Intervista rilasciata da Fernando Cefalogli, direttore della Biblioteca comunale Michele Romano di Isernia:
Come è nata la Biblioteca e che ruolo ha ricoperto nella storia del comune?
Nata nel 1874 come biblioteca scolastica del locale Ginnasio, dal 1934 fu aperta negli attuali locali con le caratteristiche delle biblioteche provinciali italiane (il riconoscimento a capoluogo di Provincia è stata sempre un’aspirazione di Isernia, realizzatasi, poi, nel 1970).
E’ stata sempre punto di riferimento culturale del comprensorio e custode della memoria storica locale.
In quali occasioni la biblioteca diventa protagonista nelle attività culturali del territorio?
La biblioteca svolge un ruolo fondamentale nella vita e nelle attività culturali del comune. Si organizzano presentazione di libri, convegni, seminari e visite guidate per studenti e turisti.
Che tipo di esigenze ha chi si rivolge alla sua biblioteca?
Prevalentemente di pubblica lettura e ricerche bibliografiche. Notevole è anche l’utenza che si rivolge a noi per la consultazione dell’archivio storico comunale. Si svolgono inoltre tirocini formativi per studenti medi e universitari.
Fa parte del Sistema bibliotecario Nazionale (SBN) ed offre l’utilissimo servizio di prestito interbibliotecario; dedica parte dei suoi spazi alla mediateca.
Il fiore all’occhiello della Biblioteca, la collezione o il volume che la impreziosisce
Fiore all’occhiello della nostra biblioteca è il fondo membranaceo di canti gregoriani del secolo XIV.
Le tre letture che consiglierebbe per conoscere a fondo la storia e l’identità del comune?
- Mattei, A.M. – Isernia, una città ricca di storia. voll. 2 - Pontone, Cassino, 1989
- Catalano, D.- Paone, N. – Terzani, C. – Isernia - Iannone, Isernia, 2001
- Cefalogli, F. – Isernia: strade, vie, vicoli, piazze. L’onomastica storica - Iannone, Isernia, 2000.
Quali concittadini hanno contribuito alla crescita del suo patrimonio documentale?
Un ringraziamento particolare al Sen. Michele Romano, fondatore della biblioteca, al cui nome è intitolata.
Ringraziamo anche l’Avv. Ermanno D’Apollonio, primo direttore e l’Avv. Alberto Laurelli.
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