GUIDA Torino/Personalità Illustri/Campo Tecnico/Architettura
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Personalità Illustri di Torino/Campo Tecnico/Architettura
- Guarini, Juvarra, Antonelli (di Ermanno Eandi )
- Tre stili, tre forme,
- tre uomini
- che hanno cambiato
- il volto della sabauda città
- Avete realizzato
- magiche guglie,
- stupende basiliche,
- l’alta Mole,
- audaci prospettive
- e arditi progetti.
- Architetti d’immenso talento,
- con la vostra arte
- e la fantasia
- avete dipinto Torino.
- Antonelli Alessandro
- Nacque a Ghemme il 14 luglio 1798 e morì a Torino il 18 ottobre 1888.Architetto ed uomo politico fu anche professore di architettura all'attuale Pinacoteca Accademia Albertina . Diversi furono i suoi progetti nell’ambito territoriale della Provincia di Torino e della Provincia di Novara , ma la sua opera più nota è la Mole Antonelliana.
- Guarini Guarino Camillo
- Nacque a Modena nell'anno 1642 e morì a Milano nell'anno 1683. Ingegnere e matematico ,appartenente all’ordine dei Teatini ed appassionato di stile barocco , nell'anno 1666 venne chiamato a Torino , da Carlo Emanuele di Savoia , dove vi rimase fino all'anno 1681. Nei quindici anni di permanenza realizzò per la città:la Cappella della Sacra Sindone ubicata nel Cattedrale di San Giovanni Battista , Palazzo Carignano , la Chiesa di San Lorenzo e la Chiesa di San Filippo Neri.
- Amedeo Cognengo di Castellamonte
- Nacque a Castellamonte nell’anno 1610 e morì a Torino il 17 settembre 1683. Dopo essersi laureato in legge all' Università di Torino ed avere proseguito gli studi a Roma , iniziò a lavorare con il padre ( Conte Carlo , che nell’anno 1615 divenne il "primo architetto" del Duca Carlo Emanuele I di Savoia ) dando prova di un notevole talento urbanistico che sono giunte sino ai giorno d’oggi e visibili in città e dintorni, dei quali i principali sono:
- - nell’anno 1646 progettò un edificio sacro nell'astigiano: la Chiesa di Sant'Elena in Villafranca d'Asti , su richiesta del Vescovo di Vercelli , originario di questo paese e legato alla corte sabauda;
- - nell’anno 1654 progettò la Chiesa Santi Bernardo e Brigida ,nell’attuale Quartiere Lucento , ed in seguito costruì la Cappella della Sindone, poi completamente cambiata dall’ Architetto Guarino Guarini ;
- - nell’anno 1658 realizzò nel nuovo Palazzo Ducale (oggi Palazzo Reale , che fu iniziato nell’anno 1646 per volere di Madama Reale Maria Cristina e completato nell’anno 1660 sotto Re Carlo Emanuele II) la facciata con il corpo centrale fiancheggiato da due laterali più elevati, con il relativo collegamento a Piazza Castello ;
- - nell’anno 1658 i lavori di costruzione della Reggia Sabauda a Venaria Reale , voluta dal Re Carlo Emanuele II , ed una delle più grandi residenze sabaude in Piemonte , presa a modello anche per la costruzione della reggia francese di Versailles ;
- - nell’anno 1674 realizzò l’attuale Via Po ,che collega Piazza Castello con la strada per Chieri , sfruttando l'unico ponte sul Fiume Po esistente all'epoca (l'attuale "Ponte Re Vittorio Emanuele I" – vds. in Ponti ) ed ubicato tra Piazza Vittorio Veneto e la Chiesa della Gran Madre di Dio ,dotandola di portici su entrambi i lati e collegando gli isolati del lato sinistro con terrazzi per creare una passeggiata coperta;
- - a fine 1600 la costruzione della Cavallerizza Reale della città (a cui hanno partecipato partecipato anche Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri ) ;
- - inoltre: proseguì al Parco del Valentino i lavori iniziati dal padre, che riguardarono anche il Castello del Valentino ; intervenne: sulla Chiesa di San Salvario, sul Convento annesso alla Chiesa di Santa Cristina, sulla Chiesa di San Francesco da Paola, sulla Reggia di Moncalieri e sulla Villa della Regina . Costruì anche numerose fortificazioni e scenografie per celebrazioni dinastiche, e lavorò su alcuni palazzi nobiliari come Palazzo Lascaris.
