26 Ottobre 2008

Veroli, un vivace angolo di Ciociaria

di Andrea Bonfiglio (Blog Veroli. Interviste Associazioni)

Nel cuore della Ciociaria, rinomata area del territorio regionale del Lazio, sorge un vivace borgo di nome Veroli che affonda le sue radici in un lontano passato. Monumenti storici di notevole pregio artistico e di spiccata rilevanza storico-religiosa, costituiscono – assieme alle numerose sagre e feste popolari locali – il fiore all’occhiello di questa cittadina. Ne parliamo con il signor Luciano Trulli, Presidente dell’attivissima Pro Loco di Veroli.

Sig. Trulli, può illustrarci brevemente la storia della città di Veroli?
L’antica Verulae fu fondata dagli Ernici intorno al dodicesimo secolo a.C. su di un colle a 700 metri sul livello del mare. La città, che si trova in una posizione strategica tra la valle del Sacco e la valle del Liri, entrò a far parte del foedus Cassianum. Veroli pertanto divenne libero municipio – da qui la sigla S.P.Q.V. di Senatus Populusque Verulanus – dotato di diritto di cittadinanza, ordine senatorio e possibilità di eleggere i propri amministratori.

Di cosa vanno maggiormente fieri i verolani?
I verolani vanno particolarmente fieri delle chiese cittadine, in special modo della Basilica intitolata alla patrona Santa Maria Salome (ubicata nel luogo in cui nel 1209 furono ritrovati i resti della donna, ndr), divenuta celebre per l’annessa Scala Santa (fatta costruire dal Vescovo Tartagi nella prima metà del ‘700, con un frammento della sacra croce di Gerusalemme inglobato nell’undicesimo gradino, ndr) una delle tre esistenti al mondo.

Qual’è il simbolo cittadino?
L’emblema di Veroli è uno scudo di color oro con tre striature verticali rosse (tracce lasciate – secondo la leggenda – da un soldato che si sporcò le dita col sangue del nemico, ndr), adornato all’estremità con due chiavi dorate (storicamente concesse da Urbano V alle città libere, ndr) ed una corona marchionale.

Quali aspetti delle tradizioni locali di un tempo si manifestano nella vita moderna dei verolani?
Le tradizioni che sono sopravvissute fino ai giorni nostri sono numerose. Per quanto riguarda quelle artigianali spicca indubbiamente il “ferro battuto”, mentre per quelle folkloristiche il “Carnevale verolano” e le sagre della “Ciammella” (prima domenica di settembre in località Santa Croce, ndr), della “Moricola” (ultima domenica di Agosto, ndr) e della crespella (nel giorno dei festeggiamenti di Santa Francesca, ndr).

Quali sono tre buoni motivi per visitare Veroli?
Ne cito quattro: la storia della città, l’arte, la cultura e le bellezze naturali del territorio

Quali sono gli eventi e le manifestazioni più importanti che si svolgono in città?
Tra gli eventi più importanti che si tengono in città sono da segnalare le visite ai sepolcri – il giovedì Santo – e la processione religiosa del venerdì Santo. Nel periodo estivo riscuotono notevole successo anche i “Fasti verulani” (rappresentazioni teatrali di strada) ed “Ernica etnica” (rassegna di musica popolare).

Qual’è il suo ricordo personale più bello legato alla città?

Il ricordo più bello è legato al giorno in cui Papa Paolo Sesto beatificò una suora della nostra città, Suor Maria Fortunata Viti, ed io, ancora ragazzo, vidi tanta gente commossa che andava ad onorare le sue esequie.

Considerando il passato ed il presente di Veroli, come si immagina il futuro?
Il futuro lo immagino ricco di soddisfazioni, poiché la nostra città ha tanta storia, numerose bellezze paesaggistiche e monumentali ancora oggi tenute in ottimo stato di conservazione.

(Foto di Enricohl in Licenza Creative Commons)

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Frosinone (1), Arce (1)