GUIDA  Piemonte/Ritratto della Regione

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Ritratto della Regione

Torino - Ritratto della Regione Piemonte - Bandiere.jpg
  • Dal latino pedemontium o pedemontis ( ai piedi dei monti) è per tre lati (a nord,a sud ed ad ovest) cinta dalla parte più occidentale della Catena Alpina comprendendo le cime più alte,i più vasti ghiacciai italiani ed una serie di splendide vallate come la Valle di Susa ,le Tre Valli di Lanzo Torinese ,la Valsesia (vds. Video [1] ), la Val d'Ossola e le meno note,ma altrettanto suggestive e pittoresche,del Canavese e della Provincia di Cuneo .Quasi tutte queste valli,essendo profondamente incassate tra i monti ed in posizione trasversale alla linea di spartiacque,fanno sì che,nonostante le quote,il sistema alpino non costituisca una barriera insormontabile:molti sono infatti i valichi che consentono un agevole passaggio sia in Francia ( Passo di Tenda e Colle della Maddalena , siti nella Provincia di Cuneo ; Colle del Moncenisio , Colle del Monginevro , e Trafori del Frejus ( per quest’ultimo vds. Opere Ingegneristiche in [2] ) siti nella Provincia di TorinoValle di Susa ), che in Svizzera ( Passo del Sempione , sito in Domodossola , nella Provincia di Verbano-Cusio-Ossola ).
  • La popolazione è distribuita in bassa densità (in rapporto all’ampiezza del territorio),con forti squilibri fra Provincia e Provincia,con forte accentramento nei grandi centri urbani mentre vaste aree montane risultano semi deserte.Il decremento demografico della popolazione autoctona è in parte sopperito dal consistente arrivo di immigrati provenienti dalle Nazioni Estere ed in prevalenza da: Romania , Marocco , Albania , Cina , Perù , Moldavia , Ucraina , Macedonia , Senegal e Tunisia . Nella Regione, oltre all'Italiano, si parla la Lingua piemontese di origine neolatina occidentale, appartenente al sistema dei dialetti gallo-italici (sia parlata che scritta) e formata dall'innesto del latino sugli idiomi celtici e celto-liguri (dopo l'occupazione della Regione da parte dei Romani) , con successivi apporti di vocaboli dall'Italiano,dal Francese,dal Franco-Provenzale,dagli idiomi Occitani (parlati nelle Valli Occitane ),Germanici ed in minima parte dallo Spagnolo.Nel particolare lo si può suddividere in Piemontese Occidentale (aree del Torinese e del Cuneese); Piemontese Orientale (nell’ Astigiano, nelle Langhe ,nel Roero , nel Monferrato , nell’ Alessandrino , nel Vercellese , nel Biellese ,in Valsesia e nel Novarese occidentale) ; Canavesano (nell’area del Canavese ). In quasi tutte le Vallate Piemontesi dell’arco alpino (Alpi Marittime,Cozie e Graie) sono ancora vive le parlate Provenzali e Franco-Provenzali ,che accomunano le locali popolazioni con i loro vicini transalpini.Nell’area alpina settentrionale una parte della popolazione parla dialetti di origine tedesca ( walser ) (come nei comuni di Alagna Valsesia , Rima San Giuseppe , Rimella in Provincia di Vercelli ; Macugnaga e Formazza nella Provincia di Verbano-Cusio-Ossola ) mentre nella Val Pellice , Val Germanasca e Valle Chisone ospitano invece la Comunità Valdese , minoranza religiosa insediatasi fin dal XIII secolo.
Pannocchia di granturco
  • L' economia della Regione, avendo perso la forte vocazione industriale che la contraddistinse per tutto il 1900, si sta allineando alla struttura economica delle altre Regioni Europee ad economia avanzata, affiancando alle attività terziarie (come il commercio ed il turismo) i servizi alle imprese, le attività finanziarie, la ricerca scientifica e tecnologica, l'Agricoltura specializzata (di montagna, di collina e di pianura) ad alta redditività. Gli squilibri economici fra le Province non sono molto forti e solo l’area di montagna (eccetto i rinomati centri sciistici) si trova in condizioni economiche più arretrate. L’agricoltura montana è rivolta alla Pastorizia (da cui si ricava un'ottima carne) ed alla lavorazione del latte; quella di collina è dedicata alla Viticoltura (da cui si ricavano vini DOC e DOCG); l’agricoltura di pianura (con moderne aziende irrigue) si rivolge alla Frutticoltura , Orticoltura, coltivazione del grano, del granoturco (destinato soprattutto all'alimentazione del bestiame) e del riso (con le rinomate Risaie ) oltre all’allevamento dei bovini e suini ( Zootecnia ).
