Un parco per tutte le stagioni

Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta

Ho visitato due volte Ternate, sempre nel periodo estivo ed è stato bellissimo. Realmente mi piace, perché si può trovare di tutto e può essere sia un posto romantico - per me lo fu quando andai in compagnia del mio fidanzato - sia un posto di divertimento per famiglie - e fu anche questo per me, quando portai mia sorella e i nipoti a divertirsi all’aria aperta.
È per questo motivo che ritengo e posso affermare che il comune è, davvero, adatto a tutte le età.

Ternate si trova in provincia di Varese, poco distante da dove vivo io: percorrendo la statale 33, in poco meno di mezz’ora, traffico permettendo, si arriva a destinazione. Il comune, anticamente chiamato Trinate, si trova vicino ai tre laghi, quello di Comabbio, di Varese e di Monate, i quali hanno preso il nome degli omonimi comuni circostanti.

Lasciammo la macchina in un ampio parcheggio, situato vicino a un grande parco e alla chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Quirico e Giulitta. Raggiungemmo la chiesa a piedi, era abbastanza nascosta da dei grossi alberi, che ci diedero l’impressione di essere lì a proteggerla dai troppi sguardi della gente; come se la natura volesse custodire l’intimità della chiesa stessa. Trovammo il luogo assai suggestivo e ci informammo sulla sua costruzione.

I cigni e il lago

Il campanile fu eretto nel 1619 con elementi di granito a vista e due secoli dopo la chiesa fu ristrutturata, a causa del decadimento della struttura. Percorremmo il vialetto alberato che ci condusse sino all’ingresso della chiesa; il colore chiaro e la sua figura lineare davano un senso di precisione, di tranquillità. In alto, sulla facciata, ammirammo il simbolo dello Spirito Santo, raffigurato con raggi di luce gialla e al disopra, al posto della tradizionale croce, vi era nuovamente la simbologia dello Spirito Santo ma questa volta tridimensionale.
Entrammo nella chiesa per dare una rapida occhiata e oltre alla bellezza e alla semplicità della stessa notammo l’organo antico risalente al 1865.

Riprendemmo il cammino e questa volta ci addentrammo nel grande parco di Ternate, il parco Berrini. Accedemmo gratuitamente ed io rimasi immediatamente affascinata dalla bellezza del luogo, la cura dell’erba ben tagliata e di un colore verde acceso. C’era tutto un percorso da fare a piedi e in bicicletta e una marea di gente che chiacchierava seduta ai tavolini di un chioschetto, dove, immancabilmente, andammo a comprarci un bel gelato!

C’erano ragazze che prendevano il sole vicino alla sponda del lago di Comabbio e tanti bambini che si sbizzarrivano tra i vari giochi del parco. Ammetto che andammo anche noi su un gioco, era divertentissimo, si chiama la carrucola. Mi sembrava di essere tornata bambina! C’era anche una zona al coperto, dov’era possibile andare ai servizi igienici e ammirare i signori che giocavano a bocce.

Relax

Camminammo in mezzo al verde: il sole e l’immagine dei cigni che camminavano tranquilli sul prato fu suggestiva. Dopo un bel giretto nel parco, ci sdraiammo anche noi vicino alla riva e qui il mio ragazzo mi raccontò la storia di questo lago. Prima di tutto, devo dire che è vietata la balneazione e non è possibile utilizzare nessun tipo di barche a motore.
Fatto più interessante è che il lago, tanti anni fa, era collegato al lago di Varese, mentre, oggi, è unito ad esso solo tramite la palude Brabbia. Tutte cose interessantissime, ma quello che mi colpì di più, fu quando mi disse che in inverno il lago si ghiaccia e, data la sua modesta grandezza, si trasforma in una pista da pattinaggio. Fu una notizia meravigliosa, perché iniziai ad immaginarmi su quel lago nel periodo invernale!

Fortunatamente c’era ancora una bella giornata, il sole era caldo e ci godemmo in pieno la giornata stando attenti agli improvvisi attacchi dei cigni…