Poco distante da Bergamo, a circa 400 metri sul livello del mare, sorge una delle località termali le cui acque hanno segnato la storia di un intero territorio, caratterizzato non solo da paesaggi incantati e tutti da scoprire, ma anche da inesauribili fonti dalla natura sulfurea.
La direttrice delle sorgenti di Sant’Omobono, Nicoletta Casari, intervistata per Comuni-Italiani.it.
A quando risale la scoperta delle sorgenti e in che modo hanno influito sullo sviluppo della città?
Si hanno notizia della qualità e dei pregi dell’acqua sulfurea di queste terme già dal 1772 grazie a opuscoli di diversi scrittori, primo fra tutti Giovanni Pasta. In seguito nel 1803 e 1820 ne parla in modo estremamente allettante dei benefici di quest’acqua il professor Giovanni Maironi da Ponte, scrittore e scienziato. Nel 1864 Giovanni Garelli, nel suo volume Delle acque minerali d’Italia e loro applicazioni, descrive le acque minerali di Sant’Omobono fra le migliori solfuree fino ad allora conosciute. Le terme, del resto, sono state radicali per lo sviluppo turistico non solo del paese ma di tutta la Valle Imagna, in quanto richiamano e attirano turisti provenienti da ogni dove per beneficiare di quest’ acqua e dei suoi effetti soggiornando negli alberghi o appartamenti vacanza.
Quali sono le caratteristiche delle acque termali e quali i benefici per la salute?
La cura termale o Crenoterapia utilizza come mezzo curativo le acque minerali che, per le loro caratteristiche chimico-fisiche, sono dotate di proprietà terapeutiche. Le cure termali non sostituiscono le terapie farmacologiche, ma danno risultati clinicamente evidenti già alla fine del ciclo terapeutico. L’effetto più importante, tuttavia, si ha a distanza nel tempo con la riduzione degli episodi di riacutizzazione della patologia, la diminuzione della loro intensità e fanno registrare un miglioramento della sintomatologia di fondo. Con la nostra acqua termale si effettuano:
- Bagni termali, per i quali le acque sulfuree vengono utilizzate per la cura delle malattie della pelle. I bagni si effettuano in vasche con acqua a temperatura di 38° ca; il trattamento è della durata di circa 14 minuti e viene seguito da reazione finale di calore di circa 20 minuti.
- Idromassaggi, effettuati in speciali vasche dotate di getti subacquei con i quali l’acqua sorgiva viene messa in movimento e colpisce specifiche regioni corporee esercitando un’azione di massaggio. Tali metodi si utilizzano per la cura di problemi circolatori.
- Cure idropiniche, nelle quali l’acqua della fonte viene bevuta fredda, 14°ca , tre volte al giorno. Le cure agiscono principalmente sul fegato e vie biliari, con effetto lassativo e diuretico.
- Cure inalatorie. Le acque sulfuree sono riconosciute fra le più efficaci nella cura dell’apparato respiratorio e di orecchie, naso e gola. Frantumate in particelle e veicolate dal vapore (inalazioni) raggiungono i vari distretti respiratori dove svolgono la loro azione antinfiammatoria e di fluidificazione dell’espettorato. Hanno inoltre particolare efficacia nelle forme allergiche e nella sordità rinogena (insufflazioni).
Le cure termali sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale e per accedervi occorre soltanto munirsi di ricetta dal medico curante.
Alle vostre terme sono annesse anche strutture sportive o ricreative?
Annesse alle terme vi è una beauty-farm, Villa delle Ortensie, elegante residenza gentilizia di fine Ottocento. Sapientemente restaurata, la villa conserva inalterati il fascino e la suggestione dei tempi che furono. La mitezza del clima e la purezza dell’aria ne fanno un luogo eletto per chi desidera riposare e rigenerarsi. Un lussureggiante parco, dotato di moderne attrezzature per lo sport e lo svago, ricco di bellezze e preziose testimonianze d’epoca, oltre a fare da elegante cornice alla villa rende più piacevoli il percorso vita, i trekking guidati, le passeggiate a cavallo o in mountain bike.
A disposizione degli ospiti vi sono anche campi da tennis e di minigolf. Villa delle Ortensie è principalmente un centro benessere di terapie naturali e cure termali, in cui natura e scienza trovano il loro perfetto punto d’incontro.
Uno staff di specialisti, inoltre, aiuta a rendere il soggiorno uno straordinario momento di relax e salute. Viene proposta, oltre ad una corretta alimentazione per il ripristino di un totale equilibrio psicofisico, una sapiente e guidata via tra metodiche naturali, terapie fisiche e trattamenti termali solfurei.