  • Le attività artigianali vanno dalla lavorazione dei metalli (il peltro in Valstrona ;il ferro battuto in Provincia di Cuneo ;la realizzazione dei coltelli a serramanico a Vernante ) a quella del legno (oggetti decorativi e mobili rustici intagliati in Valsesia ,nella Valle Varaita e nell’area di Pinerolo ; mobili in stile antico a Saluzzo ;dalla manifattura artistica della pietra ( in Provincia di Verbano-Cusio-Ossola ) alla ceramica (tipiche le pignatte e le stufe in ceramica smaltata di Castellamonte e le stoviglie e gli oggetti ornamentali del Canavese e della Provincia di Cuneo ). L’ oreficeria trova il suo polo principale a Valenza ; strumenti musicali vengono realizzati in Provincia di Alessandria , a Centallo si producono organi ed a Piasco le arpe .L'arte del ricamo e dei merletti a tombolo viene tramandata grazie a scuole specializzate.
  • Le attrattive paesaggistiche ,l’importanza del suo Capoluogo Torino e gli avvenimenti storici di cui è stato Teatro,pongono il Piemonte fra le Regioni più significative dal punto di vista del turismo nazionale ed internazionale.Rocce impervie,boschi odorosi,cascate,gole,orridi,ampie distese di prati,lindi e graziosi paesini,quasi tutti sovrastati da ardite cime spesso coperte di ghiaccio o di neve,costituiscono gli elementi predominanti di un ambiente montuoso fra i più incantevoli.Non meno suggestivo è il paesaggio collinare con il verde e ridente Monferrato e le selvagge Langhe,dagli effetti panoramici di grandiosa bellezza.Ricca di ridenti centri abitati in bella posizione sulle alture,spesso impreziositi da monumenti ed opere d’arte,o da resti archeologici e storici di notevole interesse,la zona è visitata da un gran numero di turisti.La Pianura Piemontese,invece,non è turisticamente valorizzata quanto meriterebbe,pur possedendo verdi distese solcate da fresche acque, solitarie brughiere,risaie,centri abitati dotati di notevoli opere d’arte,sempre ricchi di scorci panoramici,che le conferiscono un fascino tutto particolare.La notevole produzione di energia idroelettrica alimentata dagli enormi ghiacciai alpini,ha favorito largamente il sorgere di numerose industrie.Fin dalla fine del 1800 la meccanica del Torinese ed il tessile del Biellese hanno assunto un ruolo e una notorietà nazionale;dopo i decenni di Torino capitale dell'automobile ,la Regione sta affrontando un processo di riconversione economica che l'ha vista perdere quote percentuali di produzione rispetto alle Regioni del Nordest sviluppando,invece,le attività di servizio,il turismo e l'agricoltura specializzata di qualità.Infatti la varietà del paesaggio,con località modernamente attrezzate per villeggiatura e sport,sia invernali che estivi,procura alla Regione un considerevole movimento turistico tutto l’anno.
  • Il clima è molto vario per la differente natura del suolo e l’influenza dei venti di diversa provenienza.Freddo ed asciutto nella zona montuosa con abbondanti nevicate;più moderato in collina dove la temperatura media annua è la più elevata di tutta la Regione,con frequenti piogge.Prettamente continentale,in pianura,con inverni rigidi.
  • Il folklore è ancora vivo nella zona alpina dove sopravvivono costumi tradizionali,canzoni e cori di montagna,ed interessanti fiere e sagre;quasi del tutto scomparso,invece,nelle zone di pianura,dove rimangono le manifestazioni religiose popolari in occasione delle festività dei numerosi Santuari sparsi sul territorio regionale.Quale Terra molto religiosa e Patria di Cardinali e Papi,il Piemonte conserva numerose feste tradizionali,che mostrano i diversi sviluppi ed influssi storico-culturali e molto vive sono le manifestazioni :
- carnevalesche ,con rievocazioni storico-leggendarie (tra le quali si ricorda quella più nota del Carnevale Storico di Ivrea ) ;
- le sacre rappresentazioni del periodo di quaresima (tra le quali si ricordano: il Corteo del Venerdì Santo a Romagnano Sesia e la Passione rappresentata a Sordevolo );
- a carattere militaresco,in costume storico (tra le quali si ricordano La Milizia di Bannio Anzino , l' Assedio di Canelli ed il Ballo degli Spadonari di Giaglione ) .
  • Le Danze tradizionali sono ancora ballate non solo nelle piccole comunità dove hanno avuto origine, ma anche in vari incontri e corsi di danza, da un grande numero di appassionati in quanto il ballo popolare conserva quel gusto di una volta di fare gruppo e di divertirsi con semplicità. Gli strumenti tipici sono l’organetto o la più moderna fisarmonica, la ghironda, il violino, la cornamusa, il piffero, l’oboe popolare ed i flauti (in infinite varianti ed accoppiamenti). Di seguito si indicano le principali:
- Danze etniche e tradizionali diffuse nella quasi la totalità del territorio Piemontese :
Monferrina (monfrina, monferina, munfrinota) - Curenta (corenta, correnta)
- Danze etniche e tradizionali legate ad aree specifiche :
1. (Valli Occitane) - Val Varaita : gigo, courento, countradanso, bouréo, tresso, tour, rigoulet, guihouno, cadrio, pountarelo, baletas, camaigro, courento doubio, calissoun, asus-ain, tolo, cousteòles, rigoudin, gamaoucho, troumpezo, moulinet, balet, mesquio
2. (Valli Occitane) - Val Vermenagna : courenta, balet
3. (Valli Occitane) - Val Maira : courento dla Rocho
4. (Valli Occitane) - Val Po : giga, bouréa
5. (Valli Occitane) - Val Germanasca , Val San Martin e Val Chisone : courento, boureo, spouzino, spouzin, badouaezo, countrodanso, rigoudoun, lou bal da Sabbre (danza rituale degli Spadonari a Fenestrelle )
6. (Valli Occitane)- Valle di Susa ( Giaglione, San Giorio di Susa , Venaus): danze degli Spadonari
7. Valli di Lanzo : courenda, courenda dei sette salti, bràndou (branlu)
8. Valli appenniniche dell’area detta "delle quattro province" ( Alessandria , Genova , Pavia , Piacenza): monferrina, alessandrina, giga a due, giga a quattro, perigurdino, piana, bisagna, sestrina, povra dona.
