27 Dicembre 2008

Immersi nella smeralda “Sorgente del Gorgazzo”

di Alessandro Mascia (Blog Polcenigo. Alla Scoperta della nostra Italia)

Scorcio della grotta

Scorcio della grotta

Entrando alla Sorgente del Gorgazzo sembra si venga catapultati in un’altra dimensione: il blu intenso dell’acqua, il verde acceso della vegetazione tutt’attorno, l’alone di mistero che avvolge la grotta e il mix tra leggenda e verità su misteriose sparizioni di uomini, immersi per ricercare qualcosa e mai più tornati a galla.

Tutto questo si può ammirare - ed è un’esperienza da fare nella vita - nel luogo che prende proprio il nome dal fiume Gorgazzo, nel comune di Polcenigo, a pochi chilometri da Pordenone.

Siamo ai piedi del Cansiglio, nella parte sud orientale dell’altipiano posto tra il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto. La sorgente, localmente denominata El Buso per la sua forma, è posta a circa 50 metri al di sopra del livello del mare. Dopo una breve immersione a una profondità di 20 metri, si apre allo sguardo una grande ramificazione di cunicoli.

Ma, la vera bellezza è in superficie: la grotta di fronte, le fronde a farti da paravento e riparo dal sole, l’acqua a catturare appieno la vista. Nello specchio d’acqua della pozza, si ammirano praticamente tutte le tonalità del blu: dal celeste più chiaro, all’oltremare più scuro; tutto condito da un verde smeraldo che soggioga lo sguardo. Un gioco di colori possibile grazie al continuo spostamento delle foglie dovuto al vento e al conseguente filtrare della luce. Uno spettacolo strabiliante!

Giovanni Marinelli, politico italiano del ventennio fascista, tratteggiò poeticamente così la sua visita alla sorgente: “Prendete il colore dello smeraldo, quello delle turchesi, quelli dei berilli, gettateli in un mare di lapislazzuli, in modo che tutto si fonda e ad un tempo conservi l’originalità sua propria ed avrete la tinta di quella porzione di cielo liquido che si chiama il Gorgazzo!
Parole, queste, affisse all’entrata della fonte del Livenza, poco lontana dal Gorgazzo.

Per quanto concerne la leggenda dei sub mai riemersi, invece, il fatto è facilmente spiegabile una volta conosciuta la speleologia della Sorgente.

Come già accennato, la cavità nella pozza - ossia nello specchio d’acqua visibile a tutti - ha una profondità di circa 20 metri; da qui si entra in un primo cunicolo dal diametro di 3 metri, dove la luce non filtra.

Il buio totale, la lunghezza del cunicolo che arriva fino a -212 metri, le ramificazioni e il fatto che ancora non è stato tutto esplorato sono tutti ingredienti indigesti per i sub.

Purtroppo, infatti, molti sono gli eventi funesti perché si creda ancora che si tratti di una leggenda: i morti ci sono stati per davvero e, in più di qualche immersione di gruppo alla scoperta della sorgente, si è rischiata la strage. Oggi, infatti, le immersioni sono pressoché proibite.

Il fiume ha un percorso abbastanza breve, nel quale però riesce a inscenare ancora meravigliosi spettacoli: 1750 metri, prima di immettersi nel ben più grosso Livenza, sono abbastanza per regalarci numerose, splendide e caratteristiche cascatelle.

Insomma, lo spettacolo che si può ammirare a Gorgazzo di Polcenigo, a diciotto chilometri da Pordenone, non ha davvero nulla da invidiare a tanti luoghi di interesse nazionale e internazionale, come dimostra il business che c’è sul luogo. Da invidiare a questi luoghi, la Sorgente, ha solo la fama!

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