20 Ottobre 2008

Una giornata tra i boschi di Mongiana

di Andrea Bonfiglio (Blog Mongiana. Racconti di Viaggio)

Pensando ad una regione come la Calabria, ricca di bellezze naturali, viene spontaneo fare riferimento al sole, alle spiagge ed al mare. Ma è davvero tutto qui? La risposta, ovviamente, è negativa. Questo incantevole scorcio di meridione, infatti, è capace di coniugare il fascino del paesaggio costiero, fatto di sabbia e infinite distese d’acqua salata, a quello dell’entroterra, caratterizzato da suggestive aree boschive che ammantano di verde ampi tratti delle alture locali.

Un nitido esempio di borgo montano è rappresentato dal comune di Mongiana, minuscolo paese della provincia di Vibo Valentia. Ubicata ad un’altitudine pari a 921 metri sul livello del mare e popolata da poco più di 800 abitanti, la cittadina si caratterizza per la presenza di una lussureggiante vegetazione, costituita prevalentemente da boschi di conifere e latifoglie. Una tentazione alla quale gli amanti della natura non possono resistere. Io sono tra questi…

Parto da Rosarno e mi dirigo ad est, verso la rinomata zona delle Serre calabre. Dopo aver attraversato piccoli centri abitati e varie campagne – prevalentemente agrumeti ed oliveti – raggiungo la strada statale numero 510 e mi fermo all’altezza di un anonimo slargo nei pressi di un tornante. Un ambulante vi ha parcheggiato il suo camion ed espone ai passanti decine di oggetti dell’artigianato locale: tegami in terracotta dalle molteplici forme; mestoli in legno di diverse grandezze; chincaglierie varie in presunta porcellana; grembiuli, strofinacci e presine da cucina…

Dopo aver dato una rapida occhiata alla merce, senza effettuare alcun acquisto, mi incammino verso una scalinata che porta verso dei terrazzamenti boschivi. Mi ritrovo così in un’area attrezzata che presumo faccia la felicità di molti turisti. Tavoli e panche rigorosamente lignei sostano permanentemente fra gli alberi, ove trovano spazio anche delle apposite strutture in pietra che servono per accendere il fuoco e dare il via, in tutta sicurezza, a delle fantastiche grigliate. Non manca neppure l’acqua, che sgorga fresca dalla roccia. La ciliegina sulla torta, per la gioia dei più piccoli, è rappresentata da una serie di attrazioni ludiche: un cavallino; un dondolo; un’altalena…

Sentiero dei frutti perduti

Sentiero dei frutti perduti

Dopo una piacevole pausa pranzo ritorno sulla solita statale ed a piedi mi incammino verso un’insegna che avevo notato in precedenza, mentre avanzavo a bordo della mia auto. “Villa Vittoria” si può leggere dall’esterno per poi scoprire che si tratta di un Centro Polifunzionale del Corpo Forestale dello Stato. Varcata la soglia mi trovo immerso in un vero e proprio parco che offre la possibilità di attraversare numerosi percorsi tematici e di scoprire quindi straordinari esemplari di flora e fauna.

Mi avventuro nel sentiero faunistico dove scorgo allevamenti allo stato brado di caprioli, cervi, daini, cavalli, pavoni, gufi reali e decine di altre specie. Uno spettacolo eccezionale, degno dei migliori documentari che si è soliti guardare in TV. In preda all’entusiasmo, non mi lascio sfuggire l’opportunità di percorrere il sentiero botanico e quello dei “frutti perduti” dove ho la possibilità di osservare da vicino una nutrita collezione arborea.

Decido di non fermarmi e visito in sequenza il sentiero geologico e quello delle piante officinali che mi permettono di ammirare rari elementi che appartengono rispettivamente al mondo minerale ed al regno vegetale. Un’esperienza indimenticabile!

(Foto di Marcuscalabresus in Licenza GFDL)

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