14 Gennaio 2009

Un’isolita vacanza a Satriano di Lucania

di mauro sommella (Blog Satriano di Lucania. Racconti di Viaggio)

Mi ritrovo in Lucania per una vacanza un po’ particolare visto che, per la prima volta in tutta la mia vita, sono in viaggio da solo con mia madre. L’idea di trascorrere qualche giorno insieme con lei, liberi da impegni personali e faccende domestiche, risale ormai ad un annetto fa, quando mi sono dovuto trasferire per lavoro fuori regione lasciando lei, mio fratello minore e la casa in cui sono nato e cresciuto.

Satriano di Lucania l’antica Pietrafesa

Satriano di Lucania l’antica Pietrafesa

Dove ritrovare, anche se solo per una settimana, un po’ di intimità familiare? In quale cornice inserire questo inedito viaggetto? La risposta è presto detta visto che, da più di dieci anni ormai, zia Paola ci prega di tornare a farle visita a Satriano di Lucania.
L’ultima volta che sono stato in questo piccolo paesino in provincia di Potenza era, infatti, l’estate del 1998 ed io, appena adolescente, ero tutto preso dai mondiali di calcio più che dagli scorci e dalle stradine ciottolate del borgo. Arrivati in cima alla montagna che ospita il paese abbiamo solo il tempo di posare le valigie, sederci a tavola e gustare le specialità locali che la zia, lucana d’adozione, ha imparato a cucinare alla perfezione.
Piatto forte della serata: il coniglio ripieno. Un po’ provati da questa sostanziosa (ma comunque squisita) pietanza ci tratteniamo in chiacchiere con i nostri parenti e dopo esserci aggiornati a vicenda sulle sorti dell’intera famiglia allargata, ci concediamo un po’ di riposo dopo una giornata intera di viaggio.

L’indomani ci immergiamo presto nell’atmosfera del luogo e con tutta calma, facciamo due passi tra i murales colorati che animano il borgo raffiguranti le tradizioni, le leggende e i personaggi di questa terra. Giusto il tempo di commentare queste vere e proprie opere d’arte, interrogandoci su alcune figure vestite con delle pelli piuttosto buffe, e ci ritroviamo in cima al Castello Guarini dove ci godiamo la vista sulle basse abitazioni, molte delle quali in pietra. Questa passeggiata, con tanto di sosta caffè, si ripeterà nel corso della settimana toccando di volta in volta anche gli altri luoghi significativi di Satriano e non risparmiando mai una breve sosta alla fontanina pubblica “sorvegliata” giorno e notte da una contadina immortalata anch’ella in un suggestivo murales.

La Chiesa Madre con la facciata fatta di centinaia di mattoncini, l’arco Pietrafesa e il settecentesco Palazzo Abbamonte fanno da sfondo ai nostri discorsi sul mio nuovo lavoro a Roma e sulle preoccupazioni di mia madre riguardo gli studi di mio fratello che, a quanto pare, non ha alcuna intenzione di completare il percorso universitario.

Le giornate con la famiglia di zia scorrono serene e anche suo marito, da sempre un tipo un po’ burbero, sembra tutto sommato contento di averci per la casa, collaborando spesso alla preparazione di pranzi e cenette sempre molto abbondanti. Dato che ci fermiamo per un po’ decidiamo di fare una visita anche ai due musei, il Museo archeologico e quello della Civiltà contadina. Quest’ultimo, con la ricostruzione degli interni delle abitazioni di un tempo, risulta essere, soprattutto per mia madre, di gran lunga il più affascinante.

Quando è il momento di ripartire gli abbracci e i ringraziamenti degli zii si sprecano e, da parte nostra, anche le promesse di rivederci presto, sicuramente non tra altri dieci anni.
Uscendo dal paese non poteva mancare una breve sosta alla fontanina per un sorso d’acqua fresca e un ultimo saluto alla vigile contadina satrianese.

(Foto di Fiore S. Barbato in licenza Creative Commons)

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1 commento a “Un’isolita vacanza a Satriano di Lucania”

  1. santangelo scrive:

    Buon giorno

    sono brasiliano , miei noni erano di Sasso di Castaldi e Satriano . Loro sono venuti a Brasile in 1910. Non so si Lei o sue zia mi puo aiutarmi. Mio nono Giuseppe Santangelo , figlio di Angelo Santangelo e Magdalena Coronata, e mia nona Rosina Roberto , figlia di Genaro e Giovana Bianco. E possibile di avere cualcuno di nostra famiglia in Satriano ? penso di andare in Italia per conoscere la regione.

    grazie

    jayme santangelo

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