23 Maggio 2008

Il Museo della Civiltà Contadina: luogo della memoria e della conoscenza

di Marina Greco (Blog San Nicola la Strada. Interviste Musei)

L’avvocato Angelo Pascariello, sindaco di San Nicola la Strada, ci racconta la vita e le future iniziative del museo della civiltà contadina del suo paese:

museo-della-civilta-contadina-3.jpgCome è nato il museo?
Il Museo della Civiltà Contadina di San Nicola la Strada nasceva nel 1993 grazie all’impegno ed alla volontà dell’allora Sindaco e soprattutto grazie alla partecipazione di molti cittadini che vollero donare materiale di loro proprietà, tramandato loro dalle generazioni precedenti.
C’è da dire però che ad una prima fase di attività e promozione dell’Istituto seguì un lungo periodo d’ombra durante il quale il Museo cadde in uno stato di abbandono e di incuria. Solo negli ultimi tre anni si è lavorato per una rivalutazione e riqualificazione di tale importante Istituzione Culturale, per giunta allestito nell’ambito di un notevole manufatto architettonico di valore storico (il Real Convitto Borbonico Santa Maria delle Grazie) e oggi è nel pieno di un rilancio cui l’Amministrazione tiene particolarmente.

Qual è il patrimonio che lo caratterizza?museo-della-civilta-contadina6.jpg
Trattandosi di un Museo etno-antropologico dedicato alla Civiltà Contadina, il patrimonio è composto prevalentemente da oggetti e attrezzi legati alla tradizione dei campi ed alla vita rurale, all’origine della nostra storia cittadina. In particolare, secondo il nuovo allestimento, si sono individuati degli ambiti e delle ambientazioni rappresentanti diversi momenti della società contadina: i campi, le botteghe, l’aia, la corte e la dimora. Ognuno caratterizzato da elementi propri anche di valore.
Nell’ambito del museo vi sono inoltre il Presepe permanente comunale, realizzato nell’ambito di un progetto che ha visto operare adulti artigiani insieme a ragazzi in età scolare, ed un’area dedicata a convegni e manifestazioni.

museo-della-civilta-contadina-2.jpgCosa attira di più i visitatori?
Si è notato che la suddetta modalità di allestimento ha aumentato l’interesse verso il museo e la sua collezione che in questo modo è stata in qualche modo contestualizzata anche grazie a pannelli rappresentativi delle ambientazioni.

Quale opera o collezione le piace personalmente di più?
L’area che preferisco è senz’altro quella dedicata ai campi, al lavoro dei campi, dove trovano posto molti attrezzi classici e tradizionali, anche perché risveglia in me ricordi di una fanciullezza vissuta in una San Nicola la Strada dove la vita dei campi e i prodotti della campagna rappresentavano i valori principali su cui si basava la società.

Qual è la valenza didattica del suo patrimonio? Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?museo-della-civilta-contadina-4.jpg
La valenza didattica è tutta nello spirito che è alla base di una tale istituzione e cioè la possibilità di tramandare valori, modi di vita, tradizioni e storia di un territorio a generazioni che vivono ben altra realtà e in tempi in cui la memoria và sempre più accorciando i suoi limiti di estensione temporale.
Nella fase in cui ci troviamo ci si rivolge agli studenti solo attraverso la spiegazione e il racconto orale, durante le visite, di quello che è il patrimonio presente, ma sono allo studio la redazione di guide, testi, audiovisivi e software da distribuire.

Ci sono appuntamenti clou e rassegne prestigiose da non perdere?
La presenza dell’area dedicata a convegni dà l’opportunità di proporre manifestazioni culturali legate ai temi del museo e non solo, fra le altre la rassegna “Autori di carta”, che propone la presentazione di opere letterarie con importanti personaggi che hanno presenziato, quali: Cacciari, D’Orta, Travaglio, Scarpati.

museo-della-civilta-contadina-5.jpgQuali sono i servizi che offrite ai visitatori?
Per questa domanda rimando alla risposta data alla n. 5, si sta lavorando per dotare il Museo di materiale e servizi atti al fornire la conoscenza, la trasmissione e la consapevolezza della storia e delle tradizioni del nostro territorio anche attraverso modalità legate alla tecnologia ed al virtuale.

Quale ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’ambito territoriale?
Ritengo che il Museo, perseguendo quella che è la finalità insita in Istituzioni di questo genere, assolva il ruolo di luogo della memoria, della conoscenza e della cultura. Non però nell’accezione classica e ormai obsoleta di mera e statica raccolta e mostra di reperti, ma in quella moderna di luogo attivo, partecipato e aperto in cui si svolga parte della vita sociale della cittadinanza (evidentemente quella legata alla cultura) e in cui tutti abbiano la possibilità di incontrare e vivere l’esperienza della conoscenza non solo di quella che è l’origine e la storia del territorio ma anche di quella che è e sarà l’evoluzione sociale e culturale, della città e dei cittadini, che sicuramente deve essere la giusta continuazione di una storia secolare.

Come immagina il museo da qui a dieci anni?museo-della-civilta-contadina-7.jpg
Il mio auspicio e la mia speranza, per cui lavoro insieme alla mia Amministrazione e con l’aiuto di validi collaboratori, è che il Museo evolva seguendo la strada intrapresa, cioè verso il consolidamento del ruolo moderno di luogo della conoscenza e dell’incontro; evolva inoltre con l’ampliamento della collezione e degli spazi da utilizzare anche proponendosi come laboratorio di studio e di attività legate alla cultura propria del nostro territorio, delle nostre tradizioni e della nostra storia come presupposto per incamminarsi verso il nostro futuro.

Riferimenti:
Museo della civiltà contadina di San Nicola la Strada
Piazza Municipio
Telefono: 0823-450333

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