Un angolo di quiete nel cuore della Lombardia

Lo scrittore Matteo Gubellini, autore del libro “Scomode Fascinazioni” (Editrice Prospettiva), intervistato su Crema per Comuni-Italiani.it

Una vita a metà tra l’arte dell’illustrazione e la letteratura. Come riesce a coniugare queste due passioni?
In effetti per tanti anni le due passioni, pur convivendo dentro di me in modo complementare e necessario attraverso stimoli spesso coincidenti e altre volte contraddittori, hanno sgomitato nel tentativo di affermarsi professionalmente.
Oggi, a 36 anni, faccio lo splendido e difficile mestiere di illustratore di libri per bambini e sto finalmente raccogliendo le soddisfazioni che desideravo.
Ho pubblicato con Artebambini, Filesfrance, Bohem Press, Anna Chanel e San Paolo.
Il pensiero della scrittura però resta sempre: gli autori che amo e l’esercizio della scrittura praticato lungamente hanno contribuito incisivamente alla mia formazione umana e culturale.
Rimane il desiderio di tornare a scrivere racconti e intanto mi tengo in allenamento scrivendo canzoni, un’altra forma espressiva che ho sempre coltivato con passione.

Matteo Gubellini

Se in un suo libro dovesse presentare Crema, cosa scriverebbe?
Premetto che provengo da Dalmine, nel bergamasco. Decisamente lo spostamento da una realtà fortemente industrializzata, dal mediocre valore sociale e culturale, ad una realtà con un solido e importante impianto urbanistico e architettonico è stato di forte impatto.
Crema è una cittadina immersa nella bassa campagna padana, situata al centro di un territorio che la pone alla medesima distanza dalle principali città lombarde. Questa sua posizione può dare in chi ci vive la sensazione di sentirsi osservatore privilegiato perché isolato e al contempo protetto dalle altre città.

Cosa ha da offrire Crema, in termini di opportunità culturali e artistiche, ai suoi abitanti e ai visitatori?
Ritengo che la città non venga valorizzata quanto meriti, attraverso occasioni di vario genere.
Ci sono proposte di appuntamenti che si ripetono annualmente (il 2 Febbraio la festa della “Ceriola” con benedizione e distribuzione di candele; il 25 Marzo la fiera di Santa Maria della Croce; il 10 Giugno la festa del patrono San Pantaleone e il 12 dicembre la fiera di Santa Lucia, NdR), ma nonostante ciò credo che questo non possa bastare ai cittadini. Anche considerando gli eventi musicali, artistici e di tipo fieristico, e le performance delle compagnie teatrali che si avvicendano passando per il teatro di San Domenico.

Qual è il luogo della città che preferisce?
Senza dubbio il cuore di Crema (ove spicca per fascino e importanza storica la monumentale Piazza Duomo, impreziosita da magnifici edifici di origine cinquecentesca quali il Palazzo Pretorio e il Palazzo Vescovile, NdR), da cui si dipartono numerosi antichi e affascinanti vialetti. Esso rappresenta un accogliente palmo architettonico che accarezza con dolcezza il cittadino e il viandante.
Sono presenti anche numerosi e curati giardini pubblici, a me altrettanto cari perché luogo di spensierate ore col mio bambino.

Quali sono, a suo dire, tre buoni motivi per visitare la città?
Crema è una città, tutto sommato, piccola eppure molto ben servita; forse il suggerimento sarebbe quello di venirci a vivere.
Visitarla significa esplorare i suoi luoghi più nascosti e meno conosciuti, forse meno valorizzati, come i numerosissimi giardini delle ville antiche, oppure il convento sconsacrato di Sant’Agostino.

Qual è un motivo per cui andar fiero di vivere qui?
Non saprei come rispondere a questa domanda. Certo non parlerei di fierezza per la città.
Molto più razionalmente affermo che Crema per me è una città comoda e quieta, che offre tanto verde e sicurezza, anche ai bambini.

Qual è il suo ricordo personale più bello legato alla città?
Sicuramente quello legato all’incontro della donna che ho sposato, in un caldissimo giorno di agosto.