24 Luglio 2008

L’estate di Pizzo

di Andrea Bonfiglio (Blog Pizzo. Racconti di Viaggio)

Visto da lontano il borgo di Pizzo da’ proprio l’idea d’essere una cartolina. Incantevole e curato centro urbano che sorge sul pendio scosceso di una rupe a strapiombo sul golfo di Sant’Eufemia, incarna perfettamente l’immagine vacanziera che si è soliti spedire ad amici e parenti come testimonianza di un viaggio da non dimenticare.

Stradina di PizzoLe stradine impervie e le ripide scalinate che caratterizzano l’abitato ben si amalgamano con il contesto paesaggistico fatto di meravigliose spiagge raccolte fra grigie scogliere. La città, a differenza di molte altre località calabresi, si distingue per una spiccata vitalità che si traduce periodicamente in una serie quasi infinita di manifestazioni che, oltre alla popolazione autoctona, coinvolgono centinaia di visitatori. Il merito sembra essere dell’attivissima ed efficiente pro-loco che ogni anno si impegna ad organizzare eventi ricreativi (sagre, fiere, ecc.) e culturali (convegni, dibattiti, ecc.) che conferiscono una vivida dimensione al tessuto sociale locale ed al contempo impreziosiscono l’offerta turistica.

Come testimoniato dai vari manifesti sparsi sul territorio, mi trovo in paese nel giorno dell’annuale festa della fragola ed ovviamente non posso esimermi dal presenziare. Noto con piacere che non sono l’unico goloso presente: una marea di gente gremisce la piazza. L’occasione è indubbiamente ideale per assaggiare qualche deliziosa squisitezza rigorosamente a base di strawberry – come dicono alcuni turisti inglesi che mi stanno a fianco – così dopo essere sfuggito alla stretta marcatura della folla riesco finalmente ad avvicinarmi alle pietanze. Con estremo stupore mi accorgo che per questa terza edizione è stata preparata una torta lunga dieci metri! Se non è record, poco ci manca… Guardandomi ancora attorno vengo poi rapito da una visione inusuale: riso alla fragola. L’assaggio è d’obbligo: insolitamente gustoso.

Con la pancia piena mi allontano dal festoso caos e proseguo la passeggiata imbattendomi in un curioso stand sistemato a margine della strada su cui campeggia la scritta “informazioni turistiche”. Castello di Pizzo CalabroDue giovani, un ragazzo e una ragazza, stanno di là dal bancone. Decido di fermarmi e chiedere qualche consiglio. Una parola tira l’altra e in poco tempo scopro che sono due volontari del servizio civile che operano proprio per la pro-loco. Si offrono di accompagnarmi, insieme ad un gruppetto di altri vacanzieri, a fare un tour guidato del centro e durante il camino raccontano di vicende incredibili inerenti i trascorsi storici della città: naufragi di pescatori salvati dalla grazia divina della madonna, violenti terremoti responsabili di immani distruzioni, membri della famiglia napoleonica (documentandomi a posteriori credo che il riferimento fosse a Gioacchino Murat) imprigionati ed uccisi nel castello eretto in piazza Umberto I, nel 1486, per volere di Ferdinando I d’Aragona.

Dopo tutto questo girovagare urge una meritata pausa relax. Tra il campeggio, il porticciolo turistico e la spiaggia opto per quest’ultima. La sabbia e pulita, l’acqua è limpida e l’aria è piacevolmente fresca. Non avrei potuto desiderare un finale migliore per una simile giornata: mi viene così spontaneo pensare che Pizzo è una di quelle mete da consigliare soltanto ai veri amici.

(Foto di homo_sapiens in Licenza Creative Commons e di Belsito in Licenza GFDL)

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Vibo Valentia (1)