- Filippo Juvarra
- Nacque a Messina il 27 marzo 1678 e morì a Madrid (Spagna) il 31 gennaio 1736. Architetto e scenografo, uno dei principali esponenti del Rococò e del Barocco ebbe uno stile che risentì risente fortemente sia dell'architettura romana seicentesca, orientata alla linearità e all'organizzazione spaziale in chiave monumentale, che dell'esperienza maturata lavorando come scenografo al servizio di Pietro Ottoboni ; nella maturità, inoltre, si mostrò assai sensibile anche al lessico francesizzante, che applicò specialmente nelle decorazioni. Si formò in Sicilia da autodidatta (disegno ed architettura) ed agli inizi del 1700 si trasferì a Roma , dopo aver preso gli ordini sacerdotali. Poi venne chiamato in Sicilia al servizio del Re Vittorio Amedeo II , con l’incarico di primo architetto di corte. Giunse a Torino nell’anno 1714 e, grazie alle sue molteplici competenze, gli fu affidata l'ideazione e la realizzazione di un piano che trasformasse la Capitale nel miglior specchio di dinastia e potenza del sovrano. Realizzò la Basilica di Superga (anni 1715/1731) visibile da ogni punto della città, legata al voto fatto da Vittorio Amedeo II ed emblema del sovrano stesso, e la "zona di comando" di Piazza Castello con il Palazzo delle Segreterie di Stato (anno 1733) e l' Archivio di Stato (anno 1731). Vi si aggiunsero gli interventi sul Castello di Rivoli , le facciata della Chiesa di Santa Cristina in Piazza San Carlo (anni 1715/1718), la contrada Porta Palazzo e l’attuale Piazza della Repubblica , il monumentale scalone a due rampe di Palazzo Madama - Castello dei Principi Acaja (anni 1718/1721), il nuovo altare per la Cappella della Sindone e l’ Ex Complesso Quartieri Militari (vds. in Caserme (anni 1716/28); il Palazzo dell’Università ; la Chiesa Santa Croce e la Chiesa Madonna del Carmine (1732/1736), la facciata della Chiesa di San Filippo Neri , la citroniera-scuderia della Reggia Sabauda di Venaria Reale (anni 1720/1729), la Scala delle Forbici del Palazzo Reale (anni 1720/1721) oltre il Palazzo Martini di Cigala ed il Palazzo Birago di Borgaro. Raggiunta la fama internazionale fu poi chiamato in Spagna dal Re Filippo V che gli commissionò progetti per il Palazzo Reale , la Granja di Sant’Ildefonso ed il Palazzo di Aranjuez , realizzati dopo la sua morte da Giovan Battista Sacchetti e altri allievi (il suo corpo riposa nella Capitale Spagnola).
- Benedetto Alfieri
- Nacque a Roma l’, 8 giugno 1699 e morì a Torino il 6 dicembre 1767. Figlio dell'astigiano Alessandro Alfieri Bianco (ramo dei Conti Alfieri di Cortemilia ) e della romana Lavinia Ponte studiò nel Collegio dei Gesuiti a Roma e poi dall’anno 1722 nel Collegio dei Nobili , in Torino , dove si laureò in legge, mentre si dedicò autodidatticamente allo studio dell'architettura. Le sue prime opere come architetto furono realizzate ad Asti , Provincia di Asti ed Alessandria mentre la sua carriera ebbe un’importante svolta nella Capitale Piemontese , dove lavorò al servizio di Carlo Emanuele III di Savoia (che lo nominò successore dell’ Architetto Filippo Juvarra , con il titolo di "primo architetto civile del Re di Sardegna") per portare a termine la costruzione del Teatro Regio . In un periodo in cui la città si rinnovava con lusso ed eleganza nei suoi palazzi nobiliari (in rivalità con la Francia ), Benedetto Alfieri ebbe modo di mostrare il suo grande talento di decoratore d’interni soprattutto nel Palazzo Reale (dove sulla base dei suoi disegni furono eseguite le decorazioni della "Galleria delle Battaglie" , del "Gabinetto" e della "Camera da lavoro della Regina") . Come progettista architettonico:
- - operò sul Palazzo Isnardi di Caraglio , già Palazzo Solaro del Borgo e la cui facciata verso Piazza San Carlo fu realizzata dall’ Architetto Amedeo Cognengo di Castellamonte ) ;
- - sistemò il Palazzo Chiablese ; il Palazzo Asinari di San Marzano ;
- - proseguì i lavori del Palazzo dei Supremi Magistrati , anche denominato Palazzo del Senato Sabaudo , e, dopo la morte dell’ Architetto Filippo Juvarra , proseguì i lavori alla Reggia di Venaria Reale ;
- - ampliò Palazzo Madama - Castello dei Principi Acaja e progettò due nuove ali laterali alla Palazzina di caccia di Stupinigi (Frazione di Nichelino ) che furono realizzate nell’anno 1759;
- - restaurò il Palazzo Falletti di Barolo, intervenendo sia sulla facciata esterna (atrio e scalone) che al piano nobile.
- Si occupò anche dell’urbanistica realizzando la sistemazione di: l'antica Piazza delle Erbe (oggi Piazza Palazzo di Città ) , completata poi nel 1800 con l’installazione della statua realizzata dall’artista Pelagio Palagi e raffigurante Amedeo VI di Savoia (detto il Conte Verde ) .






