Il sindaco di Fragagnano Maria Teresa Alfonso intervistata per Comuni-Italiani.it
Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Fragagnano è un paese che deve rinascere e credo abbia le giuste potenzialità per riuscirci; purtroppo anni di cattiva gestione e di politica inefficace hanno comportato un declino che oggi ci impegniamo ad arrestare con i metodi della nuova amministrazione, con le politiche della valorizzazione del territorio, dell’ambiente, delle tradizioni fragagnanesi, unite alla realizzazione di nuove infrastrutture, all’integrazione con le altre realtà nell’ambito dell’Area Vasta e dell’Unione dei Comuni, sicuri che la concertazione, l’interscambio, il coordinamento fra diversi comuni possano costituire una valida opportunità di sviluppo.
Tre validi motivi per visitarla?
Di particolare importanza sono soprattutto il palazzo baronale della famiglia dell’Antoglietta e il palazzo marchesale, appartenuto alla famiglia Carducci Agustini dell’Antoglietta, due tappe che contiamo di inserire nell’ambito di un itinerario turistico-culturale più vasto, di natura intercomunale; la nostra amministrazione è al lavoro per reperire i fondi necessari alla ristrutturazione completa del palazzo marchesale, un’operazione complessa, soprattutto perché inserita in un contesto economico-finanziario particolarmente difficile, un fardello ereditato dalla precedente amministrazione che dovremo fronteggiare in questi anni; il terzo motivo per venire a Fragagnano è, consentitemelo, la cordialità della gente, la sua affabilità, il calore della sua accoglienza.
Chi ne ha fatto la storia?
Mi piace ricordare un episodio risalente al 1917, che ha come protagonista una donna: in quell’anno un fulmine incendiò una parte del palazzo marchesale, un salone il cui soffitto era costituito da travi lignee e da un telone dipinto. Le fiamme non furono individuate rapidamente. I vigili del fuoco di Taranto, recatisi per errore a Lizzano, tardarono ad arrivare e poiché gli uomini più validi del paese erano lontani, impegnati nel conflitto mondiale, l’iniziativa venne presa da Lucia Circelli, moglie del marchese Cataldo. Con l’aiuto dei fragagnanesi, la nobildonna liberò dai mobili le stanze confinanti con il salone e abbatté a colpi di scure i solai; un gesto eroico che ha preservato parte dell’architettura, consentendo a noi di poterla ammirare ancora oggi.
Per quale aspetto della sua città va personalmente fiera?
Vado fiera per il ritrovato entusiasmo dei fragagnanesi e, soprattutto, dei giovani, che credono nella possibilità di un cambiamento, di una vera svolta… sono loro, spesso, a inculcarmi il loro entusiasmo…
Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Fragagnano partecipa attivamente alle progettazioni dell’Area Vasta; tra i primi progetti che stiamo perseguendo c’è la realizzazione della circumvallazione, che veicolerà il traffico pesante evitando il transito interno al centro urbano, ancora una volta nell’ottica di una valorizzazione dell’ambiente e delle architetture, spesso danneggiate dalle vibrazioni dei mezzi pesanti; un altro ambizioso obiettivo riguarda la nuova zona industriale, per la quale abbiamo già ottenuto un finanziamento di 2 milioni di euro, che costituirà un polo d’attrazione per le imprese locali e non, con possibilità di incrementare l’occupazione; ancora, nel settore infrastrutture, puntiamo, come già accennato, alla ristrutturazione del palazzo marchesale e all’acquisizione di quello baronale, per la creazione di un itinerario turistico integrato con quello di altri comuni… tanti altri sono i progetti, tante le idee… cercheremo di concretizzarli in questi anni.
Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
Consiglierebbe ai suoi figli di rimanere a Fragagnano, in controtendenza con i flussi migratori dei giovani verso il Nord?
Certo, vorrei che non solo i miei figli, ma tutti i giovani restassero a Fragagnano per far crescere questo territorio… sono loro la forza che dovrà portare il vero sviluppo del paese!
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