21 Novembre 2008

Territorio e testimoniaze storiche a Civitella Paganico

di Sara Radicia (Blog Civitella Paganico. Alla Scoperta della nostra Italia)

Abbazia di San Lorenzo

Abbazia di San Lorenzo

Il Comune di Civitella Paganico si trova in provincia di Grosseto, poggiato su un colle sul fiume Ombrone. Passare da Civitella per me significa andare al mare. Sin da quando ero piccola, ogni volta che vedevo il paese sapevo che ci trovavamo a metà viaggio ma era come se fossi arrivata. Mi piaceva passare sotto l’arco che attraversa la strada principale del paese. Da qualche anno non vi si passa più e forse è meglio per la conservazione dell’architettura ma mi manca un po’ quel piccolo rituale.

Il comune di Civitella Paganico fu un feudo della famiglia degli Ardengheschi, che nel XIII secolo si sottomise a Siena, la quale acquisì il paese circa un secolo dopo. Siena aveva particolarmente cara la cittadella , tanto che le regalò l’immunità dalle tasse per un lungo periodo e ne favorì la costruzione della fortificazione, ultimata nel 1335. Infatti la sua posizione appare ideale per molti versi: poggia su un altezza dalla quale si poteva avvistare il nemico agevolmente, si trova in un luogo dove abbonda il legname e non molto lontano dalle risorse dell’Amiata e dal mare. Paganico però ha attraversato anche un periodo molto buio nella sua storia; quando la repubblica senese che la proteggeva cadde, venne messa al sacco dagli imperiali, semidistrutta e molti dei suoi abitanti furono uccisi. In un secondo tempo il territorio cominciò a rifiorire, passò al granducato di Toscana e poi fu dato ad Antonio dei Medici, al quale si deve la costruzione della sopraelevazione del cassero.

Ancora oggi è molto piacevole fare visita alla cittadina. Il suo aspetto è lindo e ordinato e molte costruzioni sono ben conservate. Le costruzioni più antiche risalgono al quattro-cinquecento e alcune tracce della rocca ci parlano del primo periodo della vita del comune. Le abitazioni sono tutte costruite con mattoni, e il loro aspetto è rinascimentale; anche il complesso delle strade, che si inseguono piccole e fitte, è tipicamente medievale.

La cinta muraria è forse il costrutto che convoglia con sé il maggior numero d significati storici: la porta più antica che su di essa si apre è la Porta Piccina, quattrocentesca, nella quale si riconoscono pietre di epoca precedente e dalla quale si gode di un meraviglioso panorama sulla vallata. Dalla vicina via Cesare Battisti si possono osservare le mura cittadine più antiche, mentre nella zona ovest sono visibili i resti della antica cinta muraria etrusca, che comunque non è la sola testimonianza degna di nota che via Cesare Battisti offre al viaggiatore. Su di essa infatti si apre una scalinata denominata la scala santa. Questa scala è un elemento importante del folcklore del paese perché è legato ad un’importante leggenda: sembra che durante una forte epidemia di peste su queste scale abbiano fatto comparsa i Santi Fabiano e Sebastiano, che salvarono gli abitanti con una grazia e che da allora divennero i patroni locali.

Fuori dal paese, si trova un altro luogo sacro che vale la pena visitare in quanto è una vera e propria meraviglia nascosta dalla foresta: si tratta dell’Abbazia di San Lorenzo, ormai in parte distrutta, monca delle navate. L’abbazia venne fondata dagli Ardengheschi nel XI secolo e divenne un importante centro per i benedettini raggiungendo una discreta potenza in tutta la Toscana meridionale. Attraversò un periodo di grande potenza, legandosi anche alla abbazia di Abbadia San Salvatore ma poi cadde in declino e venne unita amministrativamente al convento di Santa Maria degli Angeli a Siena. Nonostante le navate laterali siano state smantellate e oggi ci rimanga dell’edificio originario solo la facciata in travertino, è ancora un luogo molto affascinate.

L’ambiente naturale della maremma, nella quale Civitella è immersa, è la seconda tra le risorse che si possono considerare fondamentali nella vita del suo territorio. Tutte le frazioni di Civitella Paganico sono circondate da un fitto bosco di lecci, querce, cipressi e pini e di vari tipi di arbusti tipici della macchia mediterranea tra i quali vive la fauna tipica del centro Italia e, nei pressi dell’Ombrone, è possibile avvistare anche diverse specie di uccelli acquatici.

In estate e autunno ci si offrono varie occasioni di partecipare a sagre e feste paesane che ci ricordano del legame della cittadina con l’agricoltura ed il territorio e grazie alla quale possiamo godere appieno della vita del comune in alcune delle sue manifestazioni più vive; dalla prima che si svolge ad agosto all’ultima che si svolge all’inzio di ottobre abbiamo: la sagra dell’alta Maremmana, la sagra della granocchia, la sagra della salsiccia e infine la sagra del fungo porcino. I buongustai sono avvertiti.

(Foto di Matteo Vinattieri in Licenza Creative Commons)

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1 commento a “Territorio e testimoniaze storiche a Civitella Paganico”

  1. sveglians scrive:

    Per conoscere la storia del Comune di Civitella Paganico (GR), un tempo denominato ” Ardenghesca” si invita a leggere il libro della Dott.ssa Bellugi Simona intitolato ” Monteacutolo di Pari. Una comunita medievale dell’Ardenghesca”

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