10 Febbraio 2009

Quando la passione diventa… di ferro!

di mauro sommella (Blog Portigliola. Interviste Artigiani)

Domenico Alecce, forgiatore, fabbro ed esperto in lavorazione artigianale del ferro battuto di Portigliola, intervistato dalla redazione di Comuni-Italiani.it

Quando nasce questa antica professione a Portigliola?
Le origini del mio lavoro, nel mio territorio, risalgono a tempi remoti. Come si può immaginare i fabbri erano dei tuttofare e si prodigavano principalmente alla protezione di case, alla costruzione e riparazione di attrezzi agricoli, zoccolatura cavalli, asini, buoi, ecc.

Come è nata in lei questa passione?
Da piccolo, per puro caso, feci visita alla bottega del padre di un mio amico d’infanzia e rimasi profondamente affascinato: un pezzettino di ferro inutile preso da terra divenne, sotto i colpi decisi del martello, una foglia appena caduta da un albero.

Quali sono i prodotti o gli oggetti che ama forgiare?
Principalmente mi dedico alla creazione di complementi d’arredo: letti, tavoli, bastoni per tende, lampade ed altri vari articoli. Ma anche cancelli, ringhiere e, da poco, anche coltelleria artistica.

Cosa contraddistingue il suo lavoro?
La particolarità della lavorazione artigianale sta nel fatto che qualsiasi creazione non può essere mai uguale ad un’altra. Anche lavorando in serie, la manualità rende ogni opera unica.

Come si è evoluta la produzione dei suoi prodotti artigiani?
I progressi della tecnica hanno rivoluzionato l’artigianato artistico con l’avvento di macchinari industriali, ma un bravo artigiano deve sempre sapere dove fermarsi. L’utilizzo di qualche attrezzo, come ad esempio il maglio (grosso martello che batte il ferro velocemente), può essere un aiuto per non fare troppa fatica, ma è sempre l’abilità dell’artigiano a decidere dove, come e quando colpire.

Quanto conta il peso della tradizione nella diffusione di questo mestiere?
E’ difficile, oggigiorno, poter parlare di mestieri tramandati da tradizioni familiari o locali. Soprattutto poi per quanto riguarda questa nobile arte, se manca la passione non c’è tradizione che tenga.

Ci sono possibilità, nel suo comune, per ammirare i suoi prodotti?
No, nella mia città non ci sono strutture in cui poter esporre i manufatti. Esistono alcune associazioni di categoria, ma fuori dalla Calabria.

Magari esistono altre modi per valorizzare il suo lavoro…
Nella mia città, in periodi particolari quali i mesi estivi o le festività natalizie, si organizzano mostre mercati o fiere. A Stia (AR) e a Vittorio Veneto (TV) si tengono le biennali più importanti del ferro battuto.

Ha qualche altra idea in tal senso?
La mia attività potrebbe essere maggiormente valorizzata ampliando il mercato e promuovendo iniziative che abbiano lo scopo di valorizzare l’originalità nonché l’unicità delle creazioni.

Riferimenti:
Ferro e Fuoco di Domenico Alecce
Via Millicri - 89040 Portigliola (RC)
Telefono: 349-7133223
Indirizzo email: d.alecce@tiscali.it
Sito Web: www.dalecce.it

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