9. Roero, Langhe, Monferrato e alcune aree limitrofe: brando (sbrando), monferrina, burea (burèija), curenta, curentun
10. Roccagrimalda : curenta di Butei - danze rituali del Carnevale: lachera, giga, calisun, baligurdin (poligurdin)
11. Val Vigezzo : monfrina - danze rituali del Carnevale: matuzinàa, bal d’ul Trapula,
12. Ivrea : danze rituali del Carnevale: diana, monferrina, pifferata
- Danze di sala, documentate in raccolte a stampa o manoscritte: monferrina (monferina), alessandrina, piemontese, giga, perigurdino, perigoldino, contradanza (contraddanza), quadriglia, galop, pachiottina, allemanda, borea, corrente, scottish (schottisch, scozzese), inglese, forlana (furlana), gavotta, valz, valzer, polka, mazurka
- Danze in uso a partire dalla fine del XVIII secolo di documentata provenienza extrapiemontese :valzer, polca (polka), mazurca (mazurka), scottish (schottisch, scotis)
  • L' Archeologia è principalmente rappresentata da reperti di epoca romana come gli scavi delle antiche città di Augusta Bagennorum ( Bene Vagienna ) , Industria ( Monteu da Po ) e Libarna ( Serravalle Scrivia ), oltre che da importanti monumenti conservati in Torino , che ha ben conservato l'impianto urbanistico romano a scacchiera ( Porta Palatina, mura, Teatro), Novara (mura), Ivrea (mura, anfiteatro) e soprattutto Susa (mura, Porta Savoia, foro, Anfiteatro (vds. [3] ), Arco di Augusto (vds. [4] ) , Acquedotto romano ).Nella produzione artistica ,accanto all’arte scultorea od ai ritratti,sono numerose le stele figurate di arte "popolare",in cui sono rintracciabili anche elementi celtici.
  • La Cultura :la solida presenza della Monarchia che,nel corso del 1900,fornì l'impulso dell’unione dell'Italia in un unico Regno è stata determinante nello sviluppo culturale (umanistico,letterario,editoriale e teatrale) della Regione,rendendola Patria o luogo di incontro di personaggi illustri fra i principali protagonisti del Risorgimento . Ancora oggi,a Torino ,è possibile sedersi agli stessi tavolini dei caffè storici dove questi si riunivano,così come facevano nel secolo successivo, letterati e poeti.
  • L' Arte :le maggiori testimonianze delle varie epoche,in ambito Regione,sono rappresentate da:
- per il periodo altomedievale dalle necropoli barbariche in Frazione Testona a Moncalieri ;alcuni Battisteri (come quelli di Novara ed Agrate Conturbia ) e resti di Chiese ,ricostruite nel periodo romanico;
- per il periodo romanico monumenti come la maestosa Abbazia Sacra di San Michele (in Sant'Ambrogio di Torino ); Abbazia di Santa Maria di Vezzolano (in Albugnano ) ;la Cattedrale di Casale Monferrato e la Cattedrale di San Giusto (in Susa ) che mostrano influenze di gusto misto francese e lombardo;
- per il periodo gotico numerose sono le costruzioni che mostrano l'interpretazione locale,in particolare le chiese,che si caratterizzano per le alte cuspidi che sormontano i portali.Fra queste si menzionano la Cattedrale e la Chiesa di San Giovanni in Saluzzo (vds. [5] ), il Duomo di Chieri , di Ciriè e di Chivasso .A modelli di tipo lombardo invece corrispondono la Cattedrale di Asti ed il Broletto di Novara ;
- per il periodo feudale sono numerose le testimonianze di castelli (sec. XV-XVI),posti in vari centri in posizione dominante come quelli di: Rivarolo Canavese , Montalto Dora , Ivrea , San Giorgio Canavese e presenti nell’area del Monferrato .Di particolare interesse risulta anche l'antico centro di Saluzzo ,sede di un Marchesato a lungo indipendente;
- per il periodo rinascimentale si segnalano il Castello del Valentino e la Cappella della Sacra Sindone , annessa al Cattedrale di San Giovanni Battista (vds. [6] ) , la Chiesa di San Lorenzo ed il Palazzo Carignano , tutti siti in Torino .

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