Il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi intervistato per Comuni-Italiani.it
Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Una delle caratteristiche principali di Grosseto è la vocazione ad essere un territorio ospitale, accogliente per residenti e turisti. La nostra città affonda le proprie radici nell’antichità etrusca che ci ha lasciato un patrimonio ricco di testimonianze archeologiche e storiche, è una terra di arte e cultura, inoltre attenta al sociale, all’ambiente, ad uno sviluppo economico equilibrato, equo ed ecosostenibile.
Sono caratteristiche d’eccellenza proprie di Grosseto, che la rendono appetibile per molti stranieri e italiani non solo come meta di vacanze ma anche come luogo da abitare grazie ad una buona qualità della vita, a indici di sicurezza e legalità superiori a molti altri capoluoghi italiani e a contesti paesaggistici di forte richiamo. Del resto, il territorio comunale registra una crescita demografica di circa quattro nuovi residenti al giorno, oltre mille abitanti all’anno, che oggi fa registrare una popolazione complessiva di circa 80 mila unità. E’ un dato significativo della competitività e della forte capacità attrattiva della nostra terra. Si tratta di caratteristiche senza dubbio positive, da promuovere e incentivare.
In questo contesto, però, si evidenziano anche nuovi elementi e nuove tendenze che richiedono di essere interpretate, capite, amministrate: a questa crescita demografica così veloce e costante consegue l’esigenza di nuovi e più numerosi servizi per i cittadini, dagli asili nido alle strutture per anziani, dagli spazi abitativi alle aree per attività economiche e produttive, solo per fare qualche esempio.
Tre validi motivi per visitarla?
La Maremma è, da sempre, meta privilegiata per visitatori italiani e stranieri, anche grazie al forte impegno delle istituzioni per garantire uno sviluppo turistico ecocompatibile e grazie alla sensibilità dei residenti, rispettosi del patrimonio ambientale e storico locale.
Tra i motivi principali per visitare Grosseto indico, al primo posto, proprio l’ambiente: il mare e le coste, le pinete, il Parco regionale della Maremma, gli scorci paesaggistici di raro fascino sono alcuni dei punti forti di attrazione del nostro territorio che, non a caso, si distingue per le numerose certificazioni di qualità ottenute a livello internazionale. Tra tutte, cito la Bandiera Blu per il mare e le spiagge: il nostro comune ottiene questo prestigioso riconoscimento attribuito dalla Fee da dieci anni. Meno conosciute ma altrettanto meritevoli di essere visitate sono le frazioni, piccoli borghi che nascondono una vitalità e un insospettato legame con le tradizioni più vere e folcloristiche della Maremma.
Il secondo motivo sono le ricchezze archeologiche e culturali: penso, ad esempio, al Parco archeologico di Roselle, al Museo Comunale di Arte e Archeologia della Maremma, ai vari monumenti storici presenti nel territorio.
Al terzo posto, ma non certo ultimo come elemento di richiamo per i visitatori, metto l’enogastronomia. La qualità e la genuinità dei prodotti tipici locali sono una risorsa fondamentale di questa terra, uno dei volani dell’economia e uno degli elementi di promozione più apprezzati sia in Italia sia all’estero.
Infine, ancora una considerazione. Grazie a talenti straordinari come Alessandra Sensini (cinque volte campionessa italiana di vela e in procinto di partecipare alle olimpiadi di Pechino 2008), alla squadra di baseball Bbc campione italiani in carica, al Grosseto Calcio in serie B e ad altri atleti, sono convinto che persino lo sport sia un ottimo veicolo di promozione per la Maremma.
Chi o cosa, secondo lei, ne ha fatto la storia, ne ha plasmato l’identità?
L’identità di un territorio che cresce con il ritmo di quattro nuovi residenti al giorno – oltre mille in un anno - è, necessariamente, in costante evoluzione e ridefinizione. Ma se questa crescita è oggi possibile in un contesto sufficientemente armonico è grazie ad un passato caratterizzato, invece, da valori ben definiti e fortemente condivisi.
Non indico personalità, non sono i singoli nomi a fare la storia di un luogo. Tutti i grossetani e tutti coloro che hanno scelto la nostra terra per vivere e lavorare hanno contribuito a disegnare il volto di Grosseto.
Piuttosto, omaggio con piacere una figura alla quale tutti i maremmani sono particolarmente affezionati, quella dei badilanti, cioè di quegli uomini che con il loro sudore e la loro generosità hanno contribuito, nei decenni passati, alla bonifica del nostro territorio. La Maremma come ci si presenta oggi è il frutto di un lavoro faticoso e pericoloso: piccoli lembi di terra strappata giorno dopo giorno al padule e alla malaria, in un percorso che ha segnato la trasformazione del mondo rurale fino ad oggi. Il badilante è simbolo delle nostre origini, di generosità e di quella straordinaria operosità che da sempre contraddistingue la gente di Maremma.
Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
Mi piace pensare a Grosseto come ad una città fortemente solidale dove istituzioni, associazioni ed espressioni diverse della società collaborano per rispondere in modo sempre più soddisfacente ai bisogni delle fasce deboli della popolazione.
Gli anziani, i bambini, le persone che hanno disagi fisici, economici o di altra natura, coloro che vivono ai margini: l’impegno collettivo deve essere rivolto a fare in modo che questi soggetti, per quanto possibile, siano sempre più una risorsa per la collettività e non un problema.
In quest’ottica, l’amministrazione comunale si distingue per il forte impegno nel sociale, basti pensare che quest’anno la spesa pubblica pro-capite per servizi di assistenza e di cura è aumentata da 40 a 43,5 euro. Più in generale, c’è un forte attivismo che si manifesta attraverso la presenza di numerose associazioni e tanti volontari impegnati in compiti di aiuto e sostegno a chi ha bisogno. Forte senso civico, partecipazione e solidarietà sono elementi caratterizzanti di Grosseto, della Maremma, della Toscana.
Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Il futuro di un territorio non si misura dalle grandi opere materiali o da progetti faraonici, per quanto questi possano contribuire a ridisegnare il volto di un territorio incentivandone promozione e sviluppo. Credo, al contrario, che a marcare la differenza nel futuro di una comunità sia la capacità di oggi di fare attenzione da un lato agli investimenti piccoli ma importanti come quelli per la manutenzione del patrimonio pubblico e del decoro urbano, la programmazione di uno sviluppo urbanistico intelligente e sostenibile, l’attenzione ai servizi. Dall’altro lato c’è l’attenzione alle persone, che significa investire nella cultura e nel sociale.
E poi, questa amministrazione punta a promuovere sviluppo turistico e rilancio economico uniti al rispetto e alla tutela ambientale. Per crescere, Grosseto ha bisogno di valorizzare e promuovere tutte le sue eccellenze: il mare e le risorse naturalistiche, l’archeologia e la storia, l’enogastronomia, le tradizioni, la cultura. Le vocazioni ci sono, si tratta di inquadrarle in un sistema organico, facendole diventare punti di riferimento per scelte e azioni concrete sia dell’amministrazione comunale sia di altri enti della città, così come di soggetti privati.
Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
Mi piacerebbe poter definire Grosseto una città che cresce nella cultura e nella solidarietà. E’ l’obiettivo più ambizioso di questa amministrazione e mio personale in qualità di sindaco.
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