Non tutti sanno che Varese è conosciuta come una città leggendaria per i suoi giardini Estensi, che il suo clima è mitigato dalla presenza del lago e che c’è tutto quello che una grande città può offrire; l’Università Insubria, per esempio, o i musei, come il Bertoni o il Museo – Castello Masnago, o le meravigliose ville, tra cui Villa Panza e Villa Ponti e la Torre di Velate.
Un pomeriggio mi ritrovai lì per caso e decisi di visitarne il centro… Mi stavo, fin da subito, perdendo!
Ci sono molte viuzze e il centro storico è pieno di negozi di grandi firme.
Al primo impatto, la sensazione che ebbi fu quella di una città molto ricca, il cui centro cittadino è un ideale luogo da visitare per chi ha un po’ di soldini da spendere.
Personalmente, preferii far visita alla città cercando il Battistero e la Basilica di cui avevo sentito molto parlare.
Era dicembre e le strade del centro, nel periodo natalizio, vengono illuminate da migliaia di lucette decorative, i marciapiedi della zona pedonale ricoperti da tappeti rossi e l’aria riempita di musica melodiosa diffusa da svariati altoparlanti posti sulle strade dello shopping. Il tutto era a dir poco suggestivo e l’aria che respirai fu piacevolmente di festa.
Camminai, presa dalle vetrine e dal via vai frenetico della gente, mi ritrovai dopo poco nella piazza della Basilica di San Vittore, risalente al XV – XVI secolo. L’interno è molto suggestivo, pieno com’è di affreschi sulle pareti e decorazioni sul soffitto. La guardai col naso in su e ne rimasi davvero affascinata!
Uscii dalla Basilica e andai alle sue spalle dove si trova il Battistero di San Giovanni Battista, risalente al XII – XIII secolo; è molto piccolo come edificio. Entrai, feci tre o quattro gradini e mi ritrovai davanti ad una fonte battesimale mentre su tutte le pareti vi erano numerosi affreschi. Dato il periodo natalizio, spesi un po’ di tempo nel Battistero in quanto c’era un’esposizione di presepi. Terminata la mia breve visita religiosa continuai il mio cammino per la città.
Quello che ho capito al termine di questa visita è che Varese non è solo un centro cittadino ma ha tanti monumenti che lo impreziosiscono e i suoi dintorni racchiudono dei veri e propri tesori. Mi fu impossibile non apprezzarli!
Consapevole di ciò, dopo la mia breve esperienza in centro, decisi di visitare il Sacro Monte, inserito nel patrimonio UNESCO, e il Campo dei Fiori, un massiccio montuoso ricco di grotte che ospita anche l’osservatorio astronomico ed è il centro sismologico prealpino.
Consiglio di visitare il primo nel periodo pasquale. Dire che è bello è troppo banale; partecipare alla Via Crucis sul Sacro Monte è spirituale… ed è tutto in salita, quindi scarpe comode e via!! Dista veramente poco dal centro, per questo presi la macchina e mi indirizzai ad assaporare un altro po’ di spiritualità!
Abbandonai la macchina e a piedi mi diressi alla riscoperta delle cappelle che, posizionate qua e là lungo il tragitto, custodiscono affreschi inerenti la Passione di Gesù. Osservando all’interno delle cappelle notai che, oltre ai dipinti, vi erano delle statue a grandezza naturale che rappresentano la stessa scena del dipinto raffigurato nel tempietto.
Il colore bianco delle pareti mi diede l’impressione di candore e armonia; non sono molto grandi e, purtroppo, nemmeno accessibili ai visitatori. Infatti, l’ingresso è chiuso da un vetro che permette la visione degli affreschi e, al tempo stesso, la loro conservazione riparandoli dagli attacchi degli agenti atmosferici e da quelli dell’uomo.
Una volta giunta in cima, potei ammirare lo splendido panorama di tutta la città e dei suoi comuni limitrofi; addirittura da quel punto il mio sguardo arrivò fino a Milano. Vidi le montagne e tutto mi sembrò talmente piccolo da poterlo prendere con una mano. Insomma, un panorama suggestivo e sicuramente da non perdere!!!
Ogni parte di Varese è da visitare e da scoprire: la città, le bellezze della montagna e la brezza del lago. Non le manca proprio niente!
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