10 Dicembre 2008

Tra i monti che ti sorridono… l’Orso Marsicano ti fa ciao!

di Daria Castaldo (Blog Barrea. Alla Scoperta della nostra Italia)

Veduta di Barrea

Veduta di Barrea

Se una domenica mattina avete voglia di respirare un po’ d’aria pura e  ritrovare voi stessi a contatto con la natura, regalatevi una passeggiata per le vie e i sentieri persi nel verde di Barrea, nel cuore della terra abruzzese.
Circondato dai monti della Meta e dal Monte Greco il paese è arroccato su uno sperone roccioso che sporge sulle Gole del fiume Sangro, ed offre un panorama davvero particolare su tutta la vallata dove troviamo il suggestivo laghetto di Barrea.

Provenendo dalla lunga strada regionale, circondata da abeti fittissimi, che ci porta fino al paese si ha la sensazione di arrivare in un posto dove il tempo si è fermato: sono ancora lì i resti delle mura e gli antichi torrioni difensivi Torre Quadrata e Torre Rotonda da cui può partire il nostro giro all’interno della città. Il centro storico di Barrea è ancora il borgo medioevale costruito dalla fine del primo Millennio a scopo difensivo contro le scorrerie dei Saraceni e degli Ungari; il castello risalente al 1300 fu edificato nella parte più alta della città dalla famiglia dei Di Sangro e fu distrutto dai bombardamenti nel 1944.

Per i vicoletti del centro, guardando in prospettiva verso valle, tra le casette di pietra e i tetti grezzi dai colori vivaci si vede una costruzione fortificata proprio in corrispondenza delle gole, detta studio: costruito nel 1081dal monaco benedettino Padre Azzone, sempre come strumento di difesa dalle scorribande dei Saraceni, un tempo era luogo di raccoglimento dei monaci del posto.

Da vedere anche la solenne Chiesa di San Tommaso con altari e strutture interne tipicamente barocche, risalente al sedicesimo secolo. Scendendo un po’ più a valle verso il lago, troviamo in località Colleciglio quelli che sono i resti di un’antica necropoli risalenti ad un periodo che va dal VII secolo a.C. al IV secolo a.C. che confermano la presenza nella valle di popolazioni sannitiche appartenenti alla tribù dei Pentri, prima del periodo di romanizzazione del territorio.

Lago di Barrea

Lago di Barrea

Proprio in questa zona c’è un’altra Barrea, quella che si poggia sulle rive del lago, che durante gli inverni più rigidi diventa uno specchio di ghiaccio che la rende unica tra gli altri comuni appartenenti all’area del Parco Nazionale d’Abruzzo.
La sua particolare posizione geografica, con un’enorme ricchezza di paesaggi, monti e foreste, fanno da teatro a specie molto caratteristiche di animali, che non abbiamo la fortuna di vedere in modo diffuso, come il Camoscio d’Abruzzo, l’Orso bruno Marsicano, il Lupo Appenninico e l’Aquila reale, annoverati nell’ambito della fauna tipica del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Barrea è inoltre punto di partenza per la scoperta di itinerari naturalistici che portano ad alcuni dei luoghi più suggestivi del Parco, come il Lago Vivo, il Rifugio di Forca Resuni e il Lago Pantaniello.

Barrea è bella da vedere tutto l’anno: tra neve e presepi nei lunghi inverni, al sole genuino delle montagne in piena estate.

(Foto di Gand e foto di Lucius in Pubblico Dominio)

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