6 Febbraio 2009

Tra la neve… dalle pendici del Monte Rosa al ponte sul Sesia

di Emanuela De Fazio (Blog Campertogno. Racconti di Viaggio)

Guado del fiume Sesia

Guado del fiume Sesia

Durante un fine settimana di gennaio decisi di andare in montagna a ciaspolare (escursione sulla neve con racchette da sci) insieme ad un gruppo di amici.
Decidemmo che l’opzione migliore era quella di arrivare a Campertogno per trascorrere il sabato notte e la domenica seguente, in quanto non solo in questo grazioso paese c’era la casa di montagna di alcuni della compagnia, ma il luogo è anche ubicato a breve distanza da Alagna nonché dai vari percorsi ideali per le ciaspole.

Consiglio vivamente agli appassionati della montagna – delle camminate o dello scii – di andare nelle zone del Monte Rosa. Ci sono diversi percorsi da intraprendere e i comuni che la circondano sono ricchi di storia.

Campertogno è un comune della Provincia di Vercelli situato in Valsesia e per arrivarci è sufficiente seguire le indicazioni che portano proprio ad Alagna.
Dopo il nostro sabato con le ciaspole, faticoso ma a dir poco idilliaco, trascorremmo la domenica passeggiando per la cittadina ammantata. Siccome alcuni dei nostri amici avevano trascorso diverse vacanze in questo luogo, ci fecero da Cicerone accompagnandoci nella conoscenza di questo piccolo comune che si presentava ai nostri occhi imbiancato dalla neve e dal freddo di gennaio!

Camminammo per le stradine ghiacciate del centro, attaccandoci ogni tanto ai corrimano presenti in alcune di queste viuzze!

Le case sono per la maggior parte in pietra e la cosa che più mi colpì furono le facciate di molte di questi stabili i quali presentano degli affreschi, alcuni risalenti addirittura al Settecento.
Affascinati dai racconti continuammo il nostro cammino e, con la macchinetta fotografica alla mano, scattammo ammirati foto di costruzioni e di fontane. Che belle queste ultime, non tanto per la particolarità della struttura della fontana ma per l’effetto del meteo… Il freddo aveva congelato l’acqua che sgorgava creando così dei veri e propri ghiaccioli. Guardandoli non ho potuto fare a meno di pensare che la natura molto spesso supera la fantasia e la stessa abilità dell’uomo.

Affreschi sulle pareti delle case

Affreschi sulle pareti delle case

Proseguimmo e pian piano ci ritrovammo sul ponte in pietra sul Sesia. E’ molto stretto, tanto che ai due estremi ci sono altrettanti semafori che coordinano l’avanzata delle vetture in modo tale che queste si alternino in entrata e in uscita. Mi misi a osservare il fiume che scorreva sotto di noi e, alzato lo sguardo, lo spettacolo che mi si presentò fu affascinante. Le case a strapiombo su di esso e la neve che si poggiava sui massi sparsi casualmente nel sul letto creavano, ai miei occhi, una visione romantica del luogo in cui mi trovavo!!

Il nostro Cicerone continuò le sue spiegazioni su Campertogno e ci mostrò una nicchia molto carina la quale racchiudeva la statua della Vergine. Ci invitò a riflettere su cosa avesse potuto contenere in precedenza la suddetta edicola e, arrendendoci ben presto, ci confessò che in passato custodiva una guardia di vedetta. Questo perché quel punto, per pochi anni, tracciò il confine tra l’Italia e la Francia.
E non solo, ci disse che il ponte fu vittima della piena del Sesia che avvenne nel 1978 e che gli abitanti, come anche i turisti, rimasero bloccati nella cittadina per alcuni giorni in quanto quella era - ed è tutt’ora - l’unica via di uscita dal paese.

Dopo tutte queste interessanti notizie ritornammo verso casa per preparare gli zaini e dirigerci nuovamente nelle nostre città!

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