Quali rassegne, manifestazioni o eventi mondani organizzate?
Abbiamo ospitato kermesse mondane come l’elezioni di Miss Padania; L’amore attenda ad Itaka rivisitazione dell’atto finale dell’Odissea di Omero e il raduno della rossa di Maranello, la mitica Ferrari.
Solo terme o la località offre anche punti di interesse storici, artistici e paesaggistici?
Il comune di Sant’Omobono Terme è situato al centro del catino montano prealpino della Valle Imagna, poco distante dalla città di Bergamo e non lontano da Milano. Le antiche contrade di pietra testimoniano ancora oggi la perizia e le elevate capacità architettoniche e costruttive delle diverse maestranze che hanno abitato queste zone e che poi si sono spostate altrove negli anni e alcune mantengono ancora integri alcuni caratteri tipologici e costruttivi originari, risalenti al periodo medioevale. Case torri, antichi presidi e guarnigioni militari, sale di ragione dei consigli di valle arricchiscono il verde panorama dei luoghi, richiamando alla memoria diverse soglie storiche e altrettante esperienze insediative. Cepino è soprattutto sede del santuario mariano per eccellenza della Valle Imagna, dove in una grotta è tuttora venerata l’effigie della Madonna Addolorata della Cornabusa, salvata dai frequenti e violenti scontri tra Guelfi e Ghibellini i quali infestarono la valle per un lungo periodo. Da visitare è la Valle Santa, così chiamata per l’abitudine di questi abitanti di chiamare i paesi con i nomi dei rispettivi patroni: Sant’Imbù (Sant’Omobono, il patrono della comunità di Mazzoleni), Saiàcom (San Giacomo, il protettore degli abitanti di Selino Alto), San Bernardì (a San Bernardino da Siena è infatti dedicata la parrocchiale di Cepino).
In futuro, come valorizzare al meglio le risorse termali?
Oggi vi è una maggiore attenzione ai problemi della salute individuale, intesa come cura, promozione e sviluppo del proprio aspetto fisico, estetico e psichico. In tale contesto, tuttavia, è presente una grande contraddizione-paradosso perché mentre i cosiddetti trattamenti benessere, pagati in proprio dai privati, hanno visto un forte e ininterrotto incremento con un rapido moltiplicarsi dei relativi centri, le cure termali tradizionali per le quali è prevista l’erogazione da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) hanno incontrato non poche difficoltà e sono diminuite di oltre il 38% dal 1990 ad oggi. In particolare, si sono verificati due diversi momenti di forte crisi: nei primi anni ‘90 in buona parte per le forti restrizioni del SSN e nei primi anni del 2000 per i nuovi orientamenti del mercato, anche se la parte sanitaria continua a rappresentare, in termini di presenze e di fatturato, la componente principale del settore. Nel frattempo i centri benessere si sono diffusi un po’ ovunque sul territorio, ma in particolare presso le strutture ricettive di qualità, alberghi, villaggi turistici e anche agriturismi. I grandi gruppi alberghieri considerano, infatti, la presenza del comparto benessere come decisiva per caratterizzare la loro offerta. In breve, le prestazioni benessere possono essere effettuate ovunque, mentre le cure termali sono state soggette a normative che, fino a poco tempo fa, hanno impedito reali azioni di marketing e di promozione. Si è verificata così una strana situazione perché mentre molti centri fitness hanno illegalmente usato l’aggettivazione termale per qualificare le loro attività, le terme non hanno potuto trarre vantaggi competitivi e, anzi, in un primo momento e fino a una decina di anni fa, hanno rifiutato la stessa concezione di benessere e l’attivazione di uno specifico comparto per paura di contaminare la componente sanitaria. I condizionamenti del SSN, che riconosce e sostiene solo le cure termali tradizionali e che, comunque, a partire dal 1990 ha sottoposto la concessione di agevolazioni a notevoli restrizioni, hanno reso a lungo impossibile una connessione stretta fra terme e benessere. Solo negli ultimi anni all’interno degli stabilimenti termali tradizionali sono stati attivati e sviluppati comparti benessere, peraltro con forte autonomia e clientela diversa da quella termale, e questo è il percorso da seguire per una maggiore valorizzazione delle risorse sia termali che territoriali.
Riferimenti:
Terme di Sant’Omobono - Beauty Farm Villa Ortensie
Viale alle Fonti, 117 - 24038 Sant’Omobono Terme (Bg)
Telefono: 035-851114; Fax: 035-851148
Indirizzo email: info@villaortensie.com
Sito Web: www.villaortensie.com
Scrivi un commento
Per inviare un commento devi fare il login.