9 Luglio 2008

Morbegno e la selvaggia Val Fabiolo

di Obi (Blog Morbegno. Alla Scoperta della nostra Italia)

MorbegnoLa Val Fabiolo è sicuramente una delle valli più tranquille di tutto lo scenario alpino, anzi tenderei a definirla un vero e proprio eremo, quasi completamente abbandonato.

Ci troviamo nel versante orobico della Valtellina sulle rive del fiume Adda con fulcro nel comune di Morbegno nella provincia di Sondrio. La valle sale dal piccolo centro abitato di Sirta, appartenente al comune di Forcola e penetra nelle montagne circostanti ricoperte da folti boschi di castagni, faggi e betulle.

Il paesaggio è davvero unico, qui sono pochi i segni dell’uomo, e ancora meno quelli della civiltà moderna. Le poche case che si incontrano sono disposte lungo le impervie vie di transito, ma sono presenti numerose baite e esempi di architettura spontanea.

Quella che potrete ammirare è una natura intatta, abbandonata anche dai montanari che un tempo la abitavano ma che ora sono scesi a valle. Probabilmente ci fanno ritorno saltuariamente nella stagione estiva per tenere curato qualche prato o per recuperare qualche pezzo di legna per il freddo invernale, ma raramente vi capiterà di incontrarne.

Salendo i pendii tra il solco lasciato dal torrente Tartano, spesso in secca, si arriva, dopo qualche ora di cammino tra minuscole contrade, alle vette situate oltre i 2000 metri sul livello del mare.

Uno dei panorami migliori che questa vallata offre è il cosiddetto Crap del Mezzodì, un vero e proprio terrazzo sull’intera Valtellina, sul serpeggiante corso del fiume Adda e, in lontananza, sul lago di Como, visibile nelle giornate di piena luce ma alonato da un velo di foschia.

Un altro soggetto delle vostre fotografie potrebbe essere la parete rocciosa Caurga che si innalza minacciosamente sulle piccole case per oltre 60 metri di altezza.

Ponte di GandaPer tornare al paese di Morbegno, uno dei centri abitati più grandi della zona con i suoi 11 mila abitanti, dovrete scendere a valle. Questo comune, diviso in 5 piccole frazioni, è soprattutto noto per la produzione e l’esportazione del formaggio Bitto, che prende il nome dall’omonimo affluente dell’Adda. Questo formaggio dalla antiche origini è di media stagionatura e di media durezza ed è prodotto dal latte delle mucche prealpine con l’aggiunta del latte di capra. Per la sua lavorazione è mantenuto in antichi paioli in rame sul fuoco della legna di un caminetto, come vuole l’antica tradizione montanara.

Morbegno oltre alle bellezze del paesaggio naturale offre anche qualche perla architettonica come la chiesa di San Giovanni Battista, risalente al 1500 che conserva, secondo tradizione, la reliquia della spina della corona di Cristo. Al suo interno potrete anche trovare numerosi dipinti di artisti valtellinesi più o meno noti.

Altra attrazione è il Palazzo Malacrida, un antica residenza aristocratica dal tipico stile veneziano che contrasta molto con lo stile delle case di montagna, che si trova nel centro storico del paese.

Per raggiungere Morbegno e visitare la Val Fabiolo basta risalire il lago di Lecco fino alla sua punta settentrionale e seguire le indicazioni per Sondrio. Non molto lontano si trova anche il confine con la Svizzera.

Il periodo ideale per visitarlo è ottobre, quando nel paese si svolge la fiera enogastronomica Morbegno in cantina dove viticoltori aprono le loro cantine ai visitatori e sono previsti diversi assaggi di vino DOC e DOCG oltre che degustazioni di prodotti alimentari.

(Foto di 1 e 2 di Pdn in Licenza GFDL)

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