevole pomeriggio d'agosto significa trovare una città di portici, di stucchi rosa e gialli, di caffè e di ufficiali dai calzoni blu"
- Samuel Langhorne Clemens (pseudonimo: Mark Twain)
Scrittore, umorista, aforista e docente statunitense (nacque in Florida il 30 novembre 1835 e morì a Redding il 21 aprile 1910) , autore del romanzo "Tom Sawyer", descrisse Torino in un diario dei suoi viaggi in Europa , intitolato "A Tramp Abroad" e pubblicato a Lipsia nell’anno 1880, nel modo seguente:
"Torino è una città bellissima. Come spaziosità supera, io penso, tutto ciò che è mai stato immaginato prima [...]. Le vie sono straordinariamente ampie, le piazze lastricate e prodigiose, le case enormi e ben fatte. [...] I marciapiedi sono larghi quasi come le vie ordinarie in Europa. [...] Di sera quando è illuminato dal gas e popolato da una moltitudine di gente che vuole divertirsi, che va a zonzo, che chiacchiera, che ride, è uno spettacolo degno di essere visto"
- Niccolò Paganini
Violinista, compositore e chitarrista (nacque a Genova il 27 ottobre 1782 e morì a Nizza il 27 maggio 1840) . L'8 giugno 1837 eseguì, al Teatro Carignano , un grande concerto per violino a "beneficio dei poveri" ed il venerdì successivo tenne una seconda esecuzione e il ricavato delle due serate venne distribuito tra i Parroci della città per ordine del Re, per essere destinato ad una distribuzione alle famiglie bisognose.
- Strauss Richard
Compositore e direttore d'orchestra tedesco (nacque a Monaco di Baviera l’ 11 giugno 1864 e morì a Garmisch-Partenkirchen l’ 8 settembre 1949) venne per la prima volta in Italia, al Teatro Regio della città , per presentare la sua opera "Salomè", con grandissimo successo di pubblico e di critica.
- Nietzsche Friederich Wilhelm
Filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco (nacque a Röcken il 15 ottobre 1844 e morì a Weimar il 25 agosto 1900). Preferendo trascorrere gli inverni nelle città italiane, tra le quali Torino , nell’anno 1889 ed a causa del probabile effetto di una patologia neurologica, l’umanista passò alla ribalta per un fatto inusuale: trovandosi in Piazza Carignano , nei pressi della sua abitazione, vedendo un cavallo adibito al traino di una carrozza fustigato a sangue dal cocchiere, fece vistose rimostranze e schiamazzi in conseguenza dei quali venne fermato ed ammonito dalla polizia municipale (per molti l'episodio ebbe una versione leggendaria: abbracciò l'animale, pianse, finendo per baciarlo ed in seguito cadde a terra urlando in preda a spasmi).