3 Marzo 2009

La sperimentazione del vetro attraverso il colore e la luce

di Paola Perna (Blog Pavia. Interviste Artigiani)

Vetrata artistica

Vetrata artistica

Vetrate artistiche, restauri conservativi, giochi creativi e complementi d’arredo che rinnovano la tradizione attraverso la sperimentazione del vetro e dei colori nella luce.
Tra le botteghe del Circuito d’Arte di Pavia c’è la Vetrobottega nella cui decennale storia annovera la frequentazione di numerosi artisti tra i più eccellenti della Provincia di Milano.
L’artista artigiana Daniela Gilardoni intervistata per Comuni-Italiani.it

Com’è nata in lei la passione per questa antica arte?
La mia ricerca nel campo artistico del vetro nasce dall’affascinante esperienza che ebbi trent’anni fa, quando in Italia (soprattutto a Milano dove ho svolto la mia attività per i primi 18 anni) per merito dell’importazione dagli Usa di vetri opalescenti e soffiati - ad imitazione di quelli che fabbricava Tiffany per le sue splendide vetrate! - se ne diffuse nuovamente l’uso nelle case.

Quali sono i prodotti sui quali puntate maggiormente?
Il mio lavoro varia dalle vetrate legate a piombo, ottone, alpaca e con tecnica tiffany ai mosaici; dalle lampade all’oggettistica; dalla vetrofusione agli assemblaggi misti per quadri; dalle installazioni ai gioielli.
Il mio restauro e rimodulo delle vetrate antiche è eseguito il più conservativamente possibile, con utilizzo di materiale di recupero della stessa epoca.
Da anni, poi, la mia ricerca mi porta a creare quadri con assemblaggi di vetri soprattutto fusi da me con risultati del tutto particolari.

Perché particolari?
Perché sono frutto di un percorso di ricerca volto alla creazione di soggetti, forme e cromatismi personali.
Sono unici come la scrittura, dissimile per tutti.
Alla base della mia ricerca c’è la tendenza ad un sapiente accostamento degli elementi costitutivi del vetro: il colore e la luce.

Come il tempo e il progresso ne hanno segnato l’evoluzione?
La sperimentazione mi ha portato ad ottenere oggetti dal sapore antico, ma fruibili anche in spazi moderni.
Molti dei miei quadri o lampade hanno, poi, una connotazione decisamente innovativa per il mio mettermi continuamente alla prova con la materia, imprescindibile dalla continua esaltazione degli elementi che costituiscono l’antica arte vetraia.

E’ cambiato l’interesse per questo mestiere nel tempo?
Il fascino per questo lavoro ha portato ad un vero boom negli Anni Ottanta e Novanta, con aperture di laboratori in tutta Italia. Negli ultimi anni la crisi economica ha portato ad un drastico calo della domanda di arte, anche applicata, con conseguente chiusura di moltissimi laboratori, soprattutto recenti.
L’importazione selvaggia di lampade tiffany seriali a prezzo bassissimo ha portato a un abbassamento del livello artistico del mercato.
Io ho in catalogo oltre quaranta modelli di lampade realizzate con tecnica tiffany su mio progetto, ma che eseguo solo su ordinazione.

Lampada

Lampada

Un premio o un  riconoscimento di cui va davvero fiera?
Una mia opera è stata scelta per il Museo del Collegio Cairoli che raggruppa nelle sue sale opere di numerosi artisti.
A Pavia inoltre esiste un Circuito di Botteghe d’Arte, di cui il mio studio fa parte, che sempre più ottiene considerazione a livello nazionale e organizza numerosi momenti espositivi patrocinati da Comune, Provincia e da altri Enti.
Nel settembre 2008 ho poi rappresentato la mia città al II Salon des Arts du Feu di Morez in Francia, che aveva tra gli ospiti d’onore alcune tra le botteghe d’arte delle dodici città minori della valle del Po.

In che modo la sua attività potrebbe essere maggiormente valorizzata?
A Pavia la conoscenza dei mestieri artigianali d’eccellenza - come vengono chiamati nei paesi più avanzati come la Francia dove sono da anni anche riconosciuti e regolamentati - è molto scarsa nel pubblico.
Manca la giusta sensibilità all’oggetto “fatto a mano”, come anche l’informazione.
Quest’ultima si potrebbe fare attraverso un più stretto rapporto con il pubblico e le scuole, sviluppando momenti di formazione per non perdere certi valori di ricerca.
Altre cose che mancano sono spazi espositivi gratuiti o calmierati all’interno di luoghi molto pubblicizzati e frequentati come le fiere.

Riferimenti:
Vetrobottega di Daniela Gilardoni
Via Santa Maria alle Pertiche, 16 - 27100 Pavia
Telefono: 0382-30.27.28 - Fax: 0382-61.76.55
Indirizzo email: info@vetrobottega.it
Sito web: www.vetrobottega.it

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