Intervistiamo gli autori del PesciaCityBlog, che ha come sottotitolo “Il primo spazio dedicato interamente alle problematiche della nostra cittadina. Il comune di Pescia non è tutto rose e fiori. Con questo strumento siamo decisi a mettere definitivamente i puntini sulle i. Facciamoci sentire, collabora con noi a far sentire la tua voce!”.
Quando e come è nata l’idea di creare un blog sulla vostra città?
L’origine del PesciaCityBlog la si deve ad una cena di fine agosto fra vecchi amici più o meno verso la fine della prima portata. La conversazione al tavolo, verteva su Pescia ed i suoi annosi difetti. Così tra una bella Fiorentina al sangue ed un vinello rosso, buttammo sul piatto l’idea di creare da zero un blog, tutto nostro, dedicato interamente a Pescia e alle sue problematiche. Navigando sulla rete scoprimmo che non vi erano urbanblog dedicati al nostro comune, quindi oltre ad essere i primi dovevamo anche dare il buon esempio. Non potevamo fare brutta figura; così viste le nostre scarse attitudini informatiche, decidemmo di farci aiutare a costruire il blog da un nostro caro amico. L’idea di far nascere il blog, deriva fondamentalmente dall’esigenza di comunicare con altre persone, con l’obiettivo di diffondere le nostre idee e costruire su di esse un sano dialogo ed un confronto costruttivo. Il dialogo, per noi, era ed è una componente fondamentale. Per questo motivo abbiamo scelto come strumento il blog: uno mezzo che si presta perfettamente alle nostre esigenze, economico, personalizzabile, disponibile a chiunque e cosa fondamentale permette un dibattito immediato sulle tematiche trattate.
Quali sono i temi locali che ricorrono più spesso nel blog?
Ci teniamo a dire che sul PesciaCityBlog non si trattano temi politici locali; parliamo dei problemi e di come essi possano essere risolti dai nostri amministratori, ma ci teniamo lontani dalle questioni politiche comunali. Comunque non vi sono temi preponderanti sul blog. Cerchiamo di aprire delle discussioni che riscuotano l’interesse dei nostri utenti, o che sono particolarmente sentite in città. Ad ogni modo il blog non ha ancora un anno di vita, quindi i temi che abbiamo affrontato fino a qui, non coprono tutte le questioni che interessano il nostro comune. Analizzando più affondo possiamo dire con sicurezza che il tema della raccolta e smaltimento dei rifiuti, è stato uno degli argomenti che ha riscosso più interesse. Sullo stesso piano vi è l’argomento della viabilità cittadina e delle energie alternative a cui anche Pescia dovrebbe strizzare l’occhio.
Tra i post che avete pubblicato, di quale siete più soddisfatti? Perché?
Più che un singolo post abbiamo ricevuto molte gratificazioni dalla serie di post intitolati: Qualità dell’aria. Per la precisione si tratta di tre post inerenti alla mancata installazione, nel nostro comune, di centrali di monitoraggio della qualità dell’aria. Oltre ad essere un articolo molto sentito dai nostri utenti, il testo è stato pubblicato su alcuni quotidiani locali. Infine per garantire a chi ci segue la massima serietà di informazione, abbiamo contattato l’ente preposto al controllo e alla gestione di tali apparecchiature (ARPAT), che in breve tempo ci ha fornito una ineccepibile spiegazione.
Scrivere per il blog come ha cambiato il vostro modo di vedere la città?
Indubbiamente noi tutti ci sentiamo obbligati ad osservare con maggior attenzione la nostra cittadina e come essa cambia sotto i nostri occhi. Siamo più pignoli, forse troppo, nello svelare le magagne del nostro territorio, ma cosa più importante abbiamo imparato a valorizzare ciò che di buone il nostro comune ha da offrire. Oltre a cambiare il modo con cui guardiamo la città, la nostra avventura nelle rete, ha cambiato anche il modo di ascoltare la città. O meglio: da quando scriviamo sul blog siamo molto più attenti a ciò che le persone hanno da dire a riguardo.
In generale i vostri concittadini come hanno risposto ai temi proposti?
I temi che proponiamo oltre ad essere riferiti strettamente al territorio sono, per la maggior parte, attuali. La combinazione di questi due fattori fa si che i commenti siano numerosi e molto partecipati. I cittadini che frequentano il blog sanno che i nostri testi sono imparziali e veritieri; avendo sempre un tono oggettivo, i post garantiscono quell’imparzialità necessaria perché tutti ne apprezzino il contenuto.
Ad oggi qual è il bilancio complessivo della vostra esperienza da blogger?
Non può che essere positiva. Siamo in rete da meno di una anno e abbiamo già ricevuto buoni riscontri di apprezzabilità. Giorno dopo giorno il nostro bacino di utenti si allarga, cresce il numero dei commenti e in città stiamo pian piano facendoci una reputazione. Inoltre gli articoli pubblicati su alcuni quotidiani locali e la vostra intervista ci incoraggiano a seguire la strada intrapresa fino a questo momento.
Qual è il luogo che vi piace di più della vostra città?
Non esistite un luogo che preferiamo agli altri, Pescia è unica nel suo complesso. Vi sono però zone della città che non meritano di essere deturpate dall’edilizia selvaggia o da opere pubbliche mai entrate in funzione. Mi riferisco alle colline di Pescia, fortemente urbanizzate negli ultimi anni, e alla frazione di Veneri dove in pochi anni si è costruito un carcere, un inceneritore e un depuratore (l’unico funzionante dei tre). Altre zone invece andrebbero valorizzate: dal bellissimo centro storico al Parco di Pinocchio, alla montagna pesciatina al fiume Pescia.
Secondo voi quali sono le tre cose concrete da fare per migliorare il vostro comune?
Se bastassero solo tre interventi per migliorare Pescia saremmo già a buon punto. Ad ogni modo una delle prime questioni da risolvere è la crisi del settore floricolo. Per anni il nostro comune è cresciuto sull’economia del fiore; attualmente la floricoltura a Pescia sta subendo un lento ma costante appassimento che non giova a nessuno. A questo era legato anche un forte giro di turisti che oggi sta crescendo trovando nuovi spunti di interesse. Altra questione molto importante è quella dell’ospedale di Pescia, con oltre 100.000 utenti e con personale e reparti altamente specializzati. Con la realizzazione di nuovi complessi ospedalieri nelle zone limitrofe, sembra che il nostro ospedale sia costretto a chiudere o diventare un semplice pronto soccorso. Un danno enorme per Pescia, per i suoi cittadini e per i lavoratori dell’ospedale. Infine un grave handicap del nostro comune è dato dalle infrastrutture. A causa delle conformazione del territorio le infrastrutture presenti sul territorio sono poche e obsolete.
Come vedete il futuro di Pescia?
Il futuro di Pescia non è scritto e come tutte le cose può essere cambiato. Certo noi ci aspettiamo che cambi in meglio. Vorremmo che Pescia non si trasformi in una città dormitorio, in cui si viene solo a comprare casa. Vorremmo che il nostro comune ritorni ad essere ciò che è stato negli anni scorsi: un comune che offriva opportunità, lavoro e attenzione per i cittadini. Le scelte che faranno i nostri amministratori si ripercuoteranno sul futuro di Pescia, per questo devono essere attente ed accurate. Insomma, non vogliamo altri carceri mai utilizzati o inceneritori mai entrati in funzione; Pescia ha già pagato gli errori di alcuni amministratori poco attenti. Adesso le cose vanno fatte con il cervello.
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