7 Luglio 2008

A Imbersago l’ingegno del grande Leonardo

di Obi (Blog Imbersago. Alla Scoperta della nostra Italia)

ImbersagoRisalendo le rive del fiume Adda, da Milano verso Lecco, vi sarà capitato di scorgere un attraversamento del fiume abbastanza atipico per i giorni nostri.

Si tratta del traghetto che collega la sponda lecchese del fiume, ossia il paese Imbersago, con la sponda bergamasca identificata dal comune di Villa d’Adda. Il traghetto è di quanto più ecologico voi possiate immaginare perché non è alimentato da nessuna energia se non quella rinnovabile, pulita e gratuita della corrente del fiume stesso.

Il progetto di questo astuto marchingegno fu di Leonardo da Vinci in persona, il famoso artista-inventore plurivalente: tra le varie discipline che prediligeva c’era anche l’idraulica! Intuì che sfruttando il verso della corrente, che dalla sorgente porta l’acqua verso il fiume Po, si poteva con opportuni calettamenti in legno sul fondo del traghetto e l’ausilio di una sola fune, trainare grossi pesi da una parte all’altra dell’Adda.

Così oggi questo traghetto in legno, seppur con opportuni restauri dovuti al passare del tempo, è utilizzato per trasportare persone, biciclette, automobili e addirittura greggi dalla provincia lecchese a quella bergamasca.

È previsto un piccolo prezzo per il “biglietto” ma si tratta di una cifra davvero irrisoria, giusto qualche monetina per far contento il custode che lo gestisce.

Ho parlato di greggi perché siamo nel territorio del Parco Adda Nord, immersi nel verde di boschi di castagni e di grandi distese di prati per cui può capitare di vedere passare da queste parti pastori con le loro pecore.

Ovviamente da entrambe le parti sono presenti sia servizi di ristorazione, che d’estate sono utilizzati per le colonie di ragazzi, che cartine della zona e informazioni utili.

Imbersago nel complesso si presenta come un piccolo paesino di 2000 abitanti, già noto in età romana per la favorevole posizione commerciale con i Galli sia via terra che via acqua.

Nel suo comune si trova anche il Santuario della Madonna del Bosco, meta di pellegrinaggio dispersa tra i boschi, che secondo la leggenda fu sede di miracoli come il salvataggio di un neonato rapito da un lupo (storia che ricorda molto le origini di Roma).

Per raggiungerlo, oltre alla strada usuale con tre tornanti percorribile in automobile, tragitto anche dell’annuale Via Crucis, è presente anche una lunga scalinata con oltre 300 gradini, davvero interminabile soprattutto sotto il cocente sole estivo. Domina la cima della scalinata una statua in bronzo del Papa Buono Giovanni XXIII, legato al vicino paese di Sotto il Monte.

Questa stessa scalinata è sede di un insolito rito: gli studenti delle scuole locali alla fine dell’anno scolastico devono saltellare su un piede tutti i gradini fino alla cima come rito propiziatorio in attesa dell’uscita delle valutazioni e delle pagelle.

Altro genere di attrattiva di Imbersago sono poi le ville di personaggi famosi, tra cui spicca quella di Angelo Moratti, petroliere defunto padre del presidente attuale dell’Inter, che possiede qui una vastissima tenuta con un giardino-bosco molto esteso. Di tutt’altro stile è invece la Villa dei Conti di Castelbarco, dalle raffinate origini rinascimentali francesi, sede oggi di incontri e attività culturali.

(Foto di Jalo in Pubblico Dominio)

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