Carsoli, il cosiddetto paese del lupo, è un paese in Provincia de L’Aquila posizionato geograficamente sul confine tra Abruzzo e Lazio. Proprio per questa sua dislocazione particolarmente favorevole è stato, in passato, protagonista di un intenso sviluppo industriale che tuttora lo interessa.
Questo piccolo centro abruzzese è stato toccato, durante tutta la sua esistenza, da importanti vicende storiche.
Prima tra tutte la conquista da parte degli antichi Romani con i quali Carsoli si integrò completamente. Da questo contatto con i Latini il paese ne trasse grandi benefici diventando un fiorente centro di commerci e di attività agro-pastorali.
Meno felice fu il periodo in cui Carsoli conobbe sulla propria pelle le vicende del secondo tragico conflitto mondiale durante il quale venne colpito sia dall’esercito tedesco occupante sia dai violenti bombardamenti degli alleati che vedevano nella città una base importante del comando tedesco.
Da questo tragico evento, dunque, ne uscì fuori un paese completamente distrutto e delle numerose architetture medievali che lo avevano caratterizzato rimase ben poco.
Nonostante ciò Carsoli presenta tuttora alcune architetture che, culturalmente parlando, presentano un notevole interesse.
Prime tra tutte le due chiese: la Chiesa di Santa Maria in Cellis e la Chiesa di Santa Vittoria. La prima venne edificata nel decimo secolo dai Camaldolesi in onore della Madonna e presenta un interessante stile romanico che, ancora adesso, la rende oggetto di numerosi studi architettonici. E’ posizionata nei pressi del cimitero carsolano.
La seconda, dedicata alla patrona del paese, è opera di Carlo I d’Angiò e si affaccia direttamente su Piazza Corradino la quale rappresenta il punto di riferimento attraverso il quale si accede al centro storico.
Quest’ultimo è caratterizzato dai ruderi dell’antico Castello Orsini e quindi dalla presenza dell‘Antica Fortezza.
Questo luogo magico si presenta come un susseguirsi di stradine in sampietrini che si alternano tra discese e salite.
Visitando il Castello ci si ritrova immersi in un’atmosfera di altri tempi. Gli abitanti hanno cercato di mantenere l’antico stile che presentava negli anni passati il posto e questo rende particolarmente piacevole trascorrere del tempo tra i vicoli dell’antico borgo.
Naturalmente una bella passeggiata nell’antica fortezza non può non terminare con il raggiungimento del famoso “Belvedere” dal quale si può ammirare un fantastico panorama.
In questi ultimi anni si è cercato di rivalutare ulteriormente questa parte del paese, non sempre molto considerata, tramite due importanti manifestazioni: il Festival dei Giovani – dove è la stessa gioventù del paese che si cimenta nell’organizzare una festa ricca di eventi e manifestazioni – e il Premio internazionale di pittura estemporanea a tema libero “La Portella” – che ormai ha raggiunto una sua maturità artistica, diventando una vera e propria rassegna di arti figurative.
A livello naturalistico, oltre alle stupende distese montuose che circondano il paese, non può passare inosservata la riserva nata per proteggere il suggestivo ambiente carsico che si sviluppa nei pressi dell’antica piccola frazione di Pietrasecca che si manifesta nel suo massimo splendore nelle due grotte: l‘Inghiottitoio dell’Ovito e la fantastica Grotta del Cervo.
Entrambe sono ricche di stalattiti e stalagmiti che si perdono in una successione continua di stretti piccoli laghi e splendide cascate.
Dunque, da quanto detto, è inevitabile non considerare questo piccolo paese abruzzese una meta ambita per coloro che vogliono unire ad una visita di posti culturalmente interessanti anche la presenza di un territorio che, a livello naturalistico, è ricco di sorprese e di spettacolarità.
E tra chiese romaniche, ruderi antichi e grotte carsiche un consiglio spassionato e quello di usufruire della gustosa cucina locale che, per la sua corposità e consistenza, non può passare assolutamente inosservata!
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