I borghi che adornano l’affascinante complesso di monti che contraddistingue parte del territorio provinciale di Pistoia rappresentano da sempre un importante centro d’attrazione turistica. La voglia di fuggire dalla routine quotidiana, fatta di frenetici impegni e doveri vari, spinge annualmente milioni di turisti verso le arieggiate strade di questi caratteristici agglomerati urbani, capaci di offrire valide opportunità di svago e relax.
Tra questi paesi toscani d’altura, rientra certamente San Marcello Pistoiese, storico comune al confine con l’Emilia-Romagna, popolato – fin dall’epoca preromana – da una delle più antiche gens italiche: i Liguri. Da allora molte cose sono cambiate, eccetto la bellezza di un paesaggio naturale che ha pochi eguali.
Costumi d'epoca - montagna pistoiese
Non è certo un caso, quindi, che proprio il borgo in questione costituisca uno dei punti cardine del cosiddetto Ecomuseo della Montagna Pistoiese, ossia il complesso coordinato di itinerari all’aperto volto alla promozione delle tradizioni proprie della realtà locale.
Tra le varie aree tematiche di maggior interesse storico spicca indubbiamente quella del ferro che si sviluppa nella locale frazione di Pontepetri, ove sorgono un museo ed un giardino didattico. Nel primo sono ospitati alcuni modellini interattivi che danno vita ai macchinari di un tempo e riproducono tutti i movimenti che all’epoca consentivano di trasformare la “ferraccia” in semilavorati. Nel secondo, invece, è possibile seguire, lungo il torrente Maresca, la rete di derivazione dell’acqua, fatta da un complesso insieme di calle, chiuse e canali che la conducono fino in paese, dove muove così un maglio e due ruote appositamente costruite.
Il coinvolgimento attivo dei visitatori, stimolati ad esempio ad azionare le apparecchiature per scoprire il modo in cui, nelle vecchie ferriere, si trasformava l’energia idraulica in meccanica, è sicuramente uno dei maggiori motivi del successo di questo particolare polo culturale.
A San Marcello Pistoiese, tuttavia, non si vive di sola istruzione. Lo stretto contatto con l’ambiente, infatti, è una delle pratiche più gettonate da quanti si avventurano su queste vette. Le numerose persone che si scorgono abitualmente a passeggiare nei verdeggianti boschi, in tuta, con in mano una ramo impiegato come bastone, ne sono la testimonianza più indicativa.
Il Passo di Monte Oppio, valico appenninico (821 metri s.l.m.) che porta a Pistoia è poi un altro punto di forte richiamo per i turisti, così come il Ponte Sospeso – in località Mammiano Basso – che collega il versante locale del torrente Lima a quello di Piteglio e che, con i suoi 227 metri di lunghezza, è annoverato nel Guinness dei primati come “il più lungo ponte pedonale sospeso del mondo”.
Non mancano, infine, le opportunità di divertimento. Il merito è delle numerose fiere che, specie durante la bella stagione, affollano il calendario degli eventi cittadini. Un tipico esempio è rappresentato da quella che si tiene in estate a Pontepetri, in occasione della quale le vie della borgata si riempiono di gente accorsa in massa per visitare le coloratissime bancarelle degli ambulanti e degli artigiani, nonché per assistere alle danze, ai canti ed alle esibizioni di ispiranti artisti di strada. A chiudere la manifestazione, il classico rito dei fuochi pirotecnici, che nel buio della notte rischiarano ad intermittenza la florida selva che copre la silente vallata.
(Foto in pubblico dominio